... calcolò le misure di Poldino e Enrichetta, poi con forbici, ago e filo tagliò e cucì un soffice e caldo marsupio di pelo sintetico, rosa ciclamino, fermato ai lati da quattro fettucce multicolori, intrecciate fra loro, perché fossero rinforzate. Legò le fettucce saldamente alla cintura di Enrichetta, poi passò una stringa, cucita sopra al marsupio, attorno al collo della cangura: in pratica aveva preso a modello il grembiule da cucina della sua mamma. Introdusse Poldino nella tasca e fece delle aperture nel punto dove erano le mammelle della cangura e così il piccolo riuscì finalmente a bere il buon latte materno.

Intimorita dalle esperienze precedenti, sulle prime, Enrichetta non osava spiccare i suoi portentosi salti, ma in seguito, vedendo che il marsupio artificiale reggeva, cominciò a fare balzi di gioia, mentre Agenore, commosso, piangeva a calde lacrime.

Evaristo, l'uccello lira, molto soddisfatto della sua magnifica idea, issò orgogliosamente la sua splendida coda cenerina e lanciò un grido forte e sonoro: "Evviva!". A questo grido arrivarono un po' tutti gli animali dei dintorni, anche le altre famiglie di canguri.

Nel vedere la foggia dell'inusitato marsupio, che la consolata Enrichetta esibiva trionfante, le signore cangure furono invidiosissime. Lo volete sapere? Rimpiansero di avere la loro solita borsa, perché avrebbero voluto sfoggiare anche loro un modello tanto elegante e variopinto come quello di Enrichetta.

 

Ecco la storia è finita. Ora prova tu a farne una seguendo lo schema delle strade da scegliere.

<<<<<<<<