ISPETTORATO PER L'ISTRUZIONE ARTISTICA

 

PIANO DI SVILUPPO DELLE TECNOLOGIE MULTIMEDIALI

 

NOTE GENERALI

Prima di avviare qualsiasi programma di sviluppo e di diffusione occorre sottolineare l’importanza di un uso corretto della multimedialità soprattutto nel rapporto con le attività artistiche e di progetto.

E’ utile ricordare a questo proposito che la psicologia culturale , recente sviluppo dell’epistemologia genetica di Piaget, sostituisce alla visione della conoscenza intesa come progressiva costruzione dal basso verso l’alto , dal concreto all’astratto , dal semplice al complesso , l’immagine di un ‘reticolo’ dinamico in cui le conoscenze sono interconnesse ed interagenti l’una con l’altra .La scoperta del nuovo deriverebbe dalla possibilità di variare le prospettive e i punti di vista e implicherebbe da parte del soggetto una continua ricostruzione della conoscenza e dell’esperienza in nuove e coerenti organizzazioni.

Del resto è qualità tipica e caratteristica del fare artistico e progettuale "interrogare" direttamente le materie, le tecnologie, le tipologie , lo spazio in genere ( dalle sue dimensioni più astratte a quelle più concrete ) secondo processi di contaminazione continua , ponendo in essere interazioni complesse tra il pensiero speculativo ed il pensiero operativo con il coinvolgimento, sovente in contemporanea, di una molteplicità di esperienze sensoriali (visiva , auditiva , tattile, olfattiva).

Pertanto è nostro fine agire per ricomporre l’"esperienza estetica", che fondamentalmente è esercizio di libertà, nella sua globalità.

Questi valori ci appartengono come cultura specifica e come responsabilità istituzionale, e pertanto è nostra intenzione riproporli nel modo più alto e potenziato, in sintonia con l’evolversi dei tempi.

Questi processi , ben evidenziati nel lavoro creativo di letterati, artisti e progettisti, costringono l’individuo a "viaggiare" in modo letterale e figurato in un progetto creativo e cognitivo esteso nel tempo rivedendolo secondo diverse prospettive. Secondo Fabbri Montesano e Munari si tratta di modelli cognitivi meno rigidi e molto più creativi di quelli tradizionali," capaci di aggregarsi con altri modelli di altri campi del sapere in una visione complessa e multidisciplinare della conoscenza, che ci autorizza a un uso creativo ed evolutivo del sapere".

In questa ottica le tecnologie multimediali, le cui logiche sono coerenti con il modello cognitivo descritto, non possono certamente sostituirsi ad un’esperienza artistico/didattica completa ma possono certamente costituire - in prospettiva e nella fase di formazione più avanzata - un potente strumento integrativo capace di ricomporre teoria e prassi del fare artistico in una visione multidisciplinare percepibile dagli allievi secondo molteplici prospettive ed in rapido divenire.

Va sottolineato ancora una volta che, per diversi operatori dell’area delle arti visive, le cui ricerche sono incentrate soprattutto sul rapporto diretto con i materiali ed i fenomeni, talune caratteristiche inorganiche e immateriali delle nuove tecnologie limitano le possibilità di allargamento della sperimentazione artistica ai nuovi scenari multimediali .

Si tratta di atteggiamenti di rilevanza educativa prima che artistica, attenti alla dimensione della sensorialità che si esplica prioritariamente nella lettura critica e nella interpretazione dell’ambiente , cioè delle immagini , degli spazi , degli oggetti e delle reciproche interrelazioni .

Le posizioni artistiche e professionali dei docenti appaiono in questo contesto molto diversificate perché derivanti da esperienze, ricerche e studi differenziati; pertanto occorre cautela operativa e propositiva affinché tali articolazioni del pensiero non si traducano in divaricanti posizioni ideologiche.

L’approccio alla multimedialità dovrà essere pertanto graduale, realistico e crescente , teso soprattutto ad avviare una conoscenza "sperimentale" delle nuove tecnologie in modo che possa essere trasferita con convincimento nelle attività didattiche.

Le tecnologie multimediali, in quanto espressione di conoscenze linguistiche matematiche e tecnologiche in molti settori del sapere , si presteranno ad una fruizione diversificata per esigenze, intenzioni ed utenti diversi.

Esse interessano più livelli e più campi artistici e progettuali (arti visive, design, arti applicate , musica e spettacolo); possono essere pertanto viste come approccio metodologico e come strumento, per la formazione, la produzione e la ricerca nel campo dell’arte.

Considerata la storica e forte contiguità, da sempre esistita tra tutte le Istituzioni formative operanti nell’area artistica, purtroppo progressivamente affievolitasi negli ultimi decenni, lo strumento multimediale può infine darsi come uno dei validissimi mezzi per ricostituire quella rete fluida di interscambio didattico, di ricerca, di formazione e di sperimentazione tra le Istituzioni artistiche di Alta Cultura e le scuole artistiche della fascia secondaria.

 

ISTITUTI D’ARTE E LICEI ARTISTICI

Gli Istituti Statali d’Arte ed i Licei Artistici costituiscono un segmento molto piccolo e limitato, da un punto di vista prettamente numerico, dell’insieme formato dalle scuole della fascia secondaria nazionale.

Di converso rappresentano un a ricchezza sperimentale incredibile sia per ciò che essi producono sia perché questa ricerca e questa produzione rappresentano un unicum nel contesto europeo dato che l’Italia è il solo Paese che ha maturato da più di un secolo, ed in modo capillarmente diffuso sul territorio nazionale, un’esperienza e modelli specifici della didattica artistica nell’ambito della fascia d’istruzione secondaria.

Lo strumento multimediale può quindi permettere l’interscambio, ma soprattutto la diffusione, di queste esperienze e di questi modelli non solo tra le parallele istituzioni nazionali ma in tutto il più vasto territorio europeo (si pensi tra l’altro ai programmi Socrates/Comenius) offrendo ai Paesi "partners" questa complessa realtà come valore e patrimonio paradigmatico da utilizzare.

Il programma di sviluppo è diretto sia ai curricoli d’ordinamento sia a quelli sperimentali attuati in più del 70% delle scuole .

L’attuale impianto dei progetti assistiti "Michelangelo" e "Brocca" (congruente peraltro con la proposta di riforma dei cicli scolastici), attribuisce particolare importanza alla finalità orientativa nel biennio comune e a quella pre-professionalizzante nel triennio d’indirizzo: finalità che potranno trarre grande vantaggio dalla diffusione della multimedialità sia per l’amplificazione che essa assicura ai processi di comunicazione sia per l’innovazione che introduce nella normale attività didattica e nella ricerca laboratoriale.

Il programma di sviluppo multimediale si articola nei progetti 1A) e 1B) che andranno presentati dalle singole scuole esclusivamente e direttamente ai Provveditorati agli Studi di competenza.

Finalità generali del programma:

Obiettivi generali

- capacità logiche e capacità di tradurre una procedura dal linguaggio naturale a quello formalizzato;
- capacità di risolvere problemi, scegliendo tra ipotesi e percorsi risolutivi diversi;

Obiettivi specifici

 

AREE DI POSSIBILE INTERVENTO

Area delle discipline di base : italiano/storia , matematica , lingua straniera , scienze;

Area delle discipline caratterizzanti : disegno , storia dell’arte , percezione e comunicazione visiva;

Area delle discipline d’indirizzo : rilievo catalogazione documentazione, progettazione, grafica;

Nel biennio orientativo le esperienze e i servizi multimediali saranno riservati in forma generalizzata e prevalente alle discipline dell’area di base ( italiano , storia , lingua straniera , matematica, scienze) .

L’area delle discipline artistiche, attraverso esperienze comparative concettuali o materiali , tenderà verso l’acquisizione di metodi, concetti ed elementi fondamentali del linguaggio espressivo ( grafico, tecnico e visivo ), fattore essenziale e determinante per una futura maturazione artistica.

Nel triennio le tecnologie multimediali saranno estese alla didattica delle discipline dell’area d’indirizzo e alle esperienze di laboratorio .

Senza rinunciare agli approfondimenti di tipo disciplinare, l’impiego della multimedialità dovrebbe in ogni caso, e soprattutto, privilegiare le interconnessioni e le integrazioni tra le aree e tra le discipline attraverso una progettazione coordinata dei percorsi didattici.

Si segnalano di seguito alcune possibili applicazioni in campi di formazione specifici dell’Istruzione Artistica di secondo grado:

ARTI APPLICATE/ARCHITETTURA /DESIGN

Le tecnologie multimediali, facilitando la destrutturazione del linguaggio complesso dell’arte e restituendo alle forme elementari la loro funzione di archetipi della figurazione , consentono di accelerare e approfondire i tradizionali processi di lettura, di analisi e di rappresentazione degli oggetti artistici .

Si indicano possibili applicazioni nel campo del design, dell’architettura e degli spazi pubblici in genere:

BENI CULTURALI

Si tratta di un campo di grande impatto culturale e didattico caratterizzato dalla pluridisciplinarietà dell’approccio conoscitivo ed aperto ad esperienze e collaborazioni con soggetti esterni che operano nel settore dei Beni Artistici (Sovrintendenze, Musei , Enti locali, privati ) .

Le caratteristiche di contiguità , di contemporaneità e di rapida esplorazione spazio-temporale delle tecnologie multimediali risultano particolarmente efficaci per la costituzione di banche dati interne sia di tipo numerico che grafico e per collegamenti e scambi con archivi di reti informatiche esterne (scuole, biblioteche, enti, aziende ) .

Senza pretendere di affidare agli studenti compiti superiori ai livelli di competenza raggiunti , sarà possibile avviare esperienze semplici ma rigorose , tendenti alla comprensione della complessità dei prodotti artistici ed all’acquisizione di un corretto metodo di lavoro .

Possibili applicazioni :

Obiettivi

Tipo d’ intervento

per il rilievo e la catalogazione:

strumenti : conoscenza ed uso di programmi per la costruzione di basi di dati conoscenza ed uso di CAD per la rappresentazione degli oggetti.

IMMAGINE GRAFICA, EDITORIALE E PUBBLICITARIA

In questo campo l’impiego delle tecnologie multimediali risulta indispensabile per la versatilità delle strumentazioni , per la rapidità di elaborazione e di controllo del progetto , per la molteplicità di simulazioni possibili.

Si indicano specifiche applicazioni di complessità crescente:

Costruzione di un percorso di elaborazione grafica:

Progettazione di un logotipo o di un marchio;

Progettazione di un’immagine coordinata:

a) costruzione di una griglia di contenuti interdisciplinari;
b) simulazione e verifica dei parametri costitutivi dell’immagine (grafica, testo , fotografia);

Progettazione di una campagna informativa o pubblicitaria:*

a) elaborazione di una o di molteplici immagini legate ad un slogan (verbale/letterale) o ad un’unica tesi programmatica;
b) sviluppo delle interrelazioni tra le discipline, anche per i necessari approfondimenti sugli aspetti organizzativi e gestionali.

 

AZIONI DI FORMAZIONE DEI DOCENTI

Obiettivi specifici :

I pacchetti multimediali per la formazione a distanza punteranno sulla elaborazione e produzione di modelli di riferimento spendibili in diverse aree artistiche più che su ricerche specifiche .

Per la progettazione e la realizzazione saranno individuate nelle scuole d’istruzione artistica (anche nelle Accademie di Belle arti e negli I.S.I.A.) professionalità esperte di tecnologie multimediali applicate alla formazione e alla ricerca artistica .

Per la diffusione dei pacchetti multimediali e la formazione capillare dei docenti ci si avvarrà delle reti regionali di scuole ad indirizzo artistico .

Attraverso lo stesso canale saranno predisposti gli strumenti per le necessarie verifiche .

 

MODALITÀ DI DIFFUSIONE DEI PROGETTI

Progetto 1a - Unità operativa per docenti

Saranno seguite le procedure indicate per le altre direzioni generali.

Progetto 1b - Multimedialità in classe

Trattandosi di progetti da attuare in presenza di competenze di base già esistenti, si richiede la presentazione di specifici progetti da parte delle scuole interessate .

I Consigli di classe , anche su proposta delle singole sezioni ., in funzione delle finalità del curricolo e coerentemente con gli obiettivi generali e di settore indicati nel piano generale di sviluppo della multimedialità e nel presente documento , progetteranno esperienze disciplinari e pluridisciplinari di durata e complessità variabile , individuando nella multimedialità una funzione di servizio della didattica ma anche un nuovo linguaggio da utilizzare per le sue caratteristiche di contiguità , di contemporaneità , di esplorazione spazio-temporale .

La proposta redatta dal gruppo di progetto dovrà indicare :

 

IL CAPO DELL’ISPETTORATO
(Dr.ssa Luisa Caprio Preden)