La Laurea in Lingua e Cultura italiana:
intervista al prof. Pietro Trifone, Rettore dell'Università per Stranieri di
Siena (*)
di Simonetta Losi
Per i giovani freschi di esami di maturità, alla ricerca di un indirizzo formativo che possa tradursi in un futuro sbocco professionale, è il momento delle scelte importanti. L’Università per Stranieri di Siena offre un ventaglio di offerte interessanti, insieme ad una struttura efficiente e non dispersiva. Il suo Rettore, Pietro Trifone, ordinario di Storia della lingua italiana, è all'inizio del suo secondo mandato: a lui il compito di "traghettare" l'Università per Stranieri nell'era della riforma Zecchino.
Come si definisce il secondo Ateneo senese, quali sono i suoi obiettivi e le sue prospettive?
«La nostra è la più piccola delle grandi università italiane», dice Trifone con un misto di modestia e orgoglio. «Da noi la distanza tra docente e studente è ridotta al minimo: questa è un'Università in cui lo studente prende un caffè con il rettore dopo la lezione, continuando a parlare di lingua, di letteratura o di qualsiasi altro argomento».
Ma è proprio così piccolo il secondo ateneo senese?
«Effettivamente non tanto, se pensiamo ai duemila e più studenti stranieri che vengono ogni anno a seguire i nostri corsi. Inoltre abbiamo iniziato un notevole processo di crescita, evidente sia dall'aumento del corpo docente, sia dalla composizione del corpo studentesco. Infatti la nostra offerta formativa non si rivolge più soltanto agli stranieri, ma anche agli italiani». Quali sono le iniziative più importanti in questa nuova direzione? «Negli ultimi anni - prosegue il rettore - sono maturate diverse esperienze importanti per la nostra Università, quali l'istituzione del corso di laurea in Lingua e cultura italiana, della Scuola di specializzazione in Didattica dell'Italiano a stranieri, di due Dottorati di ricerca».
Quali sono modi e tempi dell'adeguamento dell'offerta didattica dell'Università per stranieri di Siena alla riforma degli ordinamenti universitari?
«La riforma non disperderà, ma anzi potenzierà tutte le iniziative avviate. Queste potranno svilupparsi in modo coerente e vantaggioso, con i necessari adeguamenti e le opportune modifiche, a partire dall'anno accademico 2001/2002, secondo le disposizioni del Comitato Regionale di Coordinamento delle Università toscane». Per l'immediato, il rettore annuncia «una laurea in Lingua e cultura italiana, fortemente orientata in prospettiva internazionale. Come offerta formativa per il 2001-2002 proponiamo corsi indirizzati verso due profili professionali diversi anche se con notevoli affinità: in primo luogo, un docente di italiano come lingua straniera, in grado di rispondere alla forte richiesta di questo tipo di professionalità in Italia e all'estero; in secondo luogo, un mediatore della cultura italiana all'estero, da intendere non solo e non tanto come un tecnico della traduzione e dell'interpretariato, quanto piuttosto come un conoscitore della cultura italiana che sia in grado di operare efficacemente in ambito internazionale. Per ora la laurea ha durata quadriennale, ma dall'anno prossimo, quando partirà definitivamente la riforma, gli iscritti al primo anno potranno accedere direttamente, se lo preferiscono, al secondo anno della futura laurea triennale».
E qual è invece la situazione delle attività didattiche rivolte agli stranieri?
«Ho già accennato al successo dei corsi di lingua e cultura italiana, che continuano ad attirare ogni anno a Siena migliaia di studenti stranieri. Non solo: il nostro Centro per la Certificazione di Italiano come lingua straniera può vantare il rilascio, negli ultimi quattro anni, di circa 10.000 certificati delle competenze linguistiche ad altrettanti studenti stranieri appositamente esaminati. In questo momento studiano nella nostra Università circa 750 studenti stranieri; sono giovani provenienti da 70 diversi paesi del mondo, con una prevalenza di statunitensi, tedeschi e giapponesi».
L’Università per Stranieri di Siena si conferma come istituzione in crescita che, grazie anche a solide radici e all’indiscusso prestigio già acquisito. Offrendo proposte diversificate per rispondere all’esigenza di formare figure professionali altamente qualificate, per internazionalizzare il nostro patrimonio linguistico e culturale, L'università per Stranieri di Siena porta avanti l’idea di un’Italia che può rinnovarsi all’estero: è questa la sfida per tutti quei giovani che hanno voglia di inventarsi una professione per molti aspetti nuova ed entusiasmante.
(*) Articolo pubblicato su "Il Tempo"