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La gestione dei
Debiti Formativi di Beatrice Mezzina Il lavoro sull’O.M. 92 impegna le scuole. Non solo perché i dirigenti scolastici sono richiamati all’ordine dall’Amministrazione con toni di sfiducia preventiva, ma perché l’argomento è serio e bisogna agire correttamente. Un appello alle Direzioni Regionali: non sarebbe il caso di organizzare conferenze di servizio per diffondere buone pratiche, agire in forme condivise, pur nella legittima autonomia delle scuole? Alcuni nodi posti dall’OM
è utile che nelle scuole il Preside, i Coordinatori di classe, informino attentamente studenti e famiglie sui punti nodali dell’O.M. dando all’informazione una buona ufficialità. Sono utili incontri con gli studenti, lettere ai genitori in cui si espliciti l’itinerario che la scuola si propone facendo appello, contemporaneamente, alla responsabilità degli studenti nella frequenza e nell’impegno a casa. Da tempo ci lamentiamo delle assenze degli studenti, soprattutto. Sarebbe utile che gli OOCC delle scuole ne limitino la portata in forme che non vadano contro la norma ma costituiscano un fermo deterrente.
Non cominciamo da zero certamente. Gli studi sulla valutazione dovrebbero essere consolidati nella pratica didattica comune. Eppure ho l’impressione, quando si riprendono argomenti che mi sembrano scontati, che la grande stagione della riflessione sulla problematica della valutazione non sia consolidata nel pensare e nell’agire comune dell’insegnante medio. E’ un argomento da riprendere sistematicamente, facendo leva sulla autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, che dovrebbe in primis connotare una scuola. C’è grande lavoro da svolgere nei Consigli di classe e nei “Dipartimenti”. Un esempio: nelle prove di superamento del Debito relative all’a. sc. 2006/7, svolte nello scorso ottobre, ha dato frutto, nel Liceo che dirigo, un lavoro impostato fin dall’anno scorso. I dipartimenti, e i consigli di classe in conseguenza, hanno deciso prove comuni, hanno indicato gli argomenti imprescindibili su cui tarare le prove, hanno svolto i corsi di recupero su tali argomenti, indicando agli studenti il piano di lavoro e i criteri di valutazione. Per la Matematica, in cui il lavoro è stato svolto con sicura attenzione, i debiti sono stati superati al 96%.
Sembra una ovvietà, ma è il nocciolo duro della questione. La prevenzione dell’insuccesso è parte ordinaria della didattica. Lavorare sulla prevenzione dell’errore, porre l’attenzione al feedback immediato che fa riflettere su quanto della comunicazione sia passato dal docente allo studente, l’uso dei quaderni di verifica da rivedere tutti i giorni, le mappe concettuali di riferimento, l’arte dell’incoraggiamento, e altro, sembrano residui di una stagione lontana in cui abbiamo lavorato per tanti anni. Cosa è rimasto di questo impegno?
Mi sembra una delle operazioni più qualificanti previste dall’OM. Lo studente ha il diritto di conoscere indubbiamente quali siano le difficoltà in una o più discipline, quali tempi siano necessari per il superamento delle stesse, quale il lavoro da svolgere; ha anche il diritto di conoscer quali siano i propri punti di forza ( anche il peggiore degli studenti ne ha). Nelle schede che le scuole approntano per la comunicazione alla famiglia, non sia dedicato spazio solo alle difficoltà. Possiamo cercare anche un punto di partenza positivo come segno di stimolo, di fiducia? Anche per le verifiche è necessario lavorare preventivamene sui contenuti ritenuti imprescindibili da verificare, su quanto sia possibile “recuperare” in un tempo determinato. Non è semplice ma è indispensabile un’attenzione continua e condivisa.
E’ il lavoro, difficile e complesso, in cui si espliciteranno le azioni delle scuole. Alcune note di perplessità e di problematicità
Il recupero non è mai “tempestivo”. In genere lo studente in difficoltà presenta lacune in varie discipline. Il problema allora è di trovare le strategie per cui uno studente in difficoltà, svolgendo i corsi pomeridiani in alcune discipline non finisca poi per andar male nelle altre. Una delle forme che ha dato esiti migliori sta nel cosiddetto tutoring. Ogni pomeriggio, subito dopo il termine delle lezioni, nella nostra biblioteca, alcuni studenti, soprattutto del biennio, trovano insegnanti di varie aree che aiutano nello studio. Si tratta di un lavoro sul metodo di studio, sulla costruzione di un lento itinerario di approccio ai testi, sulla metodologia dell’ “allenamento” allo studio. E’ necessaria una professionalità altissima negli insegnanti che svolgono un lavoro di tale portata, oltre che attenzione e passione. Insomma, gli allenatori sportivi hanno contratti miliardari e sono ricercati con attenzione. Vi sarà un albo di buoni “allenatori” scolastici?
La flessibilità è come l’araba fenice: che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa. Quando, nell’epoca Berlinguer alcune scuole hanno sperimentato l’organico funzionale, sono state attuate molte esperienze di flessibilità. La stessa richiede spazi ampi e tempi distesi e una flessibilità nei tempi di lavoro degli insegnanti. Per esempio su tre classi, con due ore comuni in parallelo, la prima ora (in uno spazio ampio come una sala riunioni) può essere dedicata alla lezione frontale tenuta da un insegnante. L’ora successiva, dedicata alle esercitazioni, dovrebbe essere svolta in piccoli gruppi con più insegnanti allenatori che possano raggruppare (e ricomporre i gruppi degli studenti successivamente) secondo le esigenze, i livelli via via raggiunti. Tempi, spazi, orari dei docenti distesi, una diversa e più complessa organizzazione scolastica che comporta studio, ricerca, scuole aperte in modo diverso dai progettini che in questi giorni ci chiedono di formalizzare. Quando contratteremo questo impianto scolastico rinnovato con le RSU invece che stiracchiare il FIS ? Flessibilità, così come stanno le cose, nella maggior parte dei casi, si connoterà nel senso di sospensione nell’avanzamento dei programmi in determinati periodi, opera di recupero per alcuni e potenziamento per altri, in orario curricolare nelle classi, secondo un monte ore annuale. Qualcuno propone altre esperienze?
Il Collegio dei Docenti ha giustamente un forte ruolo deliberante su criteri, modelli didattici e organizzativi, programmazione delle attività. Il Collegio, tuttavia è forse l’organo sui cui compiti bisognerebbe riflettere maggiormente nel riordino degli OOCC da tempo atteso; sconta, infatti, nelle attuali prerogative, molte discrasie. Un esempio: il Collegio decide sui criteri di assegnazione dei docenti ai gruppi per il recupero. Come fare per quelle classi che mi hanno fatto sapere che non vogliono fare recupero con lo stesso insegnante curricolare? Che dovrebbe dire il Collegio?
Le scuole, i Collegi, i Dirigenti, per quanto conosco, assumono decisioni diverse sui tempi: alcuni si orientano per far sostenere le prove - e gli scrutini successivi - entro il 25 luglio, dopo un mese circa dedicato ai corsi di recupero; altri svolgeranno le attività nell’ultima settimana di agosto. I Collegi dei Docenti spingono per i primi dieci giorni di settembre, nonostante le difficoltà di comporre nella struttura originaria i Consigli di classe. Potremmo, almeno in ogni provincia decidere collegialmente?
La questione non appare di grande difficoltà formale: Si potrà ricorrere, soprattutto in estate, a bravi docenti presenti nelle graduatorie di Istituto, a qualche docente in pensione. La questione, in sé non problematica, rimanda tuttavia al rapporto tra docente curricolare e docente titolare delle attività di “recupero”, alla capacità di interazione sostanziale al di là della formalizzazione prevista nell’OM. Materiale di discussione
Il recupero dei debiti formativi: Criteri Collegio Docenti (proposta a cura di B. Mezzina ed E. Matteo) Premessa Il Collegio ritiene
Specificità La scuola attua corsi di sostegno e recupero nel corso dell’anno per gli studenti che, a giudizio del Consiglio di classe, ne abbiano necessità. Di norma sono attuati dopo la fine del I quadrimestre. In ogni caso, sarà cura del Consiglio di classe segnalare eventuali necessità di intervento anche prima dei risultati del I quadrimestre. Modalità del recupero/sostegno Diverse si configurano le modalità:
Criteri per la realizzazione delle attività Le attività possono essere destinate a studenti appartenenti alla stessa classe; possono essere strutturate per classi parallele e/o per livelli, in relazione al numero degli studenti destinatari degli interventi, così come deliberato dai consigli di classe. Anche le prove finali vanno differenziate sulla base dei livelli individuati. Compiti del dipartimento
Compiti del Consiglio di classe
Compiti del docente titolare dell’attività di recupero e sostegno
Modalità di gestione degli scrutini finali Ogni insegnante esprime la sua proposta di voto con un breve giudizio motivato che tenga conto per ogni alunno, in relazione ai criteri generali del Collegio, di: - conoscenze, abilità, competenze che si evidenziano nella disciplina anche in ordine ad attività e lavori interdisciplinari - raggiungimento del “livello soglia” - impegno, partecipazione, comportamento scolastico dello studente, partecipazione ed esiti dei corsi di sostegno e/o recupero frequentati - elementi di valutazione relativi a tutto l’anno scolastico. I Consigli di classe sulla base delle proposte di voto dei singoli insegnanti e dei parametri eventualmente individuati dal Consiglio di Classe, in collegamento con i criteri generali, devono valutare la personalità scolastica dello studente tenendo conto collegialmente di: - conoscenze, abilità, competenze che si evidenziano nelle diverse aree disciplinari; - impegno, partecipazione, comportamento scolastico dello studente, assenze che, pur di per sé non determinanti, influiscono negativamente sulla valutazione qualora non precisamente motivate e documentate; - risultati delle attività di recupero eventualmente svolte; In presenza di insufficienze: Viene sospesa la valutazione per coloro che riportino insufficienze. Di norma, non si prevede che le insufficienze possano essere più di tre . Parametro comune di non promozione: - gravi insufficienze nel complesso delle discipline, che non consentono al consiglio di classe di individuare le premesse per una ripresa, attraverso il recupero nei mesi estivi, al fine di un inserimento costruttivo dello studente nell’attività scolastica successiva. Parametro comune di sospensione del giudizio e di avvio al recupero estivo e alle prove di superamento del debito: - difficoltà rilevate in alcuni ambiti e materie di studio, superabili attraverso impegno e sostegno. Si ritiene di indicare generalmente in tre il limite massimo del numero di debiti formativi che l’alunno può contrarre nello scrutinio finale, non limitando comunque l’autonomia del C.d.C. che può decidere per il bene dello studente, caso per caso, se sia utile e formativo ripetere l’anno scolastico. In ogni caso verrà data comunicazione scritta alla famiglia e allo studente con le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio, con un resoconto delle carenze dell’alunno in ogni singola disciplina e con l’indicazione degli interventi di sostegno offerti dalla scuola. Corsi di recupero estivi e scrutini finali per gli alunni con sospensione del giudizio La scuola, dal 15 giugno al 20 luglio svolge corsi di recupero per il saldo del debito. Dal ……….. si svolgono le prove per il superamento del debito e gli scrutini finali. La formalizzazione definitiva degli scrutini finali resta a cura del consiglio di classe entro …… La promozione/non promozione degli alunni con sospensione del giudizio viene deliberata dal consiglio di classe tenuto conto della situazione iniziale del singolo alunno, dei progressi raggiunti con la frequenza dei corsi di recupero desunti dal giudizio formulato dal docente che ha tenuto il corso (qualora li abbia frequentati e non abbia provveduto in proprio) e dall’esito della prova di verifica svolta. Comunicazione alle famiglie
Oggetto: informazioni varie sulle attività del LICEO SOCRATE – Sostegno e Recupero – DEBITI FORMATIVI
Fornisco alcune informazioni sulla gestione dei Debiti Formativi. Come è noto, il Ministro della Pubblica Istruzione, G.Fioroni, ha emanato una O.M. – la 92 del nov. 2007 - in cui ha posto alle scuole, ai docenti, agli studenti e alle famiglie alcuni compiti secondo le nuove norme riguardanti la gestione delle attività relative al recupero, al sostegno. Il Consiglio di Istituto e il Collegio dei Docenti hanno discusso, individuando due obiettivi prioritari:
Da tali premesse discende una considerazione nodale: La responsabilità degli studenti, l’attenzione degli insegnanti a una didattica motivante e serenamente rigorosa, devono far diventare le azioni di recupero residuali e attuate solo in casi limite. Spero che così avvenga. Sulla base di tali imprescindibili premesse vi fornisco notizia sull’itinerario che il Liceo si è proposto di attuare. Ultimi giorni di Dicembre 2007 I docenti, in ogni classe riprenderanno con opportuni approfondimenti e riepilogo i nuclei fondamentali delle proprie discipline e daranno agli studenti che presentino alcune difficoltà esercizi e attività (pochi ma di sostanza) da svolgere durante i giorni di vacanza. Tali esercizi saranno rivisti, approfonditi al ritorno a scuola dopo le vacanze con apposite prove di verifica. Mese di gennaio 2008 Ciascun insegnante, pur nel necessario avanzamento del programma, terrà conto delle difficoltà dei propri studenti durante il lavoro in classe con una didattica differenziata, con attività ed esercitazioni mirate. Sono previsti nel contempo
Le famiglie dovranno richiederlo entro il 7 gennaio 2008. Dopo gli scrutini del primo quadrimestre (fine gennaio – inizi febbraio 2008)
Vacanze pasquali Per circa dieci giorni prima delle vacanze, nelle singole classi, gli insegnanti svolgeranno azioni di sostegno nelle parti imprescindibili del programma, terranno alcune lezioni supplementari per studenti che abbiano qualche difficoltà e assegneranno parti specifiche di approfondimento a casa. Aprile Maggio
Scrutini finali Dal 10 al 14 giugno si svolgeranno gli scrutini finali in cui gli studenti saranno valutati. Risulteranno promossi o non promossi nelle situazioni nette. Nel caso vi siano debiti formativi sarà affissa all’albo la comunicazione “sospensione del giudizio”, con comunicazione alle famiglie dei voti insufficienti che costituiscono Debito Formativo.
Verifiche finali e integrazione dello scrutinio finale Nella settimana dal 21 al 26 luglio / o nella prima settimana di settembre (darò conferma delle date non appena vi sarà una intesa con la Direzione Regionale), si svolgeranno
N. B. Studenti e genitori potranno rivolgersi al Preside, ai Vice, ai coordinatori di classe per ogni informazione e ulteriori chiarimenti. Auguro a tutti un Buon Natale e un felice Nuovo anno
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