Concorso Dirigenti Scolastici
Prove scritte
a cura di Dario Cillo
Le Prove
Per lo svolgimento delle prove si applicano, ove
compatibili, le disposizioni dettate al riguardo dagli articoli 5 e
seguenti del DPR 686/57 e
successive modificazioni.
I candidati potranno consultare, durante le medesime prove,
esclusivamente testi di legge non commentati e il dizionario della
lingua italiana. Nella sede di esame non potranno essere introdotti
carta da scrivere, appunti manoscritti, libri, pubblicazioni, telefoni
portatili e strumenti idonei alla memorizzazione o alla trasmissione di
dati, né i candidati potranno comunicare tra di loro. In caso di
violazione di tali disposizioni la Commissione esaminatrice o il
Comitato di vigilanza deliberano l’immediata esclusione dal concorso. (Nota 4 novembre 2011,
Prot. n. AOODGPER.9008;
Avviso 17 novembre
2011)
Il Punteggio
Il punteggio conseguito in entrambe le prove
scritte deve essere non inferiore a 21/30 per consentire l'accesso alla
prova orale.
La
Prima Prova scritta
Consiste nello svolgimento di un elaborato su una o più
delle aree tematiche.
Il tempo a disposizione dei candidati è fissato in 8 ore.
(Nota 4 novembre 2011,
Prot. n. AOODGPER.9008;
Avviso 17 novembre
2011)
La
Seconda Prova scritta
Consiste nella soluzione di un caso
relativo alla gestione dell'istituzione scolastica con particolare
riferimento alle strategie di direzione in rapporto alle esigenze
formative del territorio.
Il tempo a disposizione dei candidati è fissato in 8 ore.
(Nota 4 novembre 2011,
Prot. n. AOODGPER.9008)
Le Date
Le
due prove scritte si svolgono il 14 e 15 dicembre 2011 su tutto il
territorio nazionale. Tali date sono state indicate dagli Uffici
Scolastici Regionali all’interno dell’arco temporale dal 12 al 16
dicembre 2011 previsto dal MIUR. (Nota 4 novembre 2011,
Prot. n. AOODGPER.9008;
Avviso 17 novembre
2011)
I candidati, muniti di documento di riconoscimento valido, si devono
presentare nelle rispettive sedi di esame in tempo utile, tenendo conto
che le operazioni di appello e di identificazione hanno inizio alle ore
8.00, onde consentire di iniziare le prove scritte con la necessaria
tempestività. Perde il diritto a sostenere la prova il concorrente che
non si presenta nel giorno, luogo e ora stabiliti.
I Partecipanti e le Sedi
Le Tracce
ABRUZZO
Prima
prova – 14 dicembre 2011
La
valutazione degli studenti e la certificazione delle competenze.
Il candidato
approfondisca:
- il
dibattito europeo sulla relazione conoscenze/competenze
- le
funzioni valutative del Consiglio di classe, le principali
novità normative intervenute in materia e i riflessi sulla didattica;
- le azioni che il Dirigente scolastico deve attivare per
promuovere una programmazione didattica
fl1nzionale ad un sistema di valutazione per competenze.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Analisi dei risultati della rilevazione
INVALSI e progettazione degli interventi.
L’INVALSI ha di recente restituito alla
scuola le schede diagnostiche dei risultati conseguiti dalle
classi, raffrontati con i livelli medi rilevati nella regione di
appartenenza e sul territorio nazionale.
Il candidato
indichi come un dirigente scolastico possa avvalersi della
scheda diagnostica, ove gli esiti risultino inferiori alla media
della regione, per elaborare un piano di azione volto a
migliorarne il livello.
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BASILICATA
Prima
prova – 14 dicembre 2011
L’autonomia delle istituzioni
scolastiche è garanzia di libertà d’insegnamento e di pluralismo
culturale e si sostanzia nella progettazione e nella
realizzazione di interventi di educazione, formazione e
istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai
diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle
caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di
garantire loro il successo formativo, coerentemente con le
finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e
con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di
insegnamento e di apprendimento” (comma 2, art. 1 DPR n.
275/99).
Nella citazione è chiaramente indicata
la filosofia stessa del Piano dell’Offerta Formativa.
Il candidato,
nella sua funzione di dirigente scolastico, commenti
puntualmente quanto sopra. In particolare si soffermi su:
-
autonomia
come responsabilità e garanzia del conseguimento dei risultati
attesi;
-
libertà di
insegnamento e finalità fondamentali della scuola;
-
condizioni
per un efficace processo di apprendimento.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Il Presidente e la componente genitori
di un Consiglio d’Istituto contestano al Dirigente Scolastico
alcune procedure relative all’adozione del piano dell’offerta
formativa ed alla gestione finanziaria. Inoltre la tensione si
diffonde anche all’interno dei diversi consigli di classe, dove
i genitori sono accusati, da parte dei docenti, di
disinteressarsi delle problematiche e del successo formativo dei
figli. A loro volta i genitori esprimono notevoli critiche nei
confronti dei docenti, in particolare la modesta attenzione
rivolta alle esigenze degli alunni ed una inappropriata
distribuzione dei carichi di lavoro da svolgere a casa. Anche di
tale quadro conflittuale il presidente del Consiglio d’Istituto
si fa portavoce dei genitori.
Il Dirigente Scolastico, dopo una
prima fase molto tesa di rapporti, si rende conto che si
sta concretizzando nei genitori una
convinzione errata sui ruoli, competenze e poteri dei
docenti, degli organi collegiali e di quello monocratico. Di
conseguenza ritiene che vadano adottate iniziative concrete per
svolgere una adeguata attività di informazione, ripristinare un
clima di normalità nei rapporti tra docenti e genitori,
recuperare la piena efficienza del Consiglio d’Istituto e
stabilire una leale e positiva collaborazione con il Presidente
dell’organo.
Quali azioni e procedure deve metter in
campo il Dirigente Scolastico,
per dare risposte e soluzioni alle problematiche emerse?
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CALABRIA
Prima
prova – 14 dicembre 2011
L’art. 25 del d. lgs. 165/2001 prevede
che il dirigente scolastico, responsabile della «
gestione unitaria dell’istituzione», sia
«coadiuvato dal
responsabile amministrativo», operi «nel rispetto delle competenze degli organi collegiali», e possa,
«nello svolgimento delle
proprie funzioni organizzative», «avvalersi di docenti da lui
individuati, ai quali possono essere delegati specifici
compiti». Il candidato
tratti criticamente il tema della
governante delle
istituzioni scolastiche, definendo preliminarmente, e in modo
sintetico, le competenze specifiche dei vari attori e delineando
poi le migliori strategie di direzione per prevenire relazioni
di tipo conflittuale tra i medesimi, anche in considerazione dei
processi di dimensionamento in atto.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
In un contesto territoriale ad alta
vocazione turistica, un gruppo di genitori chiede al dirigente
scolastico che sia ampliata l’offerta formativa mediante
l’attivazione dell’insegnamento di una lingua straniera
aggiuntiva. In relazione a tale richiesta, quali possono essere
le concrete risposte che il dirigente può dare, tenendo conto
del vigente contesto normativo nonché dei vincoli relativi alle
risorse. Predisponga il candidato
una schema di lavoro, indicando il tipo di scuola, il quadro
normativo di riferimento, le modalità operative, le motivazioni
delle proprie scelte.
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CAMPANIA
Prima
prova – 14 dicembre 2011
Dalla scuola delle conoscenze alla
scuola delle competenze.
Il candidato,
alla luce del dibattito attuale e delle diverse posizioni
riportate dalla letteratura, delinei una idea di scuola
dell’infanzia e / o di una dei due cicli dell’istruzione sul
piano, ordinamentale, pedagogico-metodologico-didattico
.
Analizzi e descriva altresì le
competenze del dirigente scolastico in relazione alla
definizione e alla predisposizione di un piano dell’offerta
formativa adeguato ai bisogni degli alunni e del
territorio, anche tenendo conto delle problematiche
dell’integrazione e dell’inclusione.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
In una scuola si verifica una forte
incidenza di evasione scolastica e
di abbandono degli studi, nonché qualche episodio di
bullismo nei confronti di alunni con problemi di socializzazione
ed inserimento.
Il problema del bullismo viene divulgato
dalla stampa e l’assessore comunale alle politiche sociali
contatta la scuola affinché affronti il problema e sottolinea
nel contempo la necessità di una maggiore collaborazione con
quanti interessati nell’ambito del territorio a tutela dei
minori e dei disabili.
Alla luce delle competenze del
Dirigente, il candidato
analizzi in particolare sia le problematiche relative al
bullismo che alla dispersione scolastica ed individui le
possibili strategie di soluzione, fornendo anche le motivazioni
delle scelte operate con specifico riferimento al contesto
ordinamentale e normativo.
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EMILIA ROMAGNA
Prima
prova – 14 dicembre 2011
La
presenza nei percorsi scolastici curriculari di alunni con
cittadinanza non italiana sta assumendo un'incidenza sempre più
rilevante soprattutto
nelle regioni settentrionali del nostro Paese, dove ormai si
connota come elemento strutturale.
Ciò pone
ulteriori sfide al sistema dell'istruzione, impegnato nella
ricerca di una nuova equità di fronte ai cambiamenti emergenti.
La scuola infatti è chiamata a rapportarsi con vecchie e nuove
difficoltà, che esigono risposte adeguate sul piano
organizzativo, metodologico, didattico
e relazionale, per garantire un effettivo successo formativo di
tutti, un efficace contrasto alla dispersione scolastica, la
realizzazione di pari opportunità anche nel riconoscimento del
merito di ciascuno.
Il candidato
-
discuta tale affermazione evidenziando principi
giuridici/normativi di riferimento, elementi culturali di base,
ragioni e motivazioni anche di carattere socio-economico;
-
indichi come rispondono il sistema scolastico nazionale e quello
locale a questa particolare problematica con riferimento sia al
primo che al secondo ciclo di istruzione;
-
precisi il ruolo, la funzione e le responsabilità del Dirigente
in ordine alla correttezza e all' efficacia operativa
dell'istituzione scolastica, con attinenza agli aspetti
gestionali, organizzativi, pedagogico-didattici,
relazionali;
-
esemplifichi un'azione contestualizzata, anche con riferimento
alla propria esperienza professionale.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Al dirigente scolastico pervengono
segnalazioni relative al comportamento di un docente della
scuola, al quale viene attribuito l’uso frequente di un
linguaggio scorretto e violento, tale da determinare nella
classe un clima di disagio e malessere generalizzato. Un gruppo
di genitori minaccia di denunciare il caso ai quotidiani locali,
nonché all’U.S.R. competente.
Il candidato,
anche in base alla propria esperienza professionale, descriva il
contesto scolastico e territoriale a cui intende far
riferimento.
In particolare, nella sua veste di
Dirigente scolastico, indichi:
-
sulla base
di quali atti, azioni, osservazioni ritiene di poter
approfondire i punti nodali della situazione;
-
quali sono
le tematiche di base implicate e il quadro normativo di
riferimento;
-
quali
azioni in ambito organizzativo, gestionale,
comunicativo/relazione ritiene di poter attivare, per risolvere
la situazione o contenerne gli effetti;
-
come
ipotizza di documentare e comunicare il proprio operato e le
decisioni che vengono assunte.
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FRIULI – VENEZIA GIULIA
Prima
prova – 14 dicembre 2011
La scuola è chiamata a gestire le varie
forme di svantaggio nel proprio ambito: La deprivazione
socio-economica-culturale e linguistica; Il disadattamento
affettivo-emotivo-relazionale; I disturbi specifici di
apprendimento; La disabilità. Quali sono gli strumenti normativi,
gli aspetti organizzativi e le strategie di intervento che il
dirigente scolastico deve mettere in atto.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Fare di più con meno; in un periodo di
risorse decrescenti, con quali passaggi procedurali e con quali
criteri, anche alla luce delle esigenze della comunità servita
come emerse negli organi collegiali e segnalati dalle
Istituzioni territoriali, il Dirigente Scolastico può proporre
soluzioni condivise nell’adozione dei progetti finanziabili.
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LAZIO
Prima prova – 14
dicembre 2011
Una
scuola che sente il bisogno di rendere conto del proprio operare
sente la responsabilità del proprio mandato. In tale
prospettiva, delinei il candidato le funzioni e i compiti del dirigente
scolastico.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Un dirigente scolastico recentemente assegnato ad un istituto
deve affrontare il problema rappresentato dal crescente numero
di iscrizioni da parte di alunni provenienti da contesti
migratori.
Alcuni docenti, non particolarmente formati ai processi di
inclusione sociale e/o lavorativa e all’innovazione, faticano a
trovare strategie che consentano il conseguimento di esiti
formativi efficaci.
Il candidato descriva
le azioni professionali promosse dal dirigente scolastico per la
realizzazione del mandato istituzionale.
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LIGURIA
Prima prova – 14
dicembre 2011
Dopo
aver richiamato i principi costituzionali della rappresentanza
democratica e della libertà d’insegnamento, il candidato
illustri la figura del Dirigente Scolastico in relazione al
Consiglio di Circolo/Istituto e al Collegio dei Docenti.
Si
soffermi, altresì, sulla distinzione tra poteri d’indirizzo e
poteri di gestione.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
In un istituto scolastico si sono
verificati alcuni inquietanti fenomeni di bullismo.
Il dirigente scolastico e i docenti
effettuano una approfondita riflessione sulle strategie da
adottare ai fini del contrasto a tale fenomeno.
Il candidato
esprima il suo motivato parere sugli interventi che dirigente
scolastico e docenti, nelle rispettive competenze,
sono chiamati ad
attuare al riguardo sia sotto il profilo sanzionatorio
sia sotto il profilo della valorizzazione di specifici aspetti
del processo di istruzione/educazione.
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LOMBARDIA
Prima prova – 14
dicembre 2011
IL candidato,
dopo aver eseguito una disanima dei documenti europei degli
ultimi anni e aver stabilito un collegamento con le normative
inerenti le riforme del sistema scolastico italiano, scelga un
grado e ordine di
scuola più confacente alla propria esperienza ed elabori
un’Offerta Formativa operando tutte le necessarie ipotesi
legislative, amministrative, organizzative, gestionali,
sindacali, ecc.. e quelle relative al contesto territoriale in
cui la scuola si trova.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Durante lo svolgimento di una verifica
nella classe I A di un Istituto professionale, l’insegnante di
lettere si accorge che Alessandro ha la testa appoggiata sul
banco e si rifiuta di svolgere il compito.
L’insegnante lo chiama alla cattedra e
si accorge che ha alcune bruciature circolari sulla mano, chiede
delucidazioni senza ottenerle, mentre due compagni dal
posto, guardandolo minacciosi, commentano ad alta voce,
deridendolo. L’insegnante fa chiamare il Dirigente.
Negli ultimi mesi nella cittadina sede
dell’Istituto professionale si sono verificati diversi atti di
bullismo ed il Sindaco ha contattato più volte l’Istituto per
chiedere di far fronte al problema. Negli incontri ha sempre
sottolineato la responsabilità della scuola che ha il preciso
dovere di attivarsi per svolgere al meglio il suo mandato
istituzionale in termini di educazione e formazione.
Il candidato
analizzi il caso proposto ed individui possibili strategie di
intervento ed affronti soluzioni che il Dirigente può adottare,
motivando ed argomentando le ragioni delle scelte.
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MARCHE
Prima
prova – 14 dicembre 2011
Il Dirigente scolastico, oltre alle funzioni
giuridico-amministrative e gestionali sempre più rilevanti,
riveste, come carattere primario, il ruolo di educatore, esperto
nelle strategie organizzative, maturo nell’interpretare
l’Istituzione Scolastica come sistema dinamico che dialoga con
il territorio, capace di stimolare e di valorizzare risorse e
competenze, affinché ogni alunno possa esprimere in
massimo grado tutte le potenzialità di cui è
portatore. Dica il candidato
quale tipo di formazione e di esperienza culturale ritenga più
idonea alla costruzione di una tale figura.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
In
un Istituto Professionale plurindirizzo, costituito da un’utenza
scolastica proveniente da un contesto problematico dal punto di
vista dell’identità e della composizione sociale, in un clima di
elevato tasso di degrado culturale, si evidenzia la presenza di
studenti con livelli generalmente modesti di educazione, di
istruzione e di senso di responsabilità personale, con
difficoltà di apprendimento e con elevati tassi di dispersione,
oltre ad un sostanziale disinteresse delle loro famiglie. Il
corpo docente, poco sensibile e motivato, continua ad adottare
metodologie didattiche inadeguate ed un approccio professionale
piuttosto autoreferenziale non finalizzato a verificare la
qualità dell’offerta formativa e a valutare l’incidenza del
servizio scolastico nel tessuto sociale e culturale del
territorio. Il candidato
esamini il caso e delinei in maniera esaustiva con quali
modalità e con quali strumenti e risorse un Dirigente scolastico
di nuova nomina presso tale Istituto possa realizzare, con il
supporto della vigente normativa, un piano strategico
finalizzato a:
1.
stimolare la motivazione e il senso della responsabilità
formativa dei docenti;
2.
ricostituire il tessuto di una comunità educativa, favorendo
un’efficace integrazione degli studenti con difficoltà di
apprendimento e di comportamento, in risposta anche alle
esigenze formative del territorio;
3.
organizzare una valutazione, sia interna sia esterna, efficace e
condivisa del servizio scolastico;
4.
individuare le risorse materiali e professionali necessarie a
realizzare interventi opportuni e azioni formative positive e
durevoli.
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MOLISE
Prima
prova – 14 dicembre 2011
Il candidato inquadri il tema del conflitto interpersonale
all’interno di un contesto organizzativo complesso come quello
scolastico, focalizzandosi in particolare sul ruolo del
Dirigente scolastico nella corretta gestione. Sviluppi la
trattazione avvalendosi di riferimenti teorici e normativi
ed arricchendola con adeguati spunti esemplificativi
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Il Dirigente Scolastico assume servizio
in un istituto di circa 700 alunni, situato in una cittadina di
20.000 abitanti. Il Piano dell’Offerta Formativa si basa su una
microprogettualità decontestualizzata; il programma Annuale si
limita a declinare in termini contabili le attività, senza un
piano strategico. Il
personale, sia docente che A.T.A., è pressoché stabile; negli
ultimi anni, invece, si sono avvicendati più Dirigenti
Scolastici. Gli Enti locali garantiscono quanto spetta per
competenza,. Ma non si registra altra forma di Interazione tra
essi e l’istituto scolastico in questione. Il numero di alunni è
in calo, nonostante il bacino di utenza non faccia rilevare
decremento demografico. Il candidato
analizzi e interpreti il caso e delinei le azioni che il
Dirigente Scolastico può porre in essere in un piano organico di
interventi, al fine di pervenire alla elaborazione di
documenti programmatici che rappresentino “l’identità
culturale e progettuale” della scuola in una prospettiva di
integrazione e sviluppo.
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PIEMONTE
Prima
prova – 14 dicembre 2011
Alla fine degli anni ’60 nel nostro
Paese, sulla spinta della contestazione studentesca, si avvia un
processo di revisione e di rinnovamento degli ordinamenti
scolastici, che a distanza di oltre quarant’ anni non può dirsi
ancora del tutto concluso. Dagli ordinamenti centralistici della
scuola e dell’amministrazione, che restano comunque ancora
immutati per un primo lungo periodo anche dopo l’avvio delle
riforme, si passa alle regole della partecipazione democratica
al governo della scuola e, nell’ultimo decennio, all’autonomia didattica
e organizzativa delle singole istituzioni scolastiche. Il candidato, dopo aver esposto in forma sintetica, quelle
che a suo giudizio sono state le ragioni e le fasi salienti di
questo processo di cambiamento, nonché le fondamentali tappe
normative attraverso le quali esso si è andato realizzando,
illustri il parallelo processo di cambiamento, nelle relazioni
interne ed esterne della scuola, del ruolo e delle funzioni
direttive: dal capo di istituto, al direttore didattico-preside, al dirigente scolastico.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Nella
scuola X è prevista la definizione annuale o pluriennale di un
piano di aggiornamento/formazione del personale. Le iniziative
sona organizzate sulla base della rilevazione dei bisogni,
effettuata tramite la somministrazione di un apposito
questionario a cura del docente funzione strumentale al POF.
Nonostante
i corsi siano congruenti con le esigenze segnalate, solo il 40%
del personale si iscrive ed inoltre
il 10% non frequenta pur essendosi iscritto. Il candidato,
facendo riferimento ad un ordine e grado di scuola a sua scelta,
descriva:
- quali
ulteriori dati, in relazione alla scarsa partecipazione, possono
essere utili al dirigente scolastico e quali obiettivi concreti
possa porsi per affrontare il caso;
- quali
sono le azioni da porre in atto, gli strumenti utilizzabili, gli
attori interni e/o esterni da coinvolgere e il loro ruolo per il
raggiungimento degli obiettivi individuati
- quali
difficoltà sono da considerarsi prevedibili e le possibili
strategie per superare;
- quali
ricadute positive possono derivare all' istituto dal
raggiungimento degli obiettivi in rapporto al miglioramento
dell'organizzazione di lavoro e alla qualità del servizio
erogato, sia in generale, sia rispetto a ciascuna figura
professionale operante nella scuola.
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PUGLIA
Prima prova – 14
dicembre 2011
Il miglioramento della qualità del
sistema pubblico di istruzione e di formazione trova un suo
snodo fondamentale nella valutazione degli apprendimenti e della
stessa istituzione scolastica.
Il candidato
evidenzi le dimensioni pedagogiche, istituzionali, organizzative
di tale affermazione e si soffermi in particolare sulle modalità
di utilizzo degli strumenti di valutazione adottati dall’INVALSI
al fine di programmare le strategie di miglioramento della
scuola nella quale svolge la funzione di dirigente scolastico.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
In una scuola non periferica di una
grande città uno studente, dopo reiterati episodi di molestie,
ferisce gravemente con una pietra un alunno dell’Istituto,
durante l’intervallo delle lezioni, in uno spazio di pertinenza
della scuola.
Il candidato,
in qualità di dirigente scolastico, nell’affrontare questo caso
si soffermi a delineare:
-
le azioni
che avrebbero potuto essere promosse in via preventiva;
-
i
provvedimenti e le possibili sanzioni disciplinari che
riterrebbe opportuno attivare;
-
gli
strumenti e gli Organi di Garanzia cui fare riferimento;
-
le azioni
di accertamento ed i relativi provvedimenti per eventuali
responsabilità del personale scolastico.
Il candidato
motivi le ragioni delle sue scelte.
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SARDEGNA
Prima
prova – 14 dicembre 2011
II processo valutativo nelle istituzioni
scolastiche si rivolge a diversi ambiti di analisi e
autovalutazione: il curricolo, i processi di insegnamento, i
risultati di apprendimento, l’organizzazione complessiva,
l’attenzione all’utilizzo economico delle risorse.
Nell’esaminare questi diversi ambiti
oggetto della valutazione, il Candidato evidenzi il ruolo del Dirigente scolastico
nel promuovere e guidare
il processo valutativo e finalizzarlo al cambiamento
organizzativo, al miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia
e della qualità complessiva dell’istituzione scolastica.
Tenuto conto della funzione e della
valutazione interna ed esterna all’istituzione scolastica, in
particolare al Candidato
viene richiesto di trattare le azioni da porre in essere, gli
strumenti e gli atti di gestione utili per conseguire il
miglioramento del servizio scolastico. Evidenzi, inoltre, il
Candidato gli
strumenti della valutazione per accertare e promuovere il
riconoscimento del merito del personale dipendente.
Il Candidato
potrà integrare il testo con dati opportunamente scelti a
piacere e con esemplificazioni coerenti con le problematiche
trattate nel testo.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
l Dirigente scolastico prende atto che
il Collegio dei docenti ha evidenziato che alcune classi
presentano delle prove INVALSI notevolmente peggiori di quelli
registrati dalle altre classi, mentre gli esiti degli scrutini
sono nella norma della generalità della scuola.
Una parte degli insegnanti rileva che il
precedente Dirigente scolastico non ha dato una linea chiara
d’indirizzo per le valutazioni; ognuno fa riferimento a quello
che ha sempre fatto; i docenti delle classi “peggiori”
contestano la validità delle prove INVALSI e affermano che i
loro alunni provengono da una zona periferica con un ambiente
sociale degradato.
Essendo l’inizio dell’anno scolastico,
il Dirigente scolastico ritiene che vi sia la possibilità, ma
anche l’urgenza, per intraprendere azioni organizzative e didattiche
per dare un quadro di riferimento certo agli insegnanti. Svolge
una prima analisi dei suoi poteri d’intervento nei confronti del
Collegio dei docenti per delinearne la strategia e gli strumenti
da adottare per la soluzione dei problemi emersi. Reputa utile
proporre al Collegio dei docenti di adottare comportamenti,
metodi e strumenti che supportino il perseguimento di livelli di
risultato eccellenti. A tal fine, propone di svolgere un’analisi
approfondita dei seguenti aspetti:
-
analizzare
le cause che hanno prodotto i risultato insoddisfacenti;
-
individuare gli strumenti (giuridici , organizzativi, ecc.) che
possono essere adottati per il superamento delle negatività
riscontrate e perseguire obiettivi di significativo
miglioramento;
-
definire
un progetto che espliciti chiari e verificabili obiettivi di
risultato, una organizzazione con specifici compiti e
responsabilità, le azioni da porre in essere, i mezzi finanziari
e materiali necessari, le procedure e gli indicatori per un
monitoraggio continuo ed eventuali incentivi e correttivi da
adottare alla luce dei risultati perseguiti.
Il Candidato,
nella funzione di Dirigente scolastico, potrà proporre la
soluzione del caso suesposto redigendo un progetto, secondo i
limiti e le condizioni del testo, applicando ad una scuola del
grado e ordine scelta a piacere.
Il Candidato
potrà integrare il testo con dati opportunamente scelti a
piacere redigendo documenti conseguenti i compiti da svolgere in
coerenza con l’obiettivo. Potrà, inoltre, utilizzare, se
ritenuto opportuno, gli strumenti tecnici dei sistemi di
pianificazione, controllo e comunicazione (diagrammi di flusso,
crono programmi, organigrammi, flow chart, bilanci, report,
ecc.).
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SICILIA
Prima
prova – 14 dicembre 2011
L’evoluzione da un sistema accentrato ad uno federalista (Titolo
V della Costituzione), unitamente alla produzione normativa
degli ultimi anni, ha cambiato i tratti salienti del sistema
scolastico.
Il candidato indichi
quali strategie il Dirigente scolastico può attivare per
rispondere più adeguatamente alle esigenze del territorio.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
A seguito delle prove INVALSI somministrate agli alunni
partecipanti agli esami di stato della scuola secondaria di
primo grado, il Dirigente scolastico dell'l.C. "G. Pascoli",
inaspettatamente, apprende che i risultati sia della prova di
italiano che di quella di matematica non sono soddisfacenti; in
particolare rileva che i risultati, in entrambe le discipline,
di una delle quattro terze classi sono nettamente al di sotto
della media regionale.
Si chiede al candidato di esporre, alla luce della vigente
normativa, quali azioni ritiene opportuno avviare al fine di
evitare il ripetersi di simili risultati.
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TOSCANA
Prima
prova – 14 dicembre 2011
Gli ultimi dieci anni del sistema
italiano di istruzione e formazione sono stati caratterizzati da
profondi cambiamenti. La/il candidata/o
evidenzi il ruolo, le funzioni e le responsabilità che il
Dirigente scolastico esercita nell’applicazione dei nuovi
assetti ordinamentali in un istituto comprensivo oppure in un
istituto scolastico secondario di secondo grado, analizzando gli
specifici aspetti organizzativi e didattici
e con particolare riferimento ai rapporti con gli enti locali
interessati.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Una istituzione scolastica rivolge la
propria offerta formativa a studenti provenienti da diversi
comuni. La popolazione scolastica è eterogenea per provenienza
sociale e culturale. La rilevazione degli apprendimenti
evidenzia risultati modesti, con esiti scarsi soprattutto
nell’ambito scientifico-matematico. Il Dirigente scolastico è di
nuova nomina e subentra a un collega reggente. I docenti sono
soggetti a forte pendolarismo e presentano un’età anagrafica
medio-alta. Il fondo dell’istituzione scolastica è utilizzato
solamente per il 70%. La/il candidata/o descriva le strategie individuate dal
Dirigente scolastico per governare e promuovere la qualità dei
processi formativi, spiegando le finalità delle scelte, le
modalità e i tempi dei relativi piani di attuazione, i soggetti
coinvolti, le risorse utilizzate e i risultati attesi
verificabili.
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UMBRIA
Prima
prova – 14 dicembre 2011
Dal libro bianco a Maastricht, dalle
conoscenze alle competenze; il dibattito europeo sui temi
dell’istruzione e della formazione ha influenzato fortemente
tanto la terminologia quanto le prassi didattiche
e gli orientamenti educativi del nostro paese. Il candidato
indichi quali snodi principali abbiano influenzato il
sistema scolastico italiano e in che misura, dando ragione dei
singoli mutamenti e delle similitudini possibili tra i sistemi
scolastici dei maggiori paesi europei nonché delle più evidenti
differenze
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
Da qualche anno l’istituto sta
registrando un evidente calo di iscrizioni, il quale si
accompagna con episodi di criticità nella vita della scuola, che
trovano cassa di risonanza anche nei mezzi di comunicazione
locali.
I problemi non sono riconducibili ad un
ambito specifico ma riguardano vari aspetti: rapporti tra
famiglie e scuola talora piuttosto conflittuali, comportamenti
degli studenti caratterizzati da episodi di bullismo, esiti
scolastici non di rado contestati e oggetto di ricorsi, prese di
posizione molto critiche da parte di alcuni docenti nei
confronti di decisioni assunte dal Consiglio di Istituto.
Il Dirigente si trova, dunque, nella
necessità di mettere concretamente mano ad un’azione di
risanamento e di ricomposizione
della critica situazione.
Il candidato
definisca un’ipotesi di percorso di miglioramento che il
dirigente scolastico dovrebbe attuare, con particolare
riferimento al comportamento degli studenti e ai rapporti fra la
scuola e le famiglie, illustrando alla luce delle disposizioni
normative, da indicare opportunamente, le strategie, le
motivazioni, gli obiettivi, le fasi, le possibili azioni di
monitoraggio e di verifica della propria azione.
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VENETO
Prima
prova – 14 dicembre 2011
Dopo avere illustrato la figura,
il ruolo, i compiti e la responsabilità del
dirigente scolastico, esamini il candidato
le competenze e i poteri del capo d’istituto in materia
disciplinare alla luce delle innovazioni apportate alla
previgente normativa dal decreto legislativo 27 ottobre 2009 n.
150. Delinei, inoltre, il candidato
il ruolo che il dirigente scolastico
è chiamato a svolgere in ambito formativo nel contesto
territoriale locale.
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Seconda prova – 15 dicembre 2011
In una scuola secondaria di primo grado
del comune capoluogo di una della province del Veneto si sono
verificati gravi episodi di bullismo nei confronti di alunni e
alunne frequentanti la classe terza di una scuola secondaria di
primo grado.
In particolare, sono stati commessi, da
parte di alcuni studenti,
atti di sopraffazione e violenza, anche a sfondo
sessuale. Il ripetersi del fenomeno, a causa della frequenza di
analoghi accadimenti, ha molto preoccupato i genitori ed anche
componenti esterne alla scuola. Per questo, da più parti, si
chiede al dirigente della scuola di farsi promotore di
iniziative finalizzate ad impedire il ripetersi di simili
incresciose azioni.
Per tutti gli episodi segnalati sono
stati individuati i responsabili.
Ciò premesso, spieghi il candidato:
a)
la
procedura disciplinare da instaurare nei confronti degli alunni
autori delle azioni riprovevoli, specificando quali sanzioni
possono essere inflitte;
b)
se, nelle
more dell’emissione dei provvedimenti disciplinari, possano
assumersi misure urgenti
interinali e, in caso affermativo, da parte di quale
organo;
c)
quali
rimedi amministrativi possono essere esperiti dagli interessati
e a quale organo vanno indirizzati;
d)
se ritiene
opportuno proporre
iniziative di tipo educativo e formativo, indicando i contenuti
e gli organi competenti in materia, compresi gli eventuali
apporti professionali esterni;
e)
come
raccorderebbe tale azione formativa con il tema dell’educazione
alla Costituzione e legalità.
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Concorso Dirigenti Scolastici |