L’amministrazione regionale rimborserà il 25% delle spese scolastiche
Approvato in Lombardia il buono scuola
a cura del prof. Eugenio Donadoni
Collegio Vescovile
S. Alessandro
Bergamo
C'è parità e parità
La parità fra scuola statale e non statale va intesa sia in senso formale che sostanziale. Da un punto di vista formale la parità è un fatto compiuto e sono in molti ad attendersi grandi cose. Ma per il momento per le famiglie non cambia niente. Da un punto di vista sostanziale, invece, abbiamo avuto da tre anni a questa parte la borsa di studio della provincia di Bergamo per gli studenti meritevoli delle scuole non statali. E dal luglio di quest'anno la Regione Lombardia si impegna, per il prossimo anno scolastico, a rimborsare il 25% delle spese scolastiche. Non è difficile ipotizzare che è questa parità sostanziale che più interessa le famiglie.
Partiti pro e contro
Lo scorso 27 luglio il Consiglio regionale della Lombardia, su una proposta della Giunta regionale, ha approvato il buono scuola con 46 voti a favore e 19 contrari. Hanno votato a favore i partiti della maggioranza (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, Ccd, Cdu-Ppe, Pensionati), ma anche un partito dell'opposizione (Radicali-Lista Bonino). Ha votato contro il resto dell'opposizione (Democratici di Sinistra, Partito Popolare Italiano, Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, Socialisti).
Tutti i quesiti sul buono scuola
Chi può beneficiare del buono scuola?
Le famiglie che hanno la residenza in Lombardia con i figli che frequentano una scuola lombarda.
Quale tipo di scuola?
Una scuola elementare, media inferiore, media superiore, statale o non statale.
Qualcuno dice che il buono scuola vale solo per le scuole non statali.
Non è vero, vale per tutte le scuole. É vero però che non verrà erogato nel caso che le spese sostenute siano inferiori a 400.000 lire.
A quanto ammonta il buono scuola?
Per quest'anno ammonta al 25% delle spese sostenute, ma gradualmente dovrebbe coprirle interamente.
Quali sono le spese scolastiche ammesse?
Tasse, rette, contributi di iscrizione e di funzionamento.
E quelle non ammesse?
Viaggi di istruzione, di arricchimento formativo, attività integrative ed
extracurriculari.
Però la spesa per i libri di testo è ammessa!
No. E nemmeno le spese di trasporto e di servizio mense in quanto già oggetto di altri interventi nazionali o locali.
Ogni famiglia può fruire di un solo buono scuola?
No. Può fruire di tanti buoni scuola quanti sono i figli che ne hanno diritto.
Sono previsti dei requisiti economici?
Sì. Il reddito lordo del nucleo familiare non deve superare 60 milioni di lire pro capite.
Cosa si intende precisamente per nucleo familiare?
Si intendono esclusivamente i genitori e i figli. Quindi non si può tener conto di altri familiari anche se vivono a
carico.
Si può fare un esempio?
Il reddito lordo di una famiglia composta dai genitori e da un figlio non può superare i 180 milioni. Per ogni figlio in più vanno aggiunti altri 60 milioni.
Bisogna dichiarare il reddito di quale anno?
Quello dell'anno precedente la domanda. Quindi per quest'anno bisogna dichiarare il reddito del 1999.
Il buono scuola può raggiungere qualunque importo?
No. Indipendentemente dalle spese scolastiche sostenute il buono scuola non può superare i due milioni di lire.
Per i portatori di handicap è previsto qualcosa di specifico?
Sì. In questo caso si possono aggiungere alle spese anche quelle sostenute per il sostegno e il buono scuola può arrivare fino a tre milioni.
Bisogna richiedere qualche certificato alla scuola o agli uffici pubblici?
No. Si tratta semplicemente di compilare, sotto la propria responsabilità, il modello della domanda approntato dalla Regione.
Dove si può richiedere il modello della domanda?
A partire dal 15 settembre sarà disponibile presso gli sportelli della regione Lombardia presenti in ogni capoluogo di provincia. Ma potete scaricarlo anche dall’allegato che troverete al termine di questa pagina.
Dove ed entro quando va presentata la domanda?
Entro il 16 novembre 2000, spedita tramite raccomandata a "Regione Lombardia - Buono Scuola - Casella postale 10151 - 20110 Milano, oppure consegnata a mano presso gli sportelli provinciali della regione Lombardia.
Quando verranno erogati i soldi?
Entro il 31 maggio 2001.
Saranno sempre questi i criteri adottati?
No, verranno definiti anno per anno dalla Giunta regionale su indicazione del Consiglio regionale.
Sulla rete posso trovare altro materiale informativo?
Sì, al seguente indirizzo: http://formalavoro.regione.lombardia.it/rl/home.nsf
Libri di testo gratis, ma non per tutti.
Si possono avere gratis i libri di testo?
Sì, ma non per tutti gli studenti.
Quali sono gli studenti interessati?
Quelli che frequentano la scuola dell’obbligo (fino alla prima superiore), ma anche gli studenti delle scuole superiori. In questo caso i libri verranno concessi in comodato.
Che significa “in comodato”?
Vuol dire che lo studente riceve i libri non in proprietà ma in prestito. Al termine dell’anno scolastico, in teoria, dovrebbe restituirli alla
scuola.
Ci sono dei requisiti economici?
Sì. Il nucleo familiare dello studente deve avere un reddito netto annuo non superiore a 30 milioni di lire.
Chi fa parte del nucleo familiare?
Naturalmente i genitori e i figli e tutti coloro che, anche se non parenti, sono compresi nello stato di famiglia anagrafico al momento della presentazione della domanda.
Chi deve fare la domanda?
Uno dei genitori oppure chi esercita la patria potestà.
Dove presentare la domanda?
Alla scuola frequentata dallo studente. Sarà poi la scuola ad inoltrare al comune l’elenco delle famiglie che hanno fatto la domanda.
Chi consegnerà i buoni libro?
I comuni ai quali le regioni erogheranno i fondi.
In questo modo non si corre il rischio di incrementare la spesa per i libri di testo?
No. Infatti il Governo, a partire da quest’anno, ha stabilito un tetto massimo di spesa per i libri di testo nella scuola dell’obbligo.
Il tetto del reddito: un chiarimento
Nella compilazione della domanda per il buono scuola il richiedente dichiara "di avere diritto al buono scuola in quanto il reddito lordo individuale di ciascun componente il nucleo familiare non supera per l'anno 1999 i 60.000.000 di lire". Qualche genitore, preoccupato, ha inteso la dichiarazione nel senso che una famiglia di tre persone con due redditi di 45 milioni ciascuno ha diritto al buono scuola, mentre un'altra famiglia sempre di tre persone con un solo reddito ma di 90 milioni ne sarebbe esclusa perché superiore ai 60 milioni.
In realtà per calcolare il reddito individuale si deve sommare il reddito di tutti i familiari e dividerlo per il numero dei familiari stessi. Ad esempio, ogni famiglia di tre persone con un reddito complessivo di 90 milioni ha un reddito individuale di 30 milioni e quindi ha diritto al buono scuola.
Lr. 5 gennaio 2000, n. 1, art. 4, comma 121, lettera e)
Modalità operative di applicazione del buono-scuola
VISTA la l.r. 5 gennaio 2000, n.1 avente ad oggetto: "Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n.112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n.59)";
VISTO, in particolare, che ai sensi dell’art.4, comma 121, lettera e) della succitata l.r. 1/2000, compete al Consiglio regionale approvare gli indirizzi relativi all'attuazione della citata norma;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. VII/00242 del 30 giugno 2000 "Proposta di deliberazione consiliare concernente 'Approvazione degli indirizzi e dei criteri per l'erogazione del buono scuola di cui alla l.r. 5 gennaio 2000, n. 1, art. 4, comma 121, lettera e) - anno scolastico 2000-2001";
RICHIAMATA la deliberazione del Consiglio Regionale n. 18 del 27 luglio 2000 "Indirizzi e criteri per l'erogazione del buono scuola di cui alla l.r. 5 gennaio 2000, n. 1 "Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia. Attuazione del d.lgs. 31 marzo 1998, n.112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n.59), art. 4, comma 121, lettera e) anno scolastico 2000/2001"
DECRETA
1. Il buono scuola è concesso alle famiglie residenti in Lombardia per ogni figlio frequentante qualunque scuola lombarda elementare, media e superiore, statale e non statale, legalmente riconosciuta e parificata, e che abbiano un tetto massimo di reddito non superiore a quello stabilito dalla lettera g) della DCR 18 del 27 luglio 2000.
2. La domanda di assegnazione del buono scuola compilata in ogni sua parte, pena il decadimento dal beneficio previsto, deve essere presentata da uno dei genitori o da chi esercita la patria potestà, tutore o protutore, sull'apposito modulo prestampato messo a disposizione dalla Regione Lombardia.
3. Il modulo di domanda di assegnazione del buono scuola è reperibile e può essere ritirato dal 15 settembre 2000 presso le sedi di Spazio Regione ai seguenti indirizzi:
Bergamo –Via Camozzi, 119
Brescia - Via Dalmazia, 92/94c
Como - Via Sirtori, 1
Cremona – Via Dante, 136
Lecco - Via Bovara, 45
Lodi - Via Haussman, 7
Milano - Via F. Filzi, 22
Mantova - Corso Vittorio Emanuele, 57
Pavia - Via Cesare Battisti, 150
Sondrio - Via del Gesù, 17
Varese - Via Adamoli, 30
oppure presso le strutture della Regione Lombardia :
Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro – Via Sassetti, 32/2 - Milano
Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro – Via Soderini, 24 - Milano
Inoltre il modulo può essere ritirato presso le scuole che ne abbiano fatto richiesta, ovvero scaricato dal sito Internet www.regione.lombardia.it
4. Il buono scuola viene erogato per sostenere le spese effettivamente
sostenute dalle famiglie relative a tasse, rette e contributi di iscrizione e di
funzionamento, con esclusione delle spese sostenute per viaggi di istruzione,
attività di arricchimento formativo, attività integrative ed extracurriculari.
Rientrano nel novero delle spese ammissibili le spese a carico della famiglia
relative ai costi di gestione ordinaria (quali spese di docenza, riscaldamento e
utenze varie, materiale didattico ritenuto e certificato come espressamente
necessario dagli organi scolastici e il cui onere economico è integralmente a
carico della famiglia) con esclusivo riferimento all'attività scolastica
strettamente intesa.
Sono, altresì, escluse tutte le spese non rientranti nella definizione delle
voci ammissibili (a titolo esemplificativo i libri di testo, servizio mensa e
spese di trasporto, in quanto già oggetto di alti specifici interventi pubblici
nazionali e locali, il materiale didattico diverso da quello certificato come
necessario, le attrezzature e strumenti didattici ed educativi, informatici e
non, spese di soggiorno e convitto non oggetto del presente provvedimento).
L'amministrazione regionale si riserva il diritto di verificare che le spese
effettivamente sostenute corrispondano alle voci di spesa ammissibili.
5. Ulteriori spese direttamente sostenute dalle famiglie di alunni portatori di handicap per il personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno e che rientrano tra gli aventi diritto al buono scuola, sono ammissibili secondo le modalità stabilite dalla lettera f) della DCR 18/2000 di seguito esplicitate.
6. Il buono scuola per l’anno 2000-2001 viene concesso secondo i criteri e le modalità stabilite dalla DCR 18/ 2000 ed in particolare osservando le seguenti condizioni:
tasso di copertura: il 25% dell'entità delle spese effettivamente sostenute;
importo minimo del contributo erogabile: l'importo minimo del contributo erogabile non potrà essere inferiore a lire 100.000# calcolate in base a quanto indicato dal precedente punto (tasso di copertura);
tetto massimo del contributo erogabile: relativamente all'anno 2000-2001 il contributo non potrà essere superiore a lire 2.000.000.Per i nuclei familiari che abbiano sostenuto direttamente spese per il personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno per alunni portatori di handicap tale tetto massimo sarà elevabile fino a lire 3.000.000= secondo i termini stabiliti dalla voce sul tasso di copertura.
tetto di reddito: il tetto massimo di reddito che determinerà le condizioni di ammissibilità al contributo, ricondotto a ciascun componente del nucleo familiare - limitatamente ai genitori e figli a carico - è determinato sulla base di un'autocertificazione che indichi per ciascuno dei genitori il reddito lordo percepito nell'anno antecedente a quello della presentazione della domanda. In fase di prima applicazione (anno scolastico 2000-2001) il tetto di reddito individuale lordo è determinato in lire 60.000.000=. Per reddito individuale lordo si intende il reddito complessivo lordo diviso per il numero dei componenti il nucleo familiare composto come espresso sopra;
7. Le spese concernenti tasse, rette, contributi di iscrizione, nonché quelle relative al personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno per alunni portatori di handicap, dovranno essere autocertificate o certificate dalla scuola di appartenenza dell'alunno contestualmente alla presentazione della domanda. L'amministrazione regionale si riserva il diritto di richiedere la produzione della documentazione delle spese effettivamente sostenute e potrà far valere tale diritto almeno fino a cinque anni dal riconoscimento del contributo.
8. La domanda dovrà essere spedita per posta tramite raccomandata a Regione Lombardia - Buono Scuola - Casella postale 10151 - 20110 Milano oppure consegnata a mano dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle 14,30 alle 16,30 venerdì dalle 9 alle 12 presso le sedi di seguito indicate:
Bergamo - Via Camozzi, 119
Brescia - Via Dalmazia 92/94C
Como - Via Lucini, 1
Cremona - Via Dante, 136
Lecco - Via Bovara, 45
Lodi - Via Haussman, 7
Mantova - Corso Vittorio Emanuele, 57
Pavia - Viale Cesare Battisti, 150
Sondrio - Via del Gesù, 17
Varese - Via Adamoli, 28
Milano - Via Piazza Duca d’Aosta, 5
Milano - Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro – Via Sassetti, 32/2
Milano - Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro – Via Soderini, 24
Sul retro della busta dovrà indicarsi in stampatello e per esteso il nome, cognome e indirizzo del mittente.
9. Le domande dovranno essere consegnate o spedite entro il termine perentorio del 16 novembre 2000. A tale fine fa fede il timbro a data apposto dall'ufficio postale di spedizione ovvero se consegnata a mano, dall’ufficio presso il quale è avvenuta la consegna a mano Nel caso di spedizione della domanda la Regione non assume alcuna responsabilità per eventuali ritardi o disguidi postali.
10. Nell'ambito dell'istruttoria, al fine di assicurare il beneficio prioritariamente alle famiglie che versano in disagiate condizioni economiche, ai sensi di quanto in proposito previsto dall'art. 4, comma 121, lettera e) della L.R. 1/2000, i richiedenti in possesso dei requisiti di ammissione al beneficio verranno inseriti in un apposito elenco, ordinato in base al reddito individuale lordo. Il contributo verrà concesso ai soggetti che risulteranno ammissibili al beneficio, fino alla concorrenza delle disponibilità finanziarie, nel rispetto dell'elenco suddetto.
11. A ciascun beneficiario, dopo l'espletamento dell'istruttoria della domanda, verrà comunicata l'entità del buono scuola che verrà erogato, in base alla modalità prescelta dal beneficiario stesso, tramite accredito bancario o a mezzo di assegno circolare all'indirizzo dichiarato nella domanda con spese a carico del richiedente.
12. E’ approvato il modello di domanda di cui all'allegato A parte integrante del presente decreto.
13 Per la gestione del presente provvedimento si potrà ricorrere anche a strutture esterne alla propria organizzazione per la predisposizione del software, il supporto tecnico e l'inserimento dei dati; il cui trattamento è sottoposto alle disposizioni della L.675/96.
14. Si provvederà attraverso le proprie strutture, ed avvalendosi di idoneo supporto esterno, ad elaborare un apposito "rapporto annuale", da inviare al Consiglio regionale, con l'obiettivo di descrivere ed interpretare l'impatto dell'intervento rispetto alle finalità attese. Potrà avvalersi per l'elaborazione del "rapporto" del contributo delle scuole, delle famiglie, o loro associazioni.
15. Si richiede la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del presente atto, e si dispone per la consultazione in via informatica sul sito Internet della Regione Lombardia.