Domenica 13 maggio in molte città e paesi si rinnova il Consiglio Comunale
Un sindaco eletto dai cittadini

a cura del prof. Eugenio Donadoni

Collegio Vescovile S. Alessandro
Bergamo

 

Prove di presidenzialismo

Probabilmente tutti sanno che domenica 13 maggio si vota per l'elezione del Parlamento. Forse non tutti sono a conoscenza che, lo stesso giorno, si vota anche per l’elezione del sindaco in 1.276 comuni italiani. Tra questi ci sono 19 capoluoghi di provincia (fra gli altri Lecco, Milano, Roma, Napoli, Torino) e 129 hanno una popolazione superiore a 15.000 abitanti (in provincia di Bergamo è il caso di Treviglio). Il sindaco è eletto direttamente dai cittadini fra una rosa di candidati. Nei comuni fino a quindicimila abitanti vince il candidato che ottiene la maggioranza semplice dei voti, anche un solo voto in più rispetto ai rivali. Nei comuni oltre i quindicimila abitanti è necessaria la maggioranza assoluta dei voti, in altre parole la metà più uno dei voti di tutti i candidati.

Come si vota nei comuni fino a 15.000 abitanti

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Tutti i cittadini italiani che hanno compiuto i 18 anni entro domenica 13 maggio.

Ogni elettore può scegliere fra i candidati alla carica di sindaco mettendo un segno sul simbolo della lista del candidato prescelto (vedi la scheda qui sopra). Vince il candidato che ottiene la maggioranza dei voti, anche un solo voto in più rispetto ai rivali.

Si procede al ballottaggio, cioè ad una nuova votazione prevista per domenica 27 maggio, riservata ai candidati che hanno ottenuto più voti al primo turno. Vince chi ottiene più voti. In caso di ulteriore parità vince il candidato più anziano d’età.

Ogni candidato alla carica di sindaco è collegato ad una sola lista di candidati alla carica di consiglieri. Quindi votando per un candidato sindaco si dà necessariamente il voto anche alla sua lista (vedi scheda sopra).

Si può esprimere una sola preferenza indicando il cognome del consigliere prescelto.

La sorte dei consiglieri è legata a quella del candidato sindaco. Alla lista collegata al candidato vittorioso spettano i due terzi di tutti i consiglieri.

Sono assegnati alle liste dei candidati sindaci perdenti in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna di esse.

I candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze.

É eletto il candidato che occupa il posto migliore nella lista.

Gli subentra il primo dei non eletti della sua stessa lista.

Bisogna rifare le elezioni sia del sindaco sia del consiglio comunale.

 

Come si vota nei comuni oltre i 15.000 abitanti

Tutti i cittadini italiani che hanno compiuto i 18 anni entro domenica 13 maggio.

L'elettore può scegliere fra i candidati alla carica di sindaco. Vince quello che ottiene la maggioranza assoluta dei voti, cioè la metà più uno della somma dei voti ottenuti da tutti i candidati.

Si ricorre al ballottaggio. Domenica 27 maggio gli elettori saranno chiamati a scegliere fra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti. Vince chi ottiene più voti. In caso di parità vince il più anziano di età.

Si può votare in due modi. Se si traccia un segno (scheda A) sulla lista della Bicicletta, il voto si intende dato sia a quella lista di candidati consiglieri, sia al candidato sindaco che è collegato a quella lista (Donadoni Eugenio)

In questo caso è possibile (scheda B) dare il voto alla lista preferita, quella della Bicicletta appunto, e poi scegliersi un candidato sindaco che non è collegato con quella lista, in questo caso Gualandris Domenico che è collegato con le liste del Treno e dell’Automobile.

Per canalizzare sul quel candidato un maggior numero di voti e così renderne più facile la vittoria.

Si può esprimere una sola preferenza scrivendo il cognome del candidato (vedi scheda A e B).

Per semplificare la risposta diciamo che al sindaco spetta almeno il 60% dei consiglieri, ma il discorso da fare sarebbe più complesso.

Sono divisi fra le liste vittoriose in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna di esse.

É assegnato alle liste dei candidati sindaci perdenti in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna di esse.

Quelli che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze.

Diventano consiglieri comunali, sempre che alla lista alla quale sono collegati spetti almeno un consigliere.

Gli subentra il primo dei non eletti della sua stessa lista.

In questo caso bisogna rifare le elezioni sia del sindaco sia del consiglio comunale.

 

Il Consiglio comunale vota la fiducia alla Giunta

Una volta eletto, il sindaco deve scegliere coloro che per cinque anni devono coadiuvarlo nel governo del comune, si tratta degli assessori (all'urbanistica, all'istruzione, allo sport...) che insieme con lui formano la Giunta comunale. Il sindaco può nominare gli assessori fra i consiglieri stessi, ma anche al di fuori del Consiglio comunale.

Operata la scelta il sindaco (un po' come il presidente del consiglio nei confronti del Parlamento) deve sottoporre la Giunta ed il suo programma di lavoro al voto del Consiglio comunale. Il voto è espresso in forma palese ed il sindaco deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti dei consiglieri comunali. Nel caso che la prima votazione vada a vuoto può ritentarla altre due volte nell'arco di sessanta giorni. Se va fallita anche la terza votazione il sindaco dà le dimissioni, il Consiglio comunale è sciolto e si torna a votare.

Una volta ottenuta la fiducia il sindaco lavora di concerto con la sua Giunta con una sostanziale autonomia rispetto al Consiglio comunale, che è convocato solo per decidere alcune questioni di particolare rilievo. Resta che il Consiglio comunale può sempre promuovere una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco e della Giunta, mozione che è votata come nel caso della fiducia e con le stesse conseguenze.

Il Consiglio comunale

Il numero dei membri del Consiglio comunale varia in rapporto agli abitanti del comune: 60 oltre un milione di abitanti, 50 oltre 500.000, 46 oltre 250.000, 40 oltre 100.000, 30 oltre 30.000, 20 oltre 10.000, 16 oltre 3.000, 12 negli altri comuni.

La Giunta Comunale

La Giunta comunale è composta dal sindaco e da un numero di assessori che varia in rapporto alla popolazione del comune: al massimo tre sotto i 3.000 abitanti, al massimo quattro tra 3.001 e 10.000, al massimo sei tra 10.001 e 100.000, al massimo otto oltre i 100.000 abitanti. Il sindaco resta in carica per cinque anni. Può essere immediatamente rieletto una seconda volta. Se vuole essere rieletto una terza volta, invece, deve saltare un turno elettorale.



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