IMMIGRAZIONE -
Turco (Ds): ''I clandestini non aumentano per gli sbarchi, ma perché il
governo ha bloccato i flussi e gli ingressi regolari''
“Aumentano i
clandestini non per gli sbarchi, ma perché il governo ha bloccato i
flussi e gli ingressi regolari". È la denuncia di Livia Turco,
responsabile delle politiche di welfare dei Democratici di sinistra, che
oggi promuovono al Centro Congressi Frentani un incontro nazionale sui
temi dell’immigrazione, dal titolo “La politica dell’immigrazione, il
semestre europeo, i primi effetti della Bossi Fini”. All’iniziativa dei
Ds sullo stato delle politiche dell’immigrazione nel nostro paese
partecipano rappresentanti dell’associazionismo, magistrati, avvocati,
parlamentari, sindacalisti.
L’onorevole Turco definisce "decisiva" per l'integrazione la
partecipazione politica degli immigrati e il loro diritto di voto a
livello locale. Su questo tema i Ds stanno preparando per il mese
prossimo un’iniziativa a Roma. In ogni caso per la deputata diessina “la
Bossi-Fini è una legge da combattere; cerchiamo di attenuarne i danni,
ma se torneremo al governo questa legge è da buttare nel cestino.
Riprenderemo in mano la legge 40, che non è stata applicata, e la
miglioreremo”. Come? “Potenziando l’istituto dello sponsor, togliendo
dalle quote di ingresso il lavoro domestico, facilitando e potenziando i
meccanismi d’incontro tra domanda e offerta, prevedendo un vincolo per
la quota minima di ingressi annuali, da garantire per legge”. Per Turco,
quindi, la Bossi-Fini “è una legge fantasma: mancano i decreti attuativi
e il Regolamento”. E sono “sparite totalmente le politiche
d’integrazione: invece bisogna interrogarsi su come cambia la qualità
della convivenza in Italia, sul rapporto tra italiani e stranieri, sulle
modalità in cui costruire la convivenza nella scuola, nei luoghi di
lavoro, in ambito sociale”.
Inoltre ben 200 ordinanze e 400 quesiti presentati in questi mesi alla
Corte Costituzionale in merito all'applicazione della Bossi-Fini, che
prevede anche "l'accompagnamento obbligatorio alla frontiera in caso di
espulsione. “La convalida cartacea dell’espulsione coattiva con
accompagnamento obbligatorio alla frontiera è di difficile compatibilità
con l’articolo 13 della Costituzione, perché incide sulla libertà
dell’immigrato”, ha notato il giurista Renato Finocchi Ghersi,
precisando: “Non viene previsto nessun contraddittorio con l’immigrato,
né l’assistenza di un difensore”. Quindi ci si interroga sulla
legittimità del trattenimento e dell’accompagnamento coattivo, ma anche
dell’arresto obbligatorio (“previsto soltanto per reati gravissimi
nell’ordinamento italiano”) quando non è possibile trattenere lo
straniero in un centro di permanenza o espellerlo immediatamente: si
verifica in questo caso, ad avviso di Ghersi, “un’interferenza tra
giudizio penale ed espulsione amministrativa. “È una legge non chiara
anche per gli esperti di diritto”, commenta Turco, insistendo: “Per
bloccare la clandestinità occorre rendere conveniente l’ingresso
regolare”. In materia di regolamentazione dei flussi annuali “il governo
si è limitato ad emanare il 20 dicembre 2002 un decreto per l’ingresso
di 60mila lavoratori stagionali per il 2003”, ha ricordato Giulio
Calvisi, responsabile del settore Immigrazione dei Ds, “ma c’è il
rischio che i lavoratori entrino quando le campagne di raccolta sono
finite”, a motivo del moltiplicarsi di “impacci burocratici
all’ingresso”. Il ministro del Welfare Maroni ha annunciato un decreto
flussi per 20mila lavoratori, di cui 8mila stagionali. “Si vuole
continuare ad essere, se non si cambia la proposta, un paese a frontiere
chiuse dove di entra solo irregolarmente – ha commentato Calvisi -. Di
questo passo è sicuro che saltino gli accordi anche con Tunisia e
Marocco, e tutta la politica degli ingressi”.
IMMIGRATI IN ITALIA E LAVORO:
Domande di regolarizzazione e contratti lavorativi stipulati
Dati al 2003 |
Città |
Domande
presentate |
Contratti
stipulati |
%
pratiche chiuse |
Roma |
108.337 |
4.000 |
3,7 |
Padova |
13.644 |
1.000 |
7,3 |
Treviso |
11.732 |
877 |
7,5 |
Firenze |
17.000 |
1.300 |
7,6 |
Bari |
6.250 |
533 |
8,5 |
Milano |
87.000 |
8.000 |
9,2 |
Verona |
12.917 |
1.332 |
10,3 |
Torino |
35.800 |
3.891 |
10,9 |
Genova |
10.636 |
1.945 |
18,3 |
Palermo |
4.283 |
800 |
18,7 |
Vicenza |
10.740 |
2.281 |
21,2 |
Brescia |
24.520 |
6.000 |
24,5 |
Lecce |
1.953 |
601 |
30,8 |
Bologna |
3.800 |
1.300 |
34,2 |
TOTALE |
348.612 |
33.860 |
9,7 |
Fonte: Sole 24
Ore, Aprile 2003
Cittadini stranieri in Italia:
visti d'ingresso concessi per lavoro e inserimento
- Anni 1999/2001 |
MOTIVI |
1999 |
% |
2000 |
% |
2001 |
% |
Lavoro
subordinato |
35.902 |
28,5 |
82.115 |
45,0 |
91.007 |
43,7 |
vari settori |
35.902 |
- |
65.302 |
- |
66.216 |
- |
marittimi |
- |
- |
5.005 |
- |
4.795 |
- |
spettacolo |
- |
- |
855 |
- |
1.746 |
- |
sport |
- |
- |
328 |
- |
1.286 |
- |
inserimento
con sponsor |
- |
- |
6.776 |
- |
14.204 |
- |
inserimento
senza sponsor |
- |
- |
3.847 |
- |
2.760 |
- |
|
Lavoro
autonomo |
7.279 |
5,8 |
7.568 |
4,2 |
5.897 |
2,9 |
autonomo vari
settori |
7.279 |
- |
5.558 |
- |
1.485 |
- |
spettacolo |
- |
- |
1.702 |
- |
4.342 |
- |
sport |
- |
- |
308 |
- |
160 |
- |
|
Ricongiungimento familiare |
44.666 |
35,5 |
48.705 |
26,7 |
64.800 |
31,2 |
|
Studio |
31.609 |
25,18 |
35.628 |
19,5 |
38.336 |
18,4 |
Studio |
31.609 |
- |
33.101 |
- |
34.763 |
- |
Studio/Università |
- |
- |
2.527 |
- |
3.573 |
- |
|
Motivi
religiosi |
6.080 |
4,8 |
8.007 |
4,4 |
7.018 |
3,4 |
|
Residenza
elettiva |
499 |
0,3 |
518 |
0,2 |
791 |
0,4 |
|
Totale visti
lavoro/inserimenti |
126.035 |
100,0 |
182.541 |
100,0 |
207.969 |
100,0 |
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE
GENERALE VISTI |
834.776 |
- |
1.008.999 |
- |
947.322 |
- |
Fonte: Caritas/Dossier
statistico immigrazione, 2002
Pressione migratoria in Italia:
respingimenti ed espulsioni
Anni 1998/2001
|
|
1998 |
1999 |
2000 |
2001 |
Respinti |
45.157 |
48.437 |
42.221 |
41.058 |
Dal questore |
15.564 |
11.500 |
11.350 |
10.433 |
Alle frontiere |
29.593 |
36.937 |
30.871 |
30.625 |
|
Espulsi |
8.978 |
23.955 |
23.836 |
34.390 |
Accompagnati
alla frontiera |
8.546 |
12.0.36 |
15.002 |
21.266 |
Provv.
Autorità giudiziaria |
432 |
520 |
396 |
373 |
Accordi di
riammissione |
- |
11.399 |
8.438 |
12.751 |
|
Intimati di
espulsione |
44.121 |
40.489 |
64.734 |
58.207 |
|
Totale persone
coinvolte |
98.256 |
112.881 |
130.791 |
133.655 |
Persone
effettiv. allontanate |
54.135 |
72.392 |
66.057 |
75.448 |
% persone
allontanate |
55,1 |
64,6 |
50,6 |
56,4 |
Fonte: Caritas/Dossier
statistico immigrazione, 2002
A fine anno la
domanda di lavoratori stranieri sarà di circa 224mila persone. Stima
dell'Unione Camere di commercio
A fine anno la
domanda di lavoratori stranieri si aggirerà intorno alle 224mila persone
(erano quasi 164mila nel 2002, sfioravano quota 150mila nel 2001): il
33% del totale delle assunzioni previste dalle imprese con dipendenti,
secondo le stime dell'Unione italiana delle Camere di commercio. Quindi
un neoassunto su 3 potrebbe essere immigrato. Ma tra quote stagionali e
decreto flussi (in attesa del successivo) nei primi mesi del 2003 sono
arrivati in Italia 83mila lavoratori stranieri. A snocciolare i dati è
Ugo Girardi, vicesegretario di Unioncamere, durante l’incontro nazionale
promosso oggi dai Ds al Centro Congressi Frentani sul tema “La politica
dell’immigrazione, il semestre europeo, i primi effetti della Bossi
Fini”.
L’indagine annuale
“Excelsior” di Unioncamere evidenzia le “esigenze di professionalità
previste dalle imprese”, attraverso precise rilevazioni sui fabbisogni
occupazionali relativi al personale in arrivo da paesi extracomunitari.
Secondo i dati messi a punto in questi giorni, l’area da cui proviene la
maggiore richiesta di personale non italiano è il nord-est (37,2% delle
assunzioni previste quest’anno); seguono il nord-ovest (35,2%), il
centro (32,5%) e il mezzogiorno (27,5%). Circa il 60% delle assunzioni
previste nel corso del 2003 riguarda il settore dei servizi (132mila
posti), in particolare servizi di pulizie, in cui gli stranieri
sarebbero il 59,8% degli assunti. Anche nel settore sanità e dei servizi
sanitari privati la quota di immigrati da assumere è molto alta (55,6%),
così come nel settore turistico, degli alberghi e ristoranti (43,1%).
Nelle attività industriali le richieste sono state 30mila per quanto
riguarda le costruzioni, 15mila nelle industrie dei metalli, 10mila in
quelle meccaniche e dei trasporti, mentre nelle industrie di gomma e
materie plastiche gli stranieri rappresentano il 40,2% del totale delle
assunzioni in cantiere per il 2003.
In Italia, dunque,
cresce una “domanda strutturale di lavoro immigrato – evidenzia Girardi
-, non solo per esigenze stagionali o per bassa manovalanza, ma anche –
in prospettiva – per profili e figure professionali legati a nuovi
bisogni sociali”. Si acuiscono, allo stesso tempo, le difficoltà delle
imprese nel reperire i “bad jobs”, cioè i lavoratori “di basso profilo”,
la cui occupazione è caratterizzata dalle “3 d: dirty, dangerous,
demanding”. Infatti, anche se il nostro paese “ha affiancato Lussemburgo
e Austria nei paesi in cui il tasso di attività degli stranieri risulta
superiore a quello dei locali, il sistema Italia chiede prevalentemente
stranieri a bassa qualifica”, osserva Girardi, convinto dell’opportunità
di “varare politiche attive per ‘attrarre cervelli’ e non solo braccia,
investendo sul personale straniero ‘high skilled’, con minori difficoltà
di inserimento e integrazione sociale”.Intanto aumentano nell’ultimo
triennio – con un trend di circa +20% all’anno - le imprese che hanno
come titolare un immigrato: 125.457 lo scorso anno, erano 105.548 nel
2001 e 85.049 nel 2000. Le imprese straniere fioriscono soprattutto al
nord-ovest (35.139, il 28% del totale degli imprenditori immigrati in
Italia); seguono il Mezzogiorno (26,4%), il centro (23,6%), e il
nord-est (22%). Gli imprenditori provengono prevalentemente da Marocco,
Cina, Albania, Senegal, ma anche Tunisia ed Egitto; fanno i commercianti
nel 34,7% dei casi, ma sono numerose anche le imprese di costruzioni
(24,2%) e di manifattura (12,1%).
IMMIGRATI IN ITALIA E LAVORO:
Andamento delle assunzioni di personale proveniente da paese
extracomunitari per settori di attività e ripartizione
territoriale nel periodo 2002/2003 |
Anni/G.R.T. e
settori di attività |
2001 |
2002 |
2003 |
v.a. |
% su tot. |
v.a. |
% su tot. |
v.a. |
% su tot. |
G.R.T. |
|
|
|
|
|
|
Nord Ovest |
48.707 |
21,3 |
49.715 |
24,1 |
71.393 |
35,2 |
Nord Est |
49.655 |
26,4 |
50.413 |
27,5 |
64.854 |
37,2 |
Centro |
26.672 |
20,3 |
30.069 |
23,6 |
42.171 |
32,5 |
Sud e Isole |
24.434 |
14,8 |
33.597 |
19,9 |
45.526 |
27,5 |
TOTALE |
149.468 |
20,9 |
163.794 |
23,9 |
223.944 |
33,3 |
Industria |
75.123 |
21,7 |
74.159 |
25,2 |
91.718 |
32,6 |
Servizi |
74.345 |
20,3 |
89.635 |
22,9 |
132.226 |
33,8 |
Fonte:
Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, 2003
Stranieri e media:
nel 76% dei casi le notizie scaturiscono dalla cronaca e solo nel 6% dei
casi il commento è degli stessi immigrati
Le notizie
sull'immigrazione nei media? Nel 76% dei casi scaturiscono da episodi di
cronaca, sia nelle pagine nazionali che locali; per il 5% compaiono
nelle sezioni dedicate alla politica e sono praticamente assenti tra le
pagine della cultura e dell’economia. Soltanto nel 6% dei casi a
commentare le notizie riguardanti l’immigrazione sono cittadini
stranieri mentre nella quasi totalità degli articoli le persone
intervistate e citate sono di nazionalità italiana. Sono queste le
anticipazioni di una ricerca realizzata dal Dipartimento di Sociologia e
Comunicazione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”,
nell’ambito di un progetto Equal. Iniziato nell’ottobre 2002, lo studio
si concluderà nei prossimi mesi (settembre 2003) ed ha l’obiettivo di
approfondire e analizzare la rappresentazione mediale della presenza
straniera in Italia e, contemporaneamente, verificare come tale immagine
concorra effettivamente alla costruzione dell’opinione pubblica.
Tale ricerca è parte del più ampio progetto Etnequal Social
Communication, finanziato nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria Equal,
che vede impegnati Amnesty International – Sezione Italiana, la Caritas
Diocesana di Roma, il Dipartimento di Sociologia e Comunicazione
dell’Università di Roma “La Sapienza” - Osservatorio sulla Comunicazione
Sociale e dell'Editoria del Terzo Settore, la Federazione Nazionale
della Stampa Italiana, Galgano International e la RAI.
Il progetto ha come obiettivo generale di contribuire a contrastare il
pregiudizio e l’intolleranza diffusa nei confronti degli immigrati,
attraverso i canali dell’informazione e della comunicazione di massa,
facilitando l’inserimento e l’accesso dei soggetti deboli nel mercato
del lavoro. Fenomeni quali intolleranza, discriminazione, e conseguente
emarginazione, nei confronti degli immigrati scaturiscono spesso da
un’informazione insufficiente e a volte parziale, da una conoscenza
superficiale degli stranieri, del loro modo di essere in rapporto alla
cultura dei paesi di origine e dei problemi che si pongono in relazione
ad un positivo inserimento nella società italiana, oltre che da
pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni. Tutto ciò può provocare
diffidenza, timore e a volte un’ingiustificata sensazione di pericolo in
quanti vengono a contatto, nella vita quotidiana, con gli stranieri che
si trovano in Italia.
La ricerca è una delle fasi principali del progetto, insieme alla
Formazione e Comunicazione. La fase della formazione, curata dalla
Caritas Diocesana di Roma in collaborazione con Amnesty International –
Sezione Italiana, Dipartimento di Sociologia e Comunicazione
dell’Università di Roma e dalla Federazione Nazionale della Stampa, ha
visto momenti di incontro e dibattito in centinaia di scuole, tra gli
operatori di Pubblica Sicurezza e con gli Operatori della comunicazione
(Ordini regionali dei giornalisti, circoli della stampa, scuole di
giornalismo). Mentre la comunicazione vedrà impegnata la RAI che, a
partire dal gennaio 2004, attraverso un piano di interventi realizzati
all’interno di programmi radiofonici e televisivi, cercherà di
sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della lotta al razzismo e
alla discriminazione.
Sistema
Excelsior 2003 - Tabelle |