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Dichiarazione di Vienna*4 novembre 2006Facendo riferimento alla convenzione dell’Unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, in cui è specificato che la diversità linguistica costituisce un elemento fondamentale della diversità culturale Considerando che le lingue appartengono al patrimonio dell’umanità Ricordando che le lingue non sono solo strumenti per il commercio ma anche veicoli “d’identità, di valori e di senso” Constatando che i processi di mondializzazione rappresentano una sfida alla tutela della diversità linguistica Considerando che ogni stato ha il diritto di promuovere la propria cultura e la propria lingua Sottolineando che l’insegnamento di una sola lingua straniera privilegia , nei fatti, l’insegnamento dei soli modelli culturali veicolati da questa lingua e che la possibilità di scelta di un’espressione culturale fa parte delle libertà fondamentali dell’individuo Ricordando che la conoscenza delle lingue vicine facilita la collaborazione e l’integrazione regionale E convinta peraltro, che l’apprendimento delle lingue sia un elemento fondamentale della formazione e dello sviluppo delle funzioni cognitive come pure dell’individuo in quanto cittadino del mondo La Federazione Internazionale dei Professori di francese, che riunisce 180 associazioni di professori di tutte le nazionalità (160 paesi di tutto il mondo), col consenso delle associazioni europee che ne fanno parte e che constatano un regresso del plurilinguismo nei sistemi educativi europei, lancia un solenne appello a tutti gli organismi che si adoperano per la diversità culturale e a tutti i governi, affinché l’insegnamento di più lingue, come voluto dal principio di diversità culturale, sia effettivo. A tale scopo chiede espressamente ai governi che hanno approvato la convenzione dell’Unesco sulla diversità culturale di prendere le misure necessarie e di attivare adeguati provvedimenti. Gli Stati devono sollecitare le autorità educative:
Gli Stati debbono prendere accordi urgenti per applicare, in tutti i paesi europei, una politica comune per la promozione delle lingue:
PropostaLa FIPF si propone di avviare la creazione di un osservatorio di vigilanza del plurilinguismo con l’eventuale collaborazione di altri OING e di altri organismi. Questo osservatorio produrrà un rapporto annuale che sarà valutato dagli organismi coinvolti, rappresentati al congresso europeo del 2 novembre 2006.
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