La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 11.30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio dei
Ministri, Romano Prodi;
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Enrico Micheli.
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti: (...)
Il Ministro della Pubblica
Istruzione, Berlinguer, con un'ampia e dettagliata
relazione, ha illustrato le linee e gli indirizzi del
disegno di legge sul riordino dei cicli d'istruzione, sulla
base della proposta presentata dal Governo nello scorso
gennaio.
La riforma prevede un sistema che, a partire dal
prolungamento dell'obbligo scolastico (si passa dagli
attuali otto a dieci anni di scolarità obbligatoria e
gratuita), conduca ad un innalzamento della qualità
dell'istruzione e dei livelli culturali e scientifici
generali tesi alla valorizzazione e alla crescita delle
persone e della società e che consentono, altresì, la
realizzazione di una formazione integrata che faciliti
l'ingresso nel mondo del lavoro e le successive possibili
riconversioni professionali.
Il sistema proposto, in linea con quello degli altri
Paesi europei, supera la tradizionale distinzione in scuola
elementare, media e superiore, per articolarsi in un sistema
che prevede la scuola dell'infanzia e, successivamente, un
ciclo primario e uno secondario, di sei anni ciascuno.
Tale configurazione favorisce meglio
la complessiva unità del percorso della scuola e consente
di evitare la ripetizione di identici programmi in spazi
temporali ristretti (si pensi al programma di storia,
identico nelle elementari e nelle medie).
La formazione del bambino inizia nella scuola
dell'infanzia, il cui ultimo anno diviene obbligatorio.
Al ciclo primario è affidato il compito di favorire la
formazione della personalità degli alunni promuovendone
l'alfabetizzazione per l'acquisizione dei linguaggi e dei
saperi indispensabili per lo sviluppo delle capacità
critiche e di un atteggiamento positivo nei confronti
dell'apprendimento, per il riconoscimento e la condivisione
dei valori fondanti la convivenza democratica.
La scuola secondaria ha la funzione di arricchire la
formazione culturale, umana, civile e professionale degli
studenti. Il ciclo secondario, che costituisce un unico e
coerente percorso, ha la durata di sei anni e si articola
nelle grandi aree: umanistica, scientifica, tecnica,
tecnologica, artistica e musicale.
Il primo anno è comune a tutte le
grandi aree e comprende un ventaglio allargato di opzioni
disciplinari a fini di orientamento.
Il biennio successivo è mirato ad orientare verso
l'indirizzo prescelto.
Con il terzo anno del ciclo secondario si conclude
l'obbligo scolastico. Si conclude con un esame, valido ai
fini della prosecuzione degli studi nell'indirizzo
prescelto.
Nel triennio finale l'offerta formativa è caratterizzata
dalla prosecuzione, dall'ampliamento e dall'approfondimento,
anche per temi specifici, degli insegnamenti, con
particolare riguardo a quelli di indirizzo e all'area
progettuale, al fine di assicurare agli studi la necessaria
terminalità culturale e professionale.
Nel corso dell'ultimo anno, si attivano percorsi di
orientamento per le ulteriori scelte formative e
professionali.
Il ciclo secondario si conclude con
l'esame di Stato e con il conseguimento del diploma.
La riforma introduce, inoltre, il criterio dei crediti
formativi che agevola i passaggi dal sistema delle
istituzioni a quello della formazione e viceversa,
valorizzando le esperienze formative e lavorative acquisite.
Le istituzioni scolastiche assumono un ruolo rilevante
anche ai fini della formazione degli adulti secondo il
principio affermato in sede comunitaria del ''long life
learning''.
L'attuazione della riforma sarà progressiva e graduale,
secondo piani presentati dal Ministero della Pubblica
Istruzione che, partendo dall'attuale organizzazione
scolastica, consentano i passaggi dal vecchio al nuovo
ordinamento, nel rispetto degli interessi e delle
professionalità di tutto il personale scolastico.
Il Consiglio ha condiviso le linee di riforma dei cicli
scolastici, illustrate dal Ministro Berlinguer.
(...) La seduta ha avuto termine alle ore 13,15.