CONCORSO SCUOLA MATERNA

di Pino Santoro

Allego alla presente nota il confronto fra il vecchio ed il nuovo e definitivo programma per il concorso della scuola materna.
Tra pochi giorni E&S sarà in grado di fornire anche la bozza del bando. Non ci sono ancora date certe circa la sua pubblicazione, anche se, ormai, almeno per elementare e materna, appare probabile la scadenza di fine febbraio - primi di marzo
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PROGRAMMA VECCHIO (DM 23.03.90)

PROGRAMMA NUOVO (DM 04.02.99, n. 26)

PROVA SCRITTA

La prova scritta consiste nella trattazione articolata di un argomento scelto tra tre proposti, che consenta di accertare nel candidato la capacità di riflessione sui problemi culturali, pedagogico-educativi, metodologico-didattici, organizzativi e professionali della scuola materna.

PROVA SCRITTA

La prova scritta consiste nella trattazione articolata di un argomento scelto tra tre proposti, che consenta di accertare nel candidato la capacità di riflessione sui problemi culturali, educativio-pedagogici, metodologico-didattici, organizzativi e professionali della scuola materna.

PROVA ORALE

La prova orale è finalizzata all'accertamento della preparazione:

- sulle problematiche educative e didattiche relative agli argomenti sotto indicati nonché sui contenuti degli "Orientamenti delle attività educative" attualmente vigenti, da considerare e interpretare alla luce delle più recenti e consolidate conquiste delle scienze dell'educazione;

- sugli ordinamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, numeri 416, 417 e 419.

I candidati dovranno dimostrare di conoscere i problemi generali di ciascuno dei tre paragrafi che seguono, con riferimento alla ricerca pedagogica e metodologica sviluppata intorno ai problemi dell'educazione infantile. Dovranno altresì dimostrare di possedere una conoscenza approfondita di almeno tre argomento scelti fra quelli indicati nei paragrafi I - II - III. Tali argomenti, scelti in paragrafi diversi, devono essere corredati da precisi riferimenti bibliografici ad opere di pedagogia e di metodologia dell'educazione infantile.

Il candidato dovrà dimostrare inoltre conoscenza approfondita di almeno un testo di pedagogia contemporanea della scuola materna e di un testo di psicologia dello sviluppo dell'età evolutiva del bambino da zero a sei anni.

Almeno dieci giorni prima delle prove orali i candidati comunicheranno alla Commissione gli argomenti prescelti, i titoli dei testi portati e i riferimenti bibliografici.

PROVA ORALE

La prova orale è finalizzata all'accertamento della preparazione sulle problematiche culturali, educative e didattiche relative agli argomenti sotto indicati, da collocare in una prospettiva storica e da considerare alla luce dei contributi più significativi delle scienze dell'educazione, nonché all’accertamento della preparazione sugli Ordinamenti di cui al testo unico delle Disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, approvate con D.L. 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni.

Il candidato, oltre alla lettura approfondita degli Orientamenti dell'attività educativa (D.M. 3/6/91), dovrà dimostrare di conoscere i problemi generali indicati nei tre paragrafi che seguono. Il candidato dovrà, altresì, scegliere almeno un argomento fra quelli indicati in ogni paragrafo, dimostrandone l'approfondita conoscenza, anche mediante la lettura critica di almeno un testo per ogni argomento prescelto.

Almeno dieci giorni prima della prova orale il candidato comunicherà alla Commissione i tre argomenti scelti, corredandoli con precisi riferimenti bibliografici ed evidenziando per ognuno di essi il titolo del testo o dei testi letti in maniera critica e approfondita.

Paragrafo I: il bambino

1. La condizione infantile nella vita familiare e sociale contemporanea.

2. Sviluppo fisico. Nozioni di igiene scolastica.

3. Lineamenti di psicologia dell'età evolutiva con particolare riferimento alle principali teorie dello sviluppo cognitivo, affettivo e sociale.

4. Aspetti specifici dello sviluppo cognitivo, affettivo e sociale del bambino di scuola materna: linguaggio, motricità, emotività, ecc.

5. La famiglia come primo ambiente di vita e di educazione del bambino. La conoscenza dell'ambiente familiare anche come presupposto per un positivo rapporto di collaborazione tra scuola materna e famiglia.

6. Il ruolo dell'extrascuola nello sviluppo della personalità del bambino. Il rapporto scuola-famiglia-extrascuola.

7. I bambini con svantaggi o difficoltà di sviluppo cognitivo, affettivo e sociale. Modalità e strategie per la prevenzione, l’individuazione e l’intervento precoce.

8. I bambini portatori di handicap e il processo di integrazione scolastica e sociale. Rapporti con i genitori e i servizi del territorio.

9. I bambini superdotati. Problemi educativi.

Paragrafo I: il bambino

1. La condizione infantile nella vita familiare e sociale contemporanea.

2. Sviluppo fisico. Nozioni di igiene scolastica.

3. Lineamenti di psicologia dell'età evolutiva con particolare riferimento alle principali teorie dello sviluppo cognitivo, affettivo e sociale.

4. Lo sviluppo e la crescita del bambino nei diversi aspetti e processi.

5. La famiglia come primo ambiente di vita e di educazione del bambino. La conoscenza dell'ambiente familiare anche come presupposto per un positivo rapporto di collaborazione tra scuola materna e famiglia.

6. Il ruolo dell'extrascuola nello sviluppo della personalità del bambino.

Il rapporto scuola-famiglia-extrascuola.

7. I bambini con svantaggi o difficoltà di sviluppo cognitivo, affettivo e sociale. Modalità e strategie per la prevenzione, l’individuazione e l’intervento precoce.

8. I bambini portatori di handicap e il processo di integrazione scolastica e sociale. Rapporti con i genitori e i servizi del territorio.

9. I bambini superdotati. Problemi e responsabilità educativi.

10. La dimensione europea dell’insegnamento. I bambini di culture "altre".

Aspetti dell’educazione interculturale.

Paragrafo II: la scuola materna: identità, funzioni e compiti.

1. Scuola ed educazione nella Costituzione Italiana. La carta dei diritti del bambino.

2. Cenni di storia della scuola materna in Italia, con particolare riferimento alla nascita e allo sviluppo della scuola materna statale.

3. Dalla scuola materna come servizio prevalentemente assistenziale alla scuola materna come scuola per il bambino: evoluzione sociostorica, finalità educative, identità culturale e pedagogica.

4. La scuola materna nel sistema formativo e scolastico: continuità verticale e orizzontale.

5. La scuola materna come comunità educativa: composizione, funzionamento, attribuzioni degli organi collegiali.

6. La funzione docente. Profilo professionale dell'insegnante: reclutamento, aggiornamento, stato giuridico.

7. Edilizia scolastica e scuola materna.

Paragrafo II: la scuola materna: identità, funzioni e compiti.

1. Scuola ed educazione nella Costituzione Italiana. I diritti dei bambini e delle bambine nelle Carte Internazionali.

2. Cenni di storia della scuola materna in Italia, con particolare riferimento alla nascita e allo sviluppo della scuola materna statale.

3. Dalla scuola materna come servizio prevalentemente assistenziale alla scuola materna come scuola per il bambino: evoluzione socio-storica, finalità educative, identità culturale e pedagogica.

4. La scuola materna nel sistema formativo e scolastico: continuità verticale e orizzontale.

5. L’autonomia scolastica, il progetto educativo e la programmazione di Circolo, la Carta dei servizi, l’autonomia didattica e organizzativa.

6. La scuola materna come comunità educativa: composizione, funzionamento, attribuzioni degli organi collegiali.

7. La funzione docente. Profilo professionale dell'insegnante: reclutamento, aggiornamento, stato giuridico.

8. Edilizia scolastica e scuola materna.

Paragrafo III: il progetto educativo nella scuola materna.

1. Conoscenza critica degli orientamenti 1991.

2. Autonomia educativa della scuola materna: gli aspetti specifici che la caratterizzano.

3. Finalità educative della scuola materna, dimensioni dello sviluppo e sistemi simbolico-culturali.

4. Interpretazioni attuali del rapporto tra sviluppo e apprendimento.

5. Ricerca e sperimentazione educativa: criteri e condizioni.

6. Programmi, programmazione educativa e didattica e curricolo.

7. Rispetto e valorizzazione delle differenze culturali.

8. L'organizzazione dei tempi e degli spazi nella scuola materna. Caratteri delle attività didattico-formative.

9. I lineamenti metodologici generali: il gioco, la ricerca, l'esplorazione ecc.

10. Strategie di organizzazione dei bambini in sezioni e tra sezioni.

11. Strategie di organizzazione di lavoro individuale e collegiale dei docenti.

12. Strategie di intervento in favore dei bambini con difficoltà di apprendimento e/o di socializzazione.

13. Strategie di integrazione dei bambini portatori di handicap: organizzazione scolastica e attività individualizzata.

14. Tecnologie educative con particolare riguardo agli audiovisivi; attrezzature e materiale didattico strutturato e non; utilizzazione nella scuola materna.

Paragrafo III: il progetto educativo della scuola materna.

1. Conoscenza critica degli Orientamenti 1991.

2. Autonomia educativa della scuola materna: gli aspetti specifici che la caratterizzano.

3. L’impianto curriculare: finalità educative della scuola materna, dimensioni dello sviluppo e sistemi simbolico-culturali.

4. Interpretazioni attuali del rapporto tra sviluppo e apprendimento.

5. Ricerca e sperimentazione educativa: criteri e condizioni.

6. Orientamenti 1991 e saperi, pogrammazione di circolo, strategie di progettazione educativa e didattica.

7. Rispetto e valorizzazione delle differenze culturali.

8. L'organizzazione dei tempi e degli spazi nella scuola materna. Caratteri delle attività didattico-formative. L’organismo funzionale.

9. I lineamenti metodologici generali: valorizzazione del gioco, l’esplorazione e la ricerca, ecc….

10. Strategie di organizzazione dei bambini in sezioni e tra sezioni.

11. Strategie di organizzazione di lavoro individuale e collegiale dei docenti.

12. Strategie di intervento in favore dei bambini con difficoltà di apprendimento e/o di socializzazione.

13. Strategie di integrazione dei bambini portatori di handicap: organizzazione scolastica ed attività individualizzata.

14. Tecnologie educative con particolare riguardo agli audiovisivi: attrezzature e materiale didattico strutturato e non; utilizzazione nella scuola materna.