APPRENDIMENTO ED INSEGNAMENTO RETICOLARE

di Giuseppe Fortunati

L’essere umano deve il suo stato di supremazia nel mondo animale alla sua capacità di apprendere dalle proprie esperienze e comunicare ad altri suoi simili tali nuove acquisizioni.

Uno dei mezzi più potenti per realizzare tale meccanismo di trasmissione del sapere è la scuola, che, nel corso dei secoli, è stato lo strumento primario di trasmissione delle conoscenze umane.

Senza dubbio è indispensabile una fase di acquisizione di base comune a tutti gli individui nella quale vengano acquisite dai giovani le basi e gli strumenti essenziali per acquisire conoscenza.

Quindi nelle scuole elementari e medie è logico ed essenziale acquisire le capacità di lettura, scrittura ed espressione, oltre ad altre possibilità di comunicare, magari innovative, senza trascurare di sviluppare la capacità critica e creativa dei singoli individui.

Per le scuole superiori e le università le cose però dovrebbero essere modificate radicalmente, infatti come può un insegnante trasmettere le sue conoscenze, se non ha vissuto e maturato esperienze che lo hanno portato ad apprendere nuove competenze e conoscenze da trasmettere ai suoi studenti?

Tali capacità possono essere sviluppate per molti settori, solo vivendo a stretto contatto con il mondo reale e non apprendendo da libri scritti da altri.

Il mondo della formazione superiore è in fase di forte trasformazione, perché i nuovi mezzi di comunicazione evolvono in modo velocissimo, cogliendo impreparato un mondo della formazione abituato a ripetere piuttosto che a creare nuove conoscenze e competenze.

I ritmi che ben si prestavano alla formazione qualche decennio fa, sono completamente inadeguati al mondo attuale. Si parla di processi di apprendimento in "QUICK TIME", delocalizzando la fonte e creando sempre più comunità di apprendimento permanente basate sulla intelligenza distribuita e connettiva.

Grandi potenzialità sono nei mezzi di comunicazione umana come internet e la telematica in genere, ma non si può prescindere dalla sperimentazione dei nuovi media per trasmettere le nuove conoscenze e competenze che sono insite in tali nuovi mezzi di comunicazione.

Tali media , non sono solo semplici mezzi di comunicazione, ma modificano anche radicalmente la filosofia e la struttura gerarchica del sapere, e della comunicazione dello stesso.

Rendendo la conoscenza non più gerarchica ma reticolare ed aperta a tanti piccoli contributi di singoli individui. Ovviamente tale processo va organizzato, ma esiste nella rete un meccanismo di filtraggio ed autoselezione naturale della conoscenza, che porta alla depurazione fisiologica del "MIGLIORE" non più basato su meccanismi perversi di scelta gerarchica e clientelare, ma sulla base di una naturale selezione effettuata da milioni di individui, che hanno nel loro DNA la capacità di evolvere.



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