33. A mia nipote è stato chiesto di fare una ricerca su "La Telematica". Vorrei aiutarla ma non so da che parte cominciare. Ha qualche suggerimento in proposito? | Privatamente ho risposto per fornirle indicazioni
specifiche. Per tutti i lettori aggiungo qualche
indicazione a carattere generale. La parola telematica nasceva dalla contrazione dei due termini "telecomunicazione" ed "informatica". Storicamente questi due settori nacquero e si svilupparono per vie alquanto indipendenti finché alla fine degli anni settanta cominciarono ad interagire ed integrarsi dando luogo alle applicazioni che efficacemente vennero chiamate telematiche. Ne ricordiamo alcune. Si cominciò con l'elaborazione
distribuita ovvero con programmi software che operavano tra i computer della
banca, o dell'industria piuttosto che del ministero. Fino allora invece c'era stata una elaborazione
centralizzata cioè funzionante su macchine isolate l'una dall'altra. Un
esempio ben noto al pubblico fu il bancomat
che permise operazioni bancarie da postazioni diverse e
lontane. La telematica esprime quanto di meglio l'elettronica riesce a darci oggi e ci porta verso un nuovo modo di vivere. Concretizza quel villaggio globale preconizzato da M. Mc Luhan il quale avviò lo studio dei media in senso moderno. Egli ne analizzò l'impatto sulla società e sul singolo individuo. Infatti le soluzioni telematiche vanno capite in rapporto alla tecnologia ed anche in rapporto all'uomo. In questo studio si scoprono le conseguenze più rilevanti al punto che le applicazioni telematiche hanno modificato la vita sull'intero pianeta.
Indietro anno 2001 |
L'indicazione che lei ricorda circola
da parecchi
anni e si incontra sovente anche oggi.
1) L'informazione digitale
talora deve arrivare a livelli di qualità tali da apparire del
tutto continua. Ad esempio una stampa a più di 2000 punti per pollice
(=2000 dpi) ha una qualità, potremmo dire una 'continuità', del tutto simile alla stampa analogica. 2) Molti dispositivi digitali posseggono elementi continui. Ad esempio
la macchina fotografica digitale (che abbiamo citato nella
risposta 31),
raccoglie l'immagine in una matrice, che è discreta, ma possiede come
obbiettivo una lente la quale lavora nel continuo. Dunque considerare "la tecnologia analogica continua e quella digitale
discreta" è una sintesi che ha del vero ma è un pò semplificativa.
anno 2001 |
34. All'università mi si disse che la tecnologia analogica è "continua" mentre quella digitale è "discreta". E' corretto ? |