Educazione Interculturale
e
Didattica della Lingua italiana come Seconda
Costituzione per l'Europa
Roma, 29 ottobre 2004
L'Unione
ISPIRANDOSI alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell'Europa,
da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e
inalienabili della persona, della libertà, della democrazia,
dell'uguaglianza, e dello Stato di diritto;
CONVINTI che l'Europa, ormai riunificata dopo esperienze dolorose, intende
avanzare sulla via della civiltà, del progresso e della prosperità per il
bene di tutti i suoi abitanti, compresi i più deboli e bisognosi; che
vuole restare un continente aperto alla cultura, al sapere e al progresso
sociale; che desidera approfondire il carattere democratico e trasparente
della vita pubblica e operare a favore della pace, della giustizia e della
solidarietà nel mondo;
PERSUASI che i popoli d'Europa, pur restando fieri della loro identità e
della loro storia nazionale, sono decisi a superare le antiche divisioni
e, uniti in modo sempre più stretto, a forgiare il loro comune destino;
CERTI che, "Unita nella diversità", l'Europa offre ai suoi popoli le
migliori possibilità di proseguire, nel rispetto dei diritti di ciascuno e
nella consapevolezza delle loro responsabilità nei confronti delle
generazioni future e della Terra, la grande avventura che fa di essa uno
spazio privilegiato della speranza umana;
RISOLUTI a proseguire l'opera compiuta nel quadro dei trattati che
istituiscono le Comunità europee e del trattato sull'Unione europea,
assicurando la continuità dell'acquis comunitario;
oggi
SUA MAESTÀ IL RE DEI BELGI, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CECA, SUA
MAESTÀ LA REGINA DI DANIMARCA, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI
GERMANIA, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI ESTONIA, IL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA ELLENICA, SUA MAESTÀ IL RE DI SPAGNA, IL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA FRANCESE, LA PRESIDENTE DELL'IRLANDA, IL PRESIDENTE DELLA
REPUBBLICA ITALIANA, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CIPRO, LA
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI LETTONIA, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI
LITUANIA, SUA ALTEZZA REALE IL GRANDUCA DEL LUSSEMBURGO, IL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA DI UNGHERIA, IL PRESIDENTE DI MALTA, SUA MAESTÀ LA REGINA
DEI PAESI BASSI, IL PRESIDENTE FEDERALE DELLA REPUBBLICA D'AUSTRIA, IL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI POLONIA, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
PORTOGHESE, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA, IL PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA SLOVACCA, LA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI FINLANDIA, IL
GOVERNO DEL REGNO DI SVEZIA, SUA MAESTÀ LA REGINA DEL REGNO UNITO DI GRAN
BRETAGNA E IRLANDA DEL NORD,
hanno firmato nel cuore di Roma.
L’utopia ora è quella di una firma per una
comunità planetaria che si fondi
sui valori del
rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia,
dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani,
compresi i diritti delle persone appartenenti a una minoranza. Questi
valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal
pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia,
dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini. (art. 2).
Non parleremo più di intercultura come
diritto ma di storie e favole dei popoli soltanto.
Nunzia Latini
novembre 2004