PROTOCOLLO D’INTESA
tra il Ministero dell’Istruzione, Università e
Ricerca,
nel seguito denominato MIUR,
rappresentato dal Capo del Dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione
e
la Provincia Autonoma di Trento,
rappresentata dall’Assessore all’Istruzione, Formazione Professionale e
Cultura
PREMESSO E CONSIDERATO CHE
- il precedente protocollo d’intesa tra Ministero della Pubblica
Istruzione e Confederazione Cooperativa Trentina firmato in data 3
maggio 1995 ha consentito di introdurre nelle scuole l’educazione
cooperativa;
- la legge costituzionale 18 ottobre 2001, n.3 concernente
"Modifiche al titolo V della seconda parte della Costituzione"
stabilisce anche che il Trentino Alto Adige dispone di forme e
condizioni particolari di autonomia;
- il decreto del Presidente della Repubblica 1 novembre 1973, n.689
concernente "Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione
Trentino Alto Adige concernente addestramento e formazione
professionale" stabilisce che le attribuzioni dello Stato in materia
sono esercitate dalla Provincia di Trento nell’ambito della propria
competenza esclusiva;
- il decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n.405,
modificato dal decreto legislativo 24 luglio 1996, n. 433 concernente
"Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino
Alto Adige in materia di ordinamento scolastico in provincia di
Trento" stabilisce che le attribuzioni dello Stato in materia di
istruzione sono esercitate dalla Provincia di Trento nell’ambito della
propria competenza concorrente;
- la legge n. 59 del 1997 disciplina all’art.21 l’autonomia delle
istituzioni scolastiche ed al comma 20 del medesimo articolo fa salve
le competenze della Provincia di Trento;
- il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.275 ha
emanato il regolamento recante le norme in materia di autonomia
didattica e organizzativa delle istituzioni scolastiche;
- il decreto del Presidente della Giunta Provinciale 18 ottobre
1999, n. 13-12/Leg. Relativo al "Regolamento concernente norme per
l’autonomia delle istituzioni scolastiche" e in particolare l’art. 11
del predetto regolamento disciplina "Iniziative finalizzate
all’innovazione" comprendenti la possibilità di attivare progetti
volti ad esplorare possibili innovazioni riguardanti gli ordinamenti
degli studi, la loro articolazione e durata, l’integrazione tra
sistemi formativi, i processi di continuità e di orientamento,
definendone durata e obiettivi;
- il protocollo d’intesa sottoscritto tra il MIUR e la Provincia
Autonoma di Trento in data 12 giugno 2002 permette la sperimentazione
di processi di continuità e di orientamento nella scuola trentina;
- gli obiettivi individuati dal MIUR a valenza nazionale hanno
rilevanza per le azioni efficaci di continuità e di orientamento
scolastico e professionale articolate in sviluppo armonico della
persona, integrazione scuola-lavoro, partecipazione democratica;
- l’esperienza maturata nelle scuole della Provincia di Trento
relativa alla gestione di attività formative finalizzate a promuovere
la cultura e l’educazione cooperativa nella scuola è stata ordinata
attraverso il protocollo d’intesa 26 settembre 2001 sottoscritto tra
Sovrintendenza scolastica-Agenzia Provinciale per
l’istruzione-,Assessorato regionale per la Cooperazione e la
Federazione Trentina delle Cooperative, che ha promosso efficaci
azioni di sviluppo della persona, integrazione scuola-lavoro,
assunzione di responsabilità nel contesto sociale;
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
ARTICOLO 1
Il MIUR e la Provincia Autonoma di Trento,
nell’ambito dello scenario aperto dalla riforma del sistema scolastico,
s’impegnano, di comune intesa ed in stretta connessione con le
istituzioni scolastiche, ad attivare modalità di collaborazione e di
consultazione permanente, al fine di offrire, in ambito nazionale, alle
autonomie scolastiche percorsi didattici basati sulla sperimentazione
della pratica cooperativa e sullo sviluppo della sua cultura, per
favorire esperienze di:
- collaborazione e solidarietà,
- partecipazione democratica,
- assunzione di impegni responsabili,
- conoscenza delle attitudini personali in relazione agli sbocchi
occupazionali,
- avvicinamento al lavoro.
I percorsi didattici articolati secondo il metodo
cooperativo, permetteranno una gestione dei programmi, che renda docenti
ed allievi maggiormente attivi e protagonisti del processo di
insegnamento e di apprendimento della cultura cooperativa.
ARTICOLO 2
A tal fine le Parti firmatarie il presente Protocollo
attiveranno iniziative tese a raggiungere obiettivi primari quali:
- lo sviluppo della cultura cooperativa, attraverso l’illustrazione
della storia, dell’organizzazione e della legislazione cooperativa a
livello locale, nazionale e internazionale;
- l’applicazione pratica dei principi cooperativi nell’attività
didattica e nella vita scolastica, attraverso esperienze gestite con
la modalità del lavoro di gruppo, della collaborazione reciproca;
- lo sviluppo nel mondo della scuola del concetto di bene comune,
mediante iniziative di sensibilizzazione alla cultura della legalità,
dell’etica, della solidarietà, del risparmio e del credito in forma
cooperativa;
- la costituzione fra gli allievi di Associazioni Cooperative
Scolastiche (ACS), attraverso le quali sperimentare il metodo
cooperativo;
- l’educazione imprenditoriale in forma cooperativa, attraverso
esperienze di collegamento tra scuola, territorio e mondo del lavoro,
anche con la costituzione di cooperative per la transizione
scuola-lavoro (CPT).
ARTICOLO 3
Tutti i materiali didattici prodotti in attuazione
della presente Intesa saranno di proprietà del Ministero, che potrà
diffonderli attraverso il sistema di documentazione educativa curato
dall’INDIRE, gli Uffici scolastici territoriali e le Reti di scuole.
ARTICOLO 4
Per la promozione, progettazione, monitoraggio e
valutazione delle azioni finalizzate agli obiettivi previsti dalla
presente intesa, si costituirà, entro 30 giorni dalla sottoscrizione, un
apposito Comitato con le rappresentanze istituzionali delle parti
contraenti. La Provincia Autonoma di Trento, per realizzare i compiti di
attuazione e coordinamento operativo delle iniziative nelle scuole
definiti nel presente protocollo, si avvarrà delle esperienze e delle
competenze maturate nell’ambito dell’intesa tra Sovrintendenza
Scolastica Provinciale di Trento, Assessorato Regionale per la
cooperazione e Federazione Trentina delle Cooperative-Ufficio per
l’educazione cooperativa.
Il Comitato sarà presieduto da un rappresentante del
MIUR. La prima riunione avverrà nei 30 giorni successivi alla sua
formale istituzione in Roma, presso la sede del MIUR, dove, salvo
particolari esigenze, verranno tenute anche le successive riunioni, con
spese a carico delle singole componenti.
ARTICOLO 5
Il Comitato, di cui all’ art. 4, avrà il compito di
predisporre annualmente un piano di attività per l’offerta dei servizi
alle scuole, che prevederà:
A-per gli insegnanti:
- incontri per la coprogettaione degli interventi di educazione
cooperativa nell’ambito delle varie discipline e dei relativi piani di
studio scolastici;
- servizi di consulenza e formazione agli operatori della scuola
impegnati nell’educazione cooperativa;
- servizi di documentazione e di studio a supporto delle varie
attività di educazione cooperativa;
- predisposizione di materiali e strumenti didattici a supporto
dell’attività didattica;
- creazione di una rete di referenti del progetto cooperativo,
presso gli istituti scolastici interessati;
- incontri con gli esponenti delle società cooperative e visite alle
loro organizzazioni;
- incontri di verifica sulle iniziative in atto.
B-per gli allievi:
- lezioni in classe sulla cooperazione;
- attività mirate a promuovere una riflessione sulle prospettive
occupazionali dei giovani, con riferimento alle imprese cooperative;
- organizzazione e gestione di esercitazioni pratiche di gruppo;
- ricerche individuali e di gruppo;
- simulazioni ed elaborazione di progetti imprenditoriali
cooperativi;
- predisposizione di materiali e strumenti didattici a supporto
della formazione culturale ed imprenditoriale di tipo cooperativo;
- consulenza e tutoraggio alle Associazioni Cooperative Scolastiche
(ACS) ed alle Cooperative per la transizione scuola-lavoro (CPT);
- visite di studio e stage presso le imprese cooperative e loro
organizzazioni.
ARTICOLO 6
Per l’attuazione dei programmi previsti dalla
presente Intesa, le Parti metteranno a disposizione le loro strutture e
la propria rete di rapporti istituzionali a livello nazionale, nonché le
proprie risorse e competenze, contribuendo alle iniziative nella misura
da definire di volta in volta.
ARTICOLO 7
I profili organizzativi e di gestione afferenti
all’attuazione del Protocollo d’Intesa saranno curati dalla Direzione
Generale degli Ordinamenti che assicurerà, altresì, il necessario
coordinamento con gli Uffici centrali interessati.
ARTICOLO 8
Al termine di ciascun ciclo di iniziative, il
Comitato redigerà un’apposita relazione, che accompagnerà i rendiconti
finanziari delle istituzioni scolastiche alle quali dovessero essere
assegnati fondi specifici per le attività.
ARTICOLO 9
Il presente Protocollo d’Intesa entrerà in vigore
alla data della stipula, avrà durata triennale e sarà rinnovato per un
uguale periodo, salvo diverso avviso da una delle Parti, espresso almeno
tre mesi prima della scadenza dei termini dell’Intesa.
Quanto sopra è stato letto, approvato e sottoscritto
dalle Parti.
Roma, 8 MAGGIO 2003
Il Capo Dipartimento per lo Sviluppo dell’
Istruzione:
F.TO PASQUALE CAPO
L’Assessore all’Istruzione, Formazione Professionale e
Cultura:
F.TO CLAUDIO MOLINARI
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