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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Cosa bisogna aspettarsi dalla scuola?

 

Come minimo bisogna aspettarsi che la cosa sia presa seriamente. Quello che accadrà dipenderà dalle circostanze.

Punire il bullo, per esempio, può funzionare bene sia come messaggio chiaro sull’inaccettabilità di tale comportamento a scuola, sia come deterrente, ma non aspettatevi che ciò avvenga sempre. A volte, prima di dare una punizione, bisogna che il bullismo sia provato, e in molti casi è cosa difficile da fare. Nel frattempo il fenomeno continua. Quella che esso abbia fine subito dovrebbe essere una priorità, ed aspettare che il fenomeno divenga molto serio prima di agire è una strategia sbagliata. A volte la scuola ha buone ragioni per usare altre strategie.

Fornire aiuto ad entrambi, vittima e bullo. Che il vostro bambino, o ragazzo sia vittima o bullo, ha bisogno di aiuto. La scuola lo sa, ed è il posto più idoneo per educare ad avere responsabilità per le proprie azioni, e per sviluppare il senso critico necessario a capirne le conseguenze. Può, per questo, decidere di adottare misure alternative alla sola punizione, per contrastarlo. Misure che dicano “NO al bullismo”, ma che non siano punitive, che coinvolgano tutti, studenti, genitori, insegnanti e non, in un dialogo ed in una cooperazione che ponga fine al problema e prevenga da nuovi episodi.

I genitori della vittima di solito si arrabbiano quando vedono che la scuola non punisce i bulli. Bisogna avere pazienza e fiducia, il bullismo non è cosa facile da risolvere. A volte, punire sembra la via più diretta, ma potrebbe essere la meno efficace.

La scuola ha la responsabilità di creare e mantenere un ambiente che sia sicuro per i propri studenti. Fatevi dire, in ogni caso, quale sono i provvedimenti che la scuola ha intenzione di prendere, e quali strategie vuole sviluppare perché il problema non si ripresenti.

E se la scuola sembra non fare abbastanza?

Se alcuni incidenti che coinvolgono il vostro bambino o ragazzo vi preoccupano:

       insistete di parlare con un insegnante – se vi dà una risposta come: “Non penso che il bullismo sia un problema in questa scuola… non è mai successo…”, non desistete, non tutti gli insegnanti della scuola la pensano in maniera analoga. Parlate con un altro insegnante. Siate persistenti.

       Accettate ogni supporto che viene dato a vostro figlio, ma accertatevi che la scuola intervenga su tutti i coinvolti.

       Coinvolgete quanti più genitori possibile.

       Chiedete di leggere il regolamento scritto che riguardi il bullismo, e se non c’è nulla di specifico spingete affinché questa lacuna sia colmata.

       Non esagerate la scala del problema.

       Non iniziate una vuota polemica.

       Enfatizzate il fatto che il vostro scopo è quello di incoraggiare la scuola a creare e mantenere un ambiente che sia sicuro per i propri studenti.

       Se i vostri sforzi non portano a nulla, mettete tutto per iscritto in una denuncia.


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