ForTIC visto dal basso
ovvero
come i lettori hanno risposto ai sondaggi
a cura
di Stefano
Tommaso Donati (*)
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PIANO
NAZIONALE IN ORDINE SPARSO (12-23
aprile 2003) - Al questito "Piano nazionale sì
o no?" i lettori si sono spaccati nettamente in due:
il 49% (195 voti) vuole che un tema così trasversale
riguardante le competemze di base di un insegnante sia
svolto secondo un unico modello formativo, con materiali
e conduzione definita in base ad un unico "Piano
nazionale". Ma il 51% (200 voti) accetta la proposta
provocatoria che gli ho fatto: datemi i soldi che ci penso
io! In pratica o si sentono troppo bravi, tanto da saper
rispondere appieno ai 100 fronti dell'uso didattico delle
TIC (tutte!), oppure non si fidano del baraccone ministeriale,
e per quanto coscienti dei propri limiti sanno che almeno
quel poco che potranno fare lo faranno bene, sempre meglio
di tanto fumo ... e poco arrosto. E poi ... 150 mld di
lire voglion dire oltre 800.000 lire a testa, per 20 insegnanti
coinvolti son ben 8.600 euro ... l'idea solletica, vero?
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MATERIALI
DIDATTICI ForTIC (24 aprile
- 2 maggio 2003) - Sono necessari i materiali di PuntoEdu
per svolgere i corsi ForTic? SI - 43% / NO - 57%. Mi sembra
la logica conseguenza del sondaggio precedente... per
quella metà che ha detto che non ha senso un Piano
nazionale, ovvio che non servano materiali nazionali!
Sembra quindi persa anche questa occasione di avere un
riferimento comune sul tema TIC e didattica, da accogliere
o contestare, ma comunque un'idea di riferimento su ciò
che vale o meno delle TIC in classe. Continueremo quindi
in Italia a procedere in ordine sparso... appiccicando
l'etichetta di "didattico" ad ogni software
o tecnologia che ci piaccia, alla faccia dei criteri "scientifici"
della metodologia e della pedagogia.
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TUTOR O
CORSISTA ForTic? (03 - 10 maggio 2003) - Secondo te
chi ha scritto la Circolare 55 aveva le idee chiare sul
ruolo del tutor nei corsi? SI - 8% / NO - 92% Un vero
plebiscito … finalmente un tema a cui la risposta è
unitaria! NO, chi ha scritto la 55 non capiva un’acca su
cos’è il tutoring e come poteva svolgersi. Dott. Mazza, a
lei la replica, se vuole intervenire sarò ben lieto di
ospitare la sua mail. -
DIRETTORI DEI CORSI ForTic? hai hai hai...
(10 - 20 maggio 2003) - Secondo te i Direttori dei corsi hanno in mano
la situazione? SI - 12% / NO - 88% Di nuovo una risposta
netta … il che vuol dire che ForTic si sta autogestendo
anche a livello locale. Questo elemento porta acqua al
mulino di chi non intende il Piano nazionale, quelli del
“fai da te”. Infatti se i Direttori non hanno la situazione
in mano, chi sta gestendo la formazione? Chi prende le
presenze?Chi ha deciso i calendari? Chi risolve i problemi
che nascono? Chi pagherà i tutor a fronte del lavoro
prestato? Fai da te …, è meglio! -
Per svolgere bene il
tutoring in un corso di tipo A, il numero di corsisti non dovrebbe
superare 20 (20 maggio - 4 giugno 2003) SI - 91% / NO - 9% Quasi
tutti con chi ha redatto la CM 55. Penso ci sia poco da dire, qualcuno
ai vertici del MIUR dovrà però chiedersi come mai si sia riusciti a
contraddire sé stessi, a usare le TIC per violare e stravolgere una
organizzazione pensata e nata al servizio dei formandi, e che invece
alla fine s'è comportata da Grande Fratello implacabile nello stipare i
corsi anche oltre il massimo previsto dalla CM 55: 25 in luogo di 24
corsisti massimo!
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La formazione in atto è penalizzata - nei corsi
A - dello scarso finanziamento assegnato al singolo corso,
insufficiente a organizzare al meglio la formazione anche con
soli 20 corsisti, peggio ancora quando si è in 25? (5 giugno -
12 ottobre) SI - 52% / NO - 48% Quasi
pari. I 475 votanti (durante le ferie estive! … GRAZIE!) si
sono espressi quasi alla pari sul fatto che sia o meno una
questione di soldi. In effetti a scuola molte volte abbiamo
visto nascere le cose più belle in modo spontaneo (senza
coperture finanziarie) e i progetti più sponsorizzati e
finanziati non lasciare traccia. Non faccio riferimenti
specifici, ma son certo che - almeno a livello di progetti
nazionali - stiamo pensando alle stesse esperienza J. Qui i
soldi non son troppi, ma neanche pochi (chi ricorda i
3.000.000 di lire per i corsi PSTD progetti 1A?
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L'effetto ForTic si vede nella
programmazione del nuovo anno? (13 ottobre - 25 novembre) SI - 16% / NO - 84%
Allora non capita solo nella mia scuola! Allora caro amico
Bolletta, che dopo l’uscita dell’articoletto mi hai scritto:
“Non sono quindi d'accordo con le tue facili generalizzazioni:
la situazione della tua scuola diventa l'emblema di tutto ciò
che sta accadendo” sappi che sono in buona compagnia! Quello
che io ho osservato nella mia scuola era parimenti osservato
nell’84% delle scuole di chi legge questa rubrica. E temo che
quanto detto in questo intervento di novembre aggravi ancora
di più la situazione. Temo cioè che di ricadute di ForTic
nella scuola non le vedrò neppure nell’a.s. prossimo: 2004/05
:-( !
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Alla
luce dell’esperienza d’aula, reale e virtuale, ritenete di
aver fatto bene a partecipare a ForTic?
(26 novembre 2003 - 26 aprile 2004) SI - 43% / NO - 57% Una netta
maggioranza di scontenti. Ipercritici, direbbe Bolletta. Bene, son
contento di essere stato letto da 540 colleghi ipercritici. Ma, caro
Raimondo, penso che il 43% di ipercritici soddisfatti valga forse più di
quel 30% che assegna 8 a ForTic. Un piccolo ma modesto contributo perché
alla prossima occasione non solo pane … ma brioche!
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Archivio Sondaggi
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Il ForTic che emerge dai sondaggi
E' un piano di formazione ad opzione: liberi di scegliere tra le
formule
"preconfezionato nazionale ministeriale accademico" =
organizzazione standard a cura MIUR-DIRREG - materiali didattici
standard a cura INDIRE - iscrizioni standard a cura INVALSI. A me
solo l'onere di aprire la scatoletta e seguire le istruzioni ...
"inserire il tutor A nel modulo B del corso C e stringere bene il
bullone ..."
"fai-da-te" = con il budget assegnato organizzo un bel
corso di aggiornamento, arruolo i relatori, faccio sviluppare i
materiali didattici e li distribuisco come meglio credo, in
cartaceo o in digitale, somministro il tutto ai corsisti e alla
fine, perché no, un bell'esamino e la patente per tutti :-)
Ora, a seguire certe pubblicità: "fai-da-te?.... ahi ahi ahi ...."
la seconda opzione apparirebbe follia pura. Eppure l'hanno scelta il
51% dei votanti, Ma io ho qualche perplessità. Ci avete pensato bene
cari colleghi? Perché, dico io, che garanzie ci sarebbero per l'utente
corsista nel modello "fai da te"? Con chi potrebbe prendersela se
s'accorge che la minestra scodellata nel corso è insipida o peggio
velenosa?
A seguire invece il "corso organizzato" c'e' il problema di dover
stare a tempi e metodi comuni. Insomma, la similitudine con le vacanze
regge: vado in agenzia per un bel viaggio organizzato 15 gg tutto
compreso, o parto zaino in spalle alla ventura? anche se al posto
dello zaino prendo la carta di credito, troverò posto in albergo?, e
un volo in cui imbarcarmi? ...
Sinora siamo alla pari ... metà propensi al viaggio organizzato,
l'altra metà che preferisce il rischio piuttosto che fidarsi della
pubblicità :-) ...! Ma su una cosa tutti
concordano: chi organizza il villaggio a cui siamo giunti non capisce
molto di animazione. E quindi sia a fare il crocerista che
l’animatore, in viaggio organizzato oppure capitato per caso nel
girovagare fai-da-te, alla fin fine ti ritrovi alle prese di un ruolo
mal pensato, mal gestito, improvvisato! E si sa che l’improvvisazione
non paga … e non rende. Per cui tutti avrebbero voluto trovare in
classe tutor più pronti a far bene il loro lavoro, oppure, se nel
ruolo di tutor, avrebbero voluto avere un contesto di lavoro più
chiaro, e non essere costretti a improvvisare. Ma a chi portare i
reclami?
Ma logico: al Direttore. Del villaggio o del corso poco cambia …
troveranno evasive scuse, tutte che ruotano sull’impotenza a
controllare qualcosa che non dipende da loro ma da qualcuno che sta
molto più in alto. A caso tra ciò che ho sentito di persona o visto
riferito in rete: "il signor Monfortic", "il professor Bolletta"
(ancora lui, spero mi scusi non so che farci …), "la BDP" (sic!),
"l’INVALSI o l’INDIRE, non so bene, comunque qualcuno che sta a Roma"
… potrei proseguire ma vi annoierei. Ne vien fuori che siamo
all’autogestione dei corsi ForTic. Dove non sono riusciti gli allievi
son riusciti i professori! Corsi autogestiti di TIC e didattica, tutti
i martedì in laboratorio.
Continuate a votare ... e io aggiornerò questa proposta del "ForTic
come l'avremmo voluto noi ... dal basso!"
(*) Educazione&Scuola ha pubblicato
da: Stefano Tommaso
Donati - Computer a scuola: assente! Vent’anni di vani tentativi
di introdurre le nuove tecnologie nella scuola italiana dedicato
a Clifford Stoll, l’eretico high-tech – Lecce 2002,
per gentile concessione dell’autore:
Piano
Nazionale ForTIC
Le TIC nella Scuola italiana
Stefano Tommaso Donati modera un
forum sulle TIC in Italia all'URL:
http://win.edscuola.eu/forums.asp?ForumId=6
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