TED
Genova, 26 febbraio 2003
Intervento del Ministro
Cari docenti,
la riforma della scuola recentemente approvata in Parlamento è basata su
un principio fondamentale: un moderno sistema educativo deve formare
prima di tutto la persona umana e su di essa costruire il capitale
sociale di un paese; deve cioè svolgere - accanto ai propri compiti di
insegnamento delle competenze di base e di trasmissione dei saperi
specifici utili all'inserimento nell'attività lavorativa - una funzione
di formazione dei valori individuali, quindi di propulsione delle
relazioni interpersonali, di spinta alla partecipazione dei cittadini,
di integrazione fra individui, comunità e istituzioni.
Sono i principi dei valori della responsabilità individuale, del
rispetto per le diversità, della solidarietà che la scuola saprà
insegnare, cioè il rispetto per la vita in tutte le sue forme, la nostra
più importante fonte di ricchezza per il futuro.
Proprio in questo passaggio della nostra storia, l'insegnamento più
prezioso diviene quello della costruzione della persona, e dei suoi
valori. Soltanto un paese di individui formati al senso di
responsabilità soggettiva può sperare in una rinascita della famiglia
come cellula fondante della società.
Se la scuola saprà essere agente di questo processo formativo della
relazione individuo-famiglia, allora potremo sperare in una più forte
partecipazione politica e culturale, nell'adesione convinta alle regole
scritte ma soprattutto a quelle tacitamente stabilite della convivenza
pacifica e del vivere civile, nel dialogo costruttivo tra le istituzioni
e le reti informali che operano nella società.
Infatti, tanto più forti saranno i valori individuali, tanto più forte
sarà il capitale sociale di cui potremo disporre.
E' senza dubbio vero che l'Italia deve urgentemente recuperare il grave
ritardo accumulato rispetto ad altri paesi in termini di preparazione
delle risorse umane - come dimostrano ampiamente i dati sull'alfabetizzazione
media del Paese, sulla quota di laureati nella popolazione attiva e sul
numero di ricercatori in attività - ma il nostro futuro appare sempre
più legato anche alla crescita di cittadini maturi e responsabili, al
rafforzamento della famiglia come istituzione sociale, ad una ritrovata
dimensione del collettivo, ad un'estesa accettazione di rapporti
fiduciari e di comportamenti di cooperazione.
La partecipazione al destino della società, l'impegno sociale che tante
volte vediamo venire meno, è innanzi tutto una partecipazione
individuale.
Il nostro progetto di riforma ha dunque messo la formazione della
persona umana al centro del disegno di modernizzazione della società
italiana.
Il modo migliore per servire il Paese ci è infatti sembrato quello di
costruire un sistema educativo orientato alla crescita individuale e
sociale dei cittadini e fortemente caratterizzato sotto il profilo
culturale.
E, collocando la persona al centro del progetto, la nostra riforma ha
delineato per il sistema dell'istruzione un compito nuovo, che va ben al
di là di un ruolo unicamente "professionalizzante" : il compito di
assumere la guida di una nuova politica giovanile ispirata allo sviluppo
ed alla maturazione delle identità individuali.
Oggi il mio intervento ha l'obiettivo di presentare alcune esperienze di
innovazione tecnologica, strettamente legate alla riforma della scuola,
ai valori che ho appena illustrato e che daranno un valido contributo al
processo di cambiamento che abbiamo messo in atto. Alcune di queste
esperienze che uniscono solidarietà, tecnologia e crescita della persona
sono esposte qui a Genova, in questa mostra dedicata alle Tecnologie
Educative e Didattiche, e saranno oggetto di specifici incontri e
seminari nelle tre giornate della manifestazione.
Nei giorni scorsi abbiamo presentato i primi risultati della
sperimentazione della riforma in 251 scuole dell'infanzia e delle
elementari; più dell'85% di esse ha adottato con successo il docente
prevalente, che ha svolto la sua attività nella stessa classe per 17-21
ore settimanali, introducendo inglese e informatica nei nuovi programmi.
Oltre l'80% delle scuole ha inoltre introdotto il docente responsabile
dei laboratori e anche questo dato dà un segno tangibile del cambiamento
concreto prospettato dalla riforma. La funzione di tutor degli alunni e
di coordinatore del team dei docenti caratterizza in modo forte
l'innovazione, partendo dalla scuola d'infanzia sino alle scuole
superiori.
L'innovazione tecnologica consente inoltre un'organizzazione didattica
più flessibile, finalizzata ad interventi personalizzati verso gli
alunni, sia in termini di gruppi di lavoro, sia per quanto riguarda i
laboratori e la ristrutturazione delle sezioni.
In quest'ambito abbiamo verificato concretamente come l'innovazione
tecnologica possa offrire un valido contributo in tutti i casi in cui
sono necessari interventi "dedicati" a specifiche situazioni ambientali
degli alunni.
La scuola in ospedale
Uno di questi è il progetto "Scuola in ospedale", che, partito con una
sperimentazione lo scorso anno, sarà esteso, nel corso del 2003, ad
oltre 100 ospedali italiani; si tratta di un progetto di videoconferenza
scuola-ospedale che può essere utilizzato da alunni lungodegenti, con il
supporto di docenti specializzati, per attutire il fenomeno di
isolamento di chi, già afflitto da una patologia che richiede un lungo
ricovero, si trova lontano dalla sua classe, dai suoi compagni e dai
suoi docenti.
Utilizzando tecnologie di trasmissione su larga banda, adottando dove
possibile collegamenti su fibra ottica, con il supporto di tecnologie
Wireless all'interno dell'ospedale, è possibile costituire un'efficace
collegamento fra la classe di appartenenza dello studente e la stanza
dell'ospedale dove egli è ricoverato; in questo modo, compatibilmente
con la patologia di cui è affetto, è possibile attuare collegamenti
quotidiani con la sua classe, con scambio di elaborati, testi,
esercitazioni, sotto la guida del docente specializzato che opera
all'interno dell'ospedale.
Dalle prime sperimentazioni si è visto come tale connessione sia
particolarmente efficace non solo per aiutare lo studente ospedalizzato,
ma anche nei confronti dell'intera classe che viene sempre più coinvolta
nel processo di guarigione del compagno lontano e attiva un processo di
responsabilizzazione che favorisce una crescita collettiva.
Ad esempio presso l'Azienda Ospedaliera Salesi di Ancona sono stati
seguiti in videoconferenza tramite tale sistema nell'anno scolastico
2001/2002, 208 alunni ospedalizzati, che si sono collegati a 15 classi
di scuola media, assistiti da 11 insegnanti.
Tali tecnologie di trasmissione si dimostrano molto utili anche in altri
casi in cui occorre superare situazioni di disagio o di isolamento degli
studenti; mi riferisco ad esempio alle comunità terapeutiche, alle
scuole ubicate nelle carceri, all'assistenza domiciliare, oppure alle
isole minori e alle comunità montane, dove stiamo sperimentando orari
settimanali "misti" nei quali alla frequenza tradizionale si affiancano
forme di frequenza "on-line", in cui il docente assiste a distanza lo
studente assicurando il suo apprendimento e la fruizione di una corretta
didattica.
In tale ambito è necessario citare anche il recente sostegno
dell'innovazione tecnologica al ripristino della piena funzionalità
scolastica nelle zone interessate dagli eventi sismici dello scorso mese
di ottobre; presso la scuola di S. Giuliano di Puglia, che è stata
ricostruita in una locazione provvisoria, sono state installate reti
Wireless collegate a computer portatili ed un collegamento a larga banda
via satellite, per ripristinare tutti i normali strumenti di didattica
innovativa a sostegno di una comunità scolastica già provata dal
terremoto.
Anche nelle scuole di Lipari, interessate dagli eventi eruttivi della
vicina isola di Stromboli, sono stati ripristinati in tempi brevi,
grazie alle moderne tecnologie, collegamenti a larga banda ad Internet,
utilizzando tecnologie satellitari. Dalla scuola elementare "Canneto" di
Lipari, inoltre, viene seguito il primo esperimento italiano di
didattica a distanza, per un alunno affetto da una grave forma asmatica
che vive con i suoi genitori su una barca a vela che si sposta nel Mar
Mediterraneo, che viene seguito costantemente, nel normale orario di
lezioni, da insegnanti presenti in questa scuola; anche in questo caso
l'utilizzo delle tecnologia di collegamento Internet a larga banda via
satellite permette in modo efficace l'erogazione di una didattica
innovativa, la ricezione di programmi televisivi dedicati (come ad
esempio il Divertinglese, di cui parleremo più avanti) e la fruizione di
un normale programma scolastico, perfettamente analogo a quello di altri
studenti.
Il sostegno ai disabili
Rientrano in tali iniziative inoltre il sostegno, grazie all'uso delle
tecnologie, degli alunni disabili, che si avvale di risorse, realizzate
dalla struttura informatica del Ministero, disponibili su Internet per
docenti e famiglie; è disponibile ad esempio il portale Handitecno,
ospitato sul sito dell'Indire di Firenze, dove è possibile consultare
esempi di utilizzo e casi di successo di tecnologie nell'ambito del
sostegno ad alunni disabili.
Tramite queste tecnologie e' aumentata in modo notevole l'integrazione
degli alunni disabili nelle strutture scolastiche; ben il 2,81% degli
alunni negli istituti professionali e il 3,31% degli studenti negli
istituti d'arte rientrano infatti in tale casistica, a conferma di come
tali istituti offrano le migliori opportunita' d'integrazione.
Sono presenti sul sito Handitecno e consultabili liberamente molteplici
iniziative di innovazione tecnologica sperimentate nelle scuole
italiane, di sostegno ad alunni disabili, come ad esempio l'utilizzo di
speciali telecamere collegate a matrici di punti per consentire al
disabile visivo di "leggere" le informazioni presenti sul video di un
computer; oppure l'utilizzo di elaboratori elettronici per migliorare la
comunicazione di alunni autistici, che molto spesso riescono a
trasmettere meglio idee e sensazioni con il computer, rispetto alla
normale relazione interpersonale. In questo caso la tecnologia
costituisce un efficace sistema per "mettersi in contatto" con l'alunno
autistico, stimolare le sue capacità e le sue abilità ed aiutarlo nel
reintegro con le attività della classe e nello svolgimento di un
programma di apprendimento personalizzato.
Altre iniziative che si stanno svolgendo in questi giorni nelle scuole
italiane e che rientrano nel quadro dell'innovazione tecnologica di
questo ministero e nell'anno europeo dei disabili, includono i sistemi
di comando vocale, particolarmente utili per alunni con problemi motori,
e l'utilizzo di tastiere semplificate per alunni con problemi di ritardo
mentale.
Sempre sul portale Handitecno è possibile mettersi in contatto con
scuole che hanno già affrontato con successo tali problematiche,
arricchendo così la comunità dei docenti che queste tecnologie.
La community dei docenti
Sono in grande aumento in generale le attività di "community" dei
docenti sulla rete, favorite senza dubbio dalle nuove tecnologie; ha
riscosso un forte successo l'iniziativa di posta elettronica denominata
Posta Docente, che da novembre ad oggi ha ricevuto oltre 160.000
adesioni; essa è l'elemento indispensabile per una comunicazione
riservata e sicura fra docenti ed è il presupposto per nuovi servizi ed
iniziative, che hanno come denominatore comune la possibilità di
usufruire di tale innovativo canale di collegamento, con caratteristiche
di autenticazione del docente rigorosamente definite.
Una di queste iniziative riguarda, ad esempio, la fruizione del catalogo
bibliografico nazionale da parte delle scuole; si tratta di un progetto,
sviluppato insieme al Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, di
integrazione delle scuole nell'ambito del Sistema Bibliotecario
Nazionale (SBN).
Tramite le funzionalità di questo sistema sarà possibile, dai personal
computer ubicati nelle scuole pilota, accedere via Internet al catalogo
bibliotecario nazionale, effettuare le ricerche dei libri desiderati,
richiedere il prestito dei libri necessari, che verranno recapitati e
ritirati direttamente presso la scuola richiedente, e catalogare i libri
della biblioteca scolastica nel SBN, in modo da consentirne una maggiore
fruizione da parte dell'intera comunità scolastica.
Tale sistema è già attivo in via sperimentale in oltre 50 scuole del
Lazio e verrà esteso progressivamente, a partire dal prossimo mese di
marzo, a tutte le scuole italiane, che sono già totalmente connesse ad
Internet e nelle quali è in fase di implementazione il progetto "banda
larga" per arrivare entro la fine del 2003 al 60% delle scuole connesse
in banda larga (attualmente solo il 18% delle istituzioni scolastiche ha
tale tipo di collegamento).
L'alfabetizzazione tecnologica
L'innovazione tecnologica può quindi dare un forte impulso al progetto
di Riforma della scuola appena approvato dai due rami del Parlamento;
per un corretto utilizzo di tali tecnologie è però critico il fattore
umano e per tale motivo il Ministero sta investendo in modo deciso sul
progetto di alfabetizzazione informatica del personale della scuola, che
ha avuto oltre 176.000 adesioni fra docenti e personale ATA; grazie a
tale intervento formativo, realizzato prevalentemente con modalità di
e-learning, entro la fine del 2003 le istituzioni scolastiche saranno in
grado di innovare concretamente la didattica tramite le moderne
tecnologie, con un forte beneficio in termini di apprendimento degli
studenti.
A tale processo formativo per gli insegnanti si affiancano inoltre
molteplici iniziative per gli studenti stessi, fra le quali ultima, in
ordine di tempo, è quella del Divertinglese, programma realizzato in
collaborazione con RAI Educational, per potenziare concretamente
l'insegnamento della lingua inglese per i bambini delle scuole
elementari. Con l'erogazione di appositi programmi sulla TV satellitare,
che tutte le scuole sono in grado di ricevere tramite la revisione delle
attrezzature satellitari nelle scuole curata dalla stessa RAI, e con
l'integrazione di questi programmi con materiale disponibile su un
apposito sito Internet, il docente prevalente o specialistico può
preparare le sue lezioni in modo accattivante, coinvolgendo maggiormente
i bambini nello studio e nella comprensione della lingua inglese, che è
sempre più importante nel processo di integrazione europea al quale il
nostro Paese sta partecipando.
Un'altra iniziativa di rilievo che occorre segnalare è quella del
rafforzamento delle competenze nel settore della matematica,
particolarmente importante per i giovani che si iscrivono alle facoltà
scientifiche o di studi economici, per il quale stiamo sperimentando
innovativi sistemi di e-learning come l'ambiente MathLab, in
collaborazione con il Politecnico di Milano, per il tutoraggio a
distanza, nell'ambito della matematica, degli studenti dell'ultimo anno
delle scuole superiori.
Va segnalato anche che il Ministero sta preparando, secondo quanto
indicato nell'articolo 26 comma 5 della Finanziaria 2003, la Direttiva
sull' Università a distanza, che consentirà, anche nel nostro Paese,
analogamente alle maggiori nazioni europee, l'utilizzo di tale
innovativa modalità di fruizione degli insegnamenti universitari, che
contribuirà senz'altro a ridurre il fenomeno dell'abbandono scolastico
di cui soffre il nostro sistema universitario.
Le tecnologie informatiche possono quindi contribuire in modo
determinante non solo a ridurre fenomeni di emarginazione e di
dispersione scolastica, ma anche ad accrescere in modo sensibile il
livello culturale e tecnologico dei ragazzi italiani; sono necessarie
però una forte cultura di base nell'ambito dell'innovazione tecnologica
e la consapevolezza che qualsiasi processo di cambiamento deve essere
sostenuto da un ampio consenso sociale, in un settore determinante per
lo sviluppo del Paese come quello della scuola.
Le tecnologie permettono di per sé di aumentare l'efficienza del sistema
scolastico, riducendo i tempi e i costi di comunicazione e al tempo
stesso di migliorarne l'efficacia, aumentando gli stimoli culturali e
scientifici per i nostri giovani; questa strada va percorsa con
determinazione per affiancare il processo di Riforma in atto.
Ma le tecnologie da sole non bastano, desidero ricordarlo proprio qui al
Ted, il luogo dove si celebra il matrimonio tra scuola e tecnologia, tra
innovazione tecnica e didattica.
La visione umanistica della società civile che abbiamo, una società
centrata sulla persona umana e sui suoi diritti inalienabili, è
strettamente legata alla prospettiva di società più giusta e prospera
cioè, inevitabilmente una società nella quale i cittadini avranno avuto
la possibilità di acquisire i caratteri della maturità individuale,
dell'appartenenza sociale e dell'utilità al prossimo.
Ecco perché il nostro impegno è dedicato a riformare un sistema anche
tecnologicamente, ma con un fine che va ben oltre la tecnologia: un
sistema dal quale dovranno uscire giovani dotati di capacità
logico-critiche, educati cioè a formare per se stessi opinioni
autentiche e sincere ed a rispettare le opinioni degli altri; giovani
adulti bravi innanzi tutto a prendere decisioni stabilendo corrette
relazioni fra gli elementi conoscitivi di cui dispongono; persone capaci
di integrarsi in realtà complesse. In una parola, persone in grado di
utilizzare il cambiamento tecnologico per valori alti , e non soltanto
di accettarlo per l'utilità e l'efficienza che offre. |