LE PROMOZIONI CON RISERVA NELL' ITIS "PANETTI" DI BARI
Anni scolastici: 1994-95 / 1997-98
Indagine statistica
di Vincenzo D'Aprile
I - PREMESSA
Nella C.M. 175 del 2/4/98 sulle valutazioni finali degli alunni delle scuole secondarie superiori il Ministro della P.I. L. Berlinguer, accennando ad alcuni momenti qualificanti del processo di valutazione degli allievi, invita tra l'altro ad analizzare "i risultati degli anni precedenti, soprattutto con riferimento all'eventuale debito formativo ". Conclusi ormai gli scrutini finali dell'anno scolastico 97-98 (giugno 1998), si dispone dei dati relativi a quattro anni consecutivi in cui sono stati aboliti nelle scuole superiori italiane gli esami di riparazione a settembre (L. 352/95). Con l'a.s. 94-95, hanno avuto inizio le "promozioni con riserva"; a giugno, cioè, gli alunni delle superiori sono dichiarati o "promossi" oppure "non promossi"; e quelli promossi: o con debito formativo (in seguito d. f.) o senza d. f. (1). Le materie nelle quali l'alunno, pur dichiarato idoneo a frequentare la classe successiva (2), "non ha conseguito gli obiettivi cognitivi e formativi previsti dagli ordinamenti degli studi" vengono indicate sul tabellone dei risultati finali col "6" sottolineato in rosso (art. 2, O.M. 330/97).
Dall'a.s. 95-96, quindi, nelle nostre scuole sono introdotti gli interventi didattici ed integrativi, i cosiddetti IDEI che il Collegio dei docenti e il Consiglio di classe nell'ambito delle rispettive competenze deliberano in particolare per i "promossi con d. f." . Con il D.M. 765/97, allorché sono autorizzate le "sperimentazioni" volte a promuovere e sostenere i processi di autonomia delle istituzioni scolastiche, il Ministro Berlinguer indica alle scuole di "sperimentare l'autonomia" anche per organizzare iniziative di "recupero e sostegno". Alcune di queste esperienze per il recupero del debito formativo realizzate in 25 scuole italiane sono state emblematicamente allegate alla C.M. 175 del 2/4/1998.
La presente ricerca, se da un lato tenta di rispondere all'invito di "analizzare i dati relativi ai risultati finali delle singole scuole" (3) per supportare in maniera più razionale eventuali delibere sul programma di recupero dei d. f. che ogni scuola superiore è tenuta a definire, dall'altro si muove nell'ottica di quanto specificato nel "Regolamento degli esami di Stato" trasmesso dal Ministro della P. I. al Parlamento il 18/5/98, allorquando all'art. 11.1 precisa:"il consiglio di classe attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, nello scrutinio finale degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, un apposito punteggio per l'andamento degli studi denominato credito scolastico". Come attribuire i punti relativi, massimo 20? Valutando congruamente il "credito scolastico", cioè, il profitto nello studio, l'assiduità alla frequenza scolastica, l'interesse per l'area di progetto nonché il "credito formativo" che consiste "in ogni qualificata esperienza culturale, artistica e sportiva, di formazione professionale, di attività lavorativa e di volontariato, debitamente documentata "(art. 12.1). Perciò qui di seguito analizzeremo non solo l'andamento dei voti di "insufficienza", ma anche di quelli di "eccellenza".
La presente indagine, comunque, è limitata esclusivamente ai dati riepilogativi (4) dei risultati degli scrutini finali per le classi prime, seconde, terze e quarte dell'ITIS "M. Panetti" di Bari, con particolare riferimento alle "promozioni con riserva"; quelle, cioè, con d. f. in una o più materie; "debito" da saldare nei tempi e modi specificati annualmente dal collegio-docenti. Nello stesso tempo l'indagine riguarderà anche i voti di "insufficienza" (5) e quelli di "eccellenza" (6).
Fonte prima da cui sono stati attinti i dati poi elaborati per questa ricerca sono stati ovviamente i registri del Panetti. Come è noto, l'ISTAT nelle "Statistiche delle scuole secondarie superiori" (7) non ha ancora pubblicato le cifre degli anni scolastici 94-95 / 97-98 a livello nazionale, regionale e provinciale, relative ai fenomeni trattati in questo saggio. Comunque, il XXX rapporto CENSIS nella Tab. 9 sulla situazione scolastica italiana riporta in valori percentuali i risultati di un'indagine campionaria sull'efficacia dei corsi di recupero, ma limitatamente all'a. s. 95-96; e la rivista La Tecnica della Scuola del 20/9/97 un prospetto (8) per i vari indirizzi delle suole superiori sul "debito formativo" solo per l'a. s. 96-97. Dal sito web del provveditorato di Bergamo (9) nella Tab. n.8 sono raffrontati i "rimandati" delle scuole secondarie superiori del 93-94 con "i promossi con riserva" del 94-95 della provincia. Ne riferiremo in seguito analizzando i promossi del Panetti.
Quanti sono stati in questi ultimi quattro anni i "promossi"? E quanti di questi con "debito formativo"? Quando e come viene saldato questo "debito"? Le singole scuole, certo, dispongono di questi dati. Da ricercatore "freelance" (10) - il cui lavoro non è richiesto né tanto meno ricompensato da chicchessia - soprattutto dopo aver letto le circolari ministeriali sull'uso della multimedialità e dell'informatica anche negli uffici scolastici, mi sembra assurdo che uno studioso di dinamiche scolastiche in Italia non possa ancora accedere col suo PC collegato in rete anche a quei dati; da reperire in tempo reale -per esempio- presso il Servizio Statistico del M. P. I., perché i vari Provveditorati glieli comunicano, sempre in tempo reale Non funzionano al Ministero, alle Sovrintendenze, ai Provveditorati, ecc. efficienti "Uffici studi e ricerche"?
Per offrire un po' di spessore a questa mia ricerca, servendomi di Internet ho cercato di confrontare i dati in mio possesso su quattro anni di "promozioni con riserva" al Panetti di Bari con altri analoghi di altre scuole. Ho esplicitato questo mio intento intervenendo nelle due mailng list (11) che, a mio avviso, attualmente ospitano gli interventi di più scottante attualità tra alcuni degli operatori scolastici più attenti e sensibili alle problematiche scolastiche. Finora mi ha risposto solo Enzo Merlino, insegnante presso l'ITIS "E. Mattei" di San Donato Milanese, inviandomi dati e grafici piuttosto interessanti sulla dispersione: non li ho potuti utilizzare per questo mio lavoro. Evidentemente in Italia si ha una certa ritrosia a cercare di far parlare i numeri, così come ci suggeriva Galilei
Note.
1. I dati qui riportati sono tutti
2. Abbreviazioni più comuni
II - ISCRITTI, RITIRATI (14), SCRUTINATI, PROMOSSI E NON PROMOSSI
Il Panetti è uno dei due Istituti Tecnici Industriali Statali (ITIS) ubicati in Bari. Attualmente (a.s. 97-98) gli alunni iscritti sono 1296: 272 nelle prime (distribuiti in 11 classi), 268 nelle seconde (12), 289 nelle terze (11), 232 nelle quarte (11) e 235 nelle quinte (13). Tre le specializzazioni del triennio: Informatica, Elettronica e Telecomunicazioni, Elettrotecnica ed Automazione. In nove anni ( 89-90 / 97-98) le iscrizioni al Panetti si sono ridotte del 20% circa (da 1618 a 1296); e ogni anno circa un centinaio di alunni si ritira dalla frequenza alle lezioni.
Negli ultimi quattro anni scolastici la media degli alunni "iscritti" nelle prime classi è stata di 301 unità, 255 nelle seconde, 303 nelle terze e 281 nelle quarte; e quella dei "ritirati" rispettivamente 33,16, 30 e 15.
Nella Tav. 1 sono esposti in modo riepilogativo per le classi I-IV del Panetti alcuni rapporti significativi tra gli a.s. 94-95 / 97-98, quasi a cornice del problema delle promozioni "con riserva" oggetto dell'analisi del presente saggio.
Quanti alunni si ritirano dalle lezioni nel corso dell'a.s. nelle varie classi? Nei quattro anni in esame la media è dell'8,2%; le punte più significative si riscontrano nelle prime con l'11,0% (13,5% nel 94-95) e nelle terze con il 9,9 % (11,4% nel 96-97).
Certo, una serie storica di appena quattro anni e riguardante una sola scuola non è particolarmente significativa. Tentiamone lo stesso la lettura.
A seguire l'evolversi del fenomeno dei "ritiri" al Panetti si nota da un lato un calo tendenziale di oltre 3 punti percentuali nelle prime classi e un certo assestamento sul 6% medio nelle seconde, dall'altro nel contempo un incremento di 3,3 punti percentuali nelle terze e uno ancora più preoccupante nelle quarte, nelle quali i "ritirati" passano dal 2,6% degli iscritti del 94-95 al 10,3% del 97-98. Quali le cause di queste "défaillances"? Quali i possibili rimedi? Esula dal compito specifico di questa ricerca anche solo tentare di abbozzare una risposta ponderata a siffatti quesiti (15).
Parallela risulta la dinamica del tasso di "dispersione scolastica" (16): mediamente in questi ultimi anni al Panetti il fenomeno interessa un alunno su quattro; e addirittura uno su tre nel 94-95 e 95-96 nelle prime e nel 97-98 nelle terze. La dispersione, comunque, va contenedosi nelle prime, mentre sembra crescere nelle terze e soprattutto nelle quarte dove si è passati dall'8,1% del 94-95 al 30,6% quattro anni dopo. Sul tasso di "sopravvivenza" (17) questi gli ultimi dati comparabili a nostra disposizione
Istituti Tecnici Industriali nell'a.s. 93-94
Italia | 70,9 |
Puglia | 68,9 |
Provincia di Bari | 75,1 |
Panetti | 72,3 |
Però questo 72,3% si è ridotto in cinque anni (97-98) al 67,8%: quasi di un punto l'anno!
Su 100 ragazzi scrutinati al Panetti 80 circa risultano promossi. Il record positivo dei promossi in questi ultimi quattro anni spetta alle quarte con il 94,4% nel 94-95 e quello negativo (73,9%) alle terze nel 97-98. In quali classi si è registrato il numero maggiore di non promozioni? In ordine decrescente: nelle prime (23,2%), terze (20,0%), seconde (16,0%) e quarte (15,4%). Nel 97-98 più di un alunno su quattro (26,1%) è stato dichiarato "non promosso".
Dei "promossi", poi, c'è da distinguere quelli senza "debito formativo" e quelli con d.f. secondo quanto precisato nell'art. 2 dell'O. M. 330/97: i promossi con riserva, appunto. Su 100 alunni scrutinati più di 40 sono stati in media i promossi con d.f.. Da segnalare, intanto, le terze del 96-97 col tasso più basso di promossi con riserva (36,4%), e col più alto le seconde nel 95-96 in cui uno ogni due alunni scrutinati ha avuto l'obbligo di saldare il debito formativo l'anno successivo. (18)
Ecco un prospetto comparato di alcuni valori percentuali sul "debito formativo" forniti dal M. P. I. per il 96-97 per il Tot. Scuole Secondarie Superiori e quelli del Panetti:
Nella quarta colonna della Tav. 1 sono riportati i dati relativi agli alunni promossi con "media pari o superiore al sette". In questo ultimo quadriennio l'11,6% degli scrutinati hanno avuto questa media. Le punte più elevate sono state raggiunte nel 97-98 dalle prime e seconde rispettivamente con il 14,3% e il 13,9%, e nel 94-95 dalle terze (10,7%) e quarte (13,9%).
III - PROMOZIONI CON RISERVA
La Tav. 2 relativa alle "promozioni" decretate ai sensi della L.352/95 può aiutarci a rispondere a questi due quesiti
Le materie in cui i ragazzi contraggono "debiti formativi" per lo più sono due. Da notare, intanto, che nell'a.s. 94-95 nessuno degli alunni delle prime ha avuto quattro "riserve"; lo stesso dicasi di quelli delle terze sia nel 94-95 che nel 97-98. Al Panetti su 100 ragazzi promossi più della metà si porta il fardello dei "debiti". L'andamento comunque, è decrescente tra le prime e le quarte classi: si passa, cioè, dal 55,9% nelle prime al 55,0% nelle seconde, al 51,8% nelle terze, fino al 51,4% nelle quarte, come illustrato nel grafico seguente:
Vexata quaestio: in quante materie è consentito il marchio della "riserva"? L'O. M. 266/97 a tale proposito recita: "Il consiglio di classe può deliberare la promozione di alunni che presentino un'insufficienza non grave in una o più discipline tale da non determinare comunque una carenza nella preparazione complessiva ". In realtà, alcuni collegi docenti hanno dato indicazioni su un numero di "debiti formativi" che non superi la metà delle discipline impartite, altri per non più di due materie E per "insufficienza grave" deve intendersi il 4, 3, 2,ecc. oppure anche il 5 meno-meno? Talvolta tra colleghi si discetta sul proprio 5 che in realtà è un tre, e quindi c'è da assegnare il d.f. anche in quella materia al malcapitato di turno!
In buona sostanza: il Collegio dei docenti dà delle indicazioni di massima alla luce delle direttive ministeriali variamente interpretate, e i Consigli di classe che sono sovrani (19) deliberano di volta in volta.
All'ITIS Panetti di Bari tra il 94-95 e il 97-98 su 100 alunni promossi con riserva, 30 hanno avuto il d.f. in una materia, 34 in due, 29 in tre e 7 in quattro. (20)
Per i quattro anni cui si riferisce questa ricerca nel seguente prospetto viene evidenziato il numero complessivo dei "debiti formativi" per le singole classi:
A oggi (giugno 98) non mi risulta che ci sia un atto formale da cui risulti l'eventuale saldo dei 2929 d.f. contratti dai nostri alunni nei primi tre anni di "promozioni con riserva"; ho motivo di ritenere, invece, che si provvederà opportunamente per quelli che, contratti nel 97-98, saranno assolti nel corso del prossimo anno scolastico.
IV - VOTI DI INSUFFICIENZA E DI ECCELLENZA
Come già accennato, per "insufficienza" in questa indagine si intende ogni valutazione inferiore al 6 deliberata in sede di scrutinio finale, ivi compresi i 6 sottolineati in rosso dei promossi con d.f. e i voti tra 5 e 2 (21) per i non promossi. Per la condotta è insufficiente un voto inferiore all'8.
In questi ultimi quattro anni ogni 10 alunni scrutinati delle classi prime (Tav. 3) (22) mediamente sono stati assegnati 29 voti di insufficienza, 25 nelle terze, 22 nelle quarte e 21 nelle seconde. I valori più elevati di insufficienze sono stati registrati nel 95-96 per le prime (32 insuff. medie ogni 10 scrutinati) e per le terze negli ultimi due anni (29).
Sempre nella Tav. 3 abbiamo evidenziato il numero delle insufficienze nelle varie discipline. Nel nostro Istituto le materie comuni a tutte le classi sono italiano, storia, inglese, matematica ed educazione fisica, oltre -naturalmente- alla condotta.
Il record delle insufficienze si registra in matematica: 42 ogni 100 alunni scrutinati; e di seguito in inglese (27%), italiano (23%), storia (19%), condotta (3%) ed educazione fisica (2%).
Uno sguardo a dati più confortanti: i voti di eccellenza, cioè quelli compresi tra l'otto e il dieci. La media globale dei quattro anni di cui ci occupiamo è di 7 voti di "eccellenza" ogni 10 alunni; con valori medi in costante crescita: 6 nel 94-95, 7 nel 95-96, 8 nel 96-97 e 9 nel 97-98 (23). La materia con più voti di "eccellenza" è l'educazione fisica col 16,6%; seguono la storia (8,9%), l'inglese (5,9%), la matematica (5,2%) e la condotta (0,7%); da ricordare, intanto, che per la condotta (24) è stato considerato voto di "eccellenza" il 9 mentre insufficiente è il 7. Pertanto nel periodo 94-95 / 97-98 le classi con più "7" in condotta sono le prime (4,38%), seguite dalle quarte (3,29%), le terze (2,75%) e le seconde (2,62%); mentre quelle che si sono distinte per la disciplina, premiate perciò col "9" in condotta sono le seconde con l'1,15% e quindi le quarte (0,66%), le prime (0,65) e le terze (0,37%).
Giugno 1998.
Note: