Luigi Berlinguer al Ministero della Pubblica Istruzione 1. La Riforma della scuola e della formazione professionale 2. Autonomia scolastica, decentramento e semplificazione amministrativa
3. Iniziative complementari e attività integrative per gli studenti 4. Prevenzione degli abbandoni e recupero degli insuccessi scolastici
5. Innovazione degli ordinamenti scolastici e della didattica
6. Aggiornamento e formazione del personale
7. Bilancio e gestione della spesa RINNOVARE LA SCUOLA: I PRIMI PASSI COMPIUTI Nei pochi mesi trascorsi sono
stati compiuti i primi significativi passi per
conseguire i seguenti obbiettivi prioritari del
programma di Governo, quali:
Le iniziative riepilogate di seguito ne sono
prova. 1_La riforma della scuola e della formazione professionale. Il Governo e le parti sociali si sono impegnate formalmente, con l'accordo del 24/9/96, ad operare il riordino complessivo del sistema scolastico e della formazione professionale, secondo una strategia volta ad integrare istruzione, formazione e lavoro, nel quadro degli orientamenti dell'Unione Europea in tema di "Life Long Learning". Con esso il Governo si è impegnato a
realizzare, tra gli obbiettivi prioritari,
l'ampliamento dell'obbligo scolastico e il
diritto alla formazione (obbligo
scolastico per 10 anni, ristrutturato nei cicli e
innovato nei curricula, e diretto alla formazione
fino a 18 anni). 2_Autonomia scolastica, decentramento e semplificazione amministrativa. Nel disegno di legge adottato in data 19/ 7/ 96 dal Consiglio dei Ministri recante la "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni e agli Enti Locali, per la riforma delle pubbliche amministrazioni e per la semplificazione amministrativa" sono contenuti, all'articolo 15, i principi dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, da realizzare gradualmente in via regolamentare; con l'approvazione del disegno di legge non occorrerà più attendere ulteriori deleghe legislative. I commi 7,8 e 9 del citato articolo 15 contengono importanti innovazioni in tema di autonomia organizzativa e didattica, per ampliare l'offerta formativa delle scuole e la loro capacità di integrazione con il territorio. L'autonomia organizzativa consentirà di realizzare un utilizzo più funzionale di mezzi, strutture e personale; l'autonomia didattica potrà liberare l'attività di insegnamento dai vincoli attuali per facilitare, attraverso l'adozione di metodologie e tempistiche diverse, il raggiungimento degli obbiettivi di apprendimento. Allo Stato resterà l'individuazione degli obbiettivi e degli standard, a tutela della qualità dell'insegnamento e del servizio su tutto il territorio nazionale. Resteranno fermi alcuni paletti di carattere generale: la durata annuale delle lezioni, le ore di lezione delle materie fondamentali, l'orario complessivo del servizio dei docenti. In relazione alle esigenze dell'autonomia
occorrerà rivedere, in sede negoziale, le norme
contenute nel contratto collettivo nazionale del
personale della scuola. 2.1_Semplificazione amministrativa. Per semplificare le procedure amministrative
si è operata una riduzione del numero delle
istruzioni ministeriali destinate alle scuole. Un
esempio è costituito dalle recenti circolari che
consentono alle scuole di attuare le attività
programmate senza chiedere autorizzazioni
preventive in tema di. _scambi educativi con l'estero (c.m. n. 358 del 23/07/96); _viaggi di istruzione (c.m. n. 623 del
2/10/96). 2.2_Riforma del ministero. È in corso di definizione il regolamento con
il quale viene riorganizzato il ministero della
P.I. con la riduzione
del numero degli uffici centrali e la loro
trasformazione in dipartimenti, con
prevalenti compiti di indirizzo, programmazione,
ricerca e sviluppo, controllo e valutazione. 2.3_Funzionamento delle scuole. Rete scolastica. In sede di definizione della legge finanziaria 1997 sono state avanzate concrete proposte per normalizzare il funzionamento delle scuole. È ivi prevista la riorganizzazione graduale della rete scolastica. A partire dall'anno scolastico 1997/98, le relative decisioni saranno decentrate in ambito provinciale con il coinvolgimento degli Enti Locali territoriali e nel rispetto delle aree svantaggiate. Organici e stabilità del personale. In questo contesto si conta di rideterminare, dall'anno scolastico 1997/98, gli organici del personale anche con cadenza pluriennale. In sede di contrattazione collettiva decentrata sulla mobilità si definiranno tempi e modalità per garantire la stabilità del personale in funzione dei piani di attività formulati da ciascun istituto. Libri di testo. Per facilitare
l'acquisto dei libri di testo per la scuola
secondaria da parte delle famiglie sono state
raggiunte intese con l'ABI, l'ICCRI e
l'Associazione nazionale delle Banche Popolari
per l'accesso al credito agevolato (c.m. n. 408
del 3/9/96). 2.4_Valutazione
e controllo del sistema scolastico.
2.5_Edilizia scolastica. Con la legge n. 431 del 8/8/96 sono state
previste maggiori
risorse finanziarie e procedure per accelerare la
realizzazione di opere di edilizia scolastica,
anche mediante la convocazione delle apposite
conferenze di servizio previste dall'articolo 14
commi 1 e 2, della legge n. 241 del 7/8/90. 2.6_Statuto dei diritti degli studenti. Per affermare il principio della soggettività
e della cittadinanza studentesca nella scuola è
stata predisposta una prima
bozza dello statuto dei diritti degli studenti,
che va considerata come parte integrante
dell'autonomia scolastica; essa verrà sottoposta
previamente ad un'ampia consultazione degli
studenti e delle componenti scolastiche. 3_Iniziative complementari e attività integrative per gli studenti. In attuazione della direttiva n. 133/96, il Consiglio dei ministri, in data 3/10/96, ha approvato il regolamento riguardante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle scuole di ogni ordine e grado. Ciascuna istituzione potrà riorganizzare, nella propria autonomia e in relazione alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie, il tempo scolastico per consentire la realizzazione di attività complementari e integrative, anche in orario pomeridiano e nei giorni festivi, con la piena utilizzazione degli edifici e delle strutture. La consulta provinciale degli studenti, designati dai comitati studenteschi per l'anno in corso, assicurerà al riguardo il più ampio confronto tra gli studenti per formulare proposte di intervento, anche sulla base di accordi quadro che il provveditore agli studi potrà stipulare con la Regione, gli Enti locali, le associazioni degli studenti e del volontariato, le organizzazioni del mondo del lavoro e della produzione. Per consentire l'attuazione delle citate attività, sin dal corrente anno, è stato accordato uno stanziamento aggiuntivo di 40 miliardi, nell'ambito delle spese di funzionamento per la scuola (d.l. n. 323/96). A ciò vanno aggiunte le specifiche risorse
destinate a finanziare, con 51 miliardi, le
attività giovanili ed i progetti dei genitori
per l'attuazione delle iniziative sull'educazione
alla salute e alla prevenzione delle
tossicodipendenze (direttiva n. 600/96). 4_Prevenzione degli abbandoni e
recupero degli insuccessi scolastici. 4.1_Corsi di recupero. A seguito dell'abolizione degli esami di
riparazione sono state adottate misure per
realizzare più efficacemente gli interventi di
recupero attraverso nuove
modalità di organizzazione didattica e
scolastica, allo scopo di
personalizzare gli insegnamenti e gli
apprendimenti secondo le esigenze degli studenti
(c.m. n. 492 del 7/8/96). 4.2_Prevenzione della dispersione scolastica. È stato adottato il regolamento relativo all'osservatorio sulla dispersione
scolastica in attuazione della legge
n. 496/96, quale strumento operativo per
coordinare a livello nazionale ed
interistituzionale - amministrazioni statali ed
Enti locali - gli interventi per la prevenzione e
la lotta alla dispersione scolastica (d.m. n. 401
del 31/7/96). 4.3_Educazione degli adulti. Sono state recepite le indicazioni della IV
conferenza europea sull'educazione degli adulti,
svoltasi a Firenze nel maggio di quest'anno, con
la promozione di corsi per l'alfabetizzazione
generale ed una prima formazione professionale
degli adulti (o.m. n. 400 del 30/7/96). 4.4_orientamento scolastico. È stato attivato un gruppo di lavoro interministeriale (MPI - MURST) per facilitare l'orientamento scolastico e contribuire a ridurre il numero degli abbandoni scolastici e universitari. Sono state programmate azioni per:
5_Innovazione degli ordinamenti scolastici e della didattica. Oltre agli interventi legislativi citati ai
precedenti punti 1 e 2 sono state avviate le
iniziative di seguito elencate. 5.1_Riforma degli esami di maturità. È in corso di definizione una proposta di
disegno di legge per la riforma degli esami di
maturità che prevede il definitivo abbandono
dell'attuale sistema, con l'obbiettivo di
valorizzare l'effettivo impegno dei candidati
nell'intero percorso degli studi. 5.2_Insegnamento della storia moderna e contemporanea. È stato predisposto uno schema di decreto - in attesa del parere delle autorità scientifiche e del Consiglio nazionale della pubblica istruzione - che modifica gli attuali programmi di storia per dare maggiore spazio alla storia moderna e contemporanea: esso prevede una loro diversa periodizzazione con l'obbiettivo di rendere i giovani cittadini consapevoli del tempo in cui vivono. A tal fine, questo ministero ha stipulato
anche un accordo con la Federazione nazionale
della stampa e con la Federazione degli editori
per favorire la lettura
dei giornali in classe come strumento
di conoscenza della contemporaneità. 5.3_Tecnologie educative e multimedialità. Per favorire l'innovazione metodologico-didattica e facilitare la comunicazione tra le scuole e lo scambio di esperienze è stato costituito il comitato di coordinamento delle iniziative di sviluppo dei multimedia nelle attività formative (d.m. n. 466 del 06/08/96). Sono stati attivati
140 laboratori multimediali presso
scuole di ogni ordine e grado, e in breve tempo, saranno formati 1.600 docenti
che svolgeranno un ruolo di promozione
dell'innovazione didattica e tecnologica. 5.4_Parità della scuola pubblica e privata. In attesa che la questione della parità scolastica venga definita a livello legislativo, le più recenti iniziative assunte dall'amministrazione scolastica sono state aperte alla partecipazione degli studenti e del personale delle scuole non statali. In proposito si richiama la direttiva n. 600/96 sulla educazione alla salute e la prevenzione delle tossicodipendenze. Per avviare organiche iniziative in tema di
parità scolastica è stata costituita, inoltre,
un'apposita commissione di studio (d.m. n.329 del
05/07/96). 6_Aggiornamento e formazione del
personale. 6.1_Formazione universitaria dei maestri. Con il regolamento approvato con il d.P.R. n.471/96 è stato definito l'ordinamento didattico del corso di laurea in scienze della formazione primaria, per insegnare nelle scuole materne ed elementari. Il predetto corso di laurea si articola in due indirizzi, rispettivamente finalizzati alla formazione dei docenti dei due tipi di scuola e comprendenti anche attività di tirocinio didattico. Il relativo diploma di laurea costituisce il
titolo necessario, a seconda dell'indirizzo, per
essere ammessi ai concorsi a posti di
insegnamento nella scuola materna o elementare. 6.2_Specializzazione post-laurea dei docenti della scuola secondaria. È stato approvato con d.P.R. n. 470 del 31/7/96 il regolamento concernente l'ordinamento didattico della nuova scuola di specializzazione biennale, articolata in indirizzi, per la formazione degli insegnanti della scuola secondaria. Il relativo diploma di specializzazione
abilita all'insegnamento per le diverse aree
disciplinari attinenti alle rispettive lauree e
costituisce titolo di ammissione ai
corrispondenti concorsi a cattedre. 6.3_Formazione in servizio. In applicazione del recente contratto collettivo nazionale del personale del comparto scuola sono state assunte le seguenti iniziative:
7_Bilancio e gestione della spesa. Sono allo studio modifiche alla struttura del bilancio di questo ministero per assicurare maggiore flessibilità e produttività della spesa. Nell'ambito della recente manovra economica sono state individuate risorse aggiuntive per scuola, formazione, università e ricerca. Per la scuola, in particolare, aumenta la quota percentuale destinata agli investimenti. Ulteriori proposte sono state formulate in sede di definizione della legge finanziaria 1997. |
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