"Circolano tante falsità sulla
Riforma!"
Indubbiamente le parole si prestano a essere male interpretate,
quindi speriamo veramente, come docenti di scuola elementare, di aver
sbagliato a intendere. Inoltre, molte/i di noi vorrebbero
tranquillizzare il ministero (che lo sta mettendo in dubbio
pubblicamente) sulla nostra disponibilità al cambiamento: finora è
stata totale! (Vogliamo soltanto capire che cosa cambierà e cosa
resterà: di primo acchito sembra che per la prima volta nella nostra
storia di maestre/i elementari nulla cambierà, almeno così abbiamo
capito dalla trasmissione di Dom&Nika del 17 febbraio 2002! Allora
quale Riforma?!)
D’altra parte, come si può capire tutto al volo, quando dallo
stesso ministero sono stati apportati molteplici cambiamenti in corso
d’opera ai vari documenti diffusi: Bertagna1, Bertagna 2…,
articolato finale, ecc…?
E’ facile prendere fischi per fiaschi, su questo non c’è
dubbio. Allora siccome anche noi, come il ministero, teniamo molto
alla scuola in cui lavoriamo da tanti tanti anni, chiediamo alcune
cose a cui si dovrebbe poter rispondere con un sì o con un no per
facilitare l’interpretazione a tutti (chi sa, per favore risponda,
così ci calmeremo e proseguiremo tranquille/i):
1) Ci sarà parità assoluta fra le/gli insegnanti operanti sulle
classi in termini di retribuzioni e di "peso"
professionale?
2) Il tempo pieno resterà così come è strutturato adesso: 40
ore (per le/gli alunne/i) tra mense e materie affidate a due docenti
(più l’insegnante specialista di lingua2, in assenza di
insegnante specializzata)?
3) Le due insegnanti del T.P. saranno titolari di cattedra come
adesso e svolgeranno tutte le materie in proprio con la piena
corresponsabilità sulle/sugli alunne/i?
5) Il modulo (tre insegnanti su due classi) è previsto anche con
la titolarità alla pari delle/degli insegnanti suddivisi per ambiti
disciplinari?
6) Sarà lasciata libertà alle scuole autonome di decidere sui
modelli di modulo da adottare: insegnante prevalente o parità
assoluta di orario su due classi?
7) Le materie come ed. musicale, ed. all’immagine, ed. motoria,
saranno come adesso all’interno dell’orario di classe, mattino o
pomeriggio indifferentemente, a seconda delle programmazioni dei
team e delle esigenze trasversali alle materie?
8) Gli insegnamenti suddetti saranno prestati, come adesso,
dalle/dagli stesse/i maestre/i che insegnano italiano, matematica e
scienze, storia, geografia e studi sociali?
9) Le/i bambine/i di due anni e mezzo potranno iscriversi alla
scuola dell’infanzia?
(Se sì, da quando?)
10) Le bambine/i di cinque anni e mezzo potranno iscriversi alla
scuola elementare?
(Se sì, da quando?)
Nel caso si pensasse a innalzare la qualità veramente, lo si farà
chiedendo soltanto la collaborazione e l’impegno alle/ai docenti,
oppure spendendo anche fior di quattrini?! Esempio:
11) Verranno costruite palestre?
12) Verranno costruiti spazi per il teatro?
13) Verranno rinnovate le dotazioni tecnologiche (non si parla
soltanto di computer) e librarie?
14) Diminuiranno le/gli alunne/i per classe (nel senso non di
rapporto numerico docenti-alunne/i di una scuola), ma
docente-alunne/i da seguire?
Gli interrogativi sarebbero ancora tanti, ma come prima volta,
forse, può bastare per non correre il rischio di interpretare male le
risposte.
Fo, 18 febbraio 2002
Claudia Fanti e alcune colleghe
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