|
|
Flessibilità: unica differenza fra tempo di “destra” e di “sinistra”!
Una ruga sincera in cui traspaia tutta l’intensità di una persona è qualcosa di sublime per chi ama l’onesto condursi.
W il Papa che sa portare la sua vecchiaia con coraggio e dignità, che sa affrontare con semplicità maestosa lo sguardo delle folle esponendo la propria persona segnata dai segni impietosi del tempo.
W Lui che porta la Propria verità senza denigrare e biasimare chi si trova nella posizione diametralmente opposta alla Sua.
W la grandezza di chi sa argomentare rispettando l’altro comprendendone le ragioni pur non condividendole.
Chi governa non dovrebbe almeno fingere una certa umiltà, una certa vocazione al servizio?
Chi dirige non dovrebbe almeno ascoltare le ragioni di migliaia di persone (anche se non fossero la maggioranza!) le quali usano i mezzi che hanno a disposizione per farsi sentire?
Se non fosse successo qualcosa di estremamente “pericoloso” per gli equilibri a lungo cercati e conquistati nella scuola dell’infanzia, elementare e media, si potrebbe anche sorridere di fronte al parlante potere , potere per altro sempre umanamente effimero di chi se lo trova appiccicato addosso per qualche tempo.
Se non si sapesse che il potere sovente viene conservato per un certo periodo proprio grazie all’uso della Menzogna travestita da Verità, si potrebbe pensare che chi ce l’ha sia veramente a digiuno di qualsiasi sapere relativo agli argomenti di cui si trova a disquisire per caso tra una periodo “rigenerante” e una serata di rappresentanza…
Ci si potrebbe chiedere: “che sia lì a dire cose imparate a memoria per non sfigurare, per avallare le scelte dei propri ministri, così, per forza dell’abitudine?…
Ci si potrebbe domandare: “che non abbia mai letto un solo buon articolo dell’opposizione? che non sia mai venuto in contatto con la realtà nuda e cruda, o, per lo meno, se la sia proprio scordata?…”
Chi non è con me è contro di me! Così sembra volerci dire l’attuale nostro Padrone.
Chi non è con noi dice le bugie…e ci tocca anche sopportarlo perché, purtroppo (almeno sembra dire così), siamo in un regime democratico, in cui noi si è veramente bravi democratici a sopportare tanto inutile contraddittorio…
Effettivamente inutile lo è stato: noi, disgraziatissimi lillipuziani, non siamo stati ascoltati minimamente…nel decreto che riguarda la nostra vita professionale non c’è nulla di noi che dovremo applicarlo e nulla in cui molte/i di noi possano credere!
Ma il Padrone ci osserva in modo irridente e gioisce per la Sua vittoria: ci ha colpito dritto al cuore e ci dice che siamo tanti Pinocchi brutti e cattivi…tutte/i di sinistra…tutte/i insensate/i che non sanno ragionare per il bene comune…
Improvvisamente è diventato nostro Maestro, grande pedagogista, grande didatta, grande esperto di tempo scuola, di organizzazione, di gestione delle classi, di rapporti umani fra docenti tutor e labor, di progetti d’istituto e di piani personalizzati, di valutazione, di mensa e dopomensa, di trasversalità dei percorsi d’apprendimento, di anticipo, di flessibilità e opzionalità ininfluenti sulle dinamiche delle classi!…
Lui ha capito che 40 ore vogliono dire 40 ore e che il tempo pieno è questo. Questo ha capito…Lui…e questo sicuramente per Lui è quello che sarà…Tempo pieno sono 40 ore. Cosa stanno a urlare quei poveri genitori irregimentati dai partiti della sinistra?
40 ore sono 40…2+2=4 Punto e basta!
Cosa c’è da obiettare?!
Ora basta…si va a lavorare! Quante storie che fanno tutte quelle maestre con la testa infarcita di pedagogia di…ma sì, di sinistra anche quella! Quante scene, quante stupidaggini. Hanno 40 ore, che vogliono? Che importa tutto il resto? Che c’entra la classe tutta al completo mattina e pomeriggio con le insegnanti che collaborano alla pari? Che sarà poi ‘sta avversione per il tutor? Che importanza avranno mai 4 bambini in meno a seguire qualche attività se i genitori riterranno opportuno tenerseli a casa?
Chi se ne accorgerà? Che importanza ha che tutte le/gli insegnanti, proprio tutte/i, senza tutor, si siano aggiornate/i su aree disciplinari specifiche e che abbiano imparato a lavorare alla pari e che si siano costantemente formate/i per una gestione alla pari dell’organizzazione scolastica?
Il Potere fa le riforme, il popolo se le trova già belle e fatte (si risparmia anche la fatica di pensare: cosa vuole di più?!), senza neppure minimamente poter incidere. Anzi, più esso parla e grida, più viene bacchettato e zittito…che così si ha da fare, brutto e cattivo!
Lui, il Potere, non ne può più, poveretto…e noi invece?!
Sicuramente Goebbels di qualcosa si intendeva…di flessibilità senza dubbio…degli altri però!
Claudia Fanti
23 gennaio 04 (giornata “storica”!)
|
La pagina
- Educazione&Scuola©