P2P
è l'abbreviazione di peer-to-peer
dove la parola inglese 'to'
viene sostituita da '2' che infatti si pronuncia allo stesso modo.
P2P è un protocollo Internet che
consente ai computer di essere collegati tra loro senza passare da un server
centrale fisso, permettendo la condivisione diretta di files tra tutti gli utenti
interessati a tali files. Poiché si tratta di un protocollo, tutto si realizza installando
semplici software gratuiti sul proprio pc. Su P2P si dicono diverse fandonie
tecniche come ad esempio che 'P2P non segue il paradigma client/server. Questo
protocollo non prevede server e client fissi ma ciò non inficia il modello
client/server che è alla base di Internet perché ciascun nodo (=utente) è sia client (downloader,
quando scarica) che server (uploader, quando condivide). In pratica succede
che i file scaricati sono automaticamente condivisi, anche durante la fase
di scaricamento.
Ma veniamo alla sua domanda Il
sistema P2P è
utile per scaricare files qualsiasi, musicali e non, ed in sé non è
considerato illegale. Tuttavia la legge
italiana, la cosidetta Legge Urbani (legge 128 del 21 maggio
2004), prevede pesanti sanzioni penali per chi copia musica e fimati in rete senza
onorare i diritti di copyright. Il reato è punibile con una ammenda da 2000
a 15000 euro e fino a 4 anni di carcere se fatto a scopo di lucro. Dunque il
sistema P2P è lecito ma chi lo utilizza può incorrere nei rigori di legge.
Per scavalcare tali restrizioni ci sono in giro sistemi che adottano compromessi come ad esempio il sistema
Qtrax, il quale riconosce un certo introito agli autori sulla
base dei guadagni pubblicitari. Resta il
fatto che il P2P continua ad essere sfruttato per copiare
musica e filmati senza pagare i dovuti diritti a chi l'ha creata. Le
associazioni di categoria discografiche stanno cercando in tutti i modi di
arginare questo problema che arreca danni all'industria discografica.
Dall'altro lato nascono associazioni come la "Electronic Frontier
Foundation" (EFF) volte all'affermazione di una assoluta libertà nel mondo
digitale. Si valuta che nel mondo
sono scaricati 20 miliardi di brani all'anno col P2P. Il sistema è previsto
che si espanderà collegando nel futuro telefonini ed altre unità. La conclusione è che la
giurisprudenza relativa al P2P non è del tutto chiarita alla data (marzo 2008) e non lo sarà
finché non si definirà una normativa comune con un sistema semplice per distribuire legalmente musica in rete a prezzi
convenienti.
anno
2008 |