Le Linee Strategiche per un politica
scolastica Europea e Territoriale
(risciacquo dei panni….di una proposta di lettura delle
"intenzioni" e delle "realtà")
Premessa
Il programma di lavoro concordato a livello di
Consiglio d’Europa sugli obiettivi da raggiungere, a partire dalle
considerazioni del Marzo 2000 a Lisbona,individua il raggiungimento
realisticamente possibile entro il 2010 dei traguardi strategici
espressi qui in maniera sintetica:
Qualità dell’istruzione e della formazione affinchè
l’Europa possa diventare un termine di riferimento a livello
mondiale(!)
Compatibilità dei sistemi di istruzione e
formazione in Europa per consentire ai cittadini la "migrazione"
attraverso essi.
Reciproca validità delle qualifiche e delle
conoscenze e competenze per la carriera professionale dei cittadini e
la loro ulteriore formazione.
Accesso per tutti i cittadini senza discriminazioni
all’istruzione e formazione permanente
Cooperazione dell’Europa,che potrà essere meta
favorita di tutte le altre regioni del mondo,per gli studenti, gli
studiosi e i ricercatori
L’obbiettivo fondamentale che li riassume tutti è
legato alla svolta risultante dai problemi della globalizzazione e, in
particolare, dai bisogni che essa ingenera:
Coesione sociale
Prevenzione della discriminazione, del razzismo e
della xenofobia
Promozione della tolleranza e dei diritti umani
Istruzione e formazione non solo per il lavoro ma
per la vita sociale e civile dei cittadini d’Europa.
All’interno delle linee strategiche fondamentali
dell’Europa nel campo dell’istruzione e della formazione, si declinano
gli obiettivi particolari e specifici rispetto ai quali si possono
effettuare " a latere" considerazioni sulle azioni messe in campo
a livello nazionale e locale e spunti per concrete azioni future.
MACROOBIETTIVI E TRAGUARDI SPECIFICI |
ESEMPI DI AZIONI MESSE IN CAMPO A LIVELLO CENTRALE
O TERRITORIALE IN ITALIA |
SPUNTI E RIFLESSIONI
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Qualità ed efficacia |
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Istruzione e formazione dei docenti |
Progetti di formazione delle singole
scuole su varie tematiche. Formazione iniziale pre-reclutamento
(Specializzazione per l’insegnamento)
Formazione docenti neoassunti
Iniziative di formazione ad hoc:
Sicurezza,innovazioni,lingue,integrazione,intercultura… |
Interventi territoriali di formazione
integrati con quelli centrali. Iniziative di formazione
nell’ambito dei numerosi Progetti di rete.
Necessità di conoscenza e diffusione delle pratiche di successo. |
Competenze per la società della conoscenza (Basic
skills) |
Avvio degli studi sui profili formativi
e sull’apprendimento personalizzato. Definizione livelli di
conoscenze ,competenze e capacità.
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Desumere dalle ricerche sul campo
effettuate nelle scuole gli elementi per la costruzione dei "
percorsi personalizzati" e la determinazione delle competenze
basilari. |
Accesso alle Tecnologie dell’Informazione e della
comunicazione per tutti |
Piano Nazionale sulle Nuove Tercnologie
Didattiche. Dotazioni informatiche per le scuole.
Avvio e finanziamento delle reti telematiche
Frmazione dei docenti sulle TIC |
Necessità di una reale verifica della
situazione di uso e diffusione delle TIC con strumenti meno
approssimativi di quelli statistici e modelli più realistici.
Collegamenti tra usi scolastici, domestici e lavorativi…. |
Interesse verso gli studi scientifici e tecnici |
Progetto SET. Esperienze progettuali
locali con Università, Reti di Scuole…. Esperienze sulle mappe
concettuali( Novak)in tutti i gradi scolastici. |
Potenziamento degli input nella scuola
primaria per attivare interesse e facilitare l’apprendimento.
Formazione ad hoc dei docenti. |
Ottimizzazione delle risorse |
Monitoraggi sui rapporti costi-benefici
dell’ offerta formativa e della progettualità nel territorio |
Aumento degli investimenti ( anche
quelli che a prima vista possono apparire meno produttivi) e linee
guida per le istituzioni scolastiche autonome circa il loro corretto
impiego.(Formazione sulla Pianificazione economica di gestione) |
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Accesso a tutti al sistema di istruzione e
formazione |
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Apertura all’apprendimento permanente
Attrazione dell’apprendere per tutto l’arco della
vita: sistemi scolastici-famiglia-lavoro-comunità locali |
Esperienze dei centri di educazione per
gli adulti. I corsi serali dell’istruzione secondaria superiore |
Necessità di integrazione tra le azioni
delle diverse agenzie formative nel territorio.Occorre un vero
progetto per l’educazione, l’istruzione e la formazione riocorrenti
e permanenti. |
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Cittadinanza attiva-coesione sociale-pari
opportunità |
L’integrazione scolastica e lavorativa
degli alunni disabili: progetti e buone pratiche. L’interculturalità
e la multiculturalità: l’integrazione scolastica e lavorativa degli
alunni immigrati: i centri territoriali,le esperienze
interistituzionali.
I progetti contro la dispersione scolastica e le problematiche
delle aree a rischio . Accordi di programma ed intese tra le diverse
Agenzie del territorio: Enti locali- Prefetture-altre
Amministrazioni Pubbliche -Associazionismo e volontariato. |
Omogeneizzare i sistemi evitando
l’assistenzialismo a favore delle pari opportunità e di una reale
integrazione delle diversità
con adeguate risorse per adeguate necessità.
Pianificare le azioni per risolvere le difficoltà di
apprendimento con la personalizzazione dei percorsi e la formazione
di tutti i docenti a gestire tutte le situazioni di difficoltà di
apprendimento. |
Apertura dei sistemi di istruzione e formazione al
mondo |
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Spirito imprenditoriale |
Interventi sulla Qualità
dell’istruzione. in collaborazione con le associazioni degli
industriali. I progetti nazionali sull’orientamento tesi a
sviluppare la consapevolezza di sé,l’autonomia e le competenze:
elementi indispensabili per acquisire il senso del "lavoro" e della
responsabilità.
Partnership per esperienze di scuola-lavoro tra l’istruzione
secondaria,le aziende,gli enti locali..Protocolli ed intese,
Progetti di orientamento formativo e lavorativo.Job Orienta.
Applicazione delle norme sull’ obbligo formativo. |
Superare l’occasionalità degli
interventi tesi a stimolare il senso imprenditoriale degli studenti
e delle persone in termini di creatività ed autonomia. Recuperare
i fattori di successo del cosiddetto "made in Italy" per individuare
il modello che ha generato lo spirito di iniziativa e la versatilità
di certe conoscenze e competenze.. |
Conoscenza di almeno due lingue straniere |
Progetti di introduzione delle lingue
nella scuola primaria. Progetto Lingue 2000. Iniziative di qualità
delle scuole e di reti di scuole (esempi anche regionali da
esportare) |
Puntare alla formazine dei formatori,
alla diffusione della conoscenza anche nelle famiglie .Promozione di
iniziative formative con agevolazioni e uso delle tecnologie
didattiche ( e-learning.. etc..) Censimento a tappeto delle
competenze linguistiche dei docenti, dei cittadini,dei giovani, dei
bambini. |
Mobilità e scambi in ambito europeo
Cooperazione e riconoscimento delle qualifiche in
ambito europeo |
Progetti europei consolidati, (Socrates,Leonardo…)scambi
tra scuole e studenti. Iniziative spurie e locali.Corrispondenze tra
classi. |
Incentivare le forme di migrazione
culturale e lavorativa,di studio e di ricerca. Rendere normale la
conoscenza reciproca dei sistemi di istruzione dei vari paesi fin
delle fondamenta storiche e culturali che li hanno generati .
Favorire ed estendere gli scambi tra docenti e famiglie.
Costruzione di sistemi di istruzione e formazione con
"scartamenti" compatibili, condividendo protocolli di accertamento
delle conoscenze e delle competenze e di riconoscimento delle
qualifiche in termini di " sapere" "saper essere" e "saper fare" |
Viene in mente come considerazione conclusiva e
proposta di riflessione una sintesi originale del Programma di azione
nel campo dell’istruzione avviato dagli Stati Uniti d’America per gli
obiettivi che dovevano essere perseguiti entro l’anno 2002 (U.S.Department
of Education Framework of Strategic Plan Goals and Objectives- September
1997) fino allo slogan che sottintende un programma o una semplice
dichiarazione di intenti sull’istruzione: No child left behind
States develop and implement challenging standards
and assessment for all students in core academic subjiects.
Every state has a school-to- work system that
increase studente achievement, improves tecnical skills and broadens
career opportunities for all
School are strong,safe,disciplinated ad drug-free..
A talented and dedicated teacher is in every
classroom in America
Families and communities are fully involved with
schools and school improvement efforts
Schools use avanced technology for all students and
teachers to improve aducation
All the children enter school ready to learn
Every child reads indipendently by the end of the
third grade
Every eght grader masters challenging mathematics,including
the fundation of algebra and geometry
Special populations receive appropriate services
and assessments consistent with high standards
Adults can strengthen their skills and improve
their earning power over their lifetime through lifelong learning
All students will be knowledgeable about the
diverse cultural heritage of this Nation and about the world community
By the year 2000 every school will promote and
increase parental involvement and partecipation…
Riflessioni e considerazioni di sintesi tratte da una
lettura del "territorio" regionale della scuola militante.
Gli spunti utilizzati per sollecitare il
coinvolgimento delle scuole autonome nella programmazione delle
strategie di politica scolastica sono legati agli obiettivi,argomentati
in premessa, che l’Europa si pone in relazione nel campo dell’istruzione
e della formazione entro il 2010 e che avrebbe in parte dovuto
conseguire entro il 2002.
Da queste e da altre considerazioni, sono emerse le
tipologie costanti e ricorrenti dei bisogni della scuola e i
suggerimenti che provengono dagli utenti e dalla società civile per una
lettura non più burocratica del ruolo dell’amministrazione scolastica.
Prerequisiti di metodo:
Accordo quadro con gli enti locali
Conoscenza e documentazione a tutto campo del
sistema scuola delle Marche
Omogeneizzazione della comunicazione istituzionale
per l’istruzione e la formazione (il portale unico)
Indagini specifiche sulle tematiche nelle quali
intervenire
Avvio di gruppi di lavoro interistituzionali
Tematiche costanti su cui progettare e programmare
Formazione integrata del personale della scuola
Progettualità e scambi con l’Europa
Accesso alle tecnologie della comunicazione e
dell’informazione
Analisi del sistema di reti e loro promozione e
sviluppo
Qualità e autovalutazione
Pari opportunità di istruzione e
formazione,integrazione scolastica,orientamento e dispersione,accesso al
mondo del lavoro…
La traduzione degli obiettivi europei di cui si è
fatto cenno alla scala nazionale e regionale, fa parte della funzione di
indirizzo dell’amministrazione scolastica che si esplicita anche
nell’individuazione delle priorità attraverso la ricognizione delle
esigenze del territorio di pertinenza oltre che attraverso le funzioni
di organizzazione e allocazione delle risorse.
Le sue azioni principali sono istituzionalmente tese
a promuovere la risposta alle esigenze formative e a sviluppare
l’offerta nel territorio; ad assistere e supportare le scuole autonome;
a curare la comunicazione e l’informazione.
Un aspetto irrinunciabile e decisamente propedeutico
alla programmazione nel territorio è ,come visto, quello conoscitivo e
di interpretazione dei bisogni per "tarare" gli interventi sugli
obiettivi realistici da perseguire.
Esistono troppe e separate banche dati risultanti da
indagini e censimenti su vari aspetti dell’offerta formativa delle
scuole….
Le informazioni raccolte da enti diversi e per scopi
diversi possono essere finalmente interpolate e rielaborate in modo da
consentire una lettura omogenea e funzionale al supporto per le
decisioni di politica scolastica tra tutte le "agenzie"
istituzionalmente coinvolte.
Contemporaneamente allo svolgimento della fase
ricognitiva e di interpretazione dei dati
(che implicitamente suggeriscono necessità ed
esigenze) utilizzandone man mano le informazioni si può agire "per
progetti e programmi" servendosi, come modelli, degli insiemi di dati
acquisiti per gli ambiti fin qui individuati come prioritari:
IL SUPPORTO AI COMPITI EDUCATIVI COSTITUZIONALI
IL DIRITTO-DOVERE ALL’ISTRUZIONE
INFORMAZIONE CONOSCENZA E RIFLESSIONE
LA FORMAZIONE
LE TECNOLOGIE
In questo contesto si colloca il significato di
"qualità ed efficacia" dei documenti europei che ne declinano gli
aspetti essenziali e non dilazionabili:
La scuola dovrà essere "quello che è la sua
essenza":e chi la governa dovrà perseguire in tempi brevi e non solo con
slogans:
Gli obiettivi inerenti le competenze di base per
la società della conoscenza
La padronanza della scienza, della tecnica e
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
Più investimenti e più mirati in termini di
risorse umane e materiali
La democrazia per l’accesso all’istruzione e alla
formazione a tutti i cittadini garantendo la la cittadinanza attiva,
la coesione sociale,l’educazione permanente.
Per "governo" si intende tutto il sistema che va
dallo Stato,alle Regioni,alle Provincie, ai Comuni, alle autonomie
scolastiche che sono nel mezzo del cammino per raggiungere la
consapevolezza che l’autonomia non è né il silenzio, né la ridondanza
delle attività ma neppure l’attesa di un deus ex-machina,bensì la
capacità e la responsabilità di offrire un servizio anche con poche
risorse senza ricorrere alle "distorsioni" interpretative che il termine
"autonomia" spesso porta con sé ingenerando confusione, timori e spesso
rassegnazione.
Anche ad una prima sommaria lettura, sono emerse
alcune anomalie che denunciano interpretazioni disforiche del termine
"autonomia" che vanno da forme di splendida " autarchia" ad
incontrollate aperture " a tutto tondo" nel territorio ed alla solita "progettite"
malattia endemica del sistema scolastico degli ultimi anni.
I Piani dell’Offerta Formativa spesso, invece di
essere il "biglietto da visita" dell’Istituzione Scolastica,
l’operazione seria a organica di Pianificazione, diventano l’
"antologia" dei progetti occasionali e del marketing spicciolo,
l’insieme dei "luoghi comuni" della scuola che deve "vendersi " per gli
iscritti e gli enti locali, per l’acquisizione di risorse economiche
"comunque sia". In questo contesto si perdono le migliori pratiche e si
fatica a ricostruire una immagine realistica e omogenea dell’istruzione
nel territorio.
D’altra parte l’incombente ruolo degli Enti locali
nella gestione e nella organizzazione del "servizio" scolastico sta
generando incomprensioni e conflitti di competenze ancor prima di aprire
un tavolo comune di ricerca e di studio per concepire linee
programmatiche condivise e convergenti.
Da queste brevi considerazioni e da altre che si
vorrebbero egualmente esprimere ma che travalicano la sfera meramente
tecnica nasce in primis l’esigenza di CONOSCERE E DOCUMENTARE prima di
avviare programmi e progetti.
Questa esigenza di conoscenza dovrà essere
soddisfatta con un intervento sinottico dei diversi soggetti interessati
,intervento che dovrebbe raccogliere dati sull’attuale sistema
scolastico e " leggerli" con un unico "coup d’oeil".
Non si commetta ancora l’errore di "Pianificare,
Progettare e Programmare" al buio: senza una conoscenza ed una
documentazione puntuale dei fenomeni in atto e in fieri nel panorama
dell’educazione, dell’istruzione e della formazione dei nostri
territori.
Si consideri anche come,nel contesto socio-economico,
non sia tutto "oro" quel che riluce e come anche nelle regioni
considerate economicamente "felici" vi siano invece aree di sofferenza e
siano presenti segnali, per fortuna ancora deboli, di peggioramento
delle condizioni sociali ed economiche che costituiscono il " luogo"
primario di azione della scuola…il campo in cui si "…parrà la sua
nobilitate.."
L’analisi di contesto è pertanto indispensabile e
propedeutica rispetto a qualsiasi ipotesi di intervento: sugli
ordinamenti scolastici, sulle innovazioni pedagogiche e didattiche,sulla
qualità dell’offerta formativa ( ndr su "qual è l’offerta
formativa….)sulla formazione del personale, sull’obbligo scolastico e
formativo,l’orientamento e la dispersione, l’integrazione scolastica e
sociale delle fasce deboli della popolazione………..
Per leggere in modo congiunto i fenomeni che
interessano occorre anche condividere ( e ciò appare sconcertante ma non
scontato) il significato delle parole che contraddistinguono la "
scuola" e la fanno tale.
A tal proposito è utile riflettere sui termini
riportati nelle note in calce alla presente e sulla gerarchia operativa
che li lega per sapere ogni volta senza equivoci ciò di cui si sta
parlando.
Altra esigenza,prima di mettersi al lavoro, è quella
di un "risciacquo dei panni linguistici" e una pulizia dalle perniciose
prassi consolidate che si esprimono nei luoghi comuni dei tecnicismi,
del "didattichese", degli " psicologismi" d’importazione, dei transfert
aziendali, della comunicazione, della sociologia rampante etc. Tutto
ciò, spesso usato malamente e per autoreferenzialità, ha inquinato la "
scuola".
Essa va invece ricondotta al suo ruolo che è quello
filosofico del luogo dell’educazione dell’istruzione e della formazione"
e quello politico del dettato costituzionale ben noto a tutti ma
anch’esso spesso letto equivocamente o "pro domo sua"….
Vediamo nel dettaglio ciò che si potrebbe focalizzare
e ciò su cui si potrebbe "con juicio" intervenire, per le scuole
impegnate ad attuare l’autonomia " distillando" i suoi capitoli per
comporre una sorta di "breviario"
1)L’autonomia si sostanzia nella progettazione e
nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e
istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai
diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche
specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il
successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi
generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare
l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.
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Progettazione e realizzazione:
analisi dei differenziali e delle costanti tipologiche. Coerenza
delle attività progettuali ed esecutive con gli obiettivi
caratterizzanti il sistema di istruzione vigente , con la domanda
delle famiglie e del territorio.
Insegnamento con percorsi individualizzati. |
2)Ogni istituzione scolastica predispone,con la
partecipazione di tutte le sue componenti,il Piano dell'offerta
formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo
dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche
ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano
nell'ambito della loro autonomia.
Il Piano dell'offerta formativa è coerente con
gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di
studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e
riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico
della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale
dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse
opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le
corrispondenti professionalità.
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Identikit del POF nella regione.E’ un Piano o un
progetto?
Coerenza e integrazione con il fabbisogno e
l’offerta formativa del territorio. Partecipazione alla
progettualità. |
3) Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della
libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle
famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma
dell'articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi
formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e
alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e
valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno
adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo
formativo.
Nell'esercizio dell'autonomia didattica le
istituzioni scolastiche regolano i tempi dell'insegnamento e dello
svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più
adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni.
A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le
forme di flessibilità che ritengono opportune …
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Percorsi personalizzati e flessibilità.
Classificazione delle diverse forme di pratica.
Innovazioni nei tempi dell’insegnamento:
tipologie e fattori di successo. |
4) Le istituzioni scolastiche adottano, anche per
quanto riguarda l'impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa
che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente con gli
obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di
studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi
e il miglioramento dell'offerta formativa.
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Organizzazione e libertà progettuale. Sostegno ai
processi di innovazione e miglioramento dell’offerta formativa. |
5) Le istituzioni scolastiche, singolarmente o
tra loro associate, esercitano l'autonomia di ricerca,
sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra
l'altro:
a) la progettazione formativa e la ricerca
valutativa;
b) la formazione e l'aggiornamento culturale e
professionale del personale scolastico;
c) l'innovazione metodologica e disciplinare;
d) la ricerca didattica sulle diverse valenze
delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla
loro integrazione nei processi formativi;
e) la documentazione educativa e la sua
diffusione all'interno della scuola;
f) gli scambi di informazioni, esperienze e
materiali didattici;
g) l'integrazione fra le diverse articolazioni
del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali
competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la
formazione professionale.
6) Le istituzioni scolastiche possono promuovere
accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle
proprie finalità istituzionali.
L'accordo può avere a oggetto attività
didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e
aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma restando
l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di
organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità
istituzionali; se l'accordo prevede attività didattiche o di
ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento,
è approvato, oltre che dal consiglio di circolo o di istituto, anche
dal collegio dei docenti delle singole scuole interessate per la
parte di propria competenza.
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Censimento, analisi e diffusione delle tipologie
di:
Progettazione
Formazione
Innovazione
Ricerca didattica e sulle TIC
Documentazione e scambio
Integrazione fra sistemi
Le reti: censimento delle intese formalizzate e
modalità di formalizzazione di quelle spontanee e di qualità.
Temi:
Attività didattiche
Ricerca
Sperimentazione
Amministrazione e gestione
Reperimento risorse e acquisti
Organizzazione |
7) Le istituzioni scolastiche, singolarmente,
collegate in rete o tra loro consorziate, realizzano ampliamenti
dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico delle realtà locali. I predetti
ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie
finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali
iniziative promosse dagli Enti locali, in favore della popolazione
giovanile e degli adulti. |
Forme di ampliamento dell’offerta formativa.
Coerenza con i bisogni del contesto territoriale.
Coordinamento con enti locali. |
Giuseppe Campagnoli
Dirigente Scolastico
Promemoria e repertorio etimologico
Progetto: Intenzione di fare qualcosa
–insieme di operazioni secondo le quali deve essere qualcosa
Programma: elenco particolareggiato di ciò
che si vuole fare
Piano: progetto di qualcosa secondo un
programma prestabilito
Istruzione: Attività tesa mediante
l’insegnamento a lla preparazione culturale generale e specifica
dell’individuo
Educazione :Guidare e formare una persona
attraverso l’insegnamento e l’esempio per indirizzare e sviluppare
le facoltà intellettuali.
Formazione: educazione e preparazione
intellettuale e morale; preparazione e addestramento ad un compito
ad una attività; insieme degli studi compiuti o da compiere.
Pedagogia. Scienza che studia problemi e
metodi dell’educazione dei giovani
|