Parere CNPI
Prot. n. 3767 del 25 maggio 1998
Oggetto: Parere su "Corsi di scuola media ad indirizzo musicale - Riconduzione ad ordinamento"
Adunanza del 22 maggio 1998
Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione
Vista la nota prot. n. 5822 del 27.4.98 con la quale il Ministro della P.I. ha chiesto il parere del C.N.P.I. in merito all'argomento in oggetto;
Visti gli artt. 24 e 25 del D.L.vo n. 297 del 16.4.94;
Visto il documento istruttorio presentato dal Comitato orizzontale relativo alla Scuola Media incaricato di riferire al Consiglio in ordine all'argomento in oggetto specificato;
dopo ampio ed approfondito dibattito;
ESPRIME il proprio parere nei seguenti termini:
Il C.N.P.I. concorda con la iniziativa assunta dal
Ministro, volta, nell'ambito delle finalità e dello specifico progetto
metodologico-didattico della scuola media, ad assicurare, in forma permanente ed
istituzionale, la presenza dei corsi ad indirizzo musicale, incentrati sia
sull'insegnamento curriculare dell'educazione musicale, sia sull'insegnamento di strumento
musicale istituito e disciplinato rispettivamente dai DD.MM. 9.8.79 e 3.2.96.
La proposta di ricondurre ad ordinamento le sperimentazioni musicali, nel limite solo di
quelle attualmente autorizzate, costituisce una importante premessa per l'adeguamento del
piano di studi della scuola media all'esigenza di ampliamento e di arricchimento
dell'offerta formativa, attestata anche dalla Commissione dei saggi quando ha sottolineato
la necessità di accostare gli alunni dell'istruzione obbligatoria all'esperienza musicale
e figurativa.
La proposta ministeriale è anche il risultato di un rinnovato interesse del Governo e del
Ministro finalizzato a recuperare "pari dignità" ai linguaggi non verbali.
A tal proposito, non appare ininfluente citare l'accordo tra la Presidenza del Consiglio
dei Ministri - Dipartimento dello Spettacolo - e Ministro della Pubblica Istruzione che
assume l'impegno di favorire e sviluppare l'educazione all'espressione e alla fruizione
delle arti e dello spettacolo all'interno della più ampia autonomia progettuale delle
scuole.
In questa stessa direzione si muove il progetto Amavi - Muse per l'educazione al suono e
alla musica (C.M. n. 520 dell'11.8.97).
In tale contesto di riferimento si ritiene di poter esprimere sulla bozza in esame parere
favorevole; tuttavia, nel merito della proposta generale e dell'articolato di decreto, il
C.N.P.I. formula alcune osservazioni e alcune proposte.
Il provvedimento si applica solo a 418 scuole e porta incorporati vincoli di organico che
non consentiranno programmi di sviluppo che sarebbero quanto mai necessari per rispondere
ad una più accresciuta domanda di fruizione della musica, da sempre linguaggio
universale.
Il provvedimento si colloca in una prospettiva ormai abbastanza concreta e ravvicinata di
progressivo riconoscimento dell'autonomia. Proprio in questa ottica dovrebbe essere
attenuata la rigidità dell'articolazione di ogni classe in quattro gruppi per
l'insegnamento di quattro e diversi strumenti musicali.
Un assetto molto rigido, infatti, rischia di compromettere la stessa autonomia delle
scelte dell'istituto scolastico ed anche la effettiva produttività dell'innovazione.
Il C.N.P.I. ritiene che il modello proposto debba evolversi in modo graduale così da
salvaguardare le scelte delle famiglie, la continuità e la stabilità del personale
impegnato in questa importante innovazione.
Emendamenti proposti
L'art. 2, 2° comma, va emendato nel modo seguente:
"gli alunni di ciascuna classe vengono ripartiti in quattro gruppi per l'insegnamento
di quattro strumenti musicali di cui almeno tre diversi".
L'emendamento, alla luce delle esperienze in atto, si propone di rispettare le scelte
operate dalle famiglie e di valorizzare competenze consolidate e qualificate.
Dall'art. 3, conseguentemente, deve essere cassato il "quattro" riscrivendo il testo: "in ogni classe vengono impartite venti ore settimanali di insegnamento strumentale, ripartite sugli strumenti prescelti".
In ordine all'abbinamento in un'unica cattedra di ore di strumento con ore di educazione musicali e si propone:
L'art. 13 va interamente riscritto. Esso deve contenere l'istituzione di una specifica classe di concorso di strumento musicale, nonché la previsione puntuale delle procedure e dei tempi di stabilizzazione del personale inserito negli elenchi prioritari, a partire da quello in servizio per il quale va trasformato il rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.