FAQ
Domande e Risposte su Educazione Interculturale
e
Didattica della Lingua italiana come Seconda
>Che cosa significa educazione
interculturale?
>Si tratta di un approccio pedagogico che tende ad una maggiore
sensibilizzazione ai problemi legati ai rapporti interculturali e una
formazione alla tolleranza delle diversità, volte a creare un clima di
dialogo e di apertura, che porti al confronto e all'arricchimento
reciproco. Solo in questo senso può essere intesa una reale
globalizzazione della cultura: non una perdita di valori, ma
un'acquisizione di strumenti e mezzi per osservare la realtà in maniera
produttiva, al fine di agire non da spettatori, ma da attori di questo
vasto scenario mondiale in continua evoluzione.
Scopo dell'educazione linguistica deve quindi essere anche quello di
dotare l'allievo delle conoscenze adeguate ad un'analisi approfondita del
tessuto sociale in cui si troverà ad operare. Quindi schemi
d'interpretazione, parametri, strutture concettuali per affrontare l'altro
e il diverso in maniera critica e costruttiva. I benefici di un tale
approccio riguardano non solo la competenza linguistica, ma ricadono
sull'intera personalità.
>Quali competenze deve avere un insegnante
d’italiano L2/Ls?
>Un insegnante di lingua italiana L2/Ls non solo deve conoscere
la lingua italiana della vita quotidiana, ma necessariamente la cultura
veicolata dal mezzo linguistico, in quanto lingua e cultura formano un
binomio inscindibile di elementi che si influenzano a vicenda. La gran
parte dei problemi nel processo di acquisizione di una lingua 2 o
straniera è infatti determinata da fattori a carattere culturale e l’impatto
delle diversità-somiglianze della lingua appresa a fronte della lingua
materna influenzano fortemente l’esito del processo di acculturazione.
Nell’ottica di un approccio interculturale, particolare rilievo deve
essere dato alle differenze interculturali nella comunicazione e alla
modalità dialogica, anche al fine di stimolare maggiormente la
motivazione dei discenti. E’ inoltre fondamentale che l’insegnante L2/Ls
abbia delle conoscenze di metodologia didattica, poiché insegnare l’italiano
a stranieri presuppone competenze del tutto differenti da quelle
necessarie per insegnare l’italiano ad italiani. Per questo sarà
necessario anche approfondire la conoscenza riflessa della propria lingua,
cioè la conoscenza dei meccanismi linguistici che la determinano. In
definitiva, non è sufficiente essere un nativo italiano, ma è
fondamentale aver approfondito le regole che sottostanno alla propria
lingua. Non ci sembra scontato precisare che un insegnante madrelingua non
è sempre meglio di un insegnante non madrelingua: a volte, specialmente a
livello principiante, può essere addirittura peggiore se non riesce ad
isolare all'interno della propria lingua i meccanismi che la identificano
e la fanno funzionare.
>Quali testi posso consultare per acquisire
una metodologia didattica di base dell’italiano a stranieri?
>A titolo indicativo e senza la pretesa di voler essere
esaustivi, consigliamo alcuni volumi per approfondire le tematiche
glottodidattiche legate all’insegnamento dell’italiano L2 e/o per la
creazione di un curricolo con solide basi metodologiche:
- Freddi: Fondamenti di glottodidattica, Torino, UTET Libreria, 1994
- Balboni: Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, Torino,
UTET, 1998.
- Balboni: Dizionario di Glottodidattica, Perugia, Guerra edizioni 1999
- Balboni: Il curricolo dell'italiano come lingua straniera
- Galli De' Paratesi, Livello soglia per l'italiano, Strasburgo, Consiglio
d'Europa,1981
- AA. VV.: Curricolo di italiano per stranieri, Roma, Bonacci 1995
- T. De Mauro: Guida all'uso delle parole, Editori Riuniti, 1980.
>Dove è possibile ottenere
certificazioni/specializzazioni/perfezionamenti?
>Sono ormai disponibili numerosi corsi per l’insegnamento dell’italiano
a stranieri, tendenti alla riqualificazione metodologico-didattica dei
docenti italiani, per lo più con una formazione culturale a carattere
linguistico-letterario o insegnanti di lingue straniere. Presso l’Università
per Stranieri di Perugia (http://www.unistrapg.it/) e di Siena
(http://www.unistrasi.it/) o altre università si possono ottenere
certificazioni DITALS, frequentare corsi di perfezionamento, o anche
specializzazioni biennali. Oltre a corsi di vario livello in didattica
dell’italiano a stranieri, l’équipe di Itals dell’Università Ca’
Foscari di Venezia ha recentemente istituito un Master biennale a distanza
in promozione e didattica della lingua e cultura italiane a stranieri (http://helios.unive.it/~cli//itals/).
>Come devo utilizzare la lingua madre del
discente straniero?
>Non ci si aspetta che l’insegnante L2 abbia una cultura
linguistica sconfinata o che debba conoscere tutte le lingue parlate dai
suoi allievi stranieri. Tuttavia è indispensabile la presa di coscienza
della natura interculturale del compito che si prefigge. Riteniamo semmai
auspicabile che l’insegnante possa essere messo in grado di conoscere le
strutture e le caratteristiche linguistiche principali della lingua dello
studente per poter prevedere possibili errori e difficoltà nell’apprendimento
dell’italiano. Fatta questa premessa, le attività scelte dovrebbero
privilegiare momenti di confronto, di ricerca delle diversità e
somiglianze culturali, più che di grammatica contrastiva, soprattutto
quando si è in presenza di un allievo straniero in una classe italiana.
Presso la scuola elementare, ad esempio, riflessioni sui diversi tipi di
scrittura come quelli usati dall’arabo, dal cirillico, dal cinese etc.
di cui i compagni stranieri danno testimonianza, possono fornire spunti
per motivanti giochi e cartelloni, facilitando allo stesso tempo l’integrazione
dello straniero.
A volte l'uso della lingua straniera dell'allievo può quindi essere un
momento di integrazione dello stesso, se si cerca di collocarlo in una
posizione privilegiata da un punto di vista linguistico: conosce una
lingua che gli altri bambini non conoscono e quindi è portatore di
ricchezza per loro. Bisogna quindi cercare di creare dei momenti in cui
egli possa sentirsi fiero di questa diversità, magari insegnando ai
propri compagni parole e espressioni della propria lingua, in una sorta di
scambio continuo.
>Cosa si deve fare se si vuole insegnare l’italiano
all’estero?
>Partiamo dalla considerazione dei canali 'ufficiali':
il MPI emette ogni anno delle borse di studio per laureandi con un ottimo
curriculum di studi per effettuare un’esperienza come lettore d’italiano
nelle scuole straniere o, ogni tre anni, bandi per posti di insegnante
presso università e scuole italiane all’estero, ma si tratta di posti
riservati a docenti di ruolo. Il programma Socrates per lo scambio di
insegnanti prevede inoltre, nella sezione Lingua Azione C, la possibilità
per futuri insegnanti di lingua straniera in Italia di effettuare un
periodo di tirocinio o assistentato presso scuole di vario livello della
comunità europea: non sempre si viene inseriti in scuole dove si insegna
italiano, ma una volta sul posto si potrà avere l’opportunità di
proporre l’attivazione di corsi d’italiano, almeno a livello
extra-curricolare. Altre possibilità sono fornite dagli Istituti di
cultura italiana e altre istituzioni o associazioni per la promozione
della lingua e della cultura italiane all’estero, come la Dante
Alighieri, ma spesso non viene affidato un numero di ore sufficiente al
mantenimento dell’aspirante insegnante nel paese straniero. Da non
sottovalutare è inoltre il contatto diretto con le istituzioni
scolastiche e universitarie, i cui annunci possono essere reperiti non
solo nei nostri quotidiani, ma anche in varie banche dati on-line per la
ricerca di un lavoro o attraverso le mailing list di Italiano L2 (http://www.unistrapg.it/lista/lista.htm;
http://www.guerra-edizioni.com/it_x_ins/mailing/show.cfm)
e presso il sito della Biblioteca di Documentazione Pedagogica (http://www.bdp.it).
Il sito di LinguaItalia (http://www.linguaitalia.com)
ha inoltre una pagina di faq - risposte a domande frequenti-, che
contengono utili consigli per chi voglia insegnare l'italiano all'estero.
>Che italiano devo insegnare ai miei
allievi?
>E’ difficile poter fornire un modello unico senza cadere in
generalizzazioni, ma per tutti i livelli e per tutte le fasce d’età
vale la pena di sottolineare che l’italiano insegnato debba essere
lingua viva, reale. Con questo non intendiamo solo l’italiano dei
giochi, del bar o del gruppo di appartenenza (sebbene si tratti di una
competenza comunicativa necessaria per gli stranieri che vogliono essere
accettati nel gruppo stesso), in quanto esclude la possibilità di
approfondire le microlingue di varie aree disciplinari al fine di avere
una competenza linguistica reale, oltre che meramente comunicativa. E’
perciò fondamentale che in un approccio a carattere interculturale l’insegnamento
sia funzionale, cioè orientato a ´saper fare con l’italiano’,
piuttosto che a 'sapere la lingua' in sé, ma cercando al contempo di
ottenere una competenza comunicativa che non risponda solamente al
principio del 'comunicare comunque'. Vale anche la pena di sottolineare
che, inevitabilmente, l'insegnante si porterà dietro la propria
inflessione dialettale o locale.
Ai fini di un adeguato sviluppo delle competenze dell'allievo è quindi
necessario che si adottino tutte le strategie atte a limitare l'assunzione
acritica del proprio modello da parte degli studenti. Bene quindi tutti i
supporti audio e video, ma anche l'eventuale intervento di altri parlanti
madrelingua per abituare l'allievo alle differenze regionali dell’italiano.
>Che ruolo devo riservare alla grammatica?
La correttezza formale è importante, ma non dipende necessariamente
dalla riflessione metalinguistica. E’ ormai risaputo che non si insegna
prima la regola di grammatica per poi metterla in pratica, in quanto lo
stesso processo naturale di acquisizione di una lingua effettua il
tragitto contrario. Proprio come il bambino apprende la lingua madre nel
momento in cui la sente e la riutilizza, con il continuo monitoraggio dell’adulto
che pazientemente fornisce feedback correttivo, nell’insegnamento di una
L2/Ls si dovrebbe rispettare i tempi naturali di apprendimento dell’individuo,
non forzandolo sin da subito ad una produzione corretta, sia essa autonoma
o, ancor peggio, per imitazione. La riflessione sulla lingua e quindi lo
studio della grammatica giungerà solo successivamente, tanto più che se
gli studenti sono adulti è possibile che vi troviate nella necessità di
dover fornire loro specchietti grammaticali e tavole riassuntive per un
loro espresso bisogno metalinguistico.
>Dove posso recuperare materiale nuovo e
interessante per le mie lezioni?
>Fondamentale e' tenersi sempre aggiornati anche via Internet,
soprattutto attraverso i siti delle testate giornalistiche maggiori.
Esistono inoltre ottime riviste di didattica per bambini che forniscono
spunti operativi molto validi e concreti. Una buona fonte di aggiornamento
costante sono anche le trasmissioni Via satellite della Rai, molto diffusa
soprattutto in America Latina. In http://www.aaaitalianocercasi.com
è possibile trovare notizie utili sull'Italia, sul made in Italy, la
moda, il design, il turismo, la cucina e naturalmente la didattica della
lingua italiana. Attività sempre nuove e stimolanti sono inoltre proposte
e continuamente aggiornate in varie bacheche telematiche come quella del
sito http://www.guerra-edizioni.com.
Vi invitiamo a segnalarcene di nuove e a costruire insieme anche noi una
‘biblioteca’ a cui possiamo attingere di continuo.
>Metterò un richiamo a http://www.edscuola.com/stranieri.html
sul sito di Hannover.
Mi farebbe piacere collaborare, nei limiti del
possibile.
Antonio Riccò
>Nel vostro sito Internet (Stranieri@edscuola.com) Nunzia Latini illustra il progetto di una bacheca
in cui gli insegnanti d'italiano come L2 possono (o potranno) inserire il
loro CV in vista di una più agevole comunicazione con le istituzioni
pubbliche. Mi sembra di capire che il progetto è condotto dall'ILSA, a
cui peraltro sono associata. Inserire il proprio CV è già possibile? E
quali sono le modalità? Colgo l'occasione per ringraziarvi del vostro
contributo: in particolare, la sezione sulla legislazione in materia di
didattica delle lingue è una miniera di informazioni spesso difficili da
reperire.
>E' gia' possibile inserire il proprio cv
specifico. Puoi scegliere di indicare tutta la zona di riferimento per le
istituzioni (città o piccoli centri o la provincia di ...) in cui vuoi o
puoi lavorare e una e mail per contattarti con un nome e cognome appuntato oppure se vuoi una scheda del tuo cv con le informazioni che
ritieni utili.
E' necessario allegare (anche nel corpo dell'e-mail) un'autorizzazione
alla pubblicazione in Rete.
Trovi una scheda di riferimento nella sezione
dedicata ai CV
>Ho letto con molto interesse la
possibilità di inserire il proprio CV in rete, perciò ho visitato il
vostro sito che ho trovato pieno di spunti e risorse interessanti.
Poiché ormai da tempo sono impegnata nel settore sarei interessata a
inserire il mio CV nella vostra banca dati.
Attendo informazioni.
>Vedi sopra.
>Vorrei segnalare che a Torino
esiste un corso di Perfezionamento postlauream in Italiano Lingua 2
(PERFIL2), istituito dalla Facoltà di Scienze della Formazione,con lo
scopo di fornire ai laureati competenze specifiche e di rispondere alle
esigenze culturali di aggiornamento e riqualificazione professionale degli
insegnanti della scuola primaria e secondaria, sempre più spesso a
confronto con una realtà multietnica e multiculturale. Il corso, a numero
chiuso, prevede 100 ore di lezioni ed esercitazioni, e si avvale
dell'esperienza dell'insegnamento a stranieri dei docenti dei corsi di
Lingua Italiana per gli studenti stranieri del Progetto Erasmus.
Il Direttore del Corso è la prof.ssa Alda Rossebastiano (docente di
Storia della lingua Italiana, Presidente del C.d.L. in Scienze della
Formazione Primaria ), che da alcuni anni si dedica al tema
dell'insegnamento dell'Italiano come seconda lingua, anche nei suoi corsi
monografici (cfr. programma dei corsi 1999/2000 su unito.it). All'interno
del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria sono peraltro
attivati con continuità Laboratori di Didattica dell'Italiano a stranieri
rivolti ai futuri insegnanti della scuola di base.
>Per noi docenti d'italiano
all'estero e per i nostri studenti, sarebbe interessante sapere il numero
di iscritti ai corsi d'italiano nel mondo.
I miei colleghi docenti di tedesco stanno spesso a vantarsi dei dati che
hanno (in base a sondaggi condotti dal governo tedesco), quindi, dicono:
Tanti studenti in Perù, tanti in Argentina, tanti in Giappone, e tanti in
Australia, e tanti in X, Y, Z, ecc. ecc.
Forse, il Ministero degli Affari Esteri avrà già tali dati, ma non ho la
minima idea a chi rivolgermi.
In ogni caso, sarebbe cosa pratica se tali dati fossero pubblicati su
riviste come la Loro. La notizia è immediata e raggiunge un pubblico
vasto.
>E' difficilissimo stilare precisamente in tutte
le parti del mondo quante persone studiano l'italiano. Di recente ci ha
provato la Societa' Dante Alighieri. E' comunque un fatto vero che
l'italiano e' sempre piu' richiesto. Le allego un articolo del Corriere
della Sera del 29 settembre 1999 e una dichiarazione di Tullio De Mauro su
questo argomento in occasione del 74mo congresso della "Dante
Alighieri"
La seconda giovinezza della lingua italiana
Un milione di persone nel mondo segue corsi per imparare la nostra
grammatica. Un autentico boom. I nostri Istituti culturali all'estero
colgano l'occasione creando sezioni linguistiche. All'inizio fu un
sospetto. Poi, l'ipotesi di una tendenza. Adesso non ci sono piu' dubbi:
il nostro vecchio, glorioso idioma sta godendosi una seconda giovinezza.
Si', proprio l'italiano, che qualcuno gia' immaginava declassato a
dialetto d'Europa. In questo preciso istante, come e' attestato dalle
statistiche, piu' di un milione di persone in tutto il mondo lo sta
studiando: di conseguenza, moltissimi sono ormai in grado di
comprenderlo. Sorpresa? Francamente si'.
Perche' le nostre antiche debolezze, sommate all'egemonia incontrastata
dell'inglese, sembravano averci condannato alla marginalita'. Ma il
momento della verita' e' arrivato: domani si apre a Palermo un congresso
della Societa' Dante Alighieri destinato a lasciare il segno. Si
parlera' soprattutto di "Presenza culturale italiana nei Paesi del
Mediterraneo", e infatti gli interventi di studiosi, dalla Spagna
alla Grecia, testimonieranno il crescente interesse di cui si diceva. Ma
sara' uno studio dello Cnel a focalizzare l'attenzione sull'italiano, in
quanto "una delle lingue piu' studiate del mondo".
Come e' possibile? Il linguista Tullio De Mauro, che domani terra' la
relazione introduttiva, sorride di fronte a tanta sorpresa. "Gia'
molti anni fa avevamo cominciato a rendercene conto - ricorda - e anzi,
a essere precisi, la prima rivelazione risale all'inizio degli Anni
70". In seguito, per anni, calo' il silenzio. Ma nel 1982 il
ministero degli Esteri promosse un'indagine sull'argomento, scoprendo
l'esistenza di alcune centinaia di migliaia di iscritti, in tutto il
mondo, ai corsi annuali d'italiano. Se ne parlo' per un po', prima di
far scivolare la questione nel dimenticatoio. Segui' un altro lungo
periodo di sonno, interrotto quest'anno dall'indagine dello Cnel, piu'
accurata delle precedenti perche' realizzata con l'aiuto dei
comitati internazionali della Dante Alighieri sparsi in duecento Paesi
del mondo. Il convegno di Palermo, in ogni caso, non potra' sciogliere
il principale mistero: se la punta dell'iceberg e' formata da oltre un
milione di studenti, quanti sono i parlanti effettivi fuori dai confini
della Repubblica? "Non esiste un parametro attendibile, purtroppo -
ammette De Mauro - e anche una prossima indagine, che presto avvieremo
all'universita' per stranieri di Siena, potra' solo dirci qualcosa sulle
motivazioni e sul grado di sedimentazione della lingua fra gli studenti,
non certo sul loro numero complessivo. Per di piu' dobbiamo tenere conto
della vecchia regola pedagogica chiamata "cinque e meno
cinque". In eta' adulta si tende a regredire di cinque anni
rispetto ai livelli massimi raggiunti a scuola in una certa materia. Il
che spiega l'analfabetismo di ritorno...". E' un fenomeno che in
Italia si conosce bene, a causa della cattiva tradizione scolastica.
"Nel '55 - racconta De Mauro - il linguista americano Robert Hall
svolse un'indagine sullo stato della conoscenza dell'inglese in Italia.
Una delle risposte piu' frequenti fu: non lo parlo perche' l'ho studiato
a scuola".
Succedera' lo stesso agli attuali allievi dei corsi italiani, dalle
isole Tonga allo Zimbabwe? Probabilmente no, perche' l'italiano e' una
lingua "opzionale", liberamente scelta, e si sa quanto piu'
facilmente in questi casi si impara e ricorda. Restano comunque da
precisare le ragioni del boom. "Esiste una specie di "zoccolo
duro" formato dai ceti colti - spiega De Mauro - che e' legato da
sempre al mondo del bel canto, della musica e della pittura, oltre che
naturalmente all'influenza mondiale della Chiesa cattolica. Ma si tratta
di piccoli numeri. Ora pero' incalzano nuove motivazioni legate alle
mode (basti pensare al film di Benigni), alla cucina e in generale al
"made in Italy". Il prestigio del marchio e' cresciuto al
punto che i grandi musei americani riforniscono i loro shopping center
in Toscana: quadri e statue del MoMa vengono copiati in Italia e
riesportati in America, perche' si apprezza quella particolare
combinazione di alta tecnologia e accuratezza artigianale. Poi bisogna
considerare la crescita commerciale, imprenditoriale e finanziaria
dell'Italia, che incrementa gli scambi economici: non per niente siamo
fra il quinto e il sesto posto come reddito globale mondiale. Insomma,
il boom dell'italiano ha due motivazioni: una sofisticata, l'altra
legata ai bisogni quotidiani".
Boom quanto si vuole, non saremo comunque sempre piu' schiacciati
all'inglese? "No, anzi paradossalmente l'egemonia dell'inglese
finisce con il favorirci - risponde De Mauro -. Pensiano ai 350 milioni
di anglofoni e al miliardo e 200 milioni di persone che parlano
abitualmente l'inglese, benche' non sia la loro madre lingua. Chi
sarebbe in grado di competere con loro? Nessuno, naturalmente. Ma
un'indagine della UE ha dimostrato che proprio una simile egemonia,
capace di schiacciare tutti gli altri idiomi ai blocchi di partenza,
finisce con l'avvantaggiare l'italiano: questo e' ormai una
"seconda scelta", alla pari del francese. Si puo' anche
ipotizzare, ma il fenomeno e' meno rilevante, un certo effetto traino
sull'italiano dovuto alla grande espansione dello spagnolo, lingua che
permette un'ampia interconnessione con la nostra. Insomma, nel male
comune noi abbiamo guadagnato molto, insieme al tedesco". Resta da
chiedersi: la politica culturale dell'Italia sapra' cogliere il momento
magico? O tutto restera' affidato ai comitati spontanei della Dante
Alighieri, oltre che agli Istituti di cultura, piu' interessati alle
conferenze che ai corsi di lingua? "E' il momento di agire -
sostiene De Mauro - ma senza creare carrozzoni. L'ideale sarebbe
istituire una sezione linguistica in ogni istituto all'estero. Non
vedere quello che sta succedendo sarebbe incredibilmente miope".
Un sondaggio condotto nell'autunno del 1998 in 2763 universita'
americane mostra un aumento delle iscrizioni ai corsi di lingue antiche
e moderne del 4,8% rispetto al 1995 la lingua italiana ha avuto un balzo
in avanti del 12.6%, superiore all'aumento in percentuale dello spagnolo
(8,3%), che resta comunque la lingua piu' studiata negli Stati Uniti.
>Sono un giovane di 23 anni che ha
appena conseguito il Diploma Universitario in Economia e gestione dei
servizi turistici,vorrei sapere a quale titolo universitario Inglese è
equiparato il mio titolo di studio di laurea breve.
>Ogni buona universita' italiana ha l'ufficio
relazioni internazionali che si occupa anche di questo. Poi il preposto
ufficio del Ministero degli Affari Esteri.
>Afriche e Orienti è una
rivista trimestrale, creata nella primavera del 1999 da un gruppo di
professori, ricercatori, dottorandi e studiosi, fondatori dell'omonima
associazione. La rivista si propone come strumento di conoscenza e analisi
della realta' contemporanea dell'Africa, de Mediterraneo e del Vicino e
Medio Oriente e di temi quali l'immigrazione, lo sviluppo politico ed
economico, la cooperazione, la multiculturalita' e i diritti umani. Si
rivolge ad un vasto pubblico non solo di specialisti e studiosi ma anche
di studenti, insegnanti, operatori dello sviluppo e dell'associazionismo,
giornalisti e funzionari di istituzioni pubbliche.
Oltre a dare spazio alla piu' recente ricerca italiana, Afriche e Orienti
pubblica numerosi contributi stranieri, provenienti sia dai paesi
d'interesse della rivista, sia da centri studi e universita' europee ed
americane.
Ritenendo importante il progetto di sensibilizzazione e ricerca sostenuto
da Afriche e Orienti riguardo alle suddette tematiche, ci siamo permessi
di inoltrarLe questo email informativo, chedendoLe gentilmente di
rispedire lo stesso alla sua web list per diffondere la conoscenza della
rivista.
Per maggiori informazioni, la preghiamo di visitare il nostro sito web www.comune.bologna.it/iperbole/africheorienti
o di contattarci ai seguenti indirizzi:
Rivista "Afriche e Orienti"
Via San Mamolo, n. 24
40136 Bologna
Tel/Fax 051 333124
e-mail: afror@iperbole.bologna.it
Associazione Afriche e Orienti
C.P. 41 - 40100 Bologna Centro
e-mail: afror@iperbole.bologna.it
>Vorrei segnalare che a Torino
esiste un corso di Perfezionamento postlauream in Italiano Lingua 2
(PERFIL2), istituito dalla Facoltà di Scienze della Formazione,con lo
scopo di fornire ai laureati competenze specifiche e di rispondere alle
esigenze culturali di aggiornamento e riqualificazione professionale degli
insegnanti della scuola primaria e secondaria, sempre più spesso a
confronto con una realtà multietnica e multiculturale. Il corso, a numero
chiuso, prevede 100 ore di lezioni ed esercitazioni, e si avvale
dell'esperienza dell'insegnamento a stranieri dei docenti dei corsi di
Lingua Italiana per gli studenti stranieri del Progetto Erasmus.
Il Direttore del Corso è la prof.ssa Alda Rossebastiano (docente di
Storia della lingua Italiana, Presidente del C.d.L. in Scienze della
Formazione Primaria ), che da alcuni anni si dedica al tema
dell'insegnamento dell'Italiano come seconda lingua, anche nei suoi corsi
monografici (cfr. programma dei corsi 1999/2000 su unito.it). All'interno
del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria sono peraltro
attivati con continuità Laboratori di Didattica dell'Italiano a stranieri
rivolti ai futuri insegnanti della scuola di base.
Le informazioni sul Perfil2 si trovano sul sito dell'Università di
Torino, www.unito.it, sotto la voce
"Facoltà di Scienze della Formazione". Per quest'anno
accademico le iscrizioni sono chiuse, poiché il corso è iniziato a
Gennaio, ed anche i Laboratori didattici si stanno concludendo.
Sempre su http://www.unito.it
"Facoltà di Scienze della Formazione" sono reperibili le
informazioni circa i corsi di Lingua Italiana per gli studenti
universitari del Progetto Erasmus.
Il Gruppo di Ricerca sulle acquisizioni e Abilità Linguistiche (G.R.A.L)
di cui faccio parte e che si occupa dell'organizzazione di queste
iniziative in Facoltà sta comunque allestendo un sito web in cui verranno
pubblicate tutte le notizie relative alle attività svolte e da svolgersi,
didattiche e non, legate ai fenomeni linguistici di Italiano L1 e L2 .
>La prego di fornirmi informazioni circa la
possibilità di insegnare l'italiano in Spagna, considerato che possiedo
una Laurea in Lettere Moderne, e che, provenendo dalla facoltà di Lingue,
ho dato molte materie inerenti: filologia romanza, glottologia, lingua e
letteratura francese, geografia (biennata). Nel frattempo mi sono
innamorata della Spagna, imparando anche lo spagnolo, che adesso parlo e
scrivo speditamente. Vivo a Palermo, ho 33 anni. Mi piacerebbe fare
un'esperienza di lavoro a Madrid o Barcellona... Cosa posso fare?
>Per insegnare in Spagna e in genere all'estero ci sono diverse
strade. La prima e' avere attenzione alle aTtività del Ministero degli
Esteri con i bandi che pubblicano periodicamente: sia per supplenze sia
per cattedre per professori di ruolo, sia per essere commissari di esame.
All'universita' invece, dopo una ricerca che puoi fare su questo sito per
trovare dipartimenti di italianistica, puoi inoltrare domanda diretta, per
un contratto di diritto privato oppure avere la fortuna di sapere se c'e'
un avviso pubblico. Negli Istituti di Cultura ne ricercano ogni due anni
di nuovi, non laureati da molto e si regolano con le leggi locali del
paese ospitante il centro e ovviamente si favoriscono insegnanti che
risiedono li'. Comunque tutti richiedono una esperienza nell'insegnamento
della lingua come straniera o almeno come lingua seconda (e non seconda
lingua) oppure una certificazione specifica. Poi ci sono tutte le scuole
private, le aziende etc, ma questo dipende dalla propria intraprendenza e
volonta'.
>Buon giorno vi scrivo per
chiedervi se potete inviarmi del materiale per una ricerca che sto
facendo. Sono un'insegnante (in ruolo di supplente) di scuola materna ed
elementare.
>Avremo sicuramente piacere di aiutarla, sia la
redazione che il pubblico che ci legge, ma avremmo bisogno di sapere il
taglio della ricerca e l'oggetto in specifico: lingua seconda? o quale
interculturalita'?
>Vi presento "italianissimo", una pagina web creata dal
Dipartimento di Lingue Straniere dell'Università Pontificia Bolivariana
di Medellín (Colombia) per tutte le persone che sono interessate alla
cultura e alla lingua italiana.
La pagina è continuamente in costruzione, per questo mi farebbe molto
piacere ricevere suggerimenti, impressioni, proposte...
L'indirizzo è:
www.upb.edu.co/servicios/italiano
Fatemi sapere se la usate e se i vostri alunni desiderano corrispondere
via e-mail.
>Sono molto interessata a ricevere
una copia del testo "DOVE VAI? PERCORSI DI PREALFABETIZAZIONE PER
ADULTI STRANIERI" realizzato da Gloria Arduini, Teresa Bellofiore....
per il Comune di Bologna.
Il libro mi sarà utile per il mio lavoro: insegno presso i corsi di
alfabetizzazione statali del Comune di Milano.
>Il testo e' edito dal Cumune di Bologna e puo'
essere richiesto presso di loro.
>Sono un' animatrice sociale molto
interessata ai temi dell'intercultura.
Nel mio curriculum è presente anche un'esperienza di tirocinio presso un'
Organizzazione non governativa impegnata nella diffusione della
solidarietà e della conoscenza tra i popoli.
Vorrei propormi nelle scuole con un mio progetto di Intercultura. Gradirei
avere un suo parere su quante possibilità di riuscita abbia la mia
iniziativa.
>Sicuramente le scuole dovrebbero essere interessate a questo
tipo di offerte. Quanto? tutto dipende dal luogo, dalla necessita' per la
presenza forte di immigrati, dalla sensibilita' dei presidi e da come lo
si presenta. Sempre di persona, che e' meglio. Poi la riuscita del
progetto stesso dipende esclusivamente dalla validita' dello stesso e mi
pare di capire sia interessante, ma non ho elementi per poterlo
sottolineare.
Grazie dell'attenzione
>Within the frame of Leonardo da
Vinci II
Partnership between upper secondary schools (age 16-19) in Sörmland,
Lombardy Region and partners in Latvia or Leningrad Region (Russia).
We have three schools interested in project in the following areas:
- entrepreneurship among young people (Tessinskolan)
- environniental matters, like waste water disposal, energy supply, etc (Gripenskolan)
- integration of vocational training and theoretical education (Duveholmsskolan)
- The Holocaust (Gripenskolan and Duveholmsskolan)
The idea is to prepare a project, run it during one or two semesters, and
then to let the youths meet somewhere in one of the partner countries
to discuss the results of their efforts. During the project time,
contacts should be kept through Internet and e-mail between teachers and
students.
The projects headlines should be planned together by the involved teachers
from all schools on a meeting during the autumn -00, and the project
should start in early 2001.
Immediate requirements:
Partnerschools in Lombardy Region with special focus on:
· young entrepreneurship (preferably a school of economic)
· environmental matters
· a school, or several schools, interested, in participating in a study
project on the Holocaust.
· technical schools
Concerning the project aiming on studying the Holocaust the Region of
Jelgava in Latvia has already explained their interest in participating.
The deadline of Leonardo-projects is the 27 th of march, and before that
we must have the partners' signed Letters of intents.
Contactpersons
Henrik Holmer, Association of Local Authorities in Sörmland, henrik.holmer@sormland.komforb.se,
tel +46 (0)155 778 97
>Sono interessata ad un corso di formazione
per insegnare italiano L2.
Sarei grata a chi mi potesse dare qualche indicazione su Roma.
>Prossimamente a Roma si terra' un corso di
formazione per la didattica dell'italiano lingua seconda, sia per
insegnanti della scuola pubblica che privata. Si tratteranno in linea
generale, perche' il programma e' da definire: le caratteristiche
dell'insegnamento dell'italiano lingua seconda, la tipologia studentesca,
i problemi interlinguistici, l'organizzazione modulare, e dei lavori di
gruppo. Sicuramente tra venerdi' e sabato o anche domenica.
Saro' proprio io ad organizzarlo insieme alla coresponsabile dell'ILSA di
Roma e Lazio.
Si puo' gia' inserire nella mailing list se vuole, per ricevere le
informazioni necessarie a tempo debito.
>Sono insegnante di Italiano dal 1993 in
una scuola privata a Siena.
Ho fatto due corsi di specializzazione all'Università per Stranieri di
Siena.
Mi piace la professione e sono interessata alla vostra attività di
confronto e formazione.
Riceverei volentieri informazioni riguardo alle vostre iniziative.
>Ti ringrazio e ti posso dire che la rubrica e' aperta al
confronto e ai vari contributi su queste specifiche tematiche. Tutti
possono inviare materiale interessante che possa far circolare
l'informazione. Per le attività di formazione, saranno sempre sul sito.
>I figli degli immigrati
clandestini hanno diritto all'istruzione gratuita da parte dello Stato?
Se la risposta è negativa, quale strada possono intraprendere per
accedere al diritto allo studio, che dovrebbe essere garantito a tutti?
>La Circolare ministeriale n. 87 del 23 marzo 2000
prevede che "Le istituzioni scolastiche di qualsiasi grado hanno
l'obbligo di accettare le iscrizioni dei minori stranieri in Italia, anche
oltre il termine del 25 gennaio fissato dalla Circolare Ministeriale n.311
del 21.12.1999. L'art. 45 del "Regolamento recante norme di
attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero" che si
trova nel suppl. ord. n.190 del 3.11.1999 alla G.U., permette l'iscrizione
con riserva dei minori stranieri privi di documentazione anagrafica o in
possesso di documentazione irregolare o incompleta, senza pregiudizio del
conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studio. Se non ci sono
elementi negativi sull'identità dello studente straniero, il titolo viene
rilasciato con i dati anagrafici dichiarati all'atto dell'iscrizione."
>Vorrei avere informazioni sul rinnovo
delle graduatorie delle scuole italiane all'estero - rinnovo supplenze
estero
>Tutte le informazioni che desideri a riguardo, le puoi trovare
sul link che puoi trovare in questa rubrica, tra le attivita' del
Ministero degli Esteri.
>Sarei interessato a sapere se ci sono
stati recentemente (nel corso degli ultimi 3-4 mesi) dei seminari,
convegni, incontri o simili di un certo rilievo riguardanti il tema
dell'intercultura nella scuola.
In caso di risposta affermativa, potreste gentilmente indicarmi gli
estremi degli eventi e, se possibile, i principali punti di discussione
trattati?
>Senz'altro il convegno a Roma di lunedi' 15
maggio, il convegno a Firenze per il 2 3 giugno
Tutte le info dettagliate sono su questo sito.
>Ho letto la richiesta della scuola
Agostino Codazzi di Caracas. Vorrei sapere se l'insegnamento presso quella
scuola avrà un riscontro in termini di punteggio nelle graduatorie
Provinciali italiane. Grazie
>La scuola pubblica all'estero dovrebbe averne parecchi. Puo'
sempre domandare alla persona di riferimento.
>Sono un insegnante di ruolo di
Matematica nella Scuola Secondaria superiore e sarei interessata ad andare
all'estero. Visto che non ho avuto le informazioni in tempo utile per
partecipare al concorso del '97 mi ritrovo a cercare continuamente
informazioni per "non perdere il treno" un'altra volta. Alcune
cose le ho capite (che al momento c'è una graduatoria bloccata su cui si
stanno facendo gli invii) ma non ho chiari i termini della vertenza in
corso, non riesco a capire se le cattedre esistenti prevedono tutte
l'abilitazione di Matematica e Fisica (che non ho, sono abilitata in
Matematica, Matematica Applicata, Scienze Matematiche, chimiche, fisiche e
Naturali per le medie), se è previsto un altro concorso, se esistendo
delle cattedre vacanti è possibile chiedere l'invio in quelle sedi (ed in
tal caso, come).
>Vorrei sapere se possibile quando
usciranno le graduatorie del concorso per insegnare italiano all'estero
promosso, per gli studenti del IV anno di lingue, nel mese di febbraio.
>Salve, vorrei un'informazione
riguardo ai requisiti per essere un insegnante di madre lingua inglese,
come entrare in graduatoria, titoli, vincolo di nascita, ecc.
>Sono riaperte le graduatorie per l'estero
ora che per l'Italia si e' sbloccata la situazione con il D.M. n.146?
E dove sono reperibili le informazioni a riguardo in rete?
>La rubrica non e' attiva per informazioni di ufficio di questo
tipo.
Potete rivolgervi all'ufficio predisposto dal Mae tranquillamente!
>Mi nombre es Omar Nazareno
Carbonari, vivo en Argentina (Cordoba) pero hace años tenemos la
ciudadania Italiana por mis antepasados nacidos en Ancona(Italia) Deseso
saber como acceder a las leyes que me permitan conocer al respecto de
nustros derechos y obligaciones. Gracias.
>La sua domanda non e' chiarissima. Dipende dalla residenza,
dalle sue intenzioni e dove vuole che siano esercitati i diritti e doverni
in Argentina o In Italia? Per l'argentina lei e' cittadino argentino.
>Ho sentito parlare dei 'mediatori
linguistici e culturali'. So che il ministero ha istituito dei corsi di
formazione per queste figure di supporto. Da quel poco che conosco ho
capito che ci sono corsi per la formazione di cittadini stranieri con
corsi di lingua e cultura italiana.
Chi li istituisce? Quale disposizione li regola? Chi sono i docenti in
tali corsi e quali sono i programmi ? Inoltre ho letto anche qualche
notizia su corsi per la formazione dei docenti italiani di lingua
italiana, in vista dell'integrazione degli stranieri e quindi
dell'insegnamento dell'italiano come lingua 2. Come fare per saperne di
più?
>Come dico nella lettera di presentazione, si
vorrebbe una definizione per i mediatori, precisa e univoca, che parta
dalla definizione stessa, perche' ce ne sono diverse: facilitatore,
mediatore, collaboratore, docente ombra. Per i corsi sia a stranieri che a
italiani puo' rivolgersi sicuramente alle universita' per stranieri ed a
tutte le altre riportate in prima pagina.
>Sono un marocchino e voglio avere il
diploma di maturita' se possibile privato essendo un lavoratore in italia
da dieci anni. Cosa devo fare?
>Puoi prenderlo anche frequentando la scuola
statale con i corsi serali per lavoratori.
Non so la tua situazione di studi ma puoi prendere eventualmente anche la
licenza media necessaria alla iscrizione per la maturità.
>Per gli argomenti di approfondimento
relativi alla prova orale del concorso magistrale ho scelto
l'intercultura. Non sto qui ha spiegare i motivi della scelta perché...
sarebbe lungo, tuttavia ho qualche dubbio relativo alla normativa: ci sono
due 286, l'una relativa al Decreto l.vo 25/7/86 l'altra al T.U. 25/7/1998,
stesso giorno, stesso numero?
>Il DL 286 del 25 luglio 1998 e' il Testo unico delle
disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla
condizione dello straniero.
Nel 1986 ci sono una CM ed una Legge.
>Ho insegnato per tre anni a Buenos Aires
come contrattista e quest'anno vorrei inserirmi nelle graduatorie di
supplenza ministeriali. E' possibile consultare un elenco generale delle
graduatorie on-line per poter verificare dove e' opportuno inviare le
domande?
>In Italia ancora no (?), comunque se sono pubblicate le
graduatorie non e' piu' possibile inviare le domande!
Sono un insegnante di madre lingua inglese
nella provincia di Latina. Lavoro come esperto esterno in due scuole medie
e una scuola materna. Non riesco ad ottenere The European Framework of
Modern Languages sulla quale hanno parlato nel corso di formazione a
distanza della RAISAT Educational.
Non e' di nostra competenza, ma dovrebbe richiederlo direttamente a
Raisat-E...anche se bisognera' avere pazienza.
Siamo due insegnanti di inglese di
scuola media di Roma, vorremmo seguire dei corsi di formazione per
insegnare italiano come L2. Siamo interessate anche a seminari o convegni
in tutta Italia.
Di corsi di formazione ce ne sono stati diversi fino
al mese scorso.
Ce ne sara' uno a Roma in ottobre novembre curato dall'ILSA.
L'unviersita' per stranieri di Siena prepara insegnanti con
perfezionamenti in didattica italiano L2 e gia' sono aperte le iscrizioni
per questo luglio (seconda meta')
Poi dovreste fare un giro per i link universitari della mia rubrica.
Mi presento: sono una ragazza
italiana laureata in lingue e letterature straniere, insegno da 11 anni in
una scuola materna e da anni sono profondamente affascinata da tutto ciò
che concerne l'interculturalità nelle scuole (e nella società in
genere). Attualmente sto frequentando un corso per mediatori culturali e
vorrei sapere se per insegnare l'italiano agli stranieri sia necessario
essere di ruolo nelle scuole statali.
Gradirei inoltre avere informazioni sui requisiti necessari per
l'esercizio di questa professione, sulle altre possibilità in campo
interculturale e a chi rivolgersi.
Non e' necessario essere di ruolo e di solito si
preferirscono laureati in Lingue o in Lettere, ma e' necessario prepararsi
alla glottodidattica dell'italiano L2 in special modo per la lingua
veicolare e poi di studio.
Lo puoi fare a Siena, a Perugia, a Venezia. Trovi i link qui.
Stanno nascendo molti corsi per mediatori culturari universitari, ma non
è l'intercultura qualcosa che si puo' studiare e che si decide a
tavolino.
Sicuramente una certa preparazione antropologica, etnolinguistica, ... e'
importante.
Quando in una classe hai libanesi, coreani, cingalesi, statunitensi,
giapponesi, indiani e magari nel corso si e' "studiata" la
cultura latino-americana...che fai?
E' molto importante saper rispondere e risolvere ai possibili
"conflitti" culturali che si possono verificare.
Sto disperatamente cercando
informazioni circa la normativa riguardante le supplenze all'estero.
Ho gia contattato il ministero ma non hanno dato nessun aiuto.
C'e' su questo sito il modulo di 40 pagg da scaricare
per la domanda che scade ad agosto per le supplenze all'estero.dal 25/08
al 24/09 emisfero australe
Cercavo notizie sul tema
"scienze e tecniche dell' interculturalità mediterranea" -
segnalato dal motore www.google.it - ma salvo i cenni a Messina, non ho
trovato nulla.
Puoi vedere su "mediterraneo" di
istruzione.it oppure www.unive.it/progettoalias
Sono una docente abilitata in
matematica e fisica, vorrei sapere su quali siti è possibile trovare la
legislazione relativa alla possibilità di lavorare presso scuole italiane
all'estero in qualità di docente, per l'a.s. 2000/2001.
Sul sito del Mae www.esteri.it
tra le attivita', al momento c'e' solo un bando per supplenti all'estero
nell'emisfero boreale.
Bonjour! Je suis heureux de t'ecrire
ce message à fin de te dire que j'ai visitè ton site, il me plait
beaucoup de point de vu informatique mais malheureusement je n'ai pas pu
lire les sujets parce que je suis faible en langue italienne, mais j'essaye
d'apprendre, j'espere que tu m'aide à le faire et merci d'avance.
Abderrahim Boussetta (Abder) ou Abdou au revoir! à la prochaine.
Je te remercie de ta e mail et je veux dire que je
pense de pouvoir t'aider. Lorsque J'entre a Rome nous pouvons etre en
contacte et faire un cours de langue italienne dans un ecole que nous
pouvons trouver. Ciao da Krimo. Ok, a bientot.
Le pongo due quesiti riguardo alla C.
MAE 268/5006 sulle supplenze all'estero:
1) Quali sono le istituzioni scolastiche che seguono il calendario
australe? (non credo che siano semplicemente quelle poste nell'emisfero
australe, anche perché ci sono paesi a cavallo dell'equatore);
2) Come si fa a sapere se il Capo di istituto è di nomina ministeriale?
(nell'elenco delle scuole all'estero pubblicato dal MAE, per alcune di
esse viene indicato il nome del Capo d'istituto, sono forse questi quelli
di nomina ministeriale?).
1) Nell'allegato delle aree linguistiche le zone sono
facilmente riconoscibili anche perche' parliamo soprattutto delle grandi
aree dell'America Latina e poi le altre.
2) Si, comunque.
Sono una laureanda in lingue e
letterature straniere: sto svolgendo una tesi di laurea sull'insegnamento
della lingua straniera alle scuole elementari. Una parte della mia tesi
riguarderà anche le strategie d'insegnamento della lingua straniera a
bambini svantaggiati o portatori di handicap lievi. Desideravo sapere,
visto che il vostro sito sembra aggiornato sotto tutti i punti di vista,
se avete delle indicazioni da darmi a riguardo, anche per quanto riguarda
la legislazione presente in materia. Ringrazio per l'attenzione.
Al momento attuale posso solo dirti di girare la
domanda alla lista di italiano L2 che pero' non riguarda la lingua
straniera in Italia, bensì l'italiano come lingua seconda. Pero' ci sono
molti prof che scrivono dall'estero e forse ti puo' aiutare una
bibliografia straniera.
Siamo un gruppo di docenti che da
qualche giorno sta seguendo un corso sull'insegnamento dell'italiano come
lingua seconda presso la facoltà di lettere e filosofia dell'università
degli studi di Palermo.
Il corso è coordinato dalla professoressa Mari D'Agostino.
In questa prima fase stiamo raccogliendo materiale e siamo interessati a
stabilire con Lei un rapporto di interscambio su iniziative, progetti,
attività,riflessioni sull'argomento.
Questo da cui le stiamo scrivendo è l'indirizzo di posta elettronica del
nostro progetto.
Bene! Sono molto contenta di questo contatto e sono,
per quello che mi e' possibile, a disposizione per eventuali informazioni.
Ho bisogno di sapere un po' di piu' sul programma del vostro progetto,
sull'insegnamento a chi e dove e se voi siete docenti italiani in Italia o
all'estero. A presto e buon lavoro.
Gradirei ricevere informazioni sulla
possibilita` di frequentare un corso di italiano avanzato per stranieri a
Bologna. Vorrei ricevere un elenco delle scuole presenti in citta` e i
relativi costi.
1) Oltre alle scuole private, centri linguistici
universitari anche per non studenti, puoi provare nei centri territoriali
permanenti.
2) Vedi in http://www.paginegialle.it
Finalmente ho trovato un sito dove,
spero, trovare la risposta per un mio quesito.
Mio figlio ed io siamo da poco rientrati in Italia.
Lui ha 13 anni e ha frequentato la scuola elementare e medie in Ecuador da
quando aveva 6 anni.
Adesso abbiamo il dubbio di quale classe lui deve frequentare qui in
Italia.
Premetto che l'ordinamento della scuola equadoriana prevede:
- 13 anni di scolarita suddivisi:
* Scuola basica: 10 anni (classi dalla 1ma. alla 10ma.) con inizio all'eta'
di 5 anni e comprendendo quindi un anno di asilo, sei di scuola elementare
e tre di scuole medie.
* Scuola secondaria superiore: 3 anni (classi 1ma, 2da. e 3za.) chiamata
anche "Ciclo Diversificato" o Bachillerato.
Mio figlio ha superato gli esami previsti per la classe 8va. di educazione
Basica. Tra l'altro la scuola che lui ha frequentato fa parte dell'"International
Baccalaureate Organisation" quindi ha ricevuto una educazione uguale
a quella italiana.
Studenti che hanno frequentato la sua scuola sono stati ammessi in
prestigiose universita' tanto degli Stati Uniti come in Europa.
Le mie domande, in questo punto sono:
- Esiste una normativa per regolare l'inserimento dei ragazzi che arrivano
dall'estero?
- Secondo il vostro parere, quale classe italiana mio figlio dovrebbe
frequentare?
- Mio figlio ha regolare cittadinanza italiana. Puo' avvalersi dei diritti
e dei doveri come cittadino italiano.
Tutto dipende dai rapporti internazionali tra
L'Italia e L'Equador. Comunque l'equipollenza del titolo di studio puo'
essere richiesta presso diversi uffici: i più diretti sono alcuni
provveditorati agli studi e presso il consolato. C'è anche la sicura
possibilità di rivolgersi presso l'ufficio rapporti internazionali della
università che suo figlio frequenterà.
In Italia, tre classi superiori possono equivalere però ad una qualifica
professionale o tecnica. Ma il sistema italiano sta cambiando e se in
Europa, per situazioni medesime, altri ragazzi sono stati accettati è
possibile anche qui in Italia.
Veda poi il Capo II, art. 115 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.
297
Insegno al C.T.P. di Treviso, ho gruppi
di stranieri analfabeti in lingua madre
Sono interessata al libro " Dove vai? Percorsi di alfabetizzazione per
adulti stranieri" realizzato da Gloria Arduini, Teresa Bellofiore,
Gabriella Monti, Laura Romildo con la direzione scientifica di Fernanda
Minuz.
Chiedo informazioni più dettagliate per poterlo visionare e/o ordinarlo.
Puoi richiedere il libro direttamente al comune di
Bologna. Il testo è indicato per persone adulte di matrice linguistica
molto lontana da quella italiana.
Vi segnalo il sito interculturale:
Sistemi e culture/systems and cultures
http://www.click.vi.it/sistemieculture"
con testi e links riferiti all'argomento scuola con inserimento alunni
stranieri.
Grazie per l'attenzione.
Grazie a Lei.
Sono laureata in Lingue ed abilitata all'insegnamento
della Lingua Inglese nella scuola media a seguito del concorso indetto nel
1990. Sono inserita nella graduatoria provinciale, ma, vista la scarsità di
periodi di supplenza, mi sono anche dedicata all'insegnamento della lingua
italiana.
Per tre anni di seguito ho insegnato a borsisti extracomunitari in una
scuola privata, ma collegata con il Ministero Affari Esteri e nell'anno
scolastico passato ho avuto un incarico per effettuare sostegno linguistico
a studenti immigrati, in una Scuola Media statale.
In genere l'incarico viene assegnato dai Comuni che stilano una graduatoria
basata sui titoli posseduti: da quest'anno però hanno richiesto personale
SOLO laureato in Lettere e non più in Lingue e dunque sono stata tagliata
fuori. Secondo me è un'ingiustizia soprattutto per tutti quelli che
possiedono questa Laurea e che si vedono esclusi da un tipo di insegnamento
che avrebbe pertinenza con quanto hanno studiato.
Come mai si verifica questo? Vi chiedo: ho delle possibilità basate sulle
normative, che mi aiutino a dimostrare questa incongruenza??
Vi ringrazio anticipatamente e...mi scuso per avervi scoperto In Internet
solo oggi!!
Molto particolare!! Purtroppo possibile
visto che non esistono se non le indicazioni che si sostengono in via
esclusivamente "di fatto".
La metodologia e le tecniche che si devono adottare in classe di lingua
italiana per stranieri sono quelle della glottodidattica delle lingue
straniere adattate in un ambiente per lingua seconda (italiano in Italia).
Tra laurea in lettere e laurea in lingue si dovrebbe preferire la seconda e
la prima se ha seguito un percorso di tipo linguistico glottodidattico.
Poi ci sono tutti gli insegnanti che hanno una bella esperienza di
formazione e professionale che possono vantare di essere dei docenti di L2
in Italia.
Chi ce lo dice? Chi ci può garantire una professionalità e una omogeneità
di richiesta di titoli su cui formare delle graduatorie?
Un esempio reale esiste solo sulla base di come orientano le università per
stranieri e i centri linguistici per formare le graduatorie.
Non esiste una precisa indicazione, una precisa normativa, un preciso nome
per denominarci.
HAI MESSO IL DITO NELLA PIAGA.
Grazie!!!
Sono un giovane senegalese di 25 anni. Nel mio Paese ho
compiuto gli studi del liceo scientifico, fino all'ammissione all'esame di
maturità, che però non ho sostenuto. Vorrei sapere se è possibile per me
accedere ad una delle scuole italiane o straniere che preparano al
conseguimento di un baccellierato internazionale.
Non vedo perche' no. Il problema
saranno gli anni di studio da farsi riconoscere! Secondo in che citta' sei,
ti consiglio di vedere se il provveditorato o la direzione agli studi ha
attivo l'ufficio per l'equipollenza dei titoli di studio.
Vi scrivo per avere informazioni su un annuncio letto
nel sito Stranieri@edscuola.com sezione offerte lavoro. Si tratta
dell'annuncio della società Teleservizi rif:8976 in cui si ricercano
laureati con abilitazione per l'insegnamento di italiano in Brasile. Essendo
interessato gradirei avere informazioni su come contattare tale società.
Veda: http://www.jobonline.it
Buongiorno vengo dalla Polonia, sono da 8 anni in
Italia a Roma,regolarmente lavoratrice e con regolare permesso di soggiorno.
Vorrei tanto poter perfezionare il mio Italiano ma le condizioni economiche
non me lo permettono. Ho saputo che avete degli indirizzi dove mi posso
recare per fare dei corsi gratis o poco costosi.
Vi pregherei se fosse possibile di indirizzarmi presso qualche centro dove
potrei trovare aiuto.
Nella tua città potrai sicuramente
iscriverti presso i CTP, centri territoriali permanenti. Devi domandare
presso la scuola media a te piu' vicina. Oppure provare presso l'assessorato
all'istruzione del comune dove risiedi per sapere se hanno attivato qualche
corso per immigrati, sempre gratuitamente.
Avrei bisogno di alcune informazioni riguardanti l'iscrizione
all'università
straniera , se esiste, a Roma,
per conto della mia ragazza trasferita qui dalla
Polonia
A ROMA non esiste l'universita' per stranieri
(Siena e Perugia)
1) Entro quando è possibile fare l'iscrizione;
Come tutti i ragazzi italiani entro la scadenza
2) Viene rilasciato un permesso di soggiorno per studi una volta
iscritti;
Dovrebbe gia' averlo
3) Quali sono gli indirizzi di studi che si possono scegliere;
Tutti quelli che consentono il suo titolo di
studio equiparato.
4) E' possibile, in qualsiasi caso, avere a
disposizione un numero di informazione;
Certo tramite l'ufficio internazionale.
Roma 3 ne ha uno che funziona molto bene per studenti stranieri.
Sono laureata in Lettere Classiche presso l'Universita'
di Pisa e una collaboratrice esterna del Dipartimento di Scienze della Terra
sempre dell'Universita' di Pisa. Attualmente sto tenendo corsi di Italiano
(seconda lingua) presso il Centro Linguistico Universitario dell'Università
di Bologna. Sono interessata alla vostra proposta di lavoro - "Si cerca
con una certa urgenza un/un'insegnante qualificato/a di Italiano L2 per
un'azienda di Roma, una persona che abbia grande esperienza e che sia
interessato/a a questo tipo di proposta lavorativa." - e desidererei
ricevere dettagli circa la proposta stessa.
Posso inoltrare un suo CV al direttore
che ricerca la figura professionale a proposito. Me lo invii in formato solo
testo e non in allegato.
Sono una docente abilitata in matematica e fisica,
vorrei sapere su quali siti è possibile trovare la legislazione relativa
alla possibilità di lavorare presso scuole italiane all'estero in qualità
di docente, per l'a.s. 2000/2001.
Oltre che sul nostro, sicuramente sul sito del
Ministero degli Affari Esteri.
Permettimi, da collega e da componente della mailing
List di italiano L2 dell'Universita' di Perugia, di darti del tu. Ti ammiro
per la "battaglia" che stai portando avanti perchè anch'io, pur
più vecchia di te (ho 50 anni) sto tentando di trovare il filo della
matassa sulla "mediazione" - che equivoco!!! Purtroppo nulla di
tecnico, solo strumentalizzazione politica.
Sono laureata in materie letterarie e ho il diploma di traduttrice
corrispondente in inglese e tedesco - mai riconosciuto - il Proficiency in
English dopo un anno di permanenza nello Yorkshire - mai riconosciuto. Ho
sempre insegnato italiano come educazione linguistica perché mai l'italiano
- così come è insegnato dai tradizionali insegnanti di lettere, sarà
propedeutico all'apprendimento di un'altra lingua - eppure il MPI sta
investendo miliardi nel progetto Lingue 2000! Ho sperato molto all'arrivo
dei ragazzi di madrelingua non italiana - DETESTO IL TERMINE STRANIERI!!!
poichè sono potenziali bilingui, cioè con una marcia in più rispetto ai
nostri - molti ghanesi parlano inglese e i marocchini francese!!!!! Eppure
in molte scuole la non conoscenza dell'italiano è considerata un
handicap!!! Con l'ingresso degli "stranieri" mi sono detta:"
Finalmente!!! questi saranno gli anni della "rivoluzione
nell'insegnamento dell'italiano" perché ci si accorgerà che non è
possibile cominciare con lo scritto, con l'articolo e con la traduzione
parola per parola.... Nulla di tutto ciò!... Invece che partire dalla
scuola, da una seria specializzazione in Italiano L2 si è preferito
inventare "il mediatore" non ben definito.
Sono stata al Convegno CILS a giugno sperando di chiarirmi le idee ma mi
sono accorta che il MPI non ha affatto le idee chiare eppure ... stiamo
scoprendo l'acqua calda!!!
Gli immigrati arrivano in modo sporadico e sono di etnie troppo diverse....
pertanto la figura del mediatore non può essere abbinata ad ogni bambino...
sarebbe una spesa insostenibile e si creerebbe una disparità tra "gli
stranieri" di serie A e quelli di serie Z ovvero tra chi ha il
mediatore e chi no.
La soluzione migliore, più logica - non politica!!! pedagogicamente e
linguisticamente più corretta sarebbe:
1. distinguere innanzitutto gli allievi per età (per i piccoli, i migliori
"mediatori" sono i compagni di giochi e ogni scuola o scuole in
rete dovrebbe avere una figura specifica per il supporto agli insegnanti per
l'italiano L2 (innovativo sarebbe anche poter costituire una equipe
interistituzionale di insegnanti italiani e stranieri specializzati e
competenti che preveda un supporto ai "genitori come mediatori" -
un progetto europeo al quale ho partecipato era stupendo... "parents as
partners")
2. E' la scuola che deve integrare!!! quindi tutti gli insegnanti devono
essere coinvolti nel "mediare" i loro contenuti - per gli
adolescenti è la lingua della scuola che potrebbe evitare le future
dispersioni e abbandoni ( per quanto ammiri la Favaro e il Centro)
Come ritengo che sia assurdo "semplificare il testo" - serve
piuttosto rivedere la mappa concettuale delle nostre discipline e attraverso
i linguaggi non verbali, arrivare al verbale -- oppure permettere agli
studenti scolarizzati di studiare nella loro lingua e "mediare -
tradurre", con il codice italiano, il contenuto oggetto di studio.
Essendo italiana, perché devo apprendere un concetto in inglese? perché
tanta fatica!?? Posso apprendere il concetto da un testo italiano e poi,
dopo essermi impossessata del lessico e codice inglese, sono in grado
esporlo in quella lingua - dapprima con una struttura semplice, via via più
complessa. Potrei continuare ma non evito di elencare altre assurdità...
che pur costano ... finanziamenti... purtroppo non c'è controllo sulla
qualità, solo sulla quantità. Pensa che da noi, il successo
dell'intervento sulla mediazione si misura in ore richieste dalle scuole e
non si controlla né chi le fa - spesso insegnanti del tutto impreparati! -
e cosa si fa - spesso il mediatore esegue con l'allievo straniero i compiti,
così l'insegnate di classe è contento del risultato!!! Quasi mai sento
parlare di competenze o livelli di lingua... Ho convinto l'IRRSAE F.VG. ad
attuare una sperimentazione del tipo ricerca azione con alcune scuole in
rete e stiamo organizzando un centro di documentazione per la didattica
interculturale e l'italiano L2. Non sarebbe interessante creare, come ho
proposto anche a Firenze, un coordinamento a zone decidendo un'archiviazione
comune??? Stanno nascendo tanti siti che pubblicano saggi, articoli,
progetti ... ma in modo disordinato .. anche il sito di Rai Educational è
un po' una vetrina pubblicitaria... Sono disposta a collaborare per
trasparenza e qualità... Ciao, grazie Adriana Lucchini
Il mediatore culturale, gia' come
denominazione ha molto che non va, suona di "rattoppato", di
preparazione antropologica Viva non specialistica !
La questione piu' antipatica e' che sta scoppiando questo
"fenomeno"..noi lo sapevamo da 15 anni...nessuno ci ha chiesto poi
tanto. Ammiro gli sforzi del MPI, non ammiro cio' che e' del tutto
strumentalizzato politicamente.... purtroppo, in questa faccenda!
Non ammiro il fatto che non ci sia un percorso preciso di individuazione del
docente collaboratore linguistico nella scuola pubblica, non ammiro e non mi
piace la non figura del mediatore culturale!
Riflettiamoci un attimo veramente...ma che cosa siglifica questa
denominazione? mediazione di che? di quale cultura poi!!!
GRAZIE VERAMENTE
Esistono a Milano corsi specifici per preparare alla figura di
mediatore culturale? se sì, a chi posso rivolgermi?
Si, prova a domandare presso il Centro
Come, diretto da Graziella Favaro. Lo trovi su internet linkando o cercando
la Provincia di Milano.
A quanti inviano richiesta di informazioni
riguardanti le lingue straniere nella scuola pubblica italiana di ogni
ordine e grado: non sarà data alcuna risposta in quanto non e' questa la
rubrica che li interessa. Qui si discute o si informa su quanto
succede alla lingua italiana come lingua seconda in Italia, o al limite
lingua straniera, 2,3,4 all'estero.
Grazie della collaborazione
Sono una maestra argentina, con cittadinanza italiana, e due diplomi
riconosciuti dal Provveditorato agli studi di Caserta, uno
dei quali è maturità psicopedagogica. Sono interessata
al progetto Lingue 2000, e vorrei essere informata
sulle possibilità e modalità di partecipazione per la lingua
spagnola, nonostante non abbia partecipato ancora a nessun concorso d'abilitazione
all'insegnamento, giacché l'equipollenza è stata rilasciata nel
mese di luglio.
Tutte le info all'interno del progetto stesso che e' gia' avanzato. In
questo stesso sito trovi tutto.
Sono una neo-laureata in lingue all'Università di
Perugia. Mi
piacerebbe insegnare l'italiano in Gran Bretagna o Irlanda, o a stranieri in Italia.Cosa devo fare?
Di tanto in tanto guarda tra le offerte di lavoro, ci sono diverse
richieste dall'estero.
Vorrei conoscere maggiormente i riferimenti normativi circa
l'inserimento
nelle classi degli alunni stranieri.
Trova tutta la normativa nel sito.
Ho visitato il vs. sito web con interesse.
Scrivo per conto dell'associazione don Lorenzo Milani di Vaiano, con sede
in via degli Artigiani, 11.
Teniamo dal 1993 ca corsi d'italiano per extracomunitari, la sera tre volte la settimana.
Al pomeriggio ci occupiamo dei ragazzi della scuola dell'obbligo che hanno
dei problemi scolastici, sia italiani che stranieri.
Desideriamo ampliare la gamma di informazioni da offrire e di qualificare i ns. insegnanti (volontari).
Grazie per le informazioni che ci vorrete passare/inviare.
Grazie della considerazione e quanto potra' esserLe utile lo trovera'
sempre negli aggiornamenti quotidiani. Questa e' una
rivista aperta sia come informazioni sia come
contributi.
Ho conseguito una laurea in odontoiatria presso il mio paese di origine,
Cuba. Vorrei far valere la mia laurea qui in Italia dove
risiedo da alcuni anni. Cosa bisogna fare, quali
documenti è necessario produrre. E' molto difficile
avere informazioni precise e competenti al riguardo.
Di solito serve il titolo di studio in originale timbrato da un ufficio
competente tipo ambasciata italiana a Cuba. Poi dipende da
come sono i rapporti internazionali con l'Italia.
E' importante poi prendere contatto magari con l'ufficio relazioni internazionali
dell'universita' italiana con cui e' in contatto e forse dove dovra'
sostenere qualche esame...
Ad ogni modo navigando sui link di questo sito puo' trovare info piu' dettagliate.
Vorrei sapere se c'e un corso italiano on line con voice chat tra gli
studneti.
Prova sul sito di Guerra (http://www.guerra-edizioni.com/)
Desidero avere alcune notizie che non sono riuscito a reperire
sulla rete:
a) se e quando è in previsione l'emanazione del bando di
concorso per le scuole italiane all'estero;
b) la conoscenza della lingua del paese dove si va, deve essere certificata
o semplicemente dichiarata? e se è necessario
certificarla, per mezzo di quale ente o organismo?
c) è possibile avere o reperire il precedente bando di concorso,
giusto per avere qualche indicazione in più?
d) esistono gli indirizzi di posta elettronica delle scuole
italiane all'estero?
e) è possibile sapere quali sono gli emolumenti spettanti
ai docenti di ruolo che lavorano all'estero? e se gli stessi emolumenti
toccano anche se il docente di ruolo ricopre soltanto un posto a supplenza?
Si, tutte le sue domande trovano risposta navigando su questo sito e su
quello del ministero degli affari esteri (http://www.esteri.it)
Ho 24 anni e mi sono appena laureato in letteratura italiana, filologia
romanza e musicologia all'università di Friburgo (Svizzera),
con una tesi interdisciplinare (letteratura-musiclogia)
sul Peccato di Giovanni Boine. Sarà nelle mie
intenzioni iniziare una tesi di dottorato. Per ora sto
cercando un impiego nell'ambito dell'insegnamento, e valuterei anche
delle offerte di lavoro provenienti dall'estero.
Dai un'occhiata tra le offerte di lavoro
Ciao...sono una ragazza americana,
laureata a Minneapolis, e sto per aprire una scuola d'inglese in Calabria. Vorrei
sapere per favore quale prassi amministrativa bisogna seguire in questi casi
e cosa bisogna fare per essere riconosciuti e poter rilasciare attestati
validi ...
Si informi presso il suo Comune e sappia che per aprire una scuola privata
si segue un iter simile ad un negozio. Si rivolga anche ad una associazione
di settore che sicuramente esiste per le scuole di lingue e che puo'
aiutarla nelle pratiche e normative.
Desidererei sapere se, tra il materiale per
l'insegnamento/apprendimento della lingua italiana a stranieri immigrati,
esiste qualcosa di più specifico (sia in termini di saggistica che di
manualistica) specificatamente rivolto ad adulti albanesi (ho trovato per
es. qualcosa per immigrati cinesi e arabofoni, ma ben poco sulla didattica
per albanesi). L'interesse principale di tali destinatari è ovviamente
quello dell'apprendimento della lingua italiana per esprimere i bisogni
legati alla vita quotidiana (lavorare, informarsi, esprimere il proprio
vissuto ecc.)
Per quanto riguarda i bisogni primari
della vita quotidiana sono ottimi i corsi di lingua gia' esistenti in
commercio editi dalle case editrici specializzate in questo settore, sia per
un livello principiante assoluto sia per il livello soglia fino anche
all'intermedio e per adulti. Per una analisi contrastiva non si conosce un
testo specifico. Forse qualcosa puo' essere stato oggetto di tesi e potrebbe
anche domandare informazioni presso il centro di cultura italiana in
Albania.
E' vero che per alcune matrici linguistiche come quella araba, spagnola,
francese, americana, giapponese e cinese, qualcosa in piu' e' stato scritto
ma dipende dalle costanti dei flussi migratori.
Sono una studentessa di psicologia presso l'Università
di Padova e sto scrivendo la tesi sull'inserimento scolastico dei bambini
immigrati nelle scuole elementari. Mi rivolgo a Voi per avere informazioni
sui disturbi dell'apprendimento presentati più frequentemente dai bambini
stranieri inseriti nelle scuole elementari.
L'argomento e' estremamente
interessante e per di piu' molto articolato.
Molto dipende dalla provenienza geografica degli studenti stranieri, perche'
un conto sono i nomadi, altro gli arabi etc.; sicuramente la conoscenza
antropologica aiuterebbe a capire che tipo di inserimento uno studente
straniero puo' avere qui in Italia e non solo, dipende anche dall'eta', da
quanto il bambino si e' trasferito con la famiglia in Italia, da quale
situazione socio-economica proviene.
Ma il livello psicologico ha anche altri punti critici: quale tipo di
accoglienza e' riservata e quale strategia e' adottata affinche'
l'apprendimento possa essere facilitato. Cosa succede in una classe in cui
ci sono 14 studenti stranieri e 2-3 italiani?
Ci sono molti progetti che non sono ancora abbastanza, per la scuola
elementare. Gli insegnanti preparati sanno che e' importantissimo far
sentire inseriti questi alunni da cui dipende anche il buon andamento
scolastico.
Un consiglio che ti posso dare e' di fare una selezione accurata di tutte
queste variabili e di circoscrivere l'analisi ad una data area geografica
italiana, ad esempio la tua Padova.
Poi di raccogliere informazioni attraverso un questionario estremamente
chiaro e facile che preparerai per una tua analisi e sintesi, da distribuire
nelle scuole con maggiore affluenza di studenti stranieri. L'informazione la
puoi avere tramite l'ufficio statistiche del Provveditorato di competenza.
Infine gira pure la domanda a tutti gli insegnanti di italiano L2 che
lavorano in Italia attraverso la lista dell'universita' per stranieri di
Perugia che trovi tra i miei link. Non sara' facile in quanto tutto dipende
dalla sensibilita' dell'insegnante di cogliere questi aspetti particolari.
Un augurio di buon lavoro
Mi trovo attualmente in Italia e sto portando a termine
una ricerca di dottorato sulla seconda generazione di italiani residenti in
Nuova Zelanda. Ho saputo, tramite la mailing list dell'università per
Stranieri di Perugia, che a dicembre si svolgerà a Roma una conferenza
sugli italiani all'estero.
Per la conferenza di cui parla le date
erano queste della settimana in corso.
Provi a visitare http://www.webcom.com/grtv/indiceconferenza.html
Sono un'insegnante di inglese di ruolo e vorrei sapere
quando ci sarà il prossimo concorso per lettori di italiano nelle
università estere per insegnanti di ruolo (indetto credo dal ministero
degli esteri)? O, se non si sa, quando è stato l'ultimo?
Per essere lettori nelle universita'
all'estero, dipende tutto dal tipo di universita' perche' puo' essere anche
con contratto di tipo privato. Forse intende per insegnare nelle scuole
pubbliche italiane all'estero? E sicuramente il MAE che propone questi
concorsi e si sono appena conclusi quelli per supplenti. Per le universita'
inoltre c'e' un concorso riservato ai laureandi in lingue straniere ma non
credo che sia il suo caso.
Siamo una compagnia multimediale con sede a Dublino, e
stiamo cercando insegnanti di scuole elementari interessati a collaborare
nella revisione e l'adattamento di progetti educativi multimediali.
È possibile usare il Vostro sito per il nostro annuncio?
Vi sarei molto grata se poteste mandare tutte le informazioni su siti e
links utili, se possibile in inglese, al seguente indirizzo e-mail:
anne.grills@Havasint.ie
Grazie della proposta. Sara' inserito sia tra
faq che tra offerte di lavoro.
Sono un neolaureto in Scienze Politiche. Sono iscritto
all'albo dei giornalisti, ho una qualifica post diploma (Operatore di
Mediateca) riconosciuta dalla Regione Campania.
Vorrei lavorare in Siria, possibilmente nella città di Aleppo. La nostra
ambasciata a Damasco non ha potuto darmi nessun consiglio, potreste aiutarmi?
Un'idea e' quella di studiarti bene
l'economia del paese in cui vorresti andare e poi...se ti va di contattare
aziende italiane che operano lì. E poi scusa, ma che tipo di lavoro
vorresti fare?
Ho vissuto a Dublino per 4 anni dove ho insegnato
italiano per stranieri e Letteratura Italiana a University College Dublin,
l'Istituto Italiano di Cultura di Dublino e al Dublin Institute of
Technology. A Roma ho insegnato alla scuola Leonardo da Vinci nell'estate
1998-99. Sono Laureata in Inglese (Sapienza di Roma) ho un master in
Letteratura Anglo- Irlandese (University College Dublin) e sto finendo un
Dottorato In letterature Comparate. Inoltre, a Settembre ho superato l'esame
di abilitazione per insegnare inglese nelle scuole medie e superiori nel
Lazio e due anni fa ho fatto il corso di perfezionamento per l'insegnamento
dell'Italiano L2 all'Universita' di Roma 3.
Ti scrivo tutto questo perche' ho deciso di tornare definitivamente in
Italia, a Roma e quindi sto cercando lavoro, possibilmente nell'ambito
dell'insegnamento dell'Italiano a stranieri o dell'Inglese. Mi hanno parlato
del vostro sito Educazione&Scuola che ho trovato molto interessante,
inoltre mi hanno anche consigliato di scriverti qualora avessi bisogno di
collaboratori. Io sarei molto interessata all'insegnamento dell'Italiano a
rifugiati e extra-comunitari
Mi fara' piacere incontrarti. Un grosso saluto
Sono una studentessa di Servizio Sociale che si sta
preparando ad affrontare la tesi. Attualmente lavoro in un Centro di
Accoglienza come coordinatrice di un progetto per l'inserimento scolastico e
l'integrazione di bambini e ragazzi immigrati. La tesi che sto svolgendo è
incentrata sul lavoro che svolgo al Centro: in particolare mi sto
interessando alla tematica dell'identità e della visione dell'altro
attraverso gli occhi di bambini immigrati che vivono in un contesto
multietnico.
Avrei piacere di reperire del materiale che mi aiuti in questo difficile
compito, in particolare dei testi o delle riviste che riguardino la cultura
d'origine di questi bambini (in particolare provenienti dal Marocco, dalla
Tunisia, dal Ghana, dall'Albania) e il loro inserimento nella società
italiana.
Anche questa e' una tesi estremamente
interessante. Ti fara' scoprire aspetti insospettabili come per esempio cio'
che potrebbe essere una risposta se rovesci il problema dal punto di vista
del bambino italiano. Ti aiutero' indicando il sito del progetto Alias http://helios.unive.it/~aliasve/
dove troverai molto materiale e se guardi bene tra i link, troverai anche
altro in piu', forse proprio nella citta' in cui lavori.
Questo vostro sito e veramente splendido. Appena saro'
in vacanza lo guardo meglio.
Prof. J. Samperi Mangan Ph.D
Concordia University
Montreal, Quebec
H4A 3A1 CANADA
...Ed e' aperto a chiunque voglia
contribuire e far conoscere cio' che si fa per la promozione della lingua
italiana a livello mondiale.
Sono insegnante di ruolo nella scuola elementare e stiamo attivando un
progetto di lingua italiana per alunni stranieri considerata la notevole
presenza degli stessi .Non avendo alcun tipo di preparazione specifica
rispetto a tale argomento , vorrei sapere come posso documentarmi in breve
tempo e raggiungere un minimo di preparazione per affrontare tale argomento.
Mio dio! :-)
Proprio a me domanda un minimo di preparazione e in breve tempo fare i suoi
corsi?
Mi scusi ma non e' saggio dire che senza preparazione o con un minimo lei
possa affrontare un tema cosi' delicato. lo dico almeno per difendere la mia
professionalita'.
Comunque a marzo ci sara' un convegno per dare questi tipi di informazioni
agli insegnanti della scuola pubblica a Roma.
Ho letto con piacere, ma ancor più con curiosità dei
tuoi numerosi contatti con scuole dove si insegna la lingua italiana
all'estero. Ho cercato tanto una scuola partner in un paese anglofono per
motivare i miei alunni all'apprendimento della lingua, ma mentre sono
riuscita a trovare scuole partner per gli alunni più maturi del mio
istituto (L'ALBERGHIERO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO), non sono ancora
riucita a trovare una scuola superiore per ragazzi di 15/16 anni. Potresti
aiutarmi?
Prova ad entrare nelle liste che ti ho
suggerito, guarda che ci riuscirai!
Sono la Preside di una scuola superiore in cui il numero
degli studenti stranieri aumenta del doppio ogni anno, anche se non
raggiunge ancora il 10% della popolazione scolastica
dell'istituto.
Sono interessata a scambiare informazioni con istituti di II
grado che affrontino le problematiche degli stranieri, in particolare
per quanto riguarda l'aspetto didattico (alfabetizzazione in lingua
italiana, approccio con le discipline ecc.) e le difficoltà di
integrazione con gli studenti italiani.
Gentile Preside,
ho bisogno di sapere dov'è la sua scuola, perche' da lì si parte
per un discorso di scambio. Se è, come penso, a Roma allora posso
darle altre informazioni più dettagliate.
Posso anche dirLe che se vuole fare un piano di azione volto ad
individuare attività particolari, Le posso dare una mano, sia io
personalmente, sia con l'associazione Anils, che è nel protocollo
d'intesa con il Mpi per la formazione degli insegnanti in didattica
e intercultura.
Con la stessa associazione ci sarà un convegno a fine marzo e affronteremo
proprio queste tematiche.
Su Il Tempo del 7 febbraio 2001, nella pagina di Scuola e Università
c'è un articolo a firma mia che parla proprio della possibilità di
utilizzare una quota del curricolo per attività in questa direzione
già nel settennio di base, ma nell'autonomia l'organizzazione modulare
di extra attività ha spazio per le esigenze di un tipo particolare
di popolazione scolastica.
Sono insegnante di lingua inglese presso una scuola
media statale genovese, ma da sempre interessata alla possibilità di
insegnare italiano come L2. A partire da settembre 2001 usufruirò di una
aspettativa e mi trasferirò per due anni presso una università
statunitense, dove ho buone possibilità di lavorare come lettrice di
italiano.
Vorrei porre alcune domande:
1. esiste la possibilità di specializzarsi come
insegnante di italiano
Si, dagli Stati Uniti può frequentare
il Master Itals dell'università Ca' Foscari di Venezia http://www.unive.it/
2. qual è la scuola? Quella di Siena?
Di scuole di specializzazione ce ne
sono due, Siena e Perugia, e c'e anche il master itals
3 Con chi posso mettermi in contatto?
Tramite il sito http://www.unistrasi.it,
trovi tutti i referenti
4 Come posso sfruttare al meglio la mia esperienza
negli States?
In che senso, per la lingua inglese o italiana?
Se ne avessi l'opportunità, qual è un master
formativo e "spendibile" in Italia, anche eventualmente per
accedere all'insegnamento a livello universitario o di formazione per
insegnanti?
lo stesso master che ho indicato prima.
I master sono spendibili a livello professionale e curricolare, in Italia
non esiste ancora una ben definita normativa in questo campo e in tal senso
Sono un'insegnante di italiano in pensione e, insieme
ad altri colleghi anche più giovani, sarei interessata alla
creazione di una scuola di lingua e cultura italiana nella nostra
Regione (il Molise), che ne è priva.
Mi potreste aiutare a trovare la normativa che regola la materia?
E proprio una bella iniziativa.
Vi dico subito che per quanto riguarda la normativa, un aiuto e un
consiglio, potete far riferimento, oltre a noi naturalmente, all'Asils,
l'associazione scuole di italiano lingua seconda sul territorio
nazionale che proprio l'altro giorno si e' riunita alla protomoteca
di Roma per un seminario di aggiornamento non solo riservato ai
direttori.
Per un contatto piu' veloce guardi il loro sito http://www.asils.it
Aprire una scuola privata è un po' come aprire un negozio.
Non si passa attraverso il provveditorato ma attraverso
un'immobiliare eventualmente, per trovare una soluzione con piu'
"Aule".
Dall'associazione potete farvi dare la normativa di riferimento.
Aspetto un invito di inaugurazione! ;-))
Sono laureata in lingue e letterature straniere
moderne. Ho esperienza di circa tre anni di insegnamento dell'inglese.
Vorrei informazioni su corsi di formazione per insegnanti di italiano L2
presso atenei o istituti privati.
Ormai di corsi di italiano L2 ce ne
sono molti e bisogna fare molta attenzione alla qualità e ai docenti.
Dipende da dove sei e come vuoi frequentare. Le offerte variano dai corsi in
presenza, ai corsi a distanza. Per una scelta sicura ti consiglio comunque
la Stranieri di Siena, Ca' foscari di Venezia, Stranieri di Perugia, Roma
III. Ci sono anche scuole private ottime che organizzano corsi da
frequentare.
Se mi fai una richiesta piu' dettagliata, posso essere piu precisa. Intanto
ti posso dire che a fine marzo ci sara' un convegno sull'italiano L2 a Roma
organizzato dall'Anils. Associazione nazionale insegnanti lingua straniera
di Balboni.
Complimenti per il sito. Una domanda: perchè alcune
sezioni (lavoro, concorsi..) non sono aggiornate, ma contengono notizie,
ormai inutili, dello scorso anno?
Perche' molte attivita' sono memoria storica...
;-))
Potete fornirmi le conoscenze per accedere ai concorsi
per l'insegnamento nelle scuole italiane all'estero?. La mia ricerca sia sul
vostro sito che in quello del Ministero P.I. è stata del tutto
infruttuosa.
Ne e' sicuro? eppure ci sono tantissime
informazioni su questo argomento.
Guardi, guardi meglio
Sono una Mediatrice linguistico-culturale albanese che
da due anni lavoro nel settore dell’educazione nelle scuole elementari,
medie e superiori di Milano e provincia. Ho svolto diversi interventi sulla
cultura, la lingua, le tradizioni, la cucina ecc. dell’Albania
accompagnati da un ricco materiale di supporto come videocassette, libri,
fotografie, diapositive. Mi piacerebbe approfondire la mia esperienza anche
in altre scuole che hanno bisogno di tali interventi.
Complimenti per il vostro sito curato e completo.
Grazie tantissimo e credo proprio che
ci sia bisogno di persone formate come te.
Pensi di poter venire a Roma al convegno di cui parlo nell'editoriale in
apertura di questo sito?
Speriamo di conoscerci.
Vorrei avere qualche informazione circa la possibilità
di una scuola di certificare internamente i livelli di competenza
linguistica di seconda lingua straniera inserita nelle ore curricolari in
via sperimentale.
Esiste qualche modello? Che validità può avere per l'alunno? Oltre al
portfolio europeo ci sono altri quadri di riferimento?
La certificazione interna è legata al
nome della scuola e non ha validità legale di conoscenza della lingua
italiana.
Per un certificato ufficiale bisogna sostenere la Cils, la Celi o It,
rilasciate rispettivamente dall'università per stranieri di Siena, Perugia
e Roma Tre.
Il modello da adottare sarà costruito sulle quattro abilità da testare.
un quadro di riferimento è sicuramente il framework, contenente i sillabi
curriculari su livelli standardizzati e per tutte le lingue.
Sono un'insegnante italiana.Vorrei insegnare
all'estero.Qualcuno può dirmi quando scade la presentazione delle domande?
Se è di ruolo può guardare tra le
info sul sito del MAE.
Sono interessata al Vostro convegno del 23 marzo
sull'educazione interculturale e la didattica dell'Italiano come L2.
Siamo un'agenzia di Educazione Permanente della Provincia di Bolzano ed
abbiamo in numero sempre crescente adulti extracomunitari tra i nostri
utenti.
E' possibile avere un programma della manifestazione? Prevede solo la
didattica a bambini immigrati inseriti nelle scuole pubbliche o può essere
interessante anche per le strutture educative come la nostra che si occupano
prevalentemente di educazione agli adulti, anche immigrati?
Stiamo ricevendo molte richieste e
sinceramente non so se gia' abbiamo risposto, ma lo faccio sempre con
piacere.
Assolutamente anche per adulti immigrati in quanto nei ctp prevalentemente
la richiesta e' da parte loro. nelle scuole invece dalle
"elementari"alle superiori con sguardo verso l'università.
Cari amici,sono di Bosnia e vorrei sapere se ci sono
borse di studio per giovani stranieri interessati ad approfondire loro
conoscenza di italiano.
Si, tramite il ministero degli esteri;
tramite alcune università; attraverso i ctp, centri territoriali permanenti
che erogano corsi gratuiti.
Dipende da cosa fai, dove sei, se sei in regola con i documenti.
Che testi potrei consultare per la mia tesi
sull'integrazione linguistica degli stranieri nelle scuole, che consiste in
un'analisi di un corpus di circa 150 elaborati di alunni stranieri in classi
italiane?
Sicuramente analisi precise sia per
livello che per matrice linguistica.
Intanto cerca qualche testo di riferimento di linguistica acquisizionale,
c'e' molto poco.
Ti indirizzo sul sito dell'IRRE (IRRSAE) delle Marche dove trovi un
documento del prof Vedovelli nel quale sono scandagliate le acquisizioni da
parte di studenti stranieri a vari livelli di apprendimento. pero' e' una
analisi sulle problematiche che incontrano, sull'interlingua, sul processo
di acquisizione dunque.
Per una tesi vale la pena spostarsi anche a Siena o a Perugia dove le
università per stranieri hanno una biblioteca fornita sicuramente di
materiale specialistico.
Un altro sito puo' essere il catalogo on line delle edizioni guerra dove
potresti trovare qualche studio fatto. Buona caccia.
Notizie utili per chi vuole diventare
lettore d'italiano - Giovani laureati interessati a lettore in Germania
Per svolgere l'attivita' di lettore di italiano
idealmente sarebbe necessaria la laurea in lettere o quanto meno un
curriculum degli studi con vari esami di Lingua e letteratura Italiana,
glottodidattica e linguistica.
Ad essa comunque va unita una solida formazione in italianistica. E' un
errore molto diffuso credere che si possa diventare lettori di italiano
soltanto partendo dal fatto di essere di madrelingua italiana e di essere
laureati in qualche disciplina umanistica o in lingue. Forse questo poteva
essere vero molti anni fa, ma oggi generalmente non e' piu' così: il
lettore di italiano e' un operatore linguistico culturale specializzato e
deve avere, come avviene per qualsiasi altra professione, una preparazione
specifica per la materia che deve insegnare, ovvero l'italiano. A volte si
cercano anche laureati in lingue, oltre che in lettere, ma la preparazione
in italiano dovrebbe comprendere almeno due esami di italianistica, piu'
glottodidattica e linguistica.
In ogni caso per insegnare all'universita' in Germania sono necessarie
ottime conoscenze del tedesco, anche perche' molto spesso corsi di
traduzione tedesco-italiano sono parte integrante degli studi di
italianistica. In piu' in genere si richiedono specifiche esperienze di
insegnamento, possibilmente a livello accademico, nell'ambito dell'italiano
come L2.
Qui in Germania talvolta anche germanisti vengono presi in considerazione
per i posti di lettorato, ma sempre se dotati di un curriculum degli studi
contenente un congruo numero di insegnamenti di lingua e letteratura
italiana e di esperienza adeguata.
I lettorati vacanti vengono comunque generalmente messi a concorso dalle
Universita' stesse e bisogna concorrere al posto presentando la propria
documentazione. I bandi si possono trovare analizzando con una certa
regolarita' le pagine web delle varie universita', che riportano i posti
liberi.
Oltre ai posti finanziati direttamente dalle Universita' esistono anche dei
lettorati di ruolo finanziati dal Ministero degli Affari Esteri, ma vi si
accede mediante concorso riservato al personale di ruolo della scuola
secondaria superiore. Ci si puo' anche rivolgere agli Istituti di Cultura e
ai Consolati, che a volte assumono sulla base di un concorso locale
personale non di ruolo presente in loco (i cosiddetti 'contrattisti locali').
Anche per questo tipo di attivita' comunque, e' necessaria una preparazione
specifica e documentata.
Se si e' seriamente intenzionati a insegnare l'italiano all'estero,
comunque, e' utile specializzarsi in Didattica dell'Italiano a Stranieri.
Appositi corsi e master in presenza vengono offerti dalle Universita' per
Stranieri di Perugia e di Siena, mentre l'Universita' di Venezia offre un
Master a distanza (Master ITALS).
Le relative informazioni si trovano sui siti internet www.unistrasi.it
www.unistrapg.it http://helios.unive.it/~itals/benvenuto/benvenuto.html
Questi corsi vengono anche riconosciuti all'interno della scuola
italiana.
Esistono inoltre presso varie Universita' (tra cui Bologna) corsi piu' brevi
di perfezionamento.
Ottimo sarebbe anche un dottorato di ricerca in Italianistica o in
linguistica.
Un elenco delle Universita' tedesche con i relativi indirizzi si trova, tra
l'altro, nei siti:
http://www.heim8.tu-clausthal.de/~vagabond/links/uni-d-land.html
http://www.arab.de/univers1.htm
http://www.lucianer.de/jobboerse/links-de.htm
http://vhs-ge.gelsen-net.de/data/schulen/uni.html
Penso che queste indicazioni riferite alla Germania possano essere
valide anche per insegnare l'italiano in altri paesi.
All'indirizzo https://www.edscuola.it/stranieri.html
si trova una vera miniera di informazioni (in particolare la rubrica FAQ e
lavoro), riferibile a vari paesi.
Esiste anche un sito che si occupa dei problemi del personale di ruolo
italiano che opera nelle istituzioni scolastiche e culturali italiane
all'estero nel quale si possono trovare informazioni utili:
http://www.11maggio.de/prima.html
Per finire segnalerei il sito http://www.italianlang.org
nel quale si trovano varie informazioni sull'insegnamento dell'italiano
all'estero, in particolare alle pagine http://www.italianlang.org/Insegnare%20all'estero.htm
e http://www.italianlang.org/profili%20professionali.htm
Informazioni utili sugli Istituti Italiani di Cultura (con indirizzi) e
sulla normativa vigente in materia si trovano nel sito http://www.italyontheweb.org/
e nel sito http://www.geocities.com/Athens/Cyprus/3464/
che illustra la situazione del personale dell'Area della Promozione
Culturale (A.P.C.) del MAE.
Dalla lunghezza del mio messaggio ci si puo' rendere conto di quanto sia
ampio e articolato questo tema.
Spero che le mie indicazioni non spaventino i lettori in spe ma, al
contrario, li aiutino a chiarirsi le idee e forniscano loro spunti concreti
per meglio orientare la loro ricerca.
Un cordiale saluto Gabriella Dondolini, Lettorato di italiano, Universitaet
Erlangen-Nuernberg
Sono studentessa all'università di Bordeaux 3 in Francia; La mia tesi
è "immigrazione d'Africa in Italia e apprendimento dell'italiano dal
1985 al 2000". Ho trovato un materiale molto interessante sul vostro
sito e ve ne ringrazio. Ho anche visto che ci sarà un convegno il 23 marzo
come fare per parteciparvi? o almeno è possibile ricevere gli atti del
convegno?
Vorrei anche sapere se date delle borse di studio per questo tipo di lavoro.
Vieni al convegno e ne parliamo dai!!
:-))
Iscriviti anche.ciao
Sono un'insegnante di Scuola Elementare milanese nella quale
affluiscono molti alunni stranieri. Desidererei sapere se esistono criteri
secondo i quali poter stabilire se un alunno appartiene alla prima, alla
seconda, ....accoglienza e se non esistono come si stabiliscono?
I criteri adottati sono per fascia di
eta'. Questo significa che purtroppo nonostante il bimbo non conosca una
parola di italiano puo' essere inserito in un anno scolastico che puo'
essere anche diverso dal primo.
Per avere una risposta, guardi tra le normative del ministero a disposizione
su questo sito.
Siamo insegnanti di scuola elementare; abbiamo recentemente avuto
nuovi inserimenti di numerosi bambini stranieri, spec. cinesi, e vorremmo
gentilmente avere materiale di esperienze didattiche di integrazione di
bambini stranieri nelle scuole elementari e medie.
Provate a vedere su www.unive.it/progettoalias
per la comunicazione interculturale
Sono un'insegnate d'inglese nella Scuola Superiore, da tre anni
impegnata nei progetti interculturali.
Vorrei un quadro dettagliato di bibliografia normativa, nonché bibliografia
in educazione interculturale, preferibilmente in inglese.
Inoltre, c'è un FORUM per dibattiti e scambi di esperienze o anche convegni
riguardo all'educazione interculturale nella Scuola Superiore italiana?
La prego di avere la gentilezza di darmi alcuni spunti orientativi.
Sull'intercultura puo' trovare tutti i
riferimenti normativi e una quantita' enorme di link di approfondimenti.
Tutto in italiano.
Forum di dibattiti o scambi di esperienza in classi italiane, che io sappia,
ancora non ce ne sono se non a livello "locale" cioe' tra i link
che le ho indicato.
Ne sto per aprire uno di cui daro' prontamente informazione sul questa mia
rubrica, anche tra le faq. Ci "navighi" prossimamente!
DESIDERO PRESTARE SERVIZIO ALL'ESTERO IN AFRICA COME
DIRETTORE AMMINISTRATIVO.
DEVO ASPETTARE CHE SIA PUBBLICATA UN'ORDINANZA AD HOC?
OPPURE DEVO PARTECIPARE AD UN CONCORSO?
Per il personale scolastico all'estero veda i
concorsi su www.esteri.it
In previsione di un mio trasferimento in Spagna gradirei ricevere
notizie in merito alla scuola italiana di Madrid.
Se esistente anche un eventuale indirizzo web.
Immagino scuola italiana intesa come
scuola pubblica?
http://www.esteri.it/attività/dgrc/scestero.htm
Alcune di queste scuole hanno bisogno anche di insegnanti di materie
scientifiche. insegnanti di ruolo per concorso MAE, o puoi scrivere
direttamente alle scuole, mandando un curriculum.
Sarei interessata a lavorare all'estero in qualità di
insegnante di italiano per stranieri. Essendo laureata in Russo vorrei poter
insegnare come lettrice a Mosca per avere la possibilità di insegnare e
allo stesso tempo di imparare, ma non so quali siano le possibilità
effettive, perché ho cercato di informarmi tramite il ministero degli
esteri, gli istituti di cultura italiana e anche tramite l'ufficio relazioni
internazionali della mia universita', ma nessuno mi ha saputo dare una
risposta esauriente.
Se avete informazioni in merito potreste cortesemente mandarmele?
Comunque la possibilità di insegnare all'estero, anche in un Paese diverso
dalla Russia, mi interesserebbe molto, perciò in allegato vi invio il mio
C.V. affinché possiate inserirlo nella vostra banca dati qualora lo
riteneste opportuno.
Ci sono spesso delle richieste
dall'estero di insegnanti disponibili a trasferirsi. sono inserite tra le
opportunita' di lavoro di questo sito, con aggiornamento continuo. Abbiamo
inserito il suo cv.
Sono una studentessa di Scienze della Comunicazione a
Bologna attualmente in Erasmus a Parigi. Avrei bisogno di informazioni
rispetto all'inserimento nel sistema educativo italiano dei bambini
rifugiati e di quelli immigrati. Sui siti ministeriali non ho trovato niente
quindi se potreste darmi qualche indicazione vi sarei molto grata.
Sul sito della pubblica istruzione ci
sono due pubblicazioni su questa tematica
Buongiorno! Sono una cittadina panamense residente a
Roma da 16 anni e sto intraprendendo l'iter per ottenere la cittadinanza
italiana.
Ho un diploma di lingua italiana dell'Università di Perugia ed ho sostenuto
18 esami su 20 nell'Università La Sapienza di Roma nella facoltà di lingue
e letterature straniere (ind. storico culturale).
La mia domanda è questa: posso fare domanda di esperta di lingua (spagnolo)
nella scuola pubblica italiana?
Si' quando ha concluso l'iter.
Vorrei avere informazioni su un possibile corso
postlauream per mediatori linguistico-culturali all'università statale di
milano Bicocca.
Ci sono diversi corsi universitari in
tutta Italia. Perche' non provare sul sito dell'universita' in specifico?
Sono una studentessa del Corso di Laurea in Sienze
della Formazione Primaria e sono al penultimo anno . Quest'anno ho chiesto
la tesi e l'argomento è la multiculturalità nella scuola dell'infanzia,
quindi, sto raccogliendo materiale, per documentarmi e per dare un titolo
alla mia tesi.
Volevo, perciò, chiedere se avete qualcosa relativo a quest'argomento
(informazioni, progetti in corso, etc).
Guarda tra le risposte gia' date. Ci sono gia'
diverse indicazioni.
Sto cercando indirizzi e/o moduli per proporre e/o
riproporre la mia candidtura alle scule elementari e medie in qualità di:
FRANCESE, insegnante Madrelingua di FRANCESE
per condurre : iniziazione,conversazione, recupero.
Sareste così gentil di farmi sapere come posse trovare una lista VALIDA di
indirizzi e-mail delle scuole ? (quelle del provveditorato sono quasi tutte
sbagliate, perciò i miei messaggi tornano indietro....)
Altre liste valide le puo' trovare nei
siti: mpi, bdp, irre, comuni, siti che si interessano di scuola, cercando in
rete, sui motori di ricerca.
Vi sarebbe possibile segnalarmi gli indirizzi di posta
elettronica degli Enti che si occupano dell''insegnamento di lingua e
cultura italiane agli italiani all'estero (in particolare in Spagna o in
altri Paesi extraeuropei di lingua spagnola).
Puo' trovare istituti italiani di
cultura, scuole della Dante Alighieri e altri istituti privati. Dei primi
trova elenco su www.esteri.it.
Scrivo per conto di uno studente universitario
tailandese che vorrebbe trasferirsi a Napoli per iscriversi alla Facolta' di
Economia e Commercio.
Ora vorremmo sapere se a Napoli in Universita' si tengono:
- corsi di lingua italiana
- quanto costa l'iscrizione a questi corsi la durata, e se l'iscrizione a
tali corsi e' riconosciuta in termini di Visto per entrare in Italia
Credo che ci siano degli ottimi uffici relazioni
internazionali e segreterie ai quali rivolgersi
Ho visitato il vostro sito Internet, dove ho visto
alcune proposte interessanti per me. Comunque, dato che sono di nazionalita’
macedone, non so se gli annunci siano validi anche per me. Quello che mi
interessa, e’ un lavoro all’estero, per un periodo da 6 mesi a due anni,
per poter cogliere esperienze nuove, scambiare idee e idee con gente
diversa.
Pubblichiamo la tua lettera nella
speranza che qualcuno possa cogliere quanto tu puoi offrire. Ti ricordo
pero' che le opportunita' vanno identificate e coltivate.
Attualmente mio figlio, cittadino italiano, sta
frequentando la High School negli USA ed è sua intenzione conseguire lì il
diploma di scuola superiore.
Chiedo gentilmente di sapere se tale diploma è poi valido in Italia e se
avrà o meno la possibilità di accedere a qualche università.
Sicuramente sì, con un certificato di
equipollenza potra' iscriversi alle facolta' italiane e di solito con gli
States non ci sono grandi difficolta'. Tutto sempre tramite consolati.
Mi piacerebbe fare un'esperienza di insegnamento di
Italiano come L2, anche come volontaria, a chi posso rivolgermi?
Preciso che sono un'insegnante di Inglese.
Come prima esperienza sicuramente puo'
rivolgersi alle scuole private. Se insegna in una scuola pubblica puo'
vedere se nel suo istituto ci sono possibilita' di organizzare corsi con
studenti interni. Come volontaria puo' rivolgersi alla Caritas e alle
associazioni Ong presenti nella sua zona che erogano questi tipi di corsi.
VORREI SAPER QUALCOSA DEI CORSI PER STRANIERI A NAPOLI, IN ITALIA.CHI
LI ORGANIZZA, QUANTO DURANO, QUANDO SI INIZIA E FINISCE, QUANTO SI PAGA ETC.
GRADIREI SAPERE TUTTO QUESTO E SE C'E' UNA PERSONA CHE POSSO CONTATTARE PER
AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI.
A Napoli, oltre ai corsi delle scuole
private, universitari, esiste il Libero Istituto Universitario Per Stranieri
"Francesco De Sanctis" (LIUPS), la loro e mail era icitalia@tin.it,
non so se funziona ancora. Prova a fare una ricerca sui motori di ricerca.
Sono una studentessa con un problema di glottodidattica.
Spero possiate aiutarmi: se un apprendente di Inglese L2 risponde "Yes,
she is", alla domanda "Are you Italian?", l'errore va
considerato di livello morfo-sintattico o pragmatico?
Vorrei ricordare che qui si tratta la
lingua italiana come L2 o straniera.
Comunque la valutazione dell'errore e' a livello morfosintattico.
Si devono tenere pero' conto diverse variabili molto importanti: se è una
risposta scritta o orale, che livello, che tipo di studente, di quale
matrice linguistica.
Se orale, in una classe di studenti italiani..poteva essere che lo studente
stesse pensando alla propria...ragazza!! ;-))
Gradirei, se possibile, ricevere notizie circa la possibilta' per un cittadino marocchino laureato in biologia animale di partecipare a scuole di specializzazione post laurea in Italia.
Nell'ambito delle specializzazioni in Italia, ci sono possibilita' diverse per stranieri. L'ammissione a quelle mediche prevede tutto un suo iter visitabile sul sito
http://www.murst.it; nell'ambito dell'ammissione in altre specializzazioni puo' visitare lo stesso o le pagine di questa rivista, dove sono riportate tutte le informazioni.
Insegno italiano L2 e1 ci siamo conosciuti sulla rete
qualche tempo fa. Grazie alla ML dell'università di Perugia.
Come tu sai, la mailing list ha chiuso perché la moderatrice e' diventata
mamma. Ora io vorrei sapere: la comunità che s'era creata lì dove è
andata a finire? Da qualche parte di cui non conosco le coordinate? Si è
dispersa? Si è volatilizzata? S'è riunita in una comune? Boh!?
Dato che so che sei una informatissima, ti chiedo.
Ciao, la tua e' una delle tante e mail
che mi sono arrivate per domandarmi proprio come poterci ritrovare tutti.
Devo dire che in effetti manca il contatto affezionato con tutti i colleghi
della Ml di Perugia tenuta egregiamente da Stefania Spina come moderatrice.
Ora siamo soltanto sospesi momentaneamente e tutti speriamo che riprenda
dopo il periodo di pausa, sinceramente non posso dare coordinate a proposito
e anzi, se Stefania ci legge, potrebbe darci delle indicazioni, anche se ha
di molto meglio da fare come neo mamma!
Comunque, visto che questa e' l'ennesima lettera che mi arriva, ho deciso di
pubblicizzare oltre alle faq qualcosa che era fattibile gia' da un anno e
mezzo ma che non ho fatto per inutili sovrapposizioni.
Prova a iscriverti alla lista di stranieri-edscuola (cioe' di questa
rubrica) https://www.edscuola.it/mlstranieri.html
(per le iscrizioni dalla pagina https://www.edscuola.it/mailing.html
o dalla HP di questa rubrica).
Altre indicazioni possono essere la lista di Discutiamone, il link nella
rubrica, dw-lingue, linguanet etc. Ce ne sono davvero tante.
Domande e Risposte su:
https://www.edscuola.it/mlstranieri.html