I PRETENDENTI DI RAGGIOLINA

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Raggiolina era un po' egocentrica, voleva farsi notare a tutti i costi
e non si rendeva conto che più esibiva la sua intelligenza e più gli altri la detestavano.

Un giorno volle sfidare al tiro con l'arco i migliori arcieri del regno. Era così sicura di vincere, che disse d'essere disposta a tirare la freccia contro il bersaglio 20 passi più indietro di tutti gli altri concorrenti.

Naturalmente molti arcieri si sentirono offesi, anzi proprio tutti, al punto che non volevano più partecipare alla gara. Ma siccome Raggiolina era la principessa del regno e ogni suo desiderio doveva trasformarsi in realtà, alla fine cedettero. Nessuno tuttavia avrebbe avuto intenzione di farla vincere.

Il bersaglio non era fisso, ma mobile: praticamente una mela attaccata a un filo di lana che penzolava da un ramo. Era stata scelta una giornata ventosa per rendere la gara più difficile.

Chi non la colpiva, veniva subito squalificato; gli altri invece dovevano, di volta in volta, centrare un frutto sempre più piccolo: un mandarino, un fico, una noce, una prugna secca, una ciliegia..., a seconda di quello che offriva la stagione.

Raggiolina non sbagliava un colpo e alla fine erano rimasti in due.

Ormai da colpire non c'era rimasto più niente, se non lo stesso filo che teneva appeso il frutto.

A questo punto l'arciere, che si chiamava Max, fece una proposta a Raggiolina che la lasciò senza fiato e da allora lei smise di fare la superdonna.

Che proposta le fece?

La sfidò a competere con lui in una gara di altro genere.