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Ecco le nuove regole per il rimborso parziale delle spese scolastiche

Il buono scuola della Lombardia

di Eugenio Donadoni
Collegio Vescovile S. Alessandro - Bergamo

 

Le novità in breve

La Regione Lombardia ha comunicato le modalità per il conseguimento del buono scuola per l'anno scolastico 2001-2002. Viene confermato il buono ordinario pari al 25% delle spese scolastiche sostenute, che verrà elevato al 50% per le famiglie particolarmente disagiate. Più complesso è invece il meccanismo per conoscere quali sono le famiglie che sono nelle condizioni di fruire del buono scuola. Infatti non basta tener conto del reddito complessivo della famiglia, ma bisogna anche rapportarlo ad alcune variabili: se c'è un solo genitore anziché due, se dei due genitori lavora solo uno oppure tutte e due, il numero dei figli a carico. In sostanza bisogna conoscere il proprio ISEE.

I pro e i contro

Il 27 luglio del 2000 il Consiglio regionale della Lombardia, su una proposta della Giunta regionale, ha approvato il buono scuola con 46 voti a favore e 19 contrari. Hanno votato a favore i partiti della maggioranza (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, Ccd, Cdu-Ppe, Pensionati), ma anche un partito dell'opposizione (Radicali-Lista Bonino). Ha votato contro il resto dell'opposizione (Democratici di Sinistra, Partito Popolare Italiano, Partito della Rifondazione Comunista, Verdi, Socialisti).

 

Tutti i quesiti sul buono scuola

Chi può beneficiare del buono scuola?

Le famiglie che hanno la residenza in Lombardia con i figli che frequentano una scuola lombarda.

Le scuole di quale grado?

Una scuola elementare, media inferiore, media superiore, sia statale sia non statale paritaria o legalmente riconosciuta.

Qualcuno dice che sono escluse le scuole statali.

Non è vero. É vero invece che il buono non verrà erogato nel caso che le spese scolastiche siano inferiori a 208 euro.

Quali sono le spese scolastiche ammesse?

Tasse, rette e contributi anche volontari di iscrizione e di funzionamento.

E quali le spese non ammesse?

Viaggi d'istruzione, di arricchimento formativo, attività integrative ed extracurriculari.

La spesa per i libri di testo è ammessa?

No. E nemmeno le spese di trasporto e di servizio mensa.

Ogni famiglia può fruire di un solo buono?

No. Può fruire di tanti buoni quanti sono i figli che ne hanno diritto.

Il buono scuola vale solo per gli studenti migliori?

No. Vale per tutti gli studenti indipendentemente dai risultati scolastici conseguiti.

A quanto ammonta il buono?

Il buono ordinario ammonta al 25% delle spese scolastiche. Per le famiglie più disagiate l'importo sale al 50%.

Quali sono i requisiti economici previsti?

Hanno diritto al 25% le famiglie che presentano un indicatore della situazione reddituale (ISEE) uguale o inferiore a L. 90.225.564. Hanno diritto al 50% le famiglie che presentano un indicatore della situazione reddituale uguale o inferiore a L. 16.165.414.

Cos'è l'ISEE e come si calcola?

Per queste domande vedi gli altri articoli di questo Speciale.

La famiglia come va intesa?

Si intendono esclusivamente i genitori e i figli a carico.

Bisogna dichiarare il reddito di quale anno?

Vanno dichiarati i redditi del 2000.

Il buono scuola può raggiungere qualunque importo?

No. Indipendentemente dalle spese il buono scuola ordinario non può superare 1050,00 euro e 2100,00 euro per chi ha diritto al 50%.

Per i portatori di handicap è previsto qualcosa?

Sì. In questo caso si possono aggiungere alle spese scolastiche anche quelle per gli insegnanti di sostegno. In questo caso il buono scuola ordinario può arrivare fino 1400,00 euro.

Bisogna richiedere qualche documento alla scuola o agli uffici pubblici?

No. Basta compilare il modello della domanda approntato dalla Regione. La Regione può chiedere. entro cinque anni, di giustificare le spese scolastiche dichiarate.

Dove ed entro quando va presentata la domanda?

Le domande dovranno essere spedite o consegnate entro il 29 marzo 2002. La domanda va spedita tramite raccomandata a "Regione Lombardia-Buono Scuola-Casella postale 14284-20140 Milano", oppure consegnata a mano a Bergamo in via Papa Giovanni XXIII 106.

 

Quello che bisogna sapere sull'ISEE

* Per la richiesta di prestazioni assistenziali legate al reddito o di servizi di pubblica utilità è prevista la valutazione della situazione economica del richiedente, con riferimento al suo nucleo familiare: a tal fine sono calcolati due indici: l'ISE (indicatore della situazione economica) e l'ISEE (indicatore della situazione economica equivalente).

* La presentazione di tale dichiarazione, da parte del cittadino, direttamente agli Enti erogatori delle prestazioni sociali oppure ai Comuni, ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF), alle Sedi ed Agenzie INPS presenti sul territorio, mentre la domanda per ottenere le prestazioni sociali agevolate deve essere presentata direttamente all'Ente erogatore.

* la possibilità di presentare tale dichiarazione secondo diverse modalità: o consegnandola di persona all'addetto all'Ufficio e sottoscrivendola in sua presenza, o trasmettendola all'Ufficio, completa della sottoscrizione autenticata o di una fotocopia del documento di riconoscimento.

 

Come posso sapere se mi spetta il buono?

Il modo più sicuro è quello di compilare la "Dichiarazione sostitutiva delle condizioni economiche del nucleo familiare per la richiesta di prestazioni sociali agevolate" e chiedere all'INPS il calcolo dell'ISEE della propria famiglia.

 

Fornire invece degli esempi facendo riferimento solo al reddito non è così facile perché in realtà bisogna tenere conto di altri fattori. Comunque solo a titolo indicativo ecco alcuni casi:

* Famiglia composta da due genitori che lavorano con un figlio a carico e un reddito imponibile di L. 202.105.263 (con due figli L. 240.000.000, con tre figli L. 275.187.970, con quattro figli L. 306.766.917) ha diritto al buono del 25%.

* Famiglia composta da due genitori che lavorano con un figlio a carico e un reddito imponibile di L. 36.210.526 (con due figli L. 43.000.000, con tre figli L. 49.304.511, con quattro figli 54.962.406) ha diritto al buono del 50%.

* Famiglia composta dai due genitori dei quali solo uno lavora con un figlio a carico e un reddito imponibile di L. 184.060.150 (con due figli L. 221.954.887, con tre figli L. 257.142.857, con quattro figli L. 288.721.805) ha diritto al buono del 25%.

* Famiglia composta dai due genitori dei quali solo uno lavora con un figlio a carico e un reddito imponibile di L. 32.977.444 (con due figli L. 39.766.917, con tre figli L. 46.071.429, con quattro figli L. 51.729.323) ha diritto al buono del 50%

 

La parità scolastica degli altri Paesi dell’Unione Europea

Per offrire un quadro significativo della situazione della scuola non statale nei Paesi membri dell'Unione europea sono utili i risultati di alcune ricerche svolte, in particolare quelle eseguite a livello istituzionale dall'unità comunitaria "Eurydice". L'indagine ha analizzato dieci parametri che hanno consentito di formare alcuni gruppi omogenei di Paesi. Belgio, Danimarca, Islanda e Olanda appartengono al primo gruppo, nel quale la scuola non statale ha equipollenza completa con la scuola statale. In un secondo gruppo sono state collocate le scuole non statali che vengono sovvenzionate dallo Stato in quanto soddisfano un "bisogno riconosciuto". Questo nucleo include le scuole private di molti Paesi: Austria, Francia, Finlandia, Germania, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia.


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