COMMISSIONE EUROPEA
Direzione generale Educazione e Cultura PRINCIPI
COMUNI EUROPEI RELATIVI ALLE COMPETENZE E ALLE QUALIFICHE DEI DOCENTI
(Bozza) Introduzione
Il testo espone i principi comuni europei in materia di competenze e
qualifiche dei docenti, elaborati per rispondere alle sfide lanciate nel
Rapporto Intermedio sui progressi realizzati, in vista degli obiettivi
del 2010, nel campo dell’Istruzione e della formazione. [1] Lo scopo è
sostenere lo sviluppo di nuove politiche a livello nazionale o
regionale, in funzione dei bisogni rilevati.
Il contesto
Gli insegnanti giocano un ruolo cruciale nel sostenere le esperienze
d’apprendimento dei giovani e degli adulti e sono attori chiave per lo
sviluppo dei sistemi educativi e l’attuazione delle riforme
indispensabili a rendere, entro il 2010, l’Unione Europea l’economia più
competitiva del mondo basata sulla conoscenza. Essi riconoscono che
un’educazione di alta qualità garantisce a chi apprende una maggiore
soddisfazione e realizzazione, migliori abilità sociali e più
diversificate possibilità d’impiego. La professione docente, che
s’ispira ai valori dell’inclusione e alla necessità di alimentare il
potenziale di qualsiasi individuo in apprendimento, esercita
un’influenza importante sulla società e svolge un ruolo vitale nel
promuovere il potenziale umano e nel forgiare le future generazioni. Per
questi motivi, se si vogliono raggiungere gli ambiziosi obiettivi dati,
l’Unione Europea deve considerare il ruolo dei docenti, la loro
formazione iniziale e continua e lo sviluppo delle carriere come
elementi chiave prioritari.
I docenti dovrebbero avere gli strumenti adeguati per rispondere alle
sfide, in continua evoluzione, della società della conoscenza -ma anche
parteciparvi attivamente- e per preparare le persone ad essere discenti
autonomi per tutta la vita. Di conseguenza, i docenti dovrebbero essere
in grado di riflettere sui processi di apprendimento ed insegnamento
attraverso un continuo coinvolgimento nelle conoscenze disciplinari, i
contenuti curriculari, la pedagogia, l’innovazione, la ricerca e la
dimensione sociale e culturale dell’educazione. E’ necessario che la
formazione iniziale dei docenti sia a livello universitario, o ad un
livello equivalente, e sia sostenuta da una forte partnership tra
istruzione superiore e le istituzioni dove gli insegnanti troveranno
lavoro.
Gli insegnanti giocano, inoltre, un ruolo fondamentale nel preparare i
discenti al loro ruolo di cittadini europei. Devono, quindi, essere in
grado di riconoscere e rispettare le differenti culture, ma anche
d’identificare valori comuni condivisi. Un’esperienza fatta in prima
persona in un altro paese europeo può aiutare i docenti a rispondere a
tale sfida. Si dovrebbe, di conseguenza, dare priorità allo sviluppo del
riconoscimento reciproco delle competenze e delle qualifiche dei docenti
tra i paesi membri.
Sebbene i docenti giochino un ruolo cruciale nella società, non possono
però agire da soli. I loro bisogni formativi di alta qualità devono
essere sostenuti da coerenti politiche nazionali e regionali, dotate di
risorse appropriate. Queste politiche devono rivolgersi alla formazione
in ingresso dei docenti e alla loro formazione continua, ma debbono
essere collocate all’interno del più ampio contesto delle politiche
educative generali. La formazione dei docenti ha un impatto sulla
qualità dell’apprendimento e perciò necessita di essere parte dei
sistemi nazionali o regionali volti a migliorare e a valutare la qualità
dell’educazione.
Principi comuni
Questi principi europei comuni dovrebbero essere visti come uno
strumento di supporto allo sviluppo di politiche sulla formazione dei
docenti a livello nazionale o regionale. Potrebbero dare slancio allo
sviluppo di politiche che rispondano all’ampiezza delle sfide che
l’Unione Europea sta affrontando e che migliorino la qualità e
l’efficacia dell’educazione nell’Unione.
I principi comuni europei sono:
· Una professione caratterizzata da un titolo universitario: sistemi
educativi di alta qualità richiedono che tutti i docenti provengano da
un percorso di studi a livello di istruzione terziaria o equivalente.
Ogni docente dovrebbe avere l’opportunità di continuare i propri studi
fino al più alto livello, al fine di sviluppare le proprie competenze
d’insegnamento ed aumentare le proprie opportunità di progressione
professionale. La formazione dei docenti deve essere multidisciplinare.
Ciò significa che i docenti devono possedere: 1) conoscenza della loro
disciplina d’insegnamento; 2) conoscenze pedagogiche; 3) le abilità e le
competenze richieste per orientare e sostenere chi apprende e 4)
comprensione delle dimensioni sociali e culturale dell’educazione. Ciò
permette loro di rispondere a bisogni di apprendimento individualmente
diversificati. La loro formazione, che dovrebbe dare particolare enfasi
alle competenze pratiche e alle basi culturali e scientifiche, dovrebbe
fornire le competenze e la fiducia richieste per diventare
professionisti in grado di riflettere e discernere nel maneggiare le
informazioni e le conoscenze.
· Una professione collocata all’interno di un contesto di apprendimento
per la vita: lo sviluppo professionale dei docenti dovrebbe continuare
lungo l’arco dell’intera carriera e dovrebbe essere sostenuto ed
incoraggiato da sistemi coerenti a livello nazionale, regionale e/o
locale, in funzione dei bisogni. I docenti dovrebbero essere in grado di
contribuire al processo che consente ai giovani e agli adulti di
diventare autonomi e in grado di apprendere per tutta la vita.
Dovrebbero riconoscere l’importanza di acquisire nuove conoscenze ed
essere in grado di innovare e valorizzare il loro lavoro. E’ necessario
che i docenti siano pienamente coinvolti nel processo di apprendimento
per la vita e siano, a loro volta, in grado di evolvere e di adattarsi
ai cambiamenti. Dovrebbero, inoltre, partecipare attivamente al loro
sviluppo professionale, che deve essere riconosciuto all’interno dei
diversi sistemi.
· Una professione mobile: la mobilità dovrebbe costituire una componente
centrale dei programmi di formazione iniziale e in servizio dei docenti.
Gli insegnanti dovrebbero perciò essere incoraggiati a periodi di
mobilità in altri paesi europei per motivi di sviluppo professionale,
dovrebbero godere di uno status riconosciuto nei paesi ospitanti e la
loro partecipazione riconosciuta e valutata dai paesi di provenienza.
Gli insegnanti dovrebbero anche godere di forme di mobilità tra i
differenti livelli educativi e verso professioni differenti all’interno
del settore educativo.
· Una professione basata sulla partnership: le istituzioni che si
occupano di formazione degli insegnanti dovrebbero lavorare in
collaborazione con le scuole, le industrie e i soggetti che si occupano
di addestramento professionale. Gli insegnanti dovrebbero essere
incoraggianti a riesaminare la loro pratica didattica e a partecipare ai
processi in atto d’innovazione e di ricerca, al fine di stare al passo
con una società della conoscenza in continua evoluzione. Dovrebbero
anche lavorare in organizzazioni “che apprendono”, che riflettano sulle
proprie e sulle altrui migliori esperienze e che collaborino con
un'ampia gamma di gruppi e stakeholders a livello locale. Gli Istituti
d’istruzione superiore dovrebbero assicurarsi che il loro insegnamento
benefici delle loro conoscenze delle pratiche correnti. La formazione
dei docenti e dei formatori, in sé, dovrebbe essere oggetto di studio e
ricerca.
Questi principi comuni permettono di garantire l’attrattività e lo
status della professione docente. Riconoscono il ruolo dei docenti in
quanto attori chiave per sviluppare i valori dell’inclusione tra gli
individui e la società. Gli insegnanti dovrebbero perciò ricevere una
formazione di alto livello, dovrebbero sviluppare continuamente la
propria professione e riflettere sulle proprie competenze. Dovrebbero,
infine, essere ricompensati in modo appropriato.
Fare in modo che funzioni: le competenze chiave
L’insegnamento e l’educazione dovrebbero essere considerati nella loro
accezione più ampia. Essi danno un contributo non solo agli aspetti
economici ma anche a quelli culturali della società della conoscenza.
Gli insegnanti dovrebbero, perciò, essere in grado di lavorare in modo
efficace in tre aree tra loro connesse. Essi dovrebbero essere in grado
di
· lavorare con l’informazione, la tecnologia e le conoscenze
· lavorare coi loro simili - persone in apprendimento, colleghi e altri
partner all’interno dell’ambito educativo
· lavorare con e nella società a livello locale, regionale, nazionale,
europeo e mondiale.
Il loro lavoro, in tutte queste aree, dovrebbe essere incastonato in un
continuum di apprendimento e formazione professionale nell’arco della
vita e le loro qualifiche e i risultati dovrebbero essere riconosciuti
all’interno della Cornice europea delle qualifiche.
Lo sviluppo delle competenze professionali dovrebbe essere visto in
continuità con la vita professionale. Non si può pretendere che tutti
gli insegnanti, alla fine della loro formazione iniziale, siano in
possesso tutte le competenze necessarie. Comunque, la sfida per chi ha
ruoli decisionali nel settore educativo è di assicurare che tali
competenze siano presenti a livello collettivo e istituzionale.
I docenti dovrebbero essere in grado di:
Lavorare con le conoscenze, la tecnologia e l’informazione: essi
dovrebbero essere in grado di lavorare su un ampio ventaglio di
tipologie di conoscenze. La loro formazione dovrebbe fornire gli
strumenti per accedere, analizzare, convalidare, riflettere e
trasmettere le conoscenze, facendo uso efficace delle tecnologie dove
richiesto. Le loro competenze pedagogiche dovrebbero permettere di
costruire e gestire ambienti d’apprendimento e di mantenere la libertà
intellettuale di compiere scelte nella modalità d’insegnamento. Queste
abilità devono tenere conto anche dell’innovazione e della creatività.
La padronanza nell’uso delle nuove tecnologie dovrebbe consentire loro
di integrarle in modo efficace nell’insegnamento e nell’apprendimento.
Dovrebbero essere in grado di orientare e sostenere le persone in
apprendimento nei network in cui si può trovare e produrre informazione.
I docenti dovrebbero avere un alto livello di conoscenza e comprensione
delle proprie materie d’insegnamento e avere una visione
dell’apprendimento come di un viaggio che dura tutta la vita. Le
competenze pratiche e teoriche dovrebbero anche consentire loro
d’imparare dall’esperienza e di adattare un’ampia gamma di strategie
d’apprendimento/insegnamento ai bisogni di chi apprende.
Lavorare con i propri simili: gli insegnanti svolgono una professione
fondata sui valori dell’inclusione sociale e dello sviluppo del
potenziale di chi apprende. Dovrebbero avere conoscenze nel campo della
crescita e dello sviluppo umano e dimostrare consapevolezza del loro
ruolo quando si relazionano agli altri. Gli insegnanti dovrebbero essere
in grado di lavorare con chi apprende in quanto individuo e sostenerlo
nel diventare membro attivo della società in cui partecipare pienamente.
Essi dovrebbero, inoltre, elaborare e sviluppare attività di
collaborazione che accrescano l’intelligenza collettiva di chi apprende
e cooperare e collaborare con i colleghi per rafforzare i propri livelli
di apprendimento e d’insegnamento.
Lavorare con e nella società: gli insegnanti contribuiscono alla
formazione dei cittadini europei e nell’aiutare i discenti a capire
l’importanza di apprendere per tutta la vita. Essi dovrebbero essere in
grado di promuovere la mobilità e la cooperazione in Europa ed
incoraggiare il rispetto e la comprensione interculturale. Dovrebbero,
inoltre, conoscere il contributo che l’educazione dà allo sviluppo di
società coese e avere una comprensione dell’equilibrio tra il rispetto e
la consapevolezza della diversità delle culture dei discenti e
l’identificazione di valore comuni. Essi dovrebbero anche comprendere i
fattori che creano coesione sociale ed esclusione nella società ed
essere consapevoli delle dimensioni etiche della società della
conoscenza. Dovrebbero essere in grado di lavorare in modo efficace con
la comunità locale, i partner e gli stakeholder nel campo educativo –
genitori, insegnanti, istituzioni educative e gruppi rappresentativi.
Gli insegnanti dovrebbero essere consapevoli che un’educazione di
qualità dà a chi apprende maggiori e più diversificate opportunità di
lavoro. Le loro esperienze e competenze dovrebbero anche metterli in
grado di contribuire ai sistemi di assicurazione della qualità
Raccomandazioni ai decisori politici a livello nazionale e regionale
Per implementare politiche in linea con tali principi comuni europei, si
fanno le seguenti raccomandazioni ai decisori politici a livello
nazionale o regionale:
1. gli insegnanti dovrebbero possedere un titolo di studio universitario
o di livello equivalente
2. i programmi di formazione dei docenti dovrebbero essere forniti in
tutti i tre cicli dell'istruzione superiore, al fine di assicurarne la
collocazione nell’area europea dell'istruzione superiore ed accrescerne
le opportunità di progressione e mobilità professionale.
3. dovrebbe essere promosso il contributo della ricerca e di pratiche
provate allo sviluppo di nuove conoscenze in materia d’istruzione e
formazione
4. dovrebbe essere incoraggiata la partnership tra le istituzioni in cui
lavorano gli insegnanti, l’industria, gli istituti d’addestramento
professionale e di istruzione superiore, per sostenere una formazione di
alta qualità e una preparazione pratica efficace, e occorre sviluppare
network di innovazione a livello locale e regionale
5. sono necessarie strategie di apprendimento per la vita coerenti e
adeguatamente finanziate, che coprano attività di formazione sia formali
sia non formali per sostenere uno sviluppo professionale continuo dei
docenti. Tali attività, comprensive di formazione disciplinare e
pedagogica, dovrebbero essere disponibili lungo tutta la carriera di un
docente e dovrebbero essere riconosciute in modo adeguato.
6. i contenuti dei programmi di formazione iniziale e continua
dovrebbero riflettere l’importanza dell’interdisciplinarietà e approcci
collaborativi all’apprendimento
7. i progetti di mobilità per i docenti dovrebbero essere facilitati e
promossi in quanto parte integrante dei programmi di sviluppo
professionale, iniziale e continuo
8. i programmi di sviluppo professionale iniziale e continuo dovrebbero
assicurare che gli insegnanti abbiano conoscenza ed esperienza di
cooperazione a livello europeo per renderli in grado di valorizzare e
rispettare la diversità culturale e di educare chi apprende a diventare
cittadini europei
9. dovrebbero essere rese disponibili e potenziate le opportunità di
studiare lingue europee, compreso l’uso di un linguaggio specialistico,
durante la formazione iniziale e in servizio
10. dovrebbe essere data priorità allo sviluppo di una più ampia
trasparenza e credibilità delle qualifiche dei docenti all’interno
dell’Europa, per consentire il riconoscimento reciproco e aumentare la
mobilità
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