Come sviluppare la creatività


Credo che nella pratica didattica sia, a volte, difficile trovare il giusto equilibrio tra la necessità di dare ai ragazzi la conoscenza di strumenti che li possano mettere in grado di esprimere il loro potenziale creativo e quella di (vedi Cavalieri) rendere il ragazo indipendente e autonomo. Come insegnante di italiano, uno dei miei obiettivi è che il ragazzo sappia manipolare la lingua per comunicare in modo originale e personale; ma per arrivare a questo è, a mio parere, necessario che ogni ragazzo conosca le possibilità che essa offre e che gli consentiranno di trovare le modalità espressive che più gli sono consone. Un’attività che abitualmente propongo e che mi sembra particolarmente adatta a usare i mezzi del linguaggio per vedere le cose con occhi nuovi è quella di costruire poesie, dopo un percorso didattico sulla struttura del testo poetico, basato sulle seguenti informazioni: figure retoriche, parole connotate e parole-chiave, suoni, strutture sintattiche, forma metrica, punteggiatura. Si passa,poi, collettivamente e con la mia guida, a costruire una poesia, partendo da un nucleo (ambiente, oggetto, ecc.), scelto dai ragazzi, di cui si definiscono alcune semplici caratteristiche. Attraverso varie trasformazioni, proposte sempre dai ragazzi e derivate dalle conoscenze acquisite, si costruisce il testo definitivo. Ecco un esempio. Idea iniziale Il fiume ha un corso tortuoso l’acqua è fredda e limpida il fondo è sassoso le sponde sono senza vegetazione Prima trasformazione Il fiume è una serpe (serpente) l’acqua è uno specchio gelato le scaglie (squame) del fondo il deserto lo circonda Seconda trasformazione Il serpente rompe il deserto dallo specchio gelato si scorgono le scaglie del fondo Terza trasformazione Il serpente tortuoso infrange la solitudine Dallo specchio gelato si scorgono le pesanti scaglie del fondo Testo definitivo IL FIUME Il tortuoso serpente infrange la solitudine Dallo specchio gelato si scorgono le pesanti scaglie del fondo In seguito e seguendo la stessa procedura, i ragazzi autonomamente scrivono le loro poesie.

Orietta Bindi (Ist.Compr.Cannobio)

Testo esemplificativo


Rispetto alle attività didattiche   più facile agire sulla creatività nella sua prima accezione. Nell'insegnamento dell'italiano l'uso della letteratura e di forme di espressione autonoma (diari, descrizione di sentimenti, esercizi di scrittura, elaborazione di fiabe, racconti) possono aiutare molto.

Molto più difficile lavorare sul pensiero creativo nella seconda accezione, un po' perché siamo spesso sprovveduti a lavorare sul cognitivo (anche normale).

Inoltre la nostra educazione ci spinge a diffidare di forme di pensiero "altre". (personalmente tendo ad essere severa persino con me stessa nelle forme di pensiero che mi sembrano non sufficientemente ordinate, figuriamoci con i poveri alunni)

Un correttivo potrebbe essere adoperare tecniche di problem solving in cui si confrontano diverse soluzione e abituare a dare più spazio all'insight e al pensiero immaginativo.

Tanto per provare ad accettare di essere poco ordinata, le definizioni psicoanalitiche cui accennavo potrebbero indicarci che proprio i ragazzi con carenze affettive o lievi spunti depressivi potrebbero dare risultati sorprendentemente buone in attività che stimolano la creatività.

Tanto per continuare ad essere disordinata, che ve ne sembra del fatto che tutti i Progetti provenienti dall'alto e che fanno riferimento alla creatività ricevono una valenza negativa dal fatto che sono per lo più inseriti in Progetti legati alla Prevenzione (dalla criminalità, la droga o altri mali presenti e futuri. E' un problema mi sembra ben trattati in R. Massa "Cambiare la scuola" e quasi mai hanno un aspetto positivo per non dire gioioso.

Francesca Giusti (ITC Pagano - Napoli)


Per stimolare una partecipazione più attiva e creativa da parte degli allievi è importante che essi ricevano dei rinforzi positivi e che vengano proposte delle attività didattiche nelle quali essi debbano far ricorso in qualche modo

all'immaginazione.(il problem solving può essere d'aiuto) L'allievo per poter sviluppare le sue capacità creative deve però sentirsi rispettato e apprezzato e deve considerare la scuola come un ambiente ideale

per esplorare le proprie attitudini ed eventualmente anche coltivare interessi specifici.

L'allievo quindi deve sforzarsi di essere se stesso, mentre di solito in lui prevale la preoccupazione di corrispondere al suo ruolo attraverso prestazioni meccaniche o convenzionali.

Non penso comunque che servano assolutamente progetti specifici, è importante che l'insegnante si preoccupi soprattutto di promuovere esperienze autentiche di apprendimento.

Tiziana Mozzana (Itis Cobianchi - Verbania)


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