CURIOSITA'

ThinkQuest 1999: Team 26751
Town sweet town (Perugia la città del cioccolato)

ThinkQuest, questo nome fino all’anno scorso mi era sconosciuto, e penso che questo era valido anche per la mia famiglia, e per famiglia intendo genitori (sapete, con i nonni c’e’ poco da fare affidamento su queste cose web o comunque sulla multimedialita’ in genere, pensate che ThinkQuest era stato scambiato all’inizio con TeamWest e poi con PigBest e con questo dico Tutto); come vi dicevo, non ne sapevo niente fino a quando Grazia, una collega di papa’ e poi futura Coach di ThinkQuest (coach e’ dire poco o troppo, decidete voi, fra corsi di aggiornamento & Co si divideva fra vita e ThinkQuest, come dire era sul filo del rasoio…e con questo dico tutto) un bel giorno venne a casa nostra per portare a papa’ non so cosa, ci “presento’” l’idea del concorso quasi subito anche se… per mandarci il vero e proprio bando ce ne volle di tempo… e come se ce ne volle. 

Avuto il bando e trovati gli altri … pardon… le altre studentesse delle superiori nonché studenti di Grazia, con le quali sono stata subito molto bene ed ho passato dei veri momenti di felicita’ e di allegria (non passiamo al drammatico e continuiamo), abbiamo iniziato il lavoro, con qualche settimana di ritardo (niente di speciale, le solite settimane di stasi che servono a tutti come “preparazione spirituale al fatto compiuto”, a dire la verita’ abbiamo forse esagerato con le aspettative, mah… Grazia non se la finiva piu’ di avere corsi su corsi, colloqui su colloqui, come dire Grazia, era la “lumaca” del gruppo, ma certamente aveva dei motivi, sara’ stato vero tutto cio’… mistero!). Iniziammo con lo strutturare le pagine ed istallare sui computer della scuola di Grazia alcuni programmi fondamentali, sarebbe da dire sul computer, chissa’ perché prendemmo l’unico computer lento su tutta la scuola, che per caricare, istallare, copiare e tutto cio’ che comporta l’inserimento dei dati in Internet, l’invio della posta-elettronica & Co ci voleva sempre una vita ma… tralasciamo i particolari e continuiamo, il lavoro proseguiva bene finche’ , fu la fine! Ebbene si, ci capito’ un pomeriggio in cui nessuno era in grado di “connettere al cervello i dati necessari per far muovere le mani e l’intero organismo”, rimpiangevamo il tempo fuori, era da poco arrivata la primavera ed i primi soli facevano gola a tutti, e per di piu’… la cosiddetta CILIEGINA SULLA TORTA non si collegavano i computer! Come si fa e come non si fa… passammo ad altro lavoro, avevamo deciso che se non si poteva fare una cosa un giorno se ne faceva un'altra, adottammo questa tecnica e ci immergemmo nella “scannerizzazione” delle immagini presenti in un libro della Perugina, che, ci aveva fornito la stessa societa’ dopo che noi avevamo richiesto il permesso di pubblicare le immagini, o i testi con Copyright o altri simboletti .

La cosa riusci’ alla perfezione anche se in 10 immagini che ci venivano proposte almeno 7 venivano bene alla prima scansione, le altre 3 (e poi dicono che tre e’ il numero perfetto, cosa gli frullera’ in mente a quelli non lo so proprio…) dovevano essere rifatte dalle 2 alle 4 volte dipendeva anche dalla voglia.

Poi ci fu un altro incubo, I CARATTERI si, proprio quelli che uso adesso, non sapevamo se usare un Arial oppure un Comic Sans MS o un Times New Roman, con il fatto dei server che non riconoscono i vari Font dei Caratteri, ma presto optammo per il classico Times New Roman, forse un po’ monotono ma efficace nell’intento.

Inizio’ l’estate, cosi’ come era venuta la primavera ecco l’estate, le vacanze, portarono giovamento ma qualche guaio, Grazia ci telefono’ per controllare una cosa, poiché gli era venuto un terribile dubbio sul funzionamento delle pagine HTML, e cosi’, giu’ nella disperazione piu’ totale a cercare qualcuno che era fornito di computer con collegamento ad Internet, trovammo lo zio della fidanzata di mio cugino, anche lui in vacanza in Calabria con noi, e fu veramente la fine del nostro lavoro.

Trepidanti aspettammo il verdetto giuridico da Los Angeles ma niente, siamo qui ancora a bocca asciutta, ad aspettare invano un avviso di errore da parte di un computer della ThinkQuest (una specie di Millenium Bug che abbia fatto sbagliare i conti ma finora nulla ).

Dopo 5 mesi sto qua seduta alla scrivania con il computer davanti a scrivere questo testo, diciamo che possiamo intitolarlo “Le Memorie di ThinkQuest”, sono contenta dell’esperienza fatta e sinceramente la rifarei con tutto quello che comporta.

Bianca Bracardi

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