IMPARARE ED INSEGNARE A VALUTARE CRITICAMENTE
Riflessioni ed esperienze nate da un corso di perfezionamento sulla valutazione delle risorse Internet
di Lucia Speranza
L'uso sempre più frequente in ambito didattico di risorse Internet spinge l'insegnante a prendere atto della necessità di analizzare attentamente ciò che propone ai propri studenti e ancor prima a riflettere sulle diverse possibilità che le nuove tecnologie gli offrono per assolvere al suo compito. Una delle principali caratteristiche del mondo Internet è fra l'altro quella di essere una realtà fluida, dinamica, non sempre definibile, che sfugge a qualsiasi operazione di classificazione, "un continuum destrutturato" (1). Dunque non sempre gli abituali criteri di valutazione di testi, sussidi vari, filmati o sonori, possono aiutarci in un compito che appare difficile. Prima di proporre l'utilizzazione di un qualsiasi materiale a fini didattici, siamo abituati a testarne la validità ripetutamente con studenti diversi e in tempi anche lunghi, adattandolo di conseguenza alle esigenze. Nella valutazione di una risorsa Internet non solo i tempi di valutazione devono modificarsi, ma tutta una serie di parametri legati alle caratteristiche proprie del mezzo, prime fra tutte la relativa facilità con cui può essere immessa in rete da chiunque e la rapidità con cui può nascere e morire. La rete può essere considerata un insieme di informazioni pre-strutturate, un closed corpus che offre la possibilità di accedere a grandi quantità di informazioni; e ancor più interessante appare la possibilità di percepirla come un open corpus (2), un ambiente di comunicazione e interazione di vario tipo anche per attività collaborative. In questo caso è necessario imparare a saper gestire tutti i vantaggi e i limiti del cooperare in rete (3), nell'altro è necessario saper reperire e selezionare le informazioni, Proprio per la complessità e l'intrecciarsi di questi diversi fattori risulta indispensabile individuare criteri che, pur senza avere la pretesa di essere esaustivi e validi in tutte le situazioni, possano valutare ciò che il mondo Internet propone.
Nell'ambito di un corso di perfezionamento organizzato dall'Università degli Studi di Firenze, dedicato ai "metodi della comunicazione e apprendimento in rete", è stato consigliato un percorso di analisi a nostro avviso valido e che vorremmo perciò condividere anche con altri colleghi. Presenteremo qui di seguito brevemente le varie fasi di studio, apportando poi un nostro contributo nato dal lavoro in classe con studenti di primo anno della scuola media.
Percorso di riflessione
Il corso si è proposto di avvicinare i partecipanti alle problematiche connesse alla comunicazione e all'apprendimento in rete, proponendo due possibili percorsi:
a) attività di riflessione di carattere generale basate sull'utilizzo della risorsa Web e su forme semplici di interazione telematica,
b) attività di riflessione basate su interazioni e forme cooperative ed organizzative concernenti tematiche più specifiche e
complesse (4). Abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione su uno dei percorsi basilari: analizzare le risorse Internet per la
didattica (5) e di riportarne in sintesi i passaggi più significativi.
L'esercitazione proposta dal tutor che ha seguito i corsisti in questo percorso, ha previsto una prima fase di esplorazione e di ricerca individuale, partendo da un ampio elenco di siti di interesse didattico in genere, per permettere una sorta di familiarizzazione con il mezzo. Si è in seguito invitato i corsisti a documentarsi sul problema della valutazione delle fonti Internet, del "critical thinking", sui criteri di valutazione più diffusi. La bibliografia sul problema in questione è molto ampia e di varia impostazione, in relazione a fattori quali l'età degli studenti, o le finalità che il sito si propone (informative, disciplinari, interattive, ecc) (6). Tuttavia i parametri di base con cui vengono valutate risorse Internet per la didattica generalmente sono:
- AUTOREVOLEZZA: Chi ha prodotto la risorsa? A quale scopo? Le informazioni sono verificabili? Si possono chiedere chiarimenti all'autore?
In molte situazioni non ci sembra di primaria importanza che il sito sia gestito da organizzazioni riconosciute, sebbene questo possa indicare una probabile validità del materiale proposto. Ciò che riteniamo maggiormente importante è la verificabilità delle fonti, delle informazioni e la possibilità di contattare l'autore. In ogni caso più avanzata è la conoscenza dell'utente su un argomento più autorevole sarà il suo giudizio sull' "autorevolezza" della pagina. Non bisogna dimenticare che Internet permette proprio a tutti di divulgare informazioni e idee, stravolgendo i dettami dell'editoria
canonica (7).
- FRESCHEZZA: La risorsa viene aggiornata, con quale frequenza? Compaiono le date dell'aggiornamento e, se ci sono, sono in sintonia con le informazioni presentate?
Chiaramente l'importanza di valutare questo parametro dipende molto dal genere di pagina visitata.
- CONTENUTO: Il contenuto è accurato, oggettivo? Il linguaggio con cui viene proposto è adeguato, lineare? Risponde allo scopo che ci siamo prefissi?
Pensando soprattutto a un'utilizzazione didattica del sito è chiaro che il contenuto appare come uno degli elementi da valutare con particolare attenzione. Ci sembra interessante soffermarci su quanto sostenuto da alcuni colleghi. Valutare il contenuto di un sito implica che si debbano in un certo senso "spogliare" le pagine dei loro aspetti più accativanti per poi valutarle in modo comparativo. A livello di contenuti disciplinari (non di singole informazioni) la "concorrenza" tra Internet e le risorse tradizionali non ha un esito scontato, anche se bisogna considerare in termini comparativi pure la facilità di accesso al contenuto, che in alcuni casi gioca a favore della
rete (8).
- ORIGINALITÀ: La risorsa ha un reale "valore aggiunto"? Supporta concretamente l'attività per cui vorremmo utilizzarla? Presenta stimoli interessanti e potenzialità specifiche?
- ESTETICA: L'aspetto grafico è attraente? E' adeguato al contenuto? Ci sono altri elementi (suoni, filmati) che aiutano la comprensione?
Chiaramente la valutazione dell'estetica di un sito appare molto più legata all'incremento della motivazione, piuttosto che al contenuto sostanziale dell'apprendimento, come sostenuto da vari colleghi. Tuttavia è opportuno valutare se l'aspetto grafico della pagina sia concepito anche in funzione di un aiuto concreto alla consultazione del sito. Uno dei problemi più comuni è infatti proprio quello del disorientamento in cui spesso lo studente incorre durante la
"navigazione" (9).
- UTILIZZABILITÀ: Navigare nel sito risulta veloce? L'interfaccia è amichevole? L'organizzazione logica dei contenuti è chiara e coerente in ogni sua parte con gli obiettivi?
E' molto importante che la risorsa sia stata creata considerando anche l'utente meno esperto, con meno mezzi tecnologici, permettendo di accedere rapidamente alle pagine e di usufruirne con facilità. Nel caso di una risorsa da utilizzare con alunni questo appare molto importante, sia per ragioni evidenti di "tempo e denaro", sia soprattutto per non perdere la concentrazione e lo stimolo.
- SPENDIBILITA': Per quali fini è stata prodotta la risorsa? Le finalità dichiarate sono soddisfatte? Per chi è stata pensata? Soddisfa le esigenze degli utilizzatori previsti?
Chiaramente per utilizzare la risorsa in ambito didattico è indispensabile valutare se è adatta ai nostri alunni.
I partecipanti al corso hanno in seguito analizzato, in modo autonomo e personale, alcune risorse Internet per la didattica, attribuendo a ogni parametro un giudizio sintetico. Per questa operazione si sono serviti della semplice griglia riportata qui di seguito:
CRITERI DI VALUTAZIONE RISORSA
E' stato infine richiesto un giudizio sull'adeguatezza e sull'importanza dei criteri utilizzati per la valutazione e la definizione di una griglia personalizzata che potesse rispondere a esigenze più specifiche. In questo caso il nostro apporto è stato quello di dare un certo rilievo anche a:
- MOTIVAZIONE: Riesce a stimolare adeguatamente lo studente? Ne incrementa la motivazione?
Tutti gli elementi che costituiscono le pagine dovrebbero in realtà operare anche per tenere vivi la motivazione e l'entusiasmo. Questo ci appare dunque quasi come un criterio di base trasversale a tutti gli altri. Ci sembra comunque necessario ribadire che ogni aspetto della risorsa deve in ogni caso sempre rispondere a quelli che sono i bisogni individuati per lo studente.
- INTERATTIVITÀ: La risorsa prevede una interattività da parte dello studente? Qual è il ruolo dell'insegnante? Sono previste strategie collaborative?
Appare complesso valutare il tipo di interattività che ricerchiamo e in quale rapporto essa sia con la riflessività
(11); tuttavia si può individuare uno dei "valori aggiunti" delle nuove tecnologie proprio nella possibilità di interagire in modo attivo con quanto ricercato o presentato: nel nostro caso specifico possiamo individuare la presenza di percorsi di apprendimento a gruppi, scrittura o ideazione a più mani, ecc. Il raggiungimento degli obiettivi d'apprendimento risulterebbe così facilitato.
Ogni fase del lavoro si è conclusa con la pubblicazione di riflessioni, suggerimenti, sul forum web
predisposto (12).
E' apparso tuttavia sempre più chiaro che il contesto d'utilizzazione della risorsa e le caratteristiche specifiche dell'informazione contenuta portano alla necessità di definire, caso per caso, dei criteri più specifici e circostanziati. La griglia di partenza si può dunque arricchire di sottocriteri in funzione del fatto che la fonte sia utilizzata a scopo di ricerca, di consolidamento, di approfondimento. Secondo la funzione potranno risultare importanti la valutazione del tipo di approccio didattico, dei compiti richiesti all'insegnante e agli studenti, di quanto quest'ultimi vengano motivati, indotti a collaborare, ecc.
In particolare l'analisi di materiali preposti al "critical thinking", così come la condivisione di opinioni e riflessioni con i colleghi, hanno dato la possibilità di riflettere su come ciascun medium offra opportunità diverse per le varie forme della conoscenza (13). La scelta fra un libro, un video oppure una pagina web diventa in tal modo più ragionata, conscia, non dettata da mode del momento e conseguentemente maggiormente proficua allo scopo preposto.
Percorsi di ricerca con gli studenti
Se porsi il problema della valutazione di tali risorse coinvolge l'insegnante in prima persona, deve anche e soprattutto favorire lo sviluppo di abilità critiche negli alunni, anche verso le forme di educazione tecnologica più avanzata. Troviamo molto calzante l'affermazione di Seymour Papert per cui: "deve essere una "persona" a consigliare, ed è una "persona" che deve apprendere, magari deve apprendere per poter insegnare: un buon insegnante deve essere anche un buono scolaro" (14). Considerata la reale possibilità con cui perfino giovanissimi, possono accedere a fonti Internet -in modo non sempre controllato-, è basilare stimolarli verso un atteggiamento critico nei confronti di un media fra l'altro molto spesso da loro idealizzato e mitizzato.
Il compito dell'insegnante, fatto di cui noi tutti siamo consapevoli, non sembra più essere principalmente quello di trasmettere conoscenze, ma quello di fornire gli strumenti per acquisire conoscenze. In questa ottica è necessario che il docente aiuti lo studente a consolidare anche le capacità di saper riconoscere il valore o meno di quanto, anche in modo autonomo, può incontrare sulla rete. Se in passato la maggior parte della conoscenza non poteva essere liberamente esplorata dai bambini, oggi con l'arrivo delle nuove tecnologie, è possibile (15). Non basta quindi solo saper scegliere per gli allievi; si deve tendere a consolidare le loro abilità critiche, anche "incrociando" le ricerche, comparando i diversi risultati, perché possano usufruire in modo positivo di tutte le risorse che sono a loro disposizione.
Non crediamo, in accordo con i nostri colleghi, si tratti di aggiungere alla lista l'acquisizione da parte dei nostri allievi di "nuove" abilità; per consolidare le competenze comunicative, relazionali, metacognitive e critiche, compito non certo facile, ma da sempre perseguito, possiamo avvalerci oggi anche di Internet e delle sue risorse (16) e imparare a farne buon uso in modo che esse accrescano anche le abilità all'insegnamento.
A questo scopo può anche essere di aiuto proporre la valutazione critica di un sito fornendo semplici griglie generali, per stimolare l'osservazione e la riflessione, fare in modo che gli stessi alunni valutino i criteri di giudizio e ne suggeriscano altri. In base all'età e alle conoscenze degli studenti, sarà compito dell'insegnante predisporre per loro, o con loro se possibile, un percorso di valutazione.
Le esperienze da noi condotte durante lo svolgimento del corso di perfezionamento sono state limitate nel tempo (un arco di soli tre mesi) e negli obiettivi (stimolare la riflessione critica). Abbiamo condotto il percorso con studenti di 11 anni della prima classe della Scuola Media inferiore tutti entusiasti di Internet e convinti -elemento sul quale era nostra intenzione intervenire- della "indiscussa" validità o quasi delle informazioni che vi si possono reperire. I risultati raggiunti, seppur limitati, hanno indicato la validità dell'esperienza. L'età degli studenti favoriva il nostro percorso, se vero è che fra i 9 e i 12 anni è "il momento in cui il giovane dispone di quel pensiero operatorio (...) che consente di apprendere in situazione riflettendo e sistematizzando sulla base delle esperienze compiute" (17). Abbiamo deciso il soggetto su cui approfondire la ricerca (per motivi interdisciplinari che non stiamo qui a precisare è risultato interessante ricercare informazioni su Asterix); sono stati consultati i motori di ricerca e la rete ha restituito una quantità notevole di siti da visitare.
E' apparso subito chiaro come la quantità di informazione generica o deviante (pagine in cui il nome Asterix non aveva alcuna attinenza con il personaggio dei fumetti) indicasse la necessità di definire non solo i contorni della ricerca, ma anche la propria conoscenza di base del soggetto. Quanto affermato precedentemente in relazione al criterio di autorevolezza ha qui trovato una sua convalida. La riflessione di gruppo ha chiarito come sia necessario per tutti imparare ad apprezzare, a diffidare, a scegliere in modo critico.
Inoltre, sebbene la necessità di perfezionare le tecniche per la ricerca sia sicuramente da non trascurare in ambito didattico, non risulta sufficiente, come dimostrato dai risultati dell'attività svolta con il gruppo. Gli alunni hanno compreso come sia necessario imparare a classificare, selezionare, definire puntualmente cosa si vuol trovare. Si affina così l'abilità di contestualizzare il soggetto e di non perdere il significato, anche quando la ricerca ci porta fuori strada o è deviante. In particolare vorremmo sottolineare come nel momento in cui la ricerca sembrava non portare a risultati validi, ancora una volta la riflessione di gruppo, lo scambio di idee su come procedere abbia permesso di superare il disorientamento. Spesso in ambito di nuove tecnologie gli allievi, anche molto giovani, e l'insegnante affiancano concretamente le loro capacità specifiche, si completano vicendevolmente, fatto questo che innalza la motivazione di tutti i componenti del gruppo.
Una volta individuati i siti di possibile utilità (tre per l'esattezza) il divertimento -definiamolo tale visti i tempi e gli obiettivi limitati- degli alunni è stato quello di scegliere il migliore nel fornire informazioni valide, stimoli e curiosità per l'approfondimento anche personale. A questo scopo abbiamo fornito un semplice questionario, adattato da un criterio di valutazione ben più articolato e complesso tenendo conto dei siti che andavamo a valutare e dello scopo per cui lo facevamo (18).
Guardare e usare la pagina
- E' rapido scaricare la pagina? SI NO
- Tutte le immagini sono utili? SI NO
- E' facile capire chi è l'autore? SI NO
- C'è una mappa che ci permette di muoverci nel sito? SI NO
- Se vai in un'altra pagina puoi facilmente ritornare a quella principale? SI NO
Che cosa c'è nella pagina
- Il titolo della pagina ci dice di cosa parla? SI NO
- C'è un'introduzione che spiega di che cosa si tratta? SI NO
- Ci sono informazioni utili per il tuo lavoro? SI NO
Se non ci sono che cosa puoi fare ora?
_________________________
- Avresti trovato più informazioni in biblioteca su questo soggetto? SI NO
- Le informazioni sono attuali? SI NO
- E' importante per la tua ricerca che lo siano? SI NO
- Ci sono collegamenti (links) per visitare altri siti? SI NO
- Ci sono informazioni che pensi non siano giuste? SI NO
- Sei sicuro che le informazioni siano vere? SI NO
Cosa puoi fare per essere certo che siano vere?_____________________
Sulla base delle tue risposte spiega rapidamente perché è utile o non utile utilizzare il sito per il tuo lavoro.
Le risposte non possono ovviamente essere prese a modello per generalizzare il risultato; tuttavia ci hanno suggerito varie riflessioni. Inizialmente abbiamo notato una sorta di diffidenza da parte dei ragazzi, proprio perché si cercava di valutare ciò che nel loro pensiero appariva quasi perfetto. Nel corso dell'analisi, tuttavia, hanno mostrato di saper essere molto critici, di saper confrontare le loro risposte e di saperne spiegarne la ragione. E aspetto non certo meno interessante, hanno saputo integrare le informazioni trovate sul libro di testo e nella biblioteca scolastica: in piccolissimo una differenziazione-integrazione (19).
I nostri alunni si avvicinano a Internet non solo per ricercare informazioni, come nel nostro piccolo esperimento, ma ne valorizzano, forse in modo maggiore rispetto a un adulto, l'aspetto comunicativo, interattivo, ludico, come molti dei colleghi hanno messo in rilievo. Probabilmente i criteri individuati non sono in questa prospettiva più ampia sufficienti da soli alla valutazione. Ci è chiaro dunque come sia necessario precisare e approfondire il nostro percorso di ricerca, continuare il processo di arricchimento continuo, necessario ad alimentare anche la personale convinzione e motivazione e far sì che queste novità accrescano anche le conoscenze e le abilità necessarie all'insegnamento (20).
Lo scopo è sempre quello di aiutare al meglio l'alunno ad essere parte attiva del proprio apprendimento e a fargli considerare anche la rete uno strumento da valutare come ogni altro, in modo critico e personale.
BIBLIOGRAFIA
Calvani A.(1999), I nuovi media nella scuola, Carocci editore
Calvani A., Rotta M.(1999), Comunicazione e apprendimento in Internet, ed.Erickson
Papert S., in "Telema", n. 12, primavera 1998, in Internet, URL: http://www.fub.it/telema/Numeri.html
Papert S., Teoria unificata dell'apprendimento, in "Nexus", n. 6, 1994, in Internet, URL:
http://www.znort.it/Nexus/
Rheingol H., Internet e l'educazione: la necessità dell' individuo di pensare criticamente, In Internet,
URL: http://www.mediamente.rai.it/docs/biblioteca/biblioteca.asp?id=291&tab=bio
Rivoltella P.C. (1999), "Nuovi media, cambiamento nella didattica e cooperazione in rete", Rivoltella P.C., a cura di, Problemi ed esperienze di cooperazione on line, G.S. editrice, pp.18-20
Indirizzi Internet
Evaluation of Effective Instructional Web sites, URL: http://ccwf.cc.utexas.edu/(jonesc/research/evaluation.htm
Kathy Schrock's Guide for Educators,URL: Http://discoveryschool.com/schrockguide)
Università degli Studi di Firenze, Laboratorio di tecnologie didattiche, URL: http://www.scform.unifi.it/lte/perfez.htm
Note
1 Calvani A., Rotta M. (1999), Comunicazione e apprendimento in Internet, ed. Erickson,, p.65
2 ibid, p. 50
3 Rivoltella P.C. (1999), "Nuovi media, cambiamento nella didattica e cooperazione in rete", Rivoltella P.C., a cura di, Problemi ed esperienze di cooperazione on line, G.S. Editrice, pp.18-20
4 Tutte le indicazioni possono essere reperite nelle pagine del Laboratorio di Tecnologie Didattiche dell'Università di Firenze, Dipartimento di Scienze dell'Educazione, URL:
http://www.scform.unifi.it/lte/perfez.htm
5 Si veda URL: http://www.scform.unifi.it/lte/perfez.htm
nel percorso di studio relativo a "analizzare le risorse Internet per la didattica". E' possibile anche reperire informazioni sul testo Calvani A., Rotta M. (1999), cit., appendice B, "esercizi e percorsi didattici", pp. 239-248
6 A titolo di esempio in una bibliografia ampissima forniamo una sola indicazione sulla valutazione di risorse Web: Evaluation of Effective Instructional Web
sites, URL: http://ccwf.cc.utexas.edu/(jonesc/research/evaluation.htm
7 Calvani A., Rotta M., Comunicazione e apprendimento..., cit., p. 72
8 AA.VV., documento conclusivo gruppo A2 del 30/04/00, Forum Web, cit.
9 Evaluation of Effective Instructional Web sites, URL cit.
10 Ripreso e adattato dal materiale predisposto per il corso, cit.
11 Calvani A. (1999), I nuovi media nella scuola, Carocci editore, pp. 20-25
12 E' possibile reperire tutti i documenti pubblicati in Internet, URL: http://www.scform.unifi.it/lte/perfez.htm, nella sezione Forum Web
13 Calvani A., I nuovi media..., cit., p. 23
14 Papert S., in "Telema", n. 12, primavera 1998, URL: http://www.fub.it/telema/Numeri.html
15 Papert S., Teoria unificata dell'apprendimento, in "Nexus", n. 6, 1994, URL: http://www.znort.it/Nexus/
16 Documento conclusivo gruppo A2, Forum Web, URL, cit.
17 Calvani A., I nuovi media..., cit. p. 48
18 Kathy Schrock's Guide for Educators, Url: Http://discoveryschool.com/schrockguide/)
19 Calvani A., I nuovi media ..., cit., pp. 70-71
20 Internet e l'educazione: la necessità dell'individuo di pensare criticamente intervista a Howard Rheingol, URL:
http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/r/rheingol.htm