Il sistema televiso che gli italiani hanno avuto fino al 2000 è stato esclusivamente analogico (vedi risposta 31). La televisione digitale (Digital Video Broadcasting (DVB)) invece codifica le immagini ed i suoni in bit ovvero usa lo stesso alfabeto dei computers.

Questa iniziale complicazione, cioè l'adozione di segnali binari invece di quelli analogici, viene ben ripagata dalla qualità dei suoni e delle immagini, dal maggiore controllo, dalla maggiore affidabilità rispetto ai vari disturbi: echi, rumore, interferenze. Inoltre la tv digitale richiede potenze di trasmissioni inferiori rispetto a quella analogica. Essa infine permette la partecipazione attiva dell'ascoltatore col semplice uso del telecomando, e l'utilizzazione di servizi informativi testuali.

La televisione digitale viene trasmessa:

1 - via cavo (in USA ormai da anni), 

2 - via satellite (con la ben nota parabola),

3 - via ripetitore terrestre (cioè con gli stessi sistemi della tv analogica).

 

La televisione digitale terrestre in Italiavuole combinare i benefici del digitale con la diffusione analogica via ripetitore terrestre (vedi numero 3). Offre la qualità del digitale con il vantaggio di utilizzare antenna e video in uso con pochissime modifiche. La sua diffusione sta crescendo in Italia a seguito della recente introduzione.

Per tornare alla sua domanda si può concludere così: la televisione digitale (terrestre o no) è compatibile con la tecnologia digitale e quindi con i computers. In pratica vuol dire che essa potrà assorbire alcune funzioni computerizzate come ad esempio la navigazione in Internet.

 

 

anno 2005

112. La televisione digitale terrestre ha legami con i computers?  

113. Una breve scheda su ITIL .

Il nome ITIL sta per Information Technology Infrastructure Library . In sostanza dice che ITIL è una raccolta di libri per la gestione del centro di calcolo.

Da decenni l'infrastruttura ICT, cioè l'insieme dei computers, delle reti, delle stampanti ecc. di una azienda o di un istituto, si sviluppava in modo alquanto disordinato. Gli inventari dell'hardware e del software sono approssimativi e talora caotici. Gli aggiornamenti continui del software vengono controllati molto malamente. Se c'è un problema tecnico, l'utente trova con tanta difficoltà l'esperto che lo aiuti. Molti particolari vengono tenuti a memoria e non vengono formalizzati per cui quando ai tecnici servono tali informazioni non si ritrovano mai.
Mi fermo qui perché la lista delle lamentele sarebbe assai lunga. 

Da anni università ed aziende hanno avanzato proposte metodologiche per superare gli ostacoli ma difettavano per rigidità, burocrazia, e tecnicismo. Insomma non erano facilmente applicabili.
 

ITIL, elaborato nel Regno Unito, si colloca in questo filone ma presenta evidenti pregi rispetto agli altri. Varato negli anni 90, raccoglie il meglio delle regole di gestione finora trovate e delinea una serie piuttosto completa di linee guida.

Raccomandazione centrale di ITIL è l'istituzione del Service Desk altrimenti noto come Numero Verde o Call Desk che ha la particolarità di essere dedicato esclusivamente ai servizi informatici, cioè soccorre l'utente per problemi informatici.

Seconda indicazione importante è l'introduzione di strumenti automatici di monitoraggio delle macchine, dei loro programmi e delle relative connessioni. Senza questi sistemi automatici infatti il controllo puntuale e preciso delle risorse informatiche è una chimera. Le sue componenti hardware e software sono tanto numerose e variano con tanta velocità che il controllo manuale fallisce prima ancora di cominciare.

Infine va sottolineato che ITIL adotta dichiaratamente un linguaggio vicino al cliente il qualee usa i servizi informatici e li paga. Questa linea culturale favorisce l'adozione di ITIL come standard internazionale che oggi appare di notevole attualità.

 

anno 2005