A sostegno della legge di riordino dei cicli scolastici
Molteplici ragioni hanno spinto il legislatore a introdurre modifiche così profonde all'attuale sistema scolastico: fra queste assumono particolare rilievo la necessità di avvicinarsi ad alcuni "standard" europei, specialmente in ordine alla durata dell'obbligo e alla conclusione degli studi superiori, e l'urgenza di ridefinire in modo più organico e coerente di quanto non avvenga con l'attuale ordinamento l'itinerario istruttivo/ formativo, rinnovando profondamente l'organizzazione scolastica e ripensando contenuti e competenze necessarie alla nuove generazioni per far fronte alle sempre più impegnative sfide socio culturali e professionali.
Uno dei principi base in funzione dei quali appare strutturata l'attuale riforma è la centralità dell'alunno. Tra le molte positive conseguenze di questa impostazione evidenziamo:
- L'unicità del ciclo primario che evita all'alunno il passaggio dall'elementare alla media , quasi mai indolore a causa della diversa "cultura operativa" che caratterizza i due ordini di scuola e consente una progettazione unitaria dei curricoli all'interno del ciclo di base senza più immotivate ripetizioni o fratture. Al di là dei giudizi positivi che possiamo esprimere sulle attuali scuole elementari e media, occorre onestamente constatare che nel complesso l'attuale percorso dell'obbligo scolastico presenta difficoltà e punti di caduta. Occorre partire dalle esperienze più positive delle attuali scuole per costruire un percorso scolastico di base unitario e ancora più efficace.
- La possibilità di un'organizzazione del "fare scuola" più articolata sul piano metodologico e relazionale , caratterizzata da percorsi personalizzati, che offrano a tutti gli alunni l'opportunità di apprendere rispettando le differenze e le identità di ciascuno.
- La sollecitazione a generalizzare una figura docente come professionista dei processi di apprendimento, capace di curare la loro progettazione, organizzazione, gestione e verifica(cfr. anche l'art.1 del regolamento dell'autonomia).
- La necessità di superare l'isolamento del singolo docente per una visione cooperativa della sua attività, in raccordo con le altre componenti scolastiche e con la realtà territoriale.
In continuità con l'attuazione dell'autonomia scolastica e con la riforma del ministero un altro principio base della legge di riordino dei cicli è il passaggio dal centralismo ministeriale del passato, fondato principalmente sul rispetto delle procedure, al protagonismo delle scuole chiamate ad interagire con le comunità locali per elaborare un loro progetto formativo dei cui risultati saranno responsabili.
Nessuno può, responsabilmente, sottovalutare il peso di un processo innovativo così intenso che la scuola e i suoi operatori hanno appena intrapreso. In questo suo sforzo la scuola si aspetta di essere capita , supportata e sostenuta dalla politica nazionale e da quella delle comunità locali. Occorre che questo processo di riforma sia attivato attraverso la più ampia consultazione e il pieno coinvolgimento in primo luogo di tutti coloro che la dovranno realizzare e ai quali è rivolta: personale docente e non, dirigenti, genitori, studenti.
Per questo riteniamo indispensabili interventi e critiche di merito al fine di poter realizzare nel modo migliore questo vasto processo di trasformazione, riteniamo però dannose e devianti alcune analisi che rimpiangono aprioristicamente modelli di scuola appartenenti ormai al passato e non più capaci di saldare convenientemente la globalità delle esigenze educative della persona con la necessità per l'istruzione di tenere il passo del progresso sociale e scientifico.
Firenze 18/11/2000
Fortunato Aprile Dirigente Scolastico
Massimo Batoni Dirigente Scolastico
Filippo Bellandi Dirigente Scolastico
Maria Rosaria Bortolone Dirigente Scolastico
Maurizio Biffoli Dirigente Scolastico
Lucido Capozzoli Dirigente Scolastico
Giovanni Condorelli Dirigente Scolastico
Giuseppe Di Lorenzo Dirigente Scolastico
Maria Livia Di Marcelli Dirigente Scolastico
Ugo Giorgi Dirigente Scolastico
Marco Grassi Dirigente Scolastico
Grazia Guarnieri Dirigente Scolastico
Renzo Liccioli Dirigente Scolastico
Federico Marucelli Dirigente Scolastico
Stefano Pagni Fedi Dirigente Scolastico
Michele Pilato Dirigente Scolastico
Sonia Salsi Dirigente Scolastico
Elena Taccetti Dirigente Scolastico
Grazia Maria Tempesti Dirigente Scolastico
Maria Cristina Tundo Dirigente Scolastico