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Alcune caratteristiche della salute mentale
di
Gianni Rinaudo “ I disturbi mentali costituiscono un importante problema di sanità pubblica per vari motivi: essi presentano un'elevata frequenza nella popolazione generale, in tutte le classi d'età; sono associati a significativi livelli di menomazione del funzionamento psicosociale (cioè, di difficoltà nelle attività della vita quotidiana, nel lavoro, nei rapporti interpersonali e familiari, ecc.); sono all'origine di elevati costi sia sociali che economici, per le persone colpite e per le loro famiglie.” (Michele Tansella e c.). Tali disturbi si possono prevenire e l’ambito in cui ciò può avvenire è senz’altro la scuola o meglio ancora la famiglia. La T.O.U. (Teoria dell’Organizzazione Umana usata dalla Cibernetica Sociale Proporzionalista - www.ciberneticasociale.it - per divulgare il quadro di riferimento globale, paradigma oggi tanto decantato, ma che ai più pare una parola vuota. La TOU è un modo efficace per dare significato operativo e non solo al concetto di globalità.) permette d’ individuare attraverso un’analisi accurata e rapida quali sono gli aspetti di una persona che è necessario sviluppare o rivitalizzare al fine d’impedire la malattia mentale. Vivere proiettati solo su alcuni e non su tutti i sistemi sociali è causa di futuro disagio mentale, di squilibrio. E ciò per chiunque. Certamente tra le caratteristiche che si possono considerare, in una persona che ha buona salute mentale, ci possono essere: 1)Conoscenza di se stessi. La persona che è integrata e adattata alle situazioni ha consapevolezza delle sue motivazioni, dei suoi desideri, delle sue ambizioni e dei suoi sentimenti. Ovvero è capace di auto-critica. L’autocritica implica che l’individuo comprenda quali sono i motivi che lo spingono a comportarsi in un determinato modo e perché reagisce con suoi particolari sentimenti davanti alle persone e ai fatti della sua realtà contingente. E’ bene fissare l’attenzione sul termine realtà contingente e cercarne di coglierne il significato semantico. La realtà muta di per se stessa mentre l’esperienza che di essa si fa e percepisce può essere ripetitiva e condizionata da pregiudizievoli, statici, quadri di riferimenti cognitivi. Certamente sarebbe assurdo pensare che la persona ben inserita, adattata, ma integrata comprenda tutto ciò che si riferisce a se stessa. L’individuo mentalmente sano, diversamente da chi ha disturbi psichici - lievi o grandi che siano - è generalmente capace di maggior comprensione del suo modo di vivere. Una parte importante della sua conoscenza è la capacità che utilizza per apprezzare in modo reale le sue virtù ed i suoi difetti; il soggetto in salute mentale è capace di evolvere nelle sue abilità specifiche e di flessibilizzarle intuendo ciò che lo arricchisce nella prospettiva di più vita per se e gli altri. 2) Autostima. L’autostima consiste nel conoscere, valorizzare se stessi ed essere capaci di partecipare efficacemente alla crescita della società in pienezza ed auto realizzazione. I sentimenti di inferiorità e di falsa fiducia in se stessi sono invece tipici delle persone mal adattate. Questi si manifestano in un duplice modo: a)astenersi dalle attività che richiedono tutta la propria attenzione oppure che ci collocano in una posizione secondaria e marginale; si è convinti di non essere in grado oppure di non essere sufficientemente valutati; b)cercare di superare le difficoltà del punto precedente, vincere gli accennati sentimenti, apparendo presuntuosi con una eccessiva fiducia nelle proprie capacità; altre volte si va ricercando un persecutore o un salvatore reale, mitico, pur che sia. Una persona che si autostima non si disprezza, nemmeno non si sente inadeguata o inferiore agli altri, è capace ed uguale come gli altri confrontandosi con le diverse situazioni che incontra. 3) Sentimento di sicurezza. La persona che si accetta trascorre la maggior parte del tempo sentendosi tranquilla e serena in compagnia delle altre persone; si relaziona con spontaneità e libertà d’azione nelle diverse situazioni sociali. E’ capace di sentirsi libera e senza problemi può esprimere anche sentimenti ostili o aggressivi quando è necessario o utile. Ritiene un fatto positivo essere accettati dagli altri, ma non si sente obbligata a domandare sempre il parere altrui per tutte le cose che fa. E’ capace di sostenere una certa indipendenza d’azione di fronte alle pressioni dei diversi gruppi con cui si relaziona. 4) Capacità di accettare e dare affetto. Il neurotico è incapace di dare affetto e sovente sente le azioni altrui come una privazione affettiva. Il neurotico è molto interessato ai suoi sentimenti, alle sue speranze ed alle sue ambizioni. E’ un po’ come un sistema chiuso, non dà e non riceve.La ricerca o il vivere in modo equilibrato, sviluppando azioni in tutti gli aspetti della vita, invece permette al contrario di accettare e dare affetto come una situazione normale della vita; non per questo sì è però immuni da sofferenza o difficoltà che come tutte le cose della vita si possono gestire.5) Soddisfazione dei desideri corporali. La persona sana può soddisfare i suoi desideri fisici senza avere sentimenti di vergogna, colpa o disgusto. E’ capace a provare piacere dalle cose materiali della vita, ma non ha un desiderio eccessivo di dedicarsi ad esse. I timori verso le diverse funzioni corporali sono caratteristica frequente dell’individuo poco adattato alla vita. 6) Capacità d’ essere produttivo e felice. La persona mentalmente sana è generalmente produttiva e felice. Coinvolge ed impiega le sue capacità in ogni tipo di attività sia di tipo gnoseologico, relazionale che fisico, compreso il lavoro manuale. Entra nel complicato gioco o negozio della vita con un certo gusto ed entusiasmo. Sa energetizzarsi ed educare la sua volontà. Sviluppa sia la mistica che l’auto-motivazione. Sviluppa il sentimento di trascendenza e teleologia, sa prospettare il suo futuro, fissa le sue mete e sa organizzarsi per conseguirle pianificando le sue attività. Un sintomo tipico di cattiva salute mentale è la tendenza a stancarsi facilmente ed a desiderare di evitare gli sforzi e la fatica. Senso di pesantezza e nervosismo sono i sintomi più comuni dei nevrotici. Il tutto sin qui esposto, come per gli articoli che seguiranno sullo stesso tema “ La salute mentale”, non ha la pretesa d’avere la patente della scientificità, nasce dall’osservazione della mia ed altrui vita e dalla lettura delle opere di Waldemar De Gregori e di Efrain Cañavera. E per finire, tanto per non essere troppo seri, ecco alcuni consigli per non cadere nella felicità: Evitate come la morte luoghi dove si pratichino
cose poco chiare, quali il Pensiero Positivo Ricordate: un buon sonno ristoratore potrebbe compromettere mesi di lavoro… (http://www.viviamoinpositivo.org) |
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