Pino Bruno, Le parole della Rete (Il dizionario di Internet), Ed. Mondadori informatica, Milano, 2001, £. 14.900
Internet è un neologismo rapidamente divenuto parola molto usata: scienziati o uomini della strada, tutti lo citano, tutti lo cercano...
Si tratta di una parola che emana un fascino straordinario, portentoso, difficile da spiegare.
Esattamente sino a circa dieci anni fa, praticamente non se ne conosceva quasi per niente l’esistenza! Oggi, invece, sembra che non si possa respirare senza fare riferimento a questa "magia". Ci sarà pure una ragione che permette di spiegare un fenomeno di così grande portata, ma, in questa sede, prendiamo semplicemente atto di tale situazione.
Pino Bruno, giornalista televisivo di RAI 3, impegnato anche in collaborazioni con la carta stampata, ha seguito la nascita e l’evoluzione del "mondo Internet"con grande attenzione sin dai suoi albori. Ciò gli ha permesso di cogliere la complessità dell’evento che si andava sviluppando e di divenire, in breve, tempo un esperto di tale media. Così come si è evoluto il fenomeno Internet, altrettanto rapida e complessa è stata l’evoluzione del linguaggio che attorno allo stesso si è sviluppato: una vera e propria nuova lingua costituita da neologismi, acronimi, espressioni gergali, termini specialistici.
Nel libro di Bruno il panorama per il raggiungimento di siti specifici è davvero incredibilmente vario e puntuale e permette di navigare, senza particolari difficoltà, anche ai neofiti della Rete, consente di soddisfare ogni tipo di curiosità e, soprattutto, dà l’esatta misura di quanto viene proposto e offerto ai navigatori.
Ad un primo approccio, magari poco approfondito, il testo potrebbe apparire come semplice recensione di una notevole quantità di siti: è solo una falsa impressione perché l’Autore, molto discretamente conduce il lettore lungo un percorso che appassiona anche i più inesperti; lui sembra nascosto dietro le parole (da notare, persino, i caratteri in corpo molto piccolo che indicano il suo nome in copertina), ma la semplicità non è mai banalità, tutt’altro, indica, invece, un gran rispetto per il lettore, chiunque egli sia e qualunque livello di competenza egli abbia.
La struttura complessiva, poi, si dispiega attraverso le singole voci, in una serie di elementi sempre ricorrenti: spiegazioni, critiche, suggerimenti. Tutto ciò è già tanto, ma Le parole della Rete è un libro che invita alla navigazione, suscita il desiderio di provare, permette, e in questo diventa davvero prezioso, di passare dalla curiosità alla reale capacità di utilizzazione; lo strumento informatico, cioè, cessa di essere inteso tabù o strumento magico e diviene strumento dominabile, macchina al servizio dell’uomo, capace di aiutarlo, con semplicità, nella soddisfazione delle mille esigenze della quotidianità,
Internet, non più"Grande Fratello" nelle mani di pochi eletti, non "sancta sanctorum" per i potenti e dei potenti, piuttosto, comincia a diventare un indispensabile elemento per ciascuno, strumento attraverso il quale tutti gli uomini potranno abbattere ben altro che le semplici distanze geografiche.
Non si può concludere questa breve e disordinata carrellata sul libro di Pino Bruno senza segnalare con decisione le pagine relative ai "Consigli per i genitori dei bambini che usano Internet" e "Consigli per i bambini che usano Internet" (pagg. 40 – 42): è un argomento di grande rilevanza che vede minori e adulti in situazione di grave pericolo; i primi "incappano", anche involontariamente, in luoghi scabrosi e perversi gestiti da gente senza scrupoli di alcuna natura, i secondi uniscono alla difficoltà oggettiva del gestire tali situazioni il frequente imbarazzo derivante dalla incapacità di affrontare tecnicamente situazioni tanto difficile.
Un discorso a parte merita il giusto dosaggio di immagini all’interno del testo: servono ad alleggerire la lettura e facilitano enormemente la navigazione. L’elenco dei newsgroups italiani più frequentati, inoltre, rappresenta uno strumento prezioso per orientarsi senza particolare fatica nella miriade di gruppi di discussione.
La ricchezza di Le parole della Rete permetterebbe di proseguire a lungo nella elencazione dei motivi che lo rendono libro da privilegiare per chi voglia trovare aiuto per la propria navigazione e dare sistematicità alle proprie conoscenze "internettiane", spesso risultato di processi di apprendimento molto casuali, dificili da consolidare perché diventino patrimonio consapevole personale.
Tutti questi elementi suggeriscono Le parole della Rete come testo indispensabile prima e durante le nostre navigazioni. Diventerà, nel tempo, un gradito aiuto che permetterà ai navigatori il salto di qualità che fa diventare ciascuno protagonista delle proprie azioni e non spettatore passivo dei prodotti "confezionati" da chi intende ogni rapporto interpersonale come momento per avvalersi della propria posizione di potere per sopraffare, sempre e comunque, gli uomini più deboli.
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