Ci sono forze nuove! E’ una bellissima
sensazione!
Vorrei rivolgere un augurio di buone vacanze a
tutte le maestre.
In realtà, checché ne dicano i media, la scuola non è chiusa. Anzi,
stiamo ragionando e tentando di interpretare il futuro alquanto incerto
che ci aspetta con il solito elenco di sempre, con quell’elenco di
difficoltà che soltanto noi conosciamo fino in fondo, nessun altro!
E di questa nostra consapevolezza dei problemi che angustiano la scuola
e delle nostre acrobazie per far sì che tutto funzioni, nessuno si
interessa!
Anche il nuovo Ministro dell’economia, con nostro rammarico, fa i suoi
conti senza "riflettere con noi".
Molte/i di noi hanno fatto tanto per sensibilizzare i politici e la
società sui bisogni dell’ infanzia, ma poi si sono scontrate/i con la
realtà, alla quale nessuno dà rilievo. Altro che 3 insegnanti su 12
alunni! E se così comunque fosse (tuttavia credo che tali situazioni
siano la minoranza in assoluto), beati quei 12 alunni che non conoscono
il disagio dei nostri 25, 26…e degli inserimenti di ogni tipo senza
alcun vero sostegno!
Tuttavia, vogliamo pensare che noi maestre siamo “forti” di tutto ciò
che realmente facciamo; un tutto che ci vede addirittura sforare
qualsiasi tetto di ore (forse ingiustamente per il contratto che regola
la nostra professione! Anzi, molti ci rimprovano di essere la "vergogna"
dei sindacati, dei lavoratori, i quali però ci affidano le/i figlie/i,
per ognuna/o dei quali qualsiasi genitore ambisce, giustamente, da parte
nostra un “trattamento” di alto livello senza risparmio di energie!).
Comunque sia, molte/i di noi hanno cominciato a fare le classiche
spallucce e a tirare dritto di fronte all’arroganza del potere…qualsiasi
potere!
Oggi, a me è capitata la fortuna di assistere alla discussione delle
tesi di ben quattro giovani donne-maestre alla fine del loro anno di
prova…e sono contenta di ciò che ho udito e potuto ascoltare dalle loro
voci…sono strasoddisfatta di ciò che ho sentito: preparazione, lucidità,
impegno, passione, determinazione e la splendida serenità di chi, tanto
giovane e tanto preparata, è pronta ad affrontare qualsiasi banalità che
venga dall’alto con la consapevolezza che la scuola siamo noi…che la
scuola sono esse stesse, i bambini e le bambine, e che, per gli alunni e
le alunne, esse sono disposte a fare spallucce di fronte
all’insensibilità di chiunque verso la scuola!
Queste quattro giovanissime e bravissime persone sono reali(!), e ci
hanno parlato di laboratorio continuo dentro le classi, di
metacognizione, di valutazione riflessiva, di apprendimento cooperativo,
di tempi per la rielaborazione, di esperienze fatte vivere concretamente
per accedere al sapere, di buone relazioni con le colleghe che esse
stimano e osservano reputandole importanti per la loro formazione.
La scuola è loro, siamo noi, sono tutte/i quelle/i che ci lavorano con
la consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo (se pur
misconosciuto "altrove") e che lottano perché nessun bambino si perda
nel bosco o, meglio, nel deserto del contenimento della spesa.
La scuola è di queste piccole-grandi persone che fanno spallucce al dio
denaro, che sanno “accogliere” le alunne e gli alunni, che sanno
guardarsi dentro con grande capacità critica, senso dell’ironia, senso
del servizio, senza dimenticare le ingiustizie che subiscono dall’alto,
con la voglia e il coraggio di esprimere dissenso insieme con la
meraviglia di ciò che sanno insegnare!
Brave! Brave più di noi “anziane” (che abbiamo affrontato mille
cambiamenti nel nostro percorso scolastico e che, a volte, abbiamo
ceduto all’ansia perdendo la calma!)
Brave! Avanti tutta col vostro spirito che non risente ancora delle
sconfitte, e che può anche tenere conto di ciò che noi abbiamo
"scremato" per voi nella didattica, nella metodologia,
nell'organizzazione scolastica! Brave!
Claudia Fanti
23 giugno 2006
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