Parere Commissione CNPI

 

Prot. n. 3615 del 19 maggio 1998

Oggetto: Parere su "Procedure concorsuali ed abilitanti - Definizione di macro-aree disciplinari ai fini del reclutamento del personale docente della scuola secondaria"

(Commissione composta dai Consiglieri: Bouchè, Checcacci, Di Giacomo, Franchina, Hvalic, Inguaggiato, Lo Papa, Maglione, Massenti, Meloni, Palumbo, Righetti, Vespa)

La Commissione condivide una linea progettuale tendente a definire "aree disciplinari" in base alle quali gestire il personale docente della scuola secondaria ed artistica in relazione alle procedure sia del reclutamento sia della mobilità. Essa, però, ritiene riduttivo attivare tale impostazione alla mera luce dell'art. 40, comma 10, del collegato alla finanziaria senza collegarla alla prospettiva dell'imminente attuazione dell'autonomia, la quale postula organici funzionali ed una attenzione privilegiata per le aree orizzontali.
La Commissione ritiene, altresì, necessario raccordare questo aspetto delle procedure concorsuali ed abilitanti al provvedimento legislativo (n. 4754) già approvato da un ramo del Parlamento, nonché a quelle ormai prossime che disciplinano la formazione universitaria dei docenti e a quelle relative alla mobilità del personale a tempo indeterminato.
La via scelta, nella proposta che si trova, attualmente, all'esame del CNPI, pare tendere ad una applicazione rigida dell'art. 40 del collegato alla finanziaria e ad una mera operazione di risparmio nelle procedure concorsuali, salvo poi in alcuni casi derogare parzialmente al requisito del "medesimo titolo di accesso", realizzando quindi un ennesimo ravvicinato intervento tampone (l'ultimo testo coordinato delle classi di concorso è il D.M. 39 del 30.1.98).
E', infatti, difficile capire perché l'operazione "aree" sia stata limitata ad alcune classi di concorso delle tabb. A e D con un intervento definito "sperimentale" dalla stessa Amministrazione: mentre non sono stati modificati né struttura, né titoli di accesso delle classi di concorso non interessate alle macro-aree, le quali, tuttavia, avrebbero meritato una revisione.
La Commissione istruttoria giudica particolarmente grave l'iniziativa adottata di stralciare l'intera tabella C, sulla quale, invece, è necessario intervenire: solo nel corso dell'incontro avuto con i rappresentanti dell'Amministrazione la Commissione ha avuto notizia che si provvederà ad interpellare il Consiglio su tale tabella.
In base a quanto è emerso, la Commissione istruttoria esprime l'auspicio che la proposta di "aree" sia collocata in una logica progettuale di ampio respiro coerente con l'autonomia, con i progetti di riforma e, quindi, entro un ridisegno organico e globale, che tenga conto delle affinità culturali e disciplinari e dei titoli di accesso.
In tale ottica, fatti salvi, in una fase transitoria, i titoli attualmente riconosciuti vanno ridefiniti i titoli di accesso delle aree sulla base di piani di studio coerenti con gli insegnamenti da svolgere, a salvaguardia della qualità delle prestazioni professionali dei docenti.
Ciò consentirebbe di superare il nomimalismo dei titoli di studio.
Qualora, invece, si volesse dare attuazione al citato art. 40 fuori da questa logica, tanto varrebbe limitarsi alle poche aree in cui coincidono i titoli di accesso, come previsto dal collegato della legge finanziaria, e non adottare criteri parzialmente estensivi che risulta difficile motivare oggettivamente se limitati, come nella proposta, solo ad alcune situazioni.
La Commissione ritiene di condividere pienamente la proposta di estendere gli effetti delle "macro-aree" al personale ITI o già in possesso di abilitazione utilizzando, a tal fine, anche l'istituto della "equipollenza", come indicato nella tabella allegata, anche al fine di garantire la mobilità a domanda e professionale.
La Commissione auspica che, nella stesura definitiva del provvedimento, venga adottata una impostazione di più facile ed univoca lettura.
La documentazione allegata relativa ai programmi di esame è stata utilizzata in questa fase per capire meglio l'impianto e le finalità delle "macro-aree". Detti programmi saranno ovviamente, oggetto di un prossimo specifico parere quando l'Amministrazione, determinate le eventuali aree in via definitiva, invierà detti programmi per l'obbligatorio parere al C.N.P.I. accompagnati dalle "avvertenze generali" che vengono richiamate ma non allegate.
In questa occasione si auspica che siano precisati i criteri per le modalità delle prove scritte.
Alla luce di quanto sopra, di seguito si passa ad analizzare la proposta cercando di raggruppare le situazioni omogenee tra loro.

 

AREE VERTICALI

A) Aree con lo stesso titolo di accesso

Si tratta specificatamente dell'area n. 2 (unificazione delle classi 29 A e 30 A), di quella n. 3 (unificazione delle classi 31 A e 32 A) e di quella n. 4 (unificazione delle classi 45 A e 46 A). Al riguardo, vista la coerenza dei titoli di accesso con gli insegnamenti da svolgere e con quanto previsto dall'art. 40, si esprime un sostanziale parere favorevole.

B) Aree con modifiche ai titoli di accesso

Si tratta:

Si esprime, pertanto, parere contrario alla proposta nella formulazione inviata.

C) Area verticale "anomala" n. 5 (unificazione delle classi 75 A e 76 A)

La Commissione non condivide:

Non si condivide, altresì, la necessità di anticipare "sperimentalmente" questa soluzione sotto forma di area, in considerazione del fatto che per la classe 76 esistono specifiche graduatorie di istituto e provinciali per le nomine ITI e che non si prevede una ricaduta di questa fusione in termini di organici e di possibile costituzione di ulteriori cattedre o cattedre-orario.
La Commissione, in considerazione del fatto che si tratta di classi di concorso con sostanziale identità di titoli di accesso, ritiene più opportuno, anche ai fini della mobilità professionale, la definizione di equipollenza tra le due classi piuttosto della costituzione, per ora, di una area.

AREE AGGREGATE IN SENSO ORIZZONTALE

Confermando le osservazioni generali della premessa, si esprime nel dettaglio il seguente parere:

A) Macro-Area 1 (coinvolge le classi 36 A e 37 A)

Vista la sostanziale coerenza tra titoli di accesso e professionalità richiesta, si esprime parere favorevole.

B) Macro-Area 2 (coinvolge le classi 38 A, 47 A e 49 A)

Deve essere preliminarmente risolta l'anomalia riguardante la laurea in ingegneria per la quale un docente, pur avendo sostenuto tutte le prove previste per la classe 49 A (scritti di fisica e di matematica e orali di fisica e matematica), oltre che la prova di laboratorio di fisica non richiesta per tale classe, non viene tuttavia considerato abilitato per la classe 49 A. In pratica, solo per chi è in possesso della laurea in ingegneria, non viene riconosciuta l'equipollenza, alla classe 49 A, della sommatoria delle classi 38 A e 47 A. La commissione ritiene necessario che tale anomalia sia corretta ricorrendo all'istituto dell'equipollenza. Suscita, inoltre, perplessità l'indicazione della prova pratica nei programmi di fisica per le classi 38 A e 49 A, mentre tale prova non figura, nel prospetto, tra quelle da sostenere nell'ambito della classe 49 A. Con le correzioni richieste, vista la sostanziale coerenza tra titoli di accesso e professionalità richiesta, si esprime parere favorevole.

C) Macro-Area 3 (coinvolge le classi 43 A, 50 A, 51 A e 52 A)

In questa macro-area si deve evidenziare che si ritrovano i problemi già posti per le classi 43 A e 50 A, nell'area verticalizzata.
Si rileva inoltre un'apparente contraddizione tra la nota di trasmissione prot. 1019 del 31.3.98, ove si parla di classi aggregate in senso orizzontale solo per la 50 A, 51 A e 52 A, e il prospetto della macro-area in cui figura anche la 43 A.
Solo in relazione alle tre classi relative alla scuola secondaria superiore (50 A, 51 A e 52 A), vista la sostanziale coerenza tra titoli di accesso e professionalità richiesta, si esprime parere favorevole.

MACRO-AREE DI AGGREGAZIONE DEL SETTORE ARTISTICO

La Commissione ritiene che, per tale settore, le macro-aree vadano strutturate tenendo, per ora, separate la tab. A e la tab. D, in quanto, per quest'ultima, non è prevista la procedura abilitante.
Pertanto, essa esprime al riguardo parere contrario.
Esprime, invece, parere favorevole sulle parti della proposta che individuano aree nell'ambito della tabella D.
A tal proposito la Commissione auspica l'omogeneità dei titoli di accesso alla tabella D inserendo, a tal fine, la laurea in architettura, ove non prevista, purché congiunta agli stessi titoli attualmente richiesti vale a dire il diploma di AA. e BB.AA. o ISIA.
La Commissione auspica che l'Amministrazione valuti l'opportunità di determinare aree omogenee tra insegnamenti presenti nell'ambito dell'Ispettorato dell'Istruzione Artistica e della Direzione Generale della Istruzione Professionale.
Ciò renderebbe possibile, tra l'altro, ampliare il disegno delle macro-aree, estendendolo subito ai numerosi insegnamenti, per esempio nei settori tecnologici, per i quali c'è forte convergenza sia di titoli di accesso, sia di contenuti disciplinari. Si comincerebbe così a delineare, pur nella parzialità dell'intervento, l'ampio respiro progettuale già richiamato nella premessa al presente parere.
La Commissione, consapevole dell'importanza che l'intero provvedimento possa essere definito entro tempi certi, e tali da non produrre differimento alle procedure di reclutamento, si impegna ad esaminare le modifiche alla proposta e le sue eventuali integrazioni contestualmente alla definizione del parere sui programmi e sulle aggregazioni relative alla tabella C.
In conclusione, la Commissione auspica che l'Amministrazione effettui un riesame della proposta alla luce delle osservazioni puntuali e di fondo formulate e si impegna ad esaminare eventuali ipotesi modificative delle attuali e integrative di nuove aree.