Direzione ed organizzazione dell'istituzione scolastica:
lineamenti strategici e progettuali per l'Autovalutazione d'Istituto

di Gianfranco Purpi

 

1. 1: Descrizione dei lineamenti strutturali:

1. 1. 1. #: Oggetto e modalità di realizzazione:

Monitoraggio, verifica, analisi e valutazione autoreferenziale dei processi, dei prodotti, dei risultati di servizio, degli specifici esiti d'insegnamento/apprendimento/formazione in riferimento alla "cifra" quantitativo/qualitativa di funzionalità degli approcci di funzione docente e delle "performances" degli alunni; delle diverse variabili di funzionamento contestuale; dunque, delle diverse variabili agenti e dei fattori, tempi/modi/forme di gestione amministrativa e finanziaria; di relazionalità interna ed esterna all'unità scolastica; di organizzazione e di esplicazione della funzione docente (ai diversi livelli didattico/organizzativo, didattico/metodologico e didattico/educativo); dei diversi approcci di servizio in riferimento a ciascun profilo di ruolo dei dipendenti del Circolo; di formazione permanente di ciascuna tipologia degli operatori scolastici dipendenti (personale docente/personale ATA/personale dirigente); di formazione di altre tipologie di operatori e figure professionali esterne ed in sinergismo/interazione funzionale con l'unità scolastica;

ciò, che verrà ad inquadrare, preliminarmente, le seguenti aree generative ed i correlati settori operativi inerentemente i diversi processi/prodotti/risultati di funzionamento istituzionale del Circolo:

a) Direzione e organizzazione dell'istituzione scolastica, in riferimento a cui si prevedono monitoraggio, analisi, verifica e valutazione dei seguenti processi:

-#: Pianificazione e definizione del piano dell'offerta formativa o della programmazione educativa e del piano delle attività didattiche e organizzative deliberate dalla scuola;

-#: Identità, strategie, metodologie di ricerca/studio/produzione, attività di formazione permanente secondo i criteri di "ricerca/azione/sviluppo" (dunque, sempre nella prospettiva della sperimentazione/innovazione);

che vengono a connotare la definizione del "piano annuale delle attività scolastiche", quindi del P. O. F. , e, conseguentemente, di ogni progettazione e programmazione curricolare (ai diversi livelli di pianificazione d i criteri d i organizzazione della didattica e dell'ambiente educativo dell'apprendimento; di strutturazione didattico/organizzativa, didattico/metodologica e didattico/educativa di ogni conseguente intrinseca programmazione di base; di ogni altra progettazione di arricchimento dell'offerta formativa sia interna alla scuola che emergente dalle istanze di domanda educativa e dall'integrazione delle risorse/opportunità scolastiche con quelle territoriali);

-#: Interventi specifici per promuovere il diritto all'apprendimento e il successo scolastico degli studenti (dunque, il diritto a giovarsi della prestazione didattica più qualificata possibile);

-#: I processi di apprendimento/insegnamento degli alunni ed i conseguenti prodotti/risultati di educazione/formazione in riferimento alle caratterizzazioni funzionali di tutte le suddette progettazioni e programmazioni curricolari indirizzate alla scolarizzazione degli alunni (dunque, all'"educazione pedagogica" rivolta a questi ultimi);

-#: I processi di continuità educativa e didattica, di cui alla funzione docente degli insegnanti; e quindi di cui alla funzione discente degli alunni;

ciò, nella diacronicità e sincronicità delle diverse dimensioni processuali, e, quindi, nella sistemicità integrata attraverso cui la scuola possa configurarsi in quanto scuola a "spazio pieno" ed a "tempo pieno", in interazione con agenzie, utenza e figure varie di operatori pedagogici del territorio (operatori della riabilitazione; operatori dell'animazione ricreativo/culturale; operatori a cui sono assegnate specifiche prospettive d'integrazione della funzione docente degli insegnanti di Stato, in base a specialistiche competenze/abilità/padronanza di natura artistica, sportiva, culturale/disciplinare/esperenziale/ecc.) ;

-#: specifici processi di interazione/integrazione tra scuola e specifici servizi, agenzie ed istituti assistenziali del territorio (accoglimento e fruizione dei servizi comunali di autotrasporto; di biblioteca; di mensa; di interscuola e postscuola; di iniziative centrate sulla valorizzazione della cultura del territorio e su manifestazioni pubbliche di cultura antropologica come manifestazioni sportive, teatrali, musicali, di arti figurative, di studio e valorizzazione del paesaggio storico/geografico paesano; di riscoperta di tradizioni e culture popolari già radicatesi nell'etnicità di vulgata; ecc.) ;

-#: specifici processi in ordine alle diverse variabili di relazionalità, di collaborazione, di cooperazione e di integrazione funzionale tra gli operatori scolastici, gli operatori pedagogici dell'extrascuola referenti e l'utenza (ai diversi livelli, di relazionalità d'istituto, di gestione della scuola e di profili e peculiarità di competenze/attribuzioni e ruoli/status);

-#: specifiche attività gestionali d'istituto inerenti il rapporto tra processi di funzionamento scolastico e didattico/organizzativo (ai diversi livelli e tempi/modi/forme di gestione amministrativa, organizzativa, finanziaria, di organizzazione didattico/progettuale, didattico/educativa e di realizzazione prassica delle sequenze d'insegnamento: apprendimento/formazione), con il mondo del lavoro e le diverse eventuali proposte, risorse, opportunità, occasioni di incontro, di dialogo e di sinergismo funzionale che da tale orizzonte si possono concordare/accogliere;

-#: processi di analisi dei paesaggi socio/economico, politico/economico, culturale/antropologico del territorio, e, quindi, delle connotazioni di referenza con la Società Civile e Politica della comunità socio/civica di integrazione urbanistica;

-#: processi di tutte le diverse tipologie di risorse amministrative, finanziarie, culturali, umane, materiali della scuola e del territorio;

-#: processi grazie a cui rilevare e rappresentare nel modo più analitico e sistematico possibile i diversi "bisogni formativi" di utenza, di operatori interni alla scuola e di figure istituzionali, utenza ed agenzie del territorio, nell'orizzonte della integrazione e della compossibilità etico/produttiva delle diverse istanze di formazione permanente di tutti i soggetti e di tutte le agenzie educative che, dentro o fuori la scuola, concorrono alla realizzazione del P.O.F. declinandone le valenze di tali "bisogni" in definizione/enunciazione di obiettivi formativi di breve, medio e lungo termine;

-#: iniziative di valutazione ed autovalutazione di istituto come la presente; quindi, iniziative che verifichino l'effettiva processualità e gli effettivi prodotti/risultati/esiti d elle attività, dei criteri e d ei prospetti di gestione "dichiarati" previsionalmente e/o progettati/programmati in chiave di più o meno ricercata scientificità/sperimentalità e di pianificazione/razionalizzazione curricolare;

b) Relazioni interne ed esterne:

-#: processi di pubblica comunicazione attraverso cui ha luogo quella fitta e complessa rete istituzionale di linguaggi/comportamenti relazionali (di diversificata valenza e forma) che viene determinata dall'insieme di attività rapportuali (dunque, presenziali e/o di scrittura; di grafica e di cartellonistica; anche filmica e figurativa; di approcci di telematica e di informatica; ecc.) rivolte a configurare visibili tutti i processi di funzionamento, di gestione, di organizzazione e di insegnamento/apprendimento/educazione in cui si risolve contestualmente la vita dell'istituzione scolastica, la consistenza e valorialità dei suoi esiti/risultati, e la conseguente qualità/congruenza dei servizi emergenti;

Ciò, quindi, ponendosi ed analizzandosi/rappresentandosi tutta tale gamma sistemica complessa di comunicazione in ragione di una pluralità di linguaggi; di una pluralità di tempi/modi/forme rapportuali (tra cui anche, privilegiatamente, le comunicazioni interpersonali/presenziali); di rapportualità bidirezionali o pluridirezionali; di una diversificata serie di mezzi di relazione e/o di eventuali media e di strumentazioni informatiche/telematiche; di una diversificata serie di sedi istituzionali collegiali, formali e/o informali; di una differenziata serie di soggetti ed organi istituzionali, e di referenti, operatori, utenza, figure specialistiche e agenzie formative, del territorio;

-# processi, conseguenti, di comunicazione, al fine di gestire l'acquisizione e la relazionalità telematica con supporti e infrastrutture di comunicazione multimediale (accessi informatici, cartellonistica, grafici figurativi ed espressivi, bacheche; rete internet; "pacchetti audiovisivi" di videocassette didascaliche; ecc.) ;

-#: processi di relazioni istituzionali ed esterne con enti locali, organi e sedi istituzionali di altra amministrazione pubblica e/o privata, con organismi di valenza economica e socio/culturale del territorio; con enti nazionali ed eventualmente internazionali; ecc.) ;

ciò, anche in riferimento a fasi e tempi/modi/forme e mezzi di raccordo/coordinamento/gestione sinergica integrata con organi territoriali del Ministero della Pubblica istruzione, degli Enti Locali, della Regione, finalizzati ad una congiunta progettazione di iniziative di comune denominatore in ordine alle rispettive competenze/attribuzione ed in vista di progetti formativi e di razionalizzazione di opportunità/risorse concertati/realizzati congiuntamente;

-#: processi ed iniziative finalizzate al monitoraggio, all'analisi ed alla ricognizione dei diversi elementi, servizi ed agenzie del territorio, con coordinamento e intese progettuali con i diversi attori di riferimento operativo (ciò, con conseguente, sempre aggiornato approccio di ricognizione e monitoraggio delle diverse progettualità formative, risorse/opportunità e attività di socializzazione/acculturazione dello stesso ambiente antropologico circostante la scuola; al fine di prevedere e coniugare gli intenti pedagogici della Società Civile e Politica per sempre nuove sinergiche congiunte iniziative comunque di congruenza verso le finalità formative della stessa istituzione scolastica);

-#: processi relativi a specifiche iniziative di formazione e di comunicazione con le famiglie di appartenenza dell'utenza; che, specificatamente, si prefiggano obiettivi di sviluppo della comunità socio/civica della scuola e, più contestualmente, del territorio circostante in quanto società educante; obiettivi di acquisizione e gestione congiunta/sinergica di servizi di Welfar; obiettivi, quindi, di ogni possibile valenza dimensionale dei rapporti tra attori scolastici e membri familiari dell'utenza; obiettivi di formazione culturale/professionale permanente, di affinamento delle competenze di base e di continuo aggiornamento/riqualificazione, degli adulti, dei soggetti del mondo professionale ed, in particolare, dei familiari stessi dell'utenza;

-# ogni altro processo comunque finalizzato allo sviluppo ed al miglioramento dei rapporti scuola/famiglia; e, quindi, indirizzato alla promozione del successo scolastico ed alla realizzazione della massima qualità possibile dei diversi approcci di educazione pedagogica scolare a sostegno di iniziative e servizi correlati alla necessità inderogabile di assicurare il concreto soddisfacimento del diritto allo studio da parte di tutti gli alunni.

c) Innovazione e sviluppo:

-#: ogni processo di supporto e/o comunque finalizzato al successo dei risultati di apprendimento degli alunni; al successo della formazione permanente degli operatori scolastici (o, pur anche, di utenza e/o di figure professionali del territorio), che riguarda la ricerca, lo studio, l'analisi, la documentazione e l'elaborazione/progettazione; il monitoraggio, la verifica e la valutazione; le conseguenti fasi di sperimentazione ed innovazione; nonché le fasi finali di diffusione/pubblicizzazione;

relativamente ad ogni progetto che introduca nei diversi settori di funzionamento scolastico e didattico elementi nuovi di cambiamento e/o di mutamento istituzionale;

ciò, anche con la collaborazione/cooperazione e concertazione di raccordo e di realizzazione, di enti ed agenzie esterne comunque referenti nel campo dell'educazione pedagogica e della gestione didattico/organizzativa di un'istituzione scolare;

-#: ogni processo di sperimentazione ed innovazione riguardo l'organizzazione della didattica di progettazione; di organizzazione di tempi/modi/forme delle condizioni d'insegnamento e delle prospettive metodologiche riguardo la programmazione/realizzazione delle sequenze apprendimento;

-#: ogni processo di sperimentazione ed innovazione riguardo strutture, ordinamenti e criteri di supporto strumentale e di gestione amministrativa finalizzati a porsi quali "condizioni" educazionali grazie a cui potersi esplicare, nel contesto dell'unità scolastica, gli approcci didattico/organizzativi, didattico/metodologici e didattico/educativi; la definizione delle progettazioni formative, delle diverse programmazioni operative di breve termine, e delle pianificazioni curricolari dei processi d'insegnamento/apprendimento, anche in riferimento alla razionalizzazione degli "spazi" e dei "tempi" generativi di ogni dimensionalità della funzione docente e, quindi, di ogni implicanza gestionale riguardo la configurazione organizzativa/sistemica della stessa istituzione scolastica;

-#: ogni processo di ricerca/sperimentazione ed innovazione che prenda le mosse dalla sussistenza di opportunità e risorse culturali e materiali del territorio; e, dunque, anche di riferimento all'attività di agenzie educative e di figure di operatori pedagogici extrascolastici che vengono ad interagire con l'istituzione scolastica e che prospettano a quest'ultima le loro peculiarità educativo/formative da "armonizzare" con le caratterizzazioni dei processi formativi scolastici nell'orizzonte della integrazione di tutte le risorse ed opportunità (dunque, di tutte le tipologie di funzione docente della Società Civile) di scuola e territorio (delineando, così, il sistema formativo in quanto sistema policentrico dove ogni agenzia educativa interagisce in sinergismo con la scuola di base alla luce delle specifiche identità di stile, di funzione e di strategia fondante di ciascuna);

-#: processi di partecipazione attiva a ricerche e sperimentazioni nazionali ed internazionali;

-#: processi di ricerca/sperimentazione finalizzati alla formulazione da parte della scuola (anche in collaborazione con altri soggetti istituzionali) di proposte di innovazione metodologica specificatamente correlata all'introduzione di nuove tecnologie di didattica coerenti con gli orientamenti dell'istituzione scolastica stessa e con le esigenze del contesto socio/economico/politico entro cui si viene ad operare;

ciò, tra l'altro, anche creando ed attivando reti, consorzi o convenzioni tra la scuola ed ogni altra proficua "agenzia/del/territorio", al fine di definire progettazioni comuni di approccio alla funzione docente e sinergici integrati tempi/modi/forme/mezzi/spazi/tempi di collaborazione (quindi, oltreché sul piano della individuazione concertata delle linee progettuali; anche per quanto concerne la gestione e l'utilizzo delle risorse);

d) Valorizzazione delle risorse umane:

-#: processi e progettualità inerenti ogni piano e programma di formazione permanente e di aggiornamento/riqualificazione, finalizzati all'acquisizione di contenuti di cultura pedagogica sempre più congrua per l'esplicazione delle diverse funzioni di ruolo dei diversi "attori istituzionali"; finalizzati, dunque, all'affinamento sempre più aggiornato ed approfondito delle capacità/abilità/padronanze professionali grazie a cui esercitare le competenze di profilo in vista della qualità auspicabile dell'insegnamento e, più contestualmente, dell'eccellenza dei risultati del servizio istituzionale;

-#: conseguentemente, processi di adeguamento della formazione culturale/professionale del personale docente ed amministrativo, alle necessità di funzione ad alle caratterizzazioni delle competenze di profilo esigenzializzate dal P. O. F. e dai nuovi assetti ordinamentali (proiettati in modo sempre più compiuto verso le istanze operative/gestionali dell'autonomia scolastica dei diversi settori dimensionali);

-#: processi di ricerca/individuazione/valutazione delle agenzie del territorio che, assieme alla prassi autoreferenziale della scuola, vengono ad erogare servizi e progetti di formazione permanente per gli "attori scolastici";

-#: processi di assegnazione di compiti/funzioni specifici ai diversi "attori scolastici" (ad integrazione dei compiti/standard normativamente assegnati dal profilo di ruolo) e conseguente definizione delle specifiche dimensionalità professionali in termini di attribuzioni/competenze particolari contestualizzate che vengono a caratterizzare in modo singolarizzante tale profilo, così, personalizzato/situazionale;

e) Gestione delle risorse finanziarie:

-#: processi, procedure e strategie attraverso cui si vengono a pianificare curricolarmente ogni richiesta di finanziamento in correlazione con le ipotesi progettuali formulate; nonché, il concreto reperimento, la gestione amministrativa/finanziaria, l'impiego contestuale, i tempi/modi/forme di utilizzo nella storicità situazionale e la spesa compiuta;

delle risorse finanziarie, materiali, culturali ed umane necessarie al funzionamento dell'istituzione (necessarie, così, all'inverarsi delle progettualità, degli interventi di servizio, degli standard di qualità, e, contestualmente, dei risultati acquisiti in termini di qualità dell'insegnamento e di efficacia/effcienza di ogni altro aspetto/momento produttivo di funzionalità settoriale;

ciò, che è strettamente dipendente anche dalle prospettive di merito della gestione dirigenziale; dalle proposte e determinazioni degli organi collegiali; e dalla conseguente, così emergente, definizione delle linee di politica scolastica; ulteriormente agli interventi ed alle procedure tecnico/amministrative dei diversi organi e soggetti istituzionale aventi competenza di funzione in questo senso);

f) Gestione delle strutture edilizie; delle infrastrutture; dei mezzi tecnologici informatici; delle attrezzature tecnico/scientifiche, dei sussidi didattici, del materiale di facile consumo:

-#: processi decisionali e gestionali; e specifici interventi di funzione a supporto di quella dirigente; attraverso cui vengono determinati gli utilizzi degli edifici scolastici e specificatamente dei locali intrinseci (dunque, delle aule, delle sale, degli spazi di aggregazione, dei cortili, ecc.) ; nonché la determinazione operativa di indirizzo delle annesse e correlate infrastrutture;

-#: processi decisionali e gestionali attraverso cui si pianifica e si realizzano tempi/modi/forme/spazi e ambienti attraverso cui inverare l'utilizzo dei mezzi tecnologici mediatici, informatici e telematici; dei sussidi e delle attrezzature didattiche (ancorché tecnico/scientifiche); e, peraltro, di ogni risorsa materiale di facile consumo di quotidiano supporto alle diverse attività amministrative e didattico/educative;

-#: processi di monitoraggio, di verifica e di valutazione riguardo gli standard ed i livelli quantitativo/qualitativi della congruenza tra i processi decisionali/gestionali appena sopra delineati (di questa lettera f)-) , e le diverse necessità di realizzazione degli obiettivi delle progettualità didattico/educativa, didattico/organizzativa, gestionale/amministrative ed educativo/formative (quindi, con le finalità istituzionali dei diversi settori di funzione dell'istituziona scolastica);

ciò, che si pone di essenziale importanza per avviare risultati di servizio e di qualità della prassi educativo/formativa (di alunni; e di "attori scolastici") verso gli esiti di qualità e di efficacia/efficienza/ottimizzazione auspicabili.

1. 2. : Modalità di monitoraggio e di verifica:

Si rimanda, innanzitutto, alle notazioni già anticipate nel superiore paragrafo relativo alla "modalità di realizzazione".

Si aggiunge che le verifiche, le rilevazioni ed i monitoraggi delle "cifre" quantitativo/qualitative dei suddetti processi di autovalutazione vengono a risolversi, per molti versi, in quanto significati di indicatori che possono configurarsi quali dati/elementi di monitoraggio/rilevazione/verifica ed autovalutazione referenziale della funzione dirigente intrinseca ai singoli specifici tratti di profilo di ruolo dei diversi "attori scolastici"; e, soprattutto, costitutiva delle caratterizzazioni peculiarmente "centrali" della dirigenza scolastica esercitata/professata dal capo d'istituto (ciò, in una prospettiva di analisi che pone, come si diceva, la funzione dirigente in quanto "diffusività" di valenze genetiche di ogni profilo di ruolo gestito in chiave di professionalizzazione degli approcci di servizio e di conseguente diffusiva progettualità di competenza; ferma restando ogni peculiarità fondante e generativa della funzione dirigente del capo d'istituto, che ci sembra abbia a configurarsi, in questa ottica, in quanto metafunzione dirigente; ecc.) .

Sulla traccia delle linee del modello di ricerca/azione, si procede all'autovalutazione d'istituto attraverso le seguenti fasi:

-#: una prima serie di fasi, in cui si opera una ricognizione delle diverse verbalizzazioni d egli organi collegiali; nonché di tutte le documentazioni di gestione del settore amministrativo/finanziario; ivi estrapolando le descrizioni che vengono ad esplicitare i significati storici delle variabili dei diversi processi/prodotti/risultati sopra profilati nel precedente complessivo punto 1. 1. ;

-#: una seconda serie di fasi in cui si prendono in esame tutte le progettazioni, le programmazioni e le pianificazioni (e le corrispettive verifiche e valutazioni), che sono venute a caratterizzare i diversi aspetti/momenti didattico/educativo, didattico/organizzativo, didattico/progettuale, gestionale/amministrativo ed amministrativo/finanziario del funzionamento dell'istituzione scolastica (dunque, delle progettazioni/programmazioni/pianificazioni che sono venute a rappresentare la previsionalità e la valutazione dei processi/prodotti e dei risultati di cui al precedente punto 1. 1. , e che si pongono, per questo, in quanto dati di autoanalisi "dichiarate");

-#: una terza serie di fasi in cui si prendono in esame le diverse variabili di tali processi/prodotti alla luce dei dati e degli elementi di verifica/controllo esperiti direttamente o indirettamente dallo staff dirigenziale e dal direttore dei servizi amministrativi (da ciascuno, per le rispettive competenze di profilo) nel corso dell'anno scolastico; ovvero, per le verifiche stesse "in itinere", con scansioni almeno mensili;

-#: una quarta serie di fasi in cui si propongono ai diversi "attori scolastici" (impegnati nei settori del funzionamento didattico/educativo e didattico/organizzativo; e, pur anche, di supporto alla gestione dirigenziale; ovvero utilizzati in profili di ruolo ATA), appositi questionari riportanti interviste semistrutturate;

ciò, in modo tale da poter ricavare -con queste interviste strutturate (peraltro specifiche per ciascun profilo di ruolo di "attore")- dati di "autoanalisi" formulati da ogni dipendente che abbiano, poi, a potersi raffrontare agli indicatori in cui si risolvono le descrizioni delle variabili di processo sopra esposti nel precedente puntio 1. 1. (vale a dire, dunque, dati in ordine alla rappresentazione personale "autopercepita" di ciascun dipendente riguardo le "cifre" quantitativo/qualitative di significato emergenti dalle varie tipologie di situazionalità scolastiche e di effettivo funzionamento dell'istituzione; e da correlare quindi ai diversi obiettivi, alle modalità di realizzazione, alla continuità di tempo, alla processualità, ai prodotti, ai risultati di servizio, agli esiti di qualità operativa, ecc. , così come erano stati previsti negli obiettivi più o meno esplicitati dei diversi documenti progettuali/programmatici e di pianificazione gestionale di originaria determinazione previsionale; vale a dire, così come erano stati rappresentati in sede di autoanalisi "dichiarata");

-#: una quinta serie di fasi in cui viene proposto periodicamente (almeno mensilmente) a ciascun genitore, un questionario relativo a domande di intervista semistrutturata; da cui sia possibile ricavare tutta una serie di dati e di significati da raffrontare agli indicatori di servizio e di risultato relativi agli esiti dei processi funzionali (sopra richiamati al punto 1. 1) in cui si risolve il complessivo funzionamento gestionale e didattico/educativo dell'istituzione scolastica;

ciò, così, per quanto inerisce la possibilità di ricavare nel modo più compiuto possibile i significati "dichiarati" di autoanalisi di ciascuna famiglia in ragione delle aspettazioni, delle domande educative, dei risultati e delle qualità di servizio così come venivano attesi dalla stessa utenza (dunque, in ragione delle gratificazioni e del soddisfacimento che ciascun genitore di alunno abbia potuto provare o meno riguardo l'offerta formativa acquisita dal proprio figliolo e/o riguardo l'accoglienza ed i servizi di interazione scuola/famiglia sperimentati nel vivo dei diversi contestuali processi di relazionalità con gli "attori" della scuola);

-#: una sesta serie di fasi in cui (in stretta correlazione di scopo alla quinta fase di autoanalisi e di monitoraggio appena sopra descritta), possano essere raccolti, in itinere, delle proposte di miglioramento dei servizi e dei risultati (o, comunque, delle segnalazioni di incongruenze e di carenze funzionali, ai diversi livelli e settori di funzionamento scolastico correlabili agli interessi ed ai coinvolgimenti partecipativi di ciascuna famiglia dell'utenza), attraverso libere composizioni di messaggi fatti acquisire dall'utenza stessa alla scuola, tramite un apposito "sportello" aperto quotidianamente; o tramite altra opportuna procedura relazionale/comunicazionale contingentemente fattibile.

-#: una settima serie di fasi in cui detto raffronto ultimo citato (di cui alla sopra descritta quinta serie di fasi in questione) si viene a inverare attraverso tutta una serie di fasi di lettura e di spiegazione/interpretazione dei dati e dei risultati acquisiti; e dove, sulla base di ciò, possano delinearsi quegli approcci di feedbach (di retroazione) attraverso cui elaborare ipotesi di gestione e di funzionamento dell'istituzione scolastica (ai diversi livelli e settori operativi) maggiormente proficue per il raggiungimento degli obiettivi di servizio auspicabili preventivati.

Ciò, dunque, ponendosi tali obiettivi, ovviamente, sempre da ricondurre alle finalità istituzionali, agli standard di qualità, sia normativamente previsti e sia enunciati con approccio autoreferenziale; ai bisogni di formazione (di alunni ed "attori", nella prospettiva della "formazione permanente" collegata al modello di "ricerca/azione")ed alle esigenze di servizio da rendere per l'utenza, per i clienti e per le doverosità prescritte dalla committenza, in vista dei risultati efficaci/efficienti/trasparenti/ottimizzati di una scuola di qualità (dunque, in vista di una chiara corrispondenza funzionale di questi risultati con le "domande" educative e di prassi istituzionali richieste da utenti/clienti e committenza).

1.3: Riferimenti con il piano dell'offerta formativa e con le caratterizzazione dell'autonomia scolastica da realizzare:

I collegamenti in questione risultano evidenti se solo si considerano le seguenti finalità di fondo dell'autoanalisi ed autovalutazione d'istituto:

-#: Ogni fase e tempo/modo/forma di queste ultime si pongono quali opportunità e risorsa grazie a cui, nella prospettiva della centralità di tutti processi di monitoraggio/verifica, si possano indirizzare "in itinere" nel breve periodo (oltreché alla fine di un anno scolastico; per l'autovalutazione finale; e con scansione mensile, per l'autovalutazione di medio termine) approcci operativi/gestionali di feedbach e di retroazione da parte del dirigente e da parte di ciascun altro "attore scolastico" (ciascuno per le rispettive competenze "in situazione" del proprio profilo di funzione) , finalizzati a modificare impostazioni strategico/gestionali, progettazioni/programmazioni/pianificazioni curricolari, correlati obiettivi e procedure, conseguenti interventi di servizio e dinamiche organizzativo/relazionali; in vista di una sempre più ricercata (sperimentale) e scientifica congruenza con le domande di educazione, con i risultati contestuali di servizio e quindi con le istanze di efficacia/efficienza/ottimizzazione di tutte le prestazioni didattiche o di servizio amministrativo/organizzativo, così come si erano individuate inizialmente e/o "in itinere".

-#: Ogni approccio di autoanalisi e di autovalutazione in questione viene a sollecitare processi e risultati di sempre più approfondita ed affinata preparazione culturale e di sempre più funzionale formazione professionale (sempre in raffronto agli obiettivi istituzionali, ai risultati di qualità ed ai criteri gestionali di efficacia/efficienza);

ciò che vale in riferimento al coinvolgimento del dirigente scolastico (e del suo "staff") per quanto concerne la contestuale autovalutazione d'istituto; ed anche in riferimento agli specifici approcci differenziati di autoanalisi ed autovalutazione delle proprie funzioni professionali di profilo e dei conseguenti risultati raggiunti, per quanto concerne le fasi di autoanalisi/autovalutazione richieste a ciascuna tipologia di dipendente scolastco (si vedano, i caratteri operativi e di coinvolgimento personale delle suddette seconda e quarta fase di monitoraggio/verifica, nel contesto del precedente punto 1. 2).

-#: Le fasi processuali dell'autoanalisi in questione prevedono (come sopra si è premesso) anche un continuo monitoraggio ed una verifica delle aspettazioni, delle domande e dei livelli di gratificazione delle famiglie dell'utenza; ciò, che, ovviamente, si pone prezioso per ipotizzare feedbach e retroazioni il più possibile produttivi anche al fine di poter correlare i risultati e la qualità dei servizi scolastici alle necessità dei clienti/utenti (oltreché, alle esigenze finalistiche degli standard e dei vincoli normativi della committenza), nella prospettiva scientifico/sperimentale della pianificazione e della conduzione curricolare dei diversi processi di gestione);

ciò, che si pone, peraltro, in precisa corrispondenza con la pretesa finalistica del P. O. F. , di poter porsi il più possibile strumentale, per l'appunto, alle domande ed aspettazioni dell'utenza, in un orizzonte di sinergismo e di interazione capillare che prospetti il ruolo e la funzione della scuola entro il modello di comunità educante che si rapporta alla territorialità della società educante;

-#: Tutti i suddetti interventi di servizio e le correlate fasi processuali non possono che correlarsi con i principi generativi, con le finalità strutturali e con gli obiettivi del Piano dell'offerta formativa (ai diversi livelli e settori di funzionamento istituzionale); e, quindi, non possono che risultare di essenziale significato per ogni attività di gestione, di organizzazione e di funzione docente di tale POF che si voglia avviare sugli itinerari della serietà scientifica d'azione, della correlata conduzione sperimentale, ed, al postutto, della pianificazione curricolare produttiva (dunque, che si voglia avviare, pur sempre, nello stesso tempo e per lo stesso motivo, in ragione di una fondazione etico/filosofica, strategico/pedagogica e quindi epistemologica).