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AL
TOP NEI MOTORI
INDICE
1.
INTRODUZIONE
Il
70% degli utenti non consulta più di tre pagine di risultati dopo
una ricerca sui motori. E' quindi fondamentale che il link al
proprio sito si collochi tra i primi risultati e in più motori e
directory possibili per avere una adeguata visibilità e “popolarità”. Un
adeguato posizionamento sui motori di ricerca, alla base di un’azione
di Web Promotion, affiancato ad un corretto utilizzo dell’’e-mail,
normalmente costituiscono un vantaggio competitivo nei confronti dei
concorrenti poiché meno del 10% dei siti Internet attua una
strategia coerente a questo fine. Ma
il vero lavoro da svolgere, quello che vi permetterà di riuscire
ad acquisire il maggior numero di riferimenti, è da compiere prima
dell'inserimento, ossia nella vera e propria realizzazione della
pagina Web. Con questo corso breve spiegheremo quali sono le
principali tecniche e gli accorgimenti da adottare per riuscire a
ottenere un posizionamento ai primi posti. Il
lavoro che vi aspetta sarà comunque lungo e richiederà una buona
dose di pazienza, vista anche l’attuale lentezza
con cui i motori procedono all’inserimento dei siti nei
loro data base (a volte anche più di tre mesi!)
Esempio:
Inserendo
la parola chiave “top nei motori” in Google (e quindi anche in
Virgilio e Yahoo), ai primi
posti su 14.700 siti compare il sito dello Studio Cappello J Nota:
alcuni contenuti del presente corso sono tratti da: “Posizionamento sui motori di ricerca” di R. Sevenoaks
Le pagine gateway sono normali pagine web, scritte in
linguaggio HTML come tutte le altre, che però vengono ottimizzate
traguardando una specifica
parola chiave ("keyword") ed uno
specifico motore di ricerca al fine di risultare in cima ai
risultati forniti dal motore per quella particolare parola. I
motori di ricerca ricevono dai webmaster e dagli utenti segnalazioni
di siti da indicizzare. Il processo è, di solito, totalmente
automatizzato e viene svolto interamente attraverso il web.
Altrettanto automatico è il processo di catalogazione e
indicizzazione del sito, che avviene tramite un apposito software di
cui ogni motore dispone, chiamato "spider", che visita i
siti ed inserisce le caratteristiche delle pagine nella banca dati
del motore. Ancora automatica è la risposta del motore alle
interrogazioni degli utenti, le quali scatenano una ricerca sulla
banca dati in base alle parole chiave fornite in maniera molto
simile ad una query su di un database relazionale. L'ordine con cui
vengono presentati i link segue un criterio di maggiore o minore
pertinenza delle pagine o del sito alla richiesta, calcolata tramite
regole proprietarie e non di pubblico dominio, differenti per
ciascun motore. Tramite
un attento studio delle pagine migliori classificate, è possibile
definire con buona approssimazione quali parametri sono utilizzati
da ogni motore per definire la classifica. Variabili come la
lunghezza complessiva della pagina, i contenuti del titolo e delle
intestazioni, i link presenti sulla pagina, la frequenza e la
distribuzione delle parole chiave nel testo e così via possono
venire adattate per uno specifico motore e per una specifica keyword. Una
pagina gateway normalmente si presenta come una breve
pagina introduttiva che riassume i contenuti del sito e presenta
dei link alle vere e proprie pagine del sito stesso. In questo modo
al visitatore viene offerta la possibilità di valutare in maniera
rapida se i contenuti del sito sono di suo interesse o meno, in
maniera analoga a quando accede alla home page
[AA1]
.
E' da rilevare che molte home
pages sono geneticamente inadatte ad un buon posizionamento
perché, benché di aspetto accattivante, contengono poco testo e
molte immagini, che non forniscono al motore la "materia
prima" in base a cui indicizzare la pagina. I
motori di ricerca sono spesso bersaglio di tentativi eticamente non
condivisibili di posizionamento. Sfruttando l'indicizzazione
automatizzata e non sorvegliata, molti sottopongono centinaia di
pagine a ripetizione, registrano pagine con keyword non attinenti ai
contenuti ma molto diffuse (sex, mp3, free etc.), intercettano lo
spider quando visita il sito e gli servono pagine ottimizzate per il
posizionamento che l'utente normale non vedrà mai perché vengono
immediatamente sostituite da altre, graficamente migliori ma senza
nessuna ottimizzazione e così via. Queste tecniche possono avere un
successo solo momentaneo perché chi gestisce i motori non gradisce
l'indicizzazione di cianfrusaglie con poca o nessuna utilità per
l'utente. I siti che mettono in atto queste strategie vengono spesso
completamente banditi dai database dei motori. L'unica metodologia universalmente accettata
e, talvolta, incoraggiata è quella delle pagine gateway che, in
maniera completamente pubblica e trasparente, forniscono
un servizio a chi le visita. Per questo motivo, è anche
consigliabile che chi ne fa uso, non combatta strenuamente per
ottenere la prima posizione in assoluto, che non da vantaggi molto
superiori alla quindicesima, ma lasci che gli algoritmi del motore
decidano la pertinenza delle pagine alla ricerca impostata
dall'utente.
La campagna di posizionamento prevede fasi precise: DEFINIZIONE DELLE PAROLE CHIAVE E DEI MOTORI Il
primo passo consiste nella definizione delle parole chiave per le
quali verranno ottimizzate le pagine. Vanno definite in piena
collaborazione tra il consulente e il gestore del sito perché
saranno il "biglietto da visita" del sito stesso. In
generale è opportuno che:
·
non siano più di
5 o 6 per ciascuno dei macroargomenti trattati dal sito per non
disperdere gli sforzi in più direzioni.
·
non siano troppo
generiche al fine sia di traguardare un pubblico specifico sia di
inserirsi in un ambiente meno "competitivo" e che non
richieda troppa manutenzione. E' comunque da rilevare che, poiché
la lingua più diffusa in Internet è l'Inglese, i vocaboli italiani
raramente danno problemi di posizionamento.
·
siano
accompagnate da una o due parole chiave secondarie, che normalmente
sono una frasetta che comprende la keyword principale. In questa sede vengono anche decisi i motori di ricerca per
cui ottimizzare. Poiché il 90% del traffico diretto ai motori di
ricerca è realizzato dai 10 motori principali, è del tutto inutile
prendere in considerazione piccoli motori che generano poco o nessun
traffico. Può essere utile, però, in alcuni casi particolari,
traguardare alcuni motori di argomento specialistico o di ambito
regionale che abbiano anche una discreta popolarità. REALIZZAZIONE DELLE PAGINE
Il
consulente, sulla scorta delle informazioni fornite, realizza una
pagina di presentazione del sito da utilizzare come base per la
costruzione dei gateway. Approvato il testo, questo viene inserito
nelle pagine gateway con modifiche di forma e non di contenuto che
sono necessarie ai fini dell'ottimizzazione. Il numero delle pagine
da realizzare è pari a: (n° motori scelti) x (n° di parole chiave
scelte). Le pagine vengono quindi sottoposte all'approvazione del
gestore del sito e caricate sul web server in modo da essere
accessibili tramite Internet, ed il consulente le sottopone ai
motori di ricerca. REPORTING
Con
cadenza variabile vengono sottoposti al gestore del sito dei report
che consentono di seguire l'andamento del posizionamento sui motori
scelti. Qualora qualcuna delle pagine non dovesse dare i risultati
attesi il consulente procede agli aggiustamenti necessari. I motori
impiegano un tempo variabile tra le 2 settimane e i 3 mesi per
indicizzare la pagina, per cui questa fase, compreso qualche piccolo
aggiustamento che si renda necessario, si può considerare conclusa
al massimo 3 mesi dopo le prime sottoposizioni. MANUTENZIONE
Il posizionamento di una pagina su di un motore non è costante
nel tempo ma può subire delle variazioni. Ciò è dovuto alle
piccole modifiche al software che ogni motore applica per mantenersi
aggiornato e, soprattutto, alla sottoposizione di nuove pagine che
ricevono una classificazione migliore. Se il gestore lo ritiene
opportuno, è possibile procedere, con una frequenza variabile tra
il settimanale ed il bimestrale, al controllo
del posizionamento e ad effettuare le correzioni necessarie. Il
gestore può comunque tenere sotto controllo le statistiche relative
agli accessi al proprio sito e valutarne l'andamento nel tempo.
Usate
il plurale Se
utilizzi il plurale delle parole che hai scelto avrai più
possibilità di essere trovati dopo una ricerca fatta su di un
motore. In questo modo chi utilizzerà una parola plurale tipo
products troverà siti che contengono sia la parola product che
products. Diversificate
Una
parola da sola attrarrà poche persone, infatti non tutti pensano
come pensi te. Cerca di entrare nella mente di chi potrebbe essere
interessato al contenuto della tua pagine e scrivi su un foglio di
carta tutte le parole che potrebbero essere utilizzate per fare una
ricerca. Utilizza
forme diverse Non
tutti faranno delle ricerche utilizzando i termini "prodotti
biologici". Giusto o sbagliato c'è un alto numero di persone
che potrebbero fare delle ricerche con i termini
"prodotti-biologici", "frutta biologica",
"pasta biologica" etc. Combinazioni
Alcuni
motori memorizzeranno solo i primi 250 caratteri della pagine web.
Per questo è meglio ottimizzare la presenza delle parole chiave
nella parte iniziale della pagina stessa. Concentratevi sul titolo,
sui meta tags e sui tag Header. Utilizzate
le frasi In
un recente studio, condotto sui principali motori di ricerca la
maggior parte degli utenti effettua delle ricerche utilizzando non
solo una parola ma delle frasi che meglio indicano il tema della
loro ricerca. 4
parole Utilizza
non più di 4 parole chiave per ogni pagina. Utilizzare più di 4
parole chiave può rendere la rilevanza e il peso di ciascuna meno
importante. Ogni motore di ricerca memorizza solo una parte della
pagina. Non perdere tempo. Più pagine ha il tuo sito, più parole
chiave potrai utilizzare. Lingue
non solo italiano, ma quelle del target di riferimento Keywords: quali funzionano? Ottima domanda. Il discorso è che quello che ci interessa è ottenere
delle visite rilevanti,
cioè che i visitatori del nostro sito siano effettivamente
interessati al contenuto delle pagine. In teoria se io inserissi queste parole all'interno della lista delle
mie keywords è molto probabile che riuscirò ad ottenere maggiori
visite. Fino a quando queste saranno le parole più utilizzate, le
mie pagine saranno tra le più visitate. Questo è un modo di pensare sbagliato per due motivi:
Quindi utilizzate keywords che siano strettamente collegate con il
contenuto delle vostre pagine. Quali? Quelle che chi è interessato
ai vostri servizi potrebbe utilizzare per rintracciarvi.
5. Pagina introduttiva vs DOORWAY PAGE
Ecco l'elenco delle migliori tecniche, in ordine di importanza, per
creare una pagina introduttiva ottenendo il più alto
posizionamento:
·
keywords nel nome
di dominio
·
keywords nei meta
tags
·
keywords nel nome
della pagina
·
keywords nel
titolo della pagina
·
keywords nel tag Headline (<H></H>)
·
percentuale delle
keywords
·
keywords nel
contenuto della pagina
·
link popularity
Quale
è la differenza tra una pagina introduttiva e una "doorway
pages"? Doorway
Pages
(dette anche Anchor Pages) Le Doorway (letteralmente "entrate") non
sono altro che pagine in cui non vi è contenuto ma assolvono
l'unica funzione di rimandare ad un'altra pagina. Il trucco sta nel
creare molte pagine (10 o 15 è un buon numero) e formattare ogni
singola pagina con delle parole chiave o con frasi chiave
differenti; il procedimento, che sarebbe controproducente se
eseguito su una sola pagina, consente ai vari motori di ricerca di
indicizzare più pagine contenti descrizioni diverse ma collegate,
spesso automaticamente con il Metatag Refresh, ad un unico indirizzo
che naturalmente coincide con il vostro sito. Anche le doorway se
abusate possono portare alla cancellazione del vostro sito dal
database del motore di ricerca: il ridirezionamento automatico è
infatti considerato una pessima politica di promozione. Le "doorway pages" sono costruite utilizzando un numero di
parole più piccolo possibile, spesso senza dire nulla del contenuto
del sito a cui fanno riferimento. Hanno semplicemente una singola
immagine e un link al resto del sito. Altre volte contengono tre o
quattro keywords molto utilizzate che non hanno nulla a che fare con
le pagine del sito principale. Sono disegnate con un solo scopo:
raggiungere la posizione più alta presso i motori di ricerca. Le pagine introduttive, invece, hanno un maggior contenuto delle "doorway
pages" e sono utilizzate principalmente per due scopi: (1)
fornire ai motori di ricerca una ragionevole introduzione sul
contenuto che i visitatori possono trovare visitando le tue pagine e
(2) aiutare i siti con un buon contenuto di esserre posizionati
prima di quelli che contenuto non hanno....
ATTENZIONE:
mentre costruisci una pagina introduttiva devi essere molto attento.
Se un motore di ricerca considerano la tua pagina una "doorway
pages" potresti essere fortemente penalizzato. Molti webmaster
fanno della "keyword relevance" (la percentuale delle
keywords rispetto al numero delle parole contenute nella pagina),
l'arma migliore per ottenere il migliore posizionamento possibile. Noi sappiamo che questo non è necessariamente vero, però può essere
d'aiuto. Una pagina può anche non avere per niente le keywords ed
essere ugualmente indicizzata. In questa situazione, una pagina
introduttiva può essere utile per posizionare la pagina stessa
abbastanza in alto da essere tra le prime 10 o 20. Ecco un esempio: Supponi che qualcuno ha effettuato una ricerca su un motore con le
parole "auto da corsa" per trovare i siti che si occupano
di auto che partecipano a gare di automobilismo. E supponi che, nel
nostro esempio, il nostro utente trova solo due pagine:
Secondo voi quale sito comparirebbe per primo? Il primo contiene due volte la combinazione "auto da corsa"
mentre il secondo solo una volta. Ma è il secondo sito a comparire
prima per due ragioni: (1) le parole "auto da corsa"
compaiono all'inizio del testo e (2) nel primo sito ci sono 35
parole mentre nel secondo solo 12. Così la percentuale delle
keywords nel primo sito è più bassa di quella del secondo. A questo punto la domanda nasce spontanea. Perché non utilizzare
pagine con percentuali del 100%? La risposta è semplice: perché i
motori di ricerca la considererebbero "spam" cancellando,
anche definitivamente, il vostro sito dai loro indici. Qual’è il limite? L’
8%!
E'
importante ricordarsi di inserire sempre il tag <TITLE></TITLE>,
all'interno del quale va citato il titolo della pagina, ad esempio: <TITLE> </TITLE> Questo
marcatore, inserito nell'<HEAD></HEAD>, deve contenere
le più importanti keywords del sito, visto che molti motori di
ricerca danno molta importanza a questo tag. Mettete nelle prime 2-3 posizioni le parole chiavi della
vostra pagina web. L' importante è attrarre l'attenzione
indicando esattamente a cosa punta la pagina. Evitate infine,
l'errore di molti di inserire come titolo "La mia homepage"
- "il mio sito" - "il sito di XXX" ecc...
realizzate un titolo differente per ogni pagina a secondo
dell'argomento. Modifiche
di enfasi del testo e dell' intestazione <H1></H1>, <B></B>, <I></I>,
ecc. Le
modifiche dell' intestazione sono usate per indicare l' argomento
principale della sezione o pagina. Ci sono sei tipi disponibili,
dall' intestazione < più importante > H1 che diminuisce nell'
importanza < alla modifica > dell' intestazione H6. Il testo
incluso < in modifiche > H1 riceve la maggior parte dell'
enfasi. Quindi il testo che appare negli H1 sarà molto più
importante di quello compreso tra gli H6 o il testo normale. Molto
simili sono le modifiche in corsivo e in neretto, <B></B>
ed <I></I>, che sono
usate per dare risalto al testo. Alcuni motori di ricerca si servono
delle parole evidenziate con il corsivo e il neretto per aumentare
l'importanza di certe parole nella ricerca. A
tale proposito, cercate di evitare i titoletti grafici, perche i ragni
non sanno leggere le immagini. Se proprio voleste usarli, impiegate
l'attributo ALT, per esempio: <IMG SRC="titolo.gif" ALT="Sport for you"> La Modifica Di Immagine Alt : <IMG
alt=" testo alternativo... ">
Il tag ALT dell' immagine all'inizio era utilizzato per
inserire del testo alternativo nel caso l'immagine non
comparisse.Poiché descrive una parte importante della pagina
(solitamente il titolo di un' immagine), i motori di ricerca
considerano il testo dell' alt importante. Nei comandi ALT inserire le parole che inserite tra i meta
tag, magari scrivendo una frase espressiva che contiene più parole
chiavi. Basta che ci si ricorda che quando l'utente punta il mouse
sull'immagine ciò che scrivete in ALT sarà leggibile. Le
Prime 200 Parole: Il
primo paragrafo della vostra pagina dovrebbe contenere le parole
chiavi. Dovrebbe essere conciso, preciso e che descrivi in modo
riassuntivo il contenuto della pagina. Alcuni motori di ricerca,
soprattutto quelli che ignorano i meta tag fanno utilizzo della
prima frase che incontrano in una pagina web. Tecniche
Che Non funzionano: Una
volta era possibile ottenere gli alti rankings dai motori di ricerca
inserendo nelle pagine Web delle parole chiavi " nascoste
". In trucco era quello di includere le parole chiavi nei
commenti (che non sono visualizzati dal browser).
I
meta tags sono una parte fondamentale in un sito Web. Consentono
(seppur sempre meno) una migliore indicizzazione nei motori. Non
tutti i meta tags però sono legati ai motori di ricerca: ne
esistono altri che permettono di impostare cookies, cambiare pagina
o aggiornare la stessa dopo un tot di secondi, inserire effetti
grafici all'entrata o all'uscita dalla pagina, stabilire il
copyright e altro ancora... Vediamo
di esaminare da vicino questi marcatori nascosti: <META> Innanzitutto
bisogna indicare la posizione in cui vanno inseriti i meta tags. E'
importante che essi siano presenti nell'<HEAD></HEAD>. Vediamo
di esaminare i meta tags uno per uno:
·
<META NAME="DC.Title" CONTENT="Titolo"> Specifica
il titolo al documento. A differenza di <TITLE></TITLE>
non attribuisce un nome alla finestra aperta e quindi non apparirà
nel browser.
·
<META NAME="description" CONTENT="Descrizione
del documento"> Specifica
una breve descrizione del sito che non deve avere più di 300
caratteri. Questo riassunto dei contenuti del sito verrà utilizzato
dai motori di ricerca per indiricizzare il sito.
·
<META NAME="keywords" CONTENT="Parole,
chiave"> In
questo meta tag vanno inserite le principali parole chiave degli
argomenti trattati dal sito separate una dall'altra con una virgola.
E' indispensabile utilizzare solo le parole adatte e non superare i
1.000 caratteri.
·
<META NAME="robots"
CONTENT="index/noindex/follow/nofollow"> Questo
meta tag permette ai robots dei motori di ricerca di indicizzare o
meno il documento. I valori sono: index la pagina viene indicizzata. noindex la pagina non viene indicizzata. follow le pagine linkate al documento in
questione vengono indicizzate. nofollow le pagine linkate al documento
in questione non vengono indicizzate.
·
<META NAME="revisit-after"
CONTENT="15 days"> Invita
il robot del motore a ritornare ed indicizzare la pagina nel periodo
impostato nell'attributo CONTENT (in questo caso 15).
·
<META NAME=GENERATOR CONTENT="nome del tuo editor"> Specifica
l'editor utilizzato per creare il documento. Se il supporto di
Risorse.net con i tutorial e le mailing list presenti ti è stato di
aiuto per realizzare il tuo sito, puoi inserire:
·
<META NAME=GENERATOR CONTENT="SC
- www.studiocappello.it">. <META
NAME="copyright" CONTENT="Copyritght.Autore.1998"> Specifica
chi è il detentore dei diritti d'autore dei contenuti pubblicati in
quel documento.
·
<META HTTP-EQUIV="expires"
CONTENT="Sun, 01 Jan 2000 01:10:00 GMT"> Indica
al browser quando il documento dovrà essere cancellato. La data va
inserita nel formato Gmt, e quindi giorno, numero del mese, anno e
ora. Il tutto in inglese.
·
<META HTTP-EQUIV="Set-Cookie"
CONTENT="cookievalue=xxx;expires=Sunday, 01-Jan-00 01:10:00 GMT; path=/"> Imposta
un cookie con la data di scadenza (sempre in formato Gmt e in
inglese).
·
<META http-equiv="REFRESH" content="5"> Aggiorna
una pagina dopo i secondi stabiliti nell'attributo CONTENT. Per far
sì che dopo i secondi stabiliti il visitatore venga mandato su una
nuova pagina il codice da usare è: <META
http-equiv="REFRESH" content="5;
url=pagina.htm">
·
<META name="language"
content="it"> Indica
la lingua usata nel documento. Nel caso di possibilità di scelta,
si può usare: <meta
name="language" content="it, eng">
·
<META name="AUTHOR" content="Nome
e cognome autori"> Specifica
l'autore materiale della pagina.
·
<META name="reply-to" content="indirizzo
email autori"> Indica
l'indirizzo email da utilizzare per contattare gli autori materiali
della pagina.
·
<meta http-equiv="Page"
content="revealTrans(Duration=x,Transition=x)"> Per
ottenere un effetto in entrata di pagina, bisogna sostituire la
dicitura Page con Page-Enter, mentre per l'uscita di pagina si
utilizza Page-Exit. Nel meta tag si può anche impostare la durata (Duration)
e il tipo (Transition) di animazione. La durata va espressa in
secondi, quindi per un effetto di 3 secondi si digita Duration=3. I
tipi di transizione sono molti e ti consigliamo di cercare il tuo
preferito impostando Transition su un valore a random, per esempio
Transition=9. Il modo migliore per imparare come usare
questi metodi di ottimizzazione è nel studiare le pagine che hanno
realizzato gli alti rankings per le parole chiavi che siete
interessati. Potete fare questo aprendo il codice html dal vostro
broswer (basta un click destro e scegliere HTML per IE). Dove sono
situate le parole chiavi della pagina? Come sono usate nel titolo,
nelle intestazioni e nelle prime 200 parole? Studiare il codice
sorgente delle pagine di grande successo può darvi l'idea di come
ottenere ottimi risultati per migliorare i rankings delle vostre
proprie pagine.
Vediamo
ora di trattare tutte quelle tecniche da non utilizzare per
migliorare il ranking del proprio sito. Innanzitutto è
espressamente sconsigliato inserire parole chiavi che non abbiano
attinenza con le tematiche trattate nel sito (per esempio scrivere
"sex" in un sito di sport). Un
altro trucco da non utilizzare, è la creazione di pagine Web che,
grazie ai cosidetti "auto forwarding page", trasportino
l'utente su un'altra pagina dopo un tot di secondi. Per far cià,
viene utilizzato il meta tag refresh:
<!-- //--> </SCRIPT>
<!-- indirizzo="pagina.htm" // l'url
caricato al termine dei secondi setTimeout("location=indirizzo",secondi*1000)
<!-- u"+"rl=pagina.htm'>") //--> Per
chi volesse mantenere la massima compatibilità con tutti i browsers,
anche quelli che non leggono sintassi Javascript, allora consigliamo
l'utilizzo del marcatore <NOSCRIPT></NOSCRIPT>, il quale
viene ignorato dai browser compatibili con Javascript e letto da
quelli più obsoleti o con Javascript disabilitato. Ecco come fare:
<CENTER><BIG><BIG><A
HREF="pagina.htm">Collegati</A></BIG></BIG></CENTER> </NOSCRIPT>
Sempre
a proposito delle tecniche da non seguire, i tanto comodi frames,
rappresentano dei nemici per il tuo ranking.
In caso di riquadri infatti, la pagina principale non contiene altro
che il frameset per caricare le altre pagine. Se i frames fossero
proprio indispensabili, è importante inserire una dettagliata
descrizione del sito all'interno del marcatore , il quale altro non
è che il testo visualizzato dai browser non compatibili con i
riquadri. La descrizione inserita all'interno di questo tag, darà
qualcosa in pasto ai ragni dei
motori.
</TITLE>
Ciò
potrebbe comportare la cancellazione dal database dei motori di
ricerca.
Avrete oramai compreso che non è semplice inserire tutte
le parole chiave all'interno della parte iniziale della pagina (meta
tags, title e righe iniziali), soprattutto se si utilizzano delle
immagini anziché semplici scritte. Ci sono diversi siti che elencano semplicemente le keywords
all'inizio della pagina, condizionando la grafica del sito web. I metodi per aggirare questo problema sono diversi ma il
migliore è quello dell'utilizzo dei tag hidden. Tag che non sono
visibili per l'utente che con il suo browser visualizza la pagina in
questione. Questo tag va nel "corpo" della pagina,
all'interno dei tag <body> </body>:
<imput type="hidden" value="la
lista delle keyword va qui">
Per la precisione questo tag va inserito immediatamente
dopo il tag <body>, prima di ogni altra cosa. Alcuni motori
infatti, tengono conto solo dei primi 200 caratteri circa di una
pagina, così e necessario posizionare i tag hidden prima di
immagini e loghi grafici. La cosa migliore dei tag hidden è che sono completamente
invisibili e quindi non condizionano la grafica; alcuni motori di
ricerca li considerano alla stregua di testo. Altri motori di ricerca invece, rilevano e penalizzano
questo espediente. Prima di utilizzare il tag hidden per questo
scopo analizzare motore per motore e effettuare le modifiche se
necessario. Fate delle prove, se il tag hidden non da risultati non
continuate ad utilizzarlo. E ricorda che i motori di ricerca
modificano continuamente le loro regole. L'unico modo per vedere cosa funziona è
testare. Se trovi la formula giusta usala nuovamente.
Abbiamo
visto che, qualsiasi cosa facciamo, siamo noi a doverci adattare
agli spider dei search engine. E' possibile però far adattare i
robots alle nostre esigenze, indirizzandoli (Cloaking)
all'interno del sito, a nostro piacimento. Se
foste in possesso di un
dominio, è possibile creare un file di nome robots.txt
che va inserito nella root principale (www.dominio.com/robots.txt).
In questo file, vanno inserite le istruzioni per
"governare" il ragno. Ad esempio:
User-agent:
* Disallow:
/
User-agent: * Disallow:
User-agent:
* Disallow:
/cgi_bin/ Disallow:
/secret/
User-agent:
ArchitextSpider Disallow:
/cgi_bin/ Disallow:
/secret/
User-agent:
Scooter Disallow:
/
User-agent: Slurp Disallow: Disallow: /
<meta name="robots"
content="noindex, nofollow"> Il
Cloaking, se usato in maniera scorretta inviando informazioni
sbagliate agli indicizzatori, può portare al “banneraggio” del
sito
·
Il fatto di focalizzarsi
su una nicchia aiuta anche in questo caso: avere un prodotto o
un servizio unico con pochi concorrenti presenti e quasi una
garanzia per un buon piazzamento.
·
Una estrema specializzazione
della pagina aumenta la rilevanza delle parole chiave di ricerca
perche’ testo, link e META tags sono completamente dedicati ad uno
o pochi specifici prodotti invece di disperdersi in varie direzioni
(mi ricordo che un partecipante ad un seminario una volta mi chiese
come mai il suo sito non riusciva a piazzarsi bene nei motori di
ricerca. Gli chiesi
cosa vendesse online.
“Tutto” fu la risposta ..).
·
Scegliere
accuratamente le parole/frasi di ricerca. Per ognuna di esse fate
una ricerca sui 5 maggiori MR.
Quali siti occupano i primi 10 posti?
Se hanno a che fare con il vostro prodotto allora la
parola/frase usata va bene, altrimenti provatene altra.
·
Analizzate
la “fonte” (l’HTML) dei siti meglio piazzati
per ciascun MR e per ciascuna parola/frase di ricerca.
Che Meta Tags ha usato?
Qual’e’ la densita’ delle varie parole di ricerca?
·
Scrivere un Meta
Tag di descrizione del contenuto che sia il riflesso del testo della
pagina.
·
Evitate trucchi
tipo quello di infarcire il sito con parole di ricerca che non hanno
a che fare con il vostro sito perche’ tanto non funzionano.
·
Le parole di
ricerca sono soggette alla legge della domanda e dell’offerta.
Alcune parole sono altamente competitive perche’’ molto
usate e sara’ difficile raggiungere un buon piazzamento. Alcune parole sono
talmente inflazionate che i MR le ignorano addirittura.
E’ il caso di parole come “Internet”; “marketing”;
“computer”; “PC”; “software” etc.
Non usatele.
·
Attenzione alle
“Pagine Orfane”. Se
un MR ha incluso nell’indice una pagina che e’ stata
successivamente cancellata, il visitatore che clicca il link si
ritrova con un avvertimento che “la pagina richiesta non e’
rintracciabile”. Pessima
pubblicita’. Lasciate
attive tutte le pagine registrate.
Cambiate il contenuto se dovete, ma assolutamente non
cancellatele dal sito. Incidentalmente: una
pagina che cambia continuamente contenuto tendera’ a perdere
rilevanza in AltaVista e a guadagnarla in Excite.
Un vero mal di testa.
·
Home
Page. La maggior parte dei MR non indicizza pagine che non hanno
testo (ma, ad esempio, solo grafici).
·
<REDIRECT>
Tag. Siete mai arrivati
su una pagina che dopo pochissimi secondi cambia e vi porta
automaticamente su un’altra pagina?
E’ il risultato di <REDIRECT> un tag HTML che
specifica su che pagina ridirigervi e dopo quanti secondi.
La maggior parte dei MR non indicizzano pagine che includono
un <REDIRECT> tag per cui e’ meglio non usarli.
·
Importanza
della Differenziazione
(ancora ..). Se siete
in una categoria competitiva (viaggi ad esempio) dovete trovare il
modo di differenziarvi altrimenti correte il rischio di rimanere
confusi nella massa dei concorrenti. Supponiamo
che il vostro sito promuova un hotel a Venezia.
In una ricerca per “Venezia hotel” probabilmente sarete
insieme a decine, se non centinaia di altri siti piu’ o meno
rilevanti. Supponiamo
che siate vicini ad un museo o all’imbarco per Murano.
Ottimizzate il sito in modo tale da essere inclusi nelle
ricerche dove compare la parola “Murano” oppure il nome del
museo, e vedrete che sarete uno dei pochi hotel, se non l’unico, a
comparire tra i risultati della ricerca. Normalmente
le ricerche vengono condotte usando piu’ parole: “Venezia” +
“San Marco”; oppure “Venezia” + “Murano”; “Venezia”
+ “hotel”. Vogliamo
comparire in ricerche che hanno a che fare con Venezia ma non
necessariamente con la parola “hotel” in modo da non comparire
raggruppati con la concorrenza e di spiccare agli occhi del
potenziale cliente.
E’
ormai nozione comune che i motori di ricerca cambiano costantemente
le regole con cui indicizzano e catalogano le pagine web.
Le ragioni di questo continuo cambiare sono due: il numero di
pagine pubblicate online cresce a dismisura e con esso cresce il
tentativo di “ingannare” i motori di ricerca per cercare di
conquistare posizioni da capoclassifica per le proprie pagine. Una
delle tecniche piu’ comunemente impiegate a tale scopo e’ la
creazione delle cosiddette pagine “gateway”.
In molti casi si tratta di pagine uguali l’una all’altra
con solo dei minimi cambiamenti nel testo per promuovere l’una o l’altra
parola chiave. L’obiettivo
dei motori di ricerca e’ totalmente opposto: estrarre dal mucchio
pagine che siano rilevanti per la ricerca effettuata e levare di
mezzo pagine che sono in buona sostanza dei gran doppioni. Questa,
in breve, e’ la situazione. Cambiamenti
profondi si stanno profilando all’orizzonte con l’emergere di
quella che viene ormai definita la “terza generazione” dei
motori di ricerca. Questo
articolo si pone come obiettivo di spiegare come i motori di ricerca
siano arrivati alla decisione di implementare una terza generazione
dei loro sistemi di ricerca, indicizzazione e catalogazione e quale
sara’ l’impatto su tutti noi comuni mortali. Tre
generazioni di motori di ricerca
Agli
albori della storia di Internet i motori di ricerca basavano la
catalogazione dei siti basandosi sul testo della pagina e sulla
densita’ delle parole di ricerca e la Prima
Generazione aggiunse i META Tags ai criteri di decisione. Con
la Seconda Generazione, quella attualmente ancora largamente in uso, i
motori di ricerca hanno cominciato ad analizzare:
·
Popolarita’
della pagine: quantita’ e qualita’ dei link verso la nostra
pagina. In questo senso
un link da YAHOO! conta molto di piu’ di un link che arriva dalla
ditta Rossi.com
·
Permanenza:
quanto piu’ lunghe sono le permanenze medie dei visitatori del
nostro sito, tanto piu’ alta sara’ la sua rilevanza. La
Terza Generazione (G3) nello
sviluppo dei motori di ricerca si sta affacciando adesso sulla
scena. E’ da chiarire
che i motori di ricerca sono sempre gli stessi: si evolvono passando
dalla Prima alla Terza generazione con la applicazione di nuove
tecniche di indicizzazione e catalogazione ma i nomi rimangono
quelli che conosciamo ormai da sempre: Excite, Lycos, Inktomi etc. Page Vector (PV) e Term Vector (TV) La
spiegazione tecnica di queste due nuove categorie di analisi e’
piuttosto complicata. Di
seguito cerchero’ di renderla semplice ed intuitiva.
Pur nella semplificazione e nella approssimazione dei
concetti, la spiegazione coglie gli aspetti essenziali dei fenomeni
indagati.
·
Core sites L’insieme dei siti relativi ad
argomenti omogenei presenti nell’indice di un motore di ricerca
rappresenta il “core”. Ad
esempio, se un MR ha gia’ catalogato 5000 siti che trattano di
gioielleria, questi siti rappresentano il “core” dei siti di
gioielleria. Quando
registrerete il vostro sito (e voi siete dei produttori di gioielli
..) il vostro sito verra’ confrontato con il “core” dei siti
di gioielleria.
·
PV I motori G3 fanno l’analisi di tutte
le pagine di ciascun “core” e calcolano un Page Vector, in
pratica danno un “voto” a ciascuna pagina presente nel loro
indice e relativa ad un certo argomento.
Ad esempio, prendiamo la gioielleria.
Il MR analizzera’ le caratteristiche di tutte le pagine
relative alla gioielleria presenti nell’indice ed assegnera’ un
voto a ciascuna di esse. La media dei voti, o altre manipolazioni statistiche di tali
voti, sara’ il PV.
·
TV Supponiamo che siate dei produttori di
gioielli. Supponiamo
che produciate gioielli in argento, monili da indossare.
Supponiamo che abbiate registrato il vostro sito con un
motore G3. Il MR
analizzera’ le caratteristiche della vostra pagina e le assegnera’
un Term Vector. Il TV
viene poi comparato con il PV assegnato al “core” della
gioielleria ed il confronto determina la posizione del vostro sito
nell’indice (in altre parole, il confronto detrrminera’ se il
vostro sito apparira’ al primo posto, al millesimo posto oppure in
una posizione intermedia). Piu’ il TV e’ vicino al PV piu’ il
vostro sito aumentera’ di rilevanza.
L’ideale sarebbe di far si’ che il vostro sito sia
inserito nel “core” della gioielleria.
E’ da notare che il “core” e’ un numero chiuso, per
ogni sito di gioielleria che entra nel “core” della gioielleria
un altro sito di gioielleria viene eliminato.
Al momento Inktomi accetta registrazioni a pagamento per siti
da inserire nei vari “core” del loro indice.
Un occasione da non perdere.
Altri fattori intervengono nel posizionamento finale del vostro sito nell’indice:
·
Analisi dei link
al vostro sito (da quanti e quali siti arrivano e che parole di
ricerca incorporano).
·
Permanenza sul
sito dei visitatori.
·
Quantita’ di
pagina inserite in server di cache (piu’ pagine sono inserite nei
server di cache piu’ il sito aumenta in rilevanza perche’ si
presume che le vostre pagine siano talmente richieste da
giustificare il loro posizionamento nei server di cache.)
[1]
·
Testo dei link
che da altri siti portano alle vostre pagine (se tutti i link
includono le parole “gioielleria in argento” allora la vostra
rilevanza per la ricerca “gioielleria in argento” ne verra’
esaltata).
·
Statistiche di
traffico. Anche queste
contano. Se il vostro
sito e’ una delle pagine di uscita del MR, vuol dire che i
visitatori fanno una ricerca per, supponiamo, “Gioielleria in
Argento”, trovano il vostro sito, lo visitano e non tornano piu’
sulla pagina del MR con i risultati perche’ sono contenti con
quanto trovato sul vostro sito.
Questo indica al MR che il vostro sito e’ rilevante per la
ricerca condotta e appaga il visitatore. Altri
aspetti relativi all’indicizzazione sui MR G3
·
Densita’ delle
parole di ricerca La densita’ ottimale dipende dalla
densita’ media delle pagine di ciascun “core”.
In quanto tale e’ molto difficile dare indicazioni.
Tenere presente poi che siccome la composizione del “core”
cambia di continuo, cosi’ cambiano i valori ottimali di densita’.
L’unico consiglio in termini generali che mi sento di dare
e’ quello di non esagerare. State
su densita’ tra l’1% ed il 2%.
·
Parole di ricerca
altamente competitive Se ci sono gia 50 siti con rilevanza del
100% per la ricerca “Gioielleria in Argento” e’ difficilissimo
piazzarsi decentemente sulla stessa frase di ricerca.
Cercate di ottimizzare la pagina per ricerche simili ma meno
competitive (“monili da indossare”; “monili in argento” etc.)
·
Stop Words Alcune parole di ricerca sono ormai cosi’
comuni che i MR hanno smesso di indicizarle. Anzi, le ignorano. Parole come “web”, “Internet”, “software”
etc. sono classiche Stop Words.
Inutile sprecare tempo ad ottimizzare per questo tipo di
parole di ricerca.
·
Pagine Gateway Sono pagine di puro testo relative ad
argomenti specifici. Ad
esempio, nel caso di gioielleria in argento, potrebbero essere
pagine che parlano della lavorazione, del design, dei materiali,
degli abbinamenti con vestiti e colori etc.
Ogni pagina e’ dedicata ad un solo argomento, e’ a sua
volta collegata al resto del sito ed e’ infine ottimizzata per
ciascun MR.
·
Con i MR G3
bisogna fare molta attenzione a non usare lo stesso testo cambiando
solo le parole di ricerca perche’ il MR eliminerebbe
immediatamente le pagine in “fumus” di doppione.
·
Per lo stesso
motivo sconsiglio caldamente di usare numeri per dare titoli alle
pagine (es.; www.miosito.com/1.html) perche’ il MR e’ portato a
pensare che si tratti di doppioni con conseguente eliminazione della
pagina dall’indice.
·
Lunghezza delle
pagine Anche qui bisogna stare attenti perche’
se scrivete poco il MR non riesce a capire l’argomento trattato,
se scrivete troppo rischiate di perdere in rilevanza.
A occhio e croce direi di stare tra le 200 – 600 parole.
Come
lavorare con i motori di ricerca di terza generazione
·
Non esagerare con
la densita’ della parole chiave di ricerca
·
Costruire gateway
pages nello stesso modo in cui scrivereste un articolo per una
rivista: contenuti densi, evitare di duplicare pagine cambiando solo
le parole chiave di ricerca, scrivere pagine dai contenuti
estremamente focalizzati.
·
Curate la
quantita’ e, soprattutto, l;a qualita’ dei link reciproci.
Cercate di essere inseriti in Yahoo!, LookSmart, Open
Database Project etc.
·
Usate molti link
di testo con varie combinazioni delle vostre parole chiave di
ricerca.
·
I META Tags non
sono piu’ cosi’ importanti ma continuate ad usarli.
·
I tempi in cui si
poteva mettere tutto sullo stesso sito sono finiti.
Sviluppate siti separati per ognuno degli argomenti
(prodotti, servizi ..) che trattate.
Esempio: sto sviluppando un
sito per un tour operator americano che sta lanciando tour sulla
Tunisia. Tra i tour
sono compresi gite nel deserto, villaggi turistici, e tour culturali
sulla storia e le tradizioni della Tunisia.
Svilupperemo 3 siti separati con lo stesso look&feel e
tra loro lincati, ognuno di essi dedicato ad uno dei tre filoni di
attivita’: gite nel deserto, villaggi, tour culturali.
14.
WEBPROMOTION IN
BREVE
In sintesi,
queste le fondamentali "regole" che tutti dovrebbero
adottare:
1)
Scrivere nel title
parole pertinenti (non utilizzare più di 60 caratteri) cominciando
con una dall' iniziale A e possbilemtne in minuscolo, maiuscolo, e
con le iniziali maiuscole
2)
Il tag di descrizione
deve essere non superiore a 150 caratteri
3)
Uso strategico
delle keyword, meglio se
a coppie (non più di 150 caratteri). Non poche ma non troppe - ad
esempio se il vostro sito riguarda l' ARTE DIGITALE IN ITALIA, nelle
prima linea mettete ARTE poi ARTE DIGITALE infine nella terza lista
ARTE DIGITALE ITALIA
a.
la parola a cui
volete dare più rilievo (ARTE) inseritela nel codice HTML nei
luoghi più disparati oltre i META tag, nel paragraph heading <h2>
</h2>..., nel source tag all' interno del campo ALT,
scrivetele in miniscolo, le iniziali maiuscole e i resto minuscolo o
interamente maiuscole, non ripetendo la stessa keyword all' interno
di una sezione. Non usate parole di uso comune.
b.
ripetere le
parole chiavi anche nel testo
della pagina nella parte superiore (e più a sinistra in caso di
tabelle) possibile, contano maggiormente i primi 100-1000-2000
caratteri e anche la prima riga trovata
c.
ripeti le parole
chiavi anche nei nomi di dir
e files della struttura del sito
1)
Usare piccoli titoli
occhiello che attirino il visitatore e nello stesso tempo lo
spider.
2)
Non
usare intestazioni grafiche.
3)
Non
usare i frame,
la pagina che li contiene non offre istruzioni allo spider, se ciò
è necessario abbiate l' accortezza di costruire un documento
NOFRAME.
4)
Usare
con cautela Lead Page,
ovvero pagine ad hoc che contengono tutte le malizie possibili.
5)
Non
usare Auto Forwarding Page,
cioè pagine che automaticamente inviano l' utente ad un' altra
pagina.
6)
Non usare il
Cloacking,
copiando cioè i dati di un sito già presente.
7)
Non cambiare
spesso il tag <title>, rischiando di far nascere dei doppioni inutili.
8)
Fare il sito
il meno profondo possibile
9)
Aggiornare di
frequente i contenuti del sito.
10)
Indicizzarsi
manualmente
ai motori
11)
Farsi linkare
12)
Fare (anche) pagine
accessibili e usabili, ma qui
il discorso, vista l’importanza della materia, meriterebbe
una trattazione a parte…
15.
…DI
PIU?
Per ricevere gratuitamente il manuale completo “TOP NEI MOTORI”
contenente:
·
le lezioni
pubblicate in formato esaustivo e più approfondito
·
molti altri
capitoli con trucchi e informazioni
·
capitoli
aggiuntivi
·
schede analisi
dei principali motori di ricerca (sul loro modo di “sondare”)
·
un importante
elenco di risorse gratuite e ondine per fare web promotion
·
FAQ
·
bibliografia di
riferimento
·
nozioni di
usabilità
·
altri strumenti
di web promotion
·
e altro ancora… basta farne richiesta per
email dal sito www.studiocappello.it
ESEMPIO DI TIPS
-
Google,
individua i siti più rilevanti mediante l'analisi citazionale dei
link in entrata e in uscita.
-
Lo spider di AltaVista
indicizza secondo tre livelli di profondità, così se hai una
pagina molto importante che è posizionata oltre il terzo livello di
profondità, è necessario registrarla singolarmente.
-
I
MR per i quali vale la pena "lottare" per il piazzamento
STUDIO
CAPPELLO
[1] I server di cache pre-caricano pagine che sono frequentemente richieste per diminuire il tempo di scaricamento. Tutti i maggiori siti e MR hanno implementato server di cache. |
La pagina
- Educazione&Scuola©