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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/475
Domande e Risposte su Concorsi e Precariato

Gent. Santoro sono una docente a t. d. il cui incarico le è stato assegnato dal CSA (in una scuola media) dal 1/9/02 al 31/8/03. Ho assunto servizio il primo settembre ma dal 5 ottobre sono in malattia per infortunio sul lavoro. Purtroppo potrò riprendere servizio non prima di Marzo. Volevo sapere se al mio rientro potrò tornare regolarmente nelle mie classi (prima media, seconda media e terza media portando quest'ultima agli esami di licenza) o se sarò solo a disposizione della scuola avendo fatto più di 120 giorni di malattia (così mi hanno detto oggi). In quest'ultimo caso vorrei sapere se il punteggio che solitamente accumulo lavorando a t.d. sarà sempre lo stesso (cioè 12 punti per anno scolastico). La ringrazio ed aspetto una sua risposta.

Rientrerà nelle classi, se ritorna a marzo. In ogni caso maturerà il punteggio relativo al servizio.

Carissimo Prof. Santoro, …ecco il problema: sono stato immesso in ruolo sulla A059 - matematica e fisica con decorrenza giuridica ed economica 1 settembre 2001 ed ho preso servizio. Nel gennaio 2001, essendo stato convocato per l’immissione in ruolo su A047 - matematica, ho accettato tale incarico con decorrenza giuridica 1 settembre 2001 ed economica 1 settembre 2002. Ho fatto l’anno di formazione ed ho preso servizio il 1 settembre  2002 sulla A047 - matematica. Le chiedo di indicarmi in quali delle seguenti situazioni mi trovo perché a scuola non hanno le idee ancora chiare:
1 - Devo fare nuovamente l’anno di formazione ( credo proprio di no!!!)
2 - Devo concludere l’anno scolastico con la sola relazione finale
3 - Non devo fare niente
4 - Altro
Attendo una sua risposta. Grazie

Risposta esatta: 2 (deve naturalmente aver superato i 180 giorni relativi alla prova).

Salve, sono una precaria della scuola elementare e vorrei che mi aiutasse a capire una cosa: la segreteria della scuola dove ho insegnato le ultime settimane mi ha dato un modulo per avere il TFR da compilare tassativamente, se ne ho diritto, entro la prima settimana del mese successivo a quello per cui lo richiedo. Ho chiesto subito alla segretaria se lo dovevo compilare avendo insegnato lì per 16 gg. sostituendo la stessa insegnante. Ha controllato e mi ha dettodi no perchè ho insegnato la prima settimana da mercoledì a venerdì e POI da lunedì al sabato della settimana successiva, quindi 3 + 13, come dimostrano i certificati medici della collega. E' così come dice la solerte segretaria? Altra domanda: dove sta scritto che entro la prima settimana del mese successivo a quello di lavoro devo presentare questo modulo? Se non lo faccio non mi pagano il TFR? Un grazie sincero.

Sul ns. sito abbiamo pubblicato la Circolare INPDAP n. 30/2002. Trova tutto lì. Buona lettura.

Caro Pino, qualche domanda al volo. Riguardo alla tabella di valutazione dei titoli in merito alle domande di supplenza ai presidi, vorrei sapere se la laurea breve viene considerata di livello pari ad una laurea quadriennale. In caso contrario, sapresti indicarmi secondo quale criterio viene valutata?

No, dal momento che non rappresenta titolo di accesso all'insegnamento.

Altra questione. In caso di candidatura alle elezioni amministrative comunali, un precario ha diritto ad ottenere dei giorni di permesso per fare campagna elettorale?

Sì.

Potresti cortesemente indicarmi la normativa di riferimento? Grazie, come sempre. 

Per svolgere il mandato la legge di riferimento è senz'altro la n. 816/85 e la 265/99; per la candidatura alle elezioni europee il riferimento mi pare contenuto in una legge del '79, la n. 18. Le funzioni elettorali sono disciplinate dall'art. 11 della legge 53/90. Altro non so.

PER UN FRAINTENDIMENTO CON I SINDACATI-SCUOLA HO FATTO DOMANDA PER ESSERE INSERITA IN TERZA FASCIA NELLE GRADUATORIE D'ISTITUTO COME PERSONALE ATA, MENTRE AVENDO GIA' IL SERVIZIO SAREI POTUTA ACCEDERE NELLA SECONDA FASCIA. E' possibile essere inserita in seconda fascia facendo una rettifica prima della riapertura delle graduatorie d'istituto?

Provi a chiederlo.

E ancora, è vero che da quest'anno le graduatorie d'istituto per insegnanti e personale ata si rinnovano ogni anno?

Solo le graduatorie permanenti.

Avendo una laurea sarei interessata anche all'insegnamento.

Le graduatorie di istituto di seconda e terza fascia si rinnovano ogni tre anni.

FREQUENTO IL CORSO SISSIS CLASSE 59/A E VORREI SAPERE COME TROVARE DOPO QUANTO TEMPO DOVREI LAVORARE NELLA PROVINCIA DI PALERMO, O COMUNQUE QUALI GRADUATORIE POSSO CONSULTARE. GRAZIE.

Non ho capito la domanda.

Salve, sono una studentessa in matematica e "da grande" vorrei fare l'insegnante. Sapreste dirmi qual è l'iter che mi aspetta? Una volta c'era un concorso, ora invece sembra non sia più così.. Vi sarei grata se trovaste il tempo di darmi qualche informazione a riguardo. Grazie!

Devi seguire uno specifico percorso universitario, iscrivendoti alle scuole di specializzazione per acquisire l'abilitazione all'insegnamento.

Utilizzazione insegnante di sostegno, dal plesso di appartenenza, ad altro plesso dell'Istituto Scolastico, in assenza dell'alunno in situazione di svantaggio.

Non esiste.

Vi ringrazio sempre per tutte le utilissime info che mettete a disposizioni di tutti. Una semplice eppur impossibile (forse) domanda: per chi, come me, ha già trecentosessanta giorni di supplenza su strumento musicale esiste un modo per prendere l'abilitazione, oltre le "illegali" Sicsi alle università? Qualcuno dice di aver sentito di corsi privati, esistono davvero? Grazie. Un docente, padre di famiglia eternamente supplente.

Non sono a conoscenza dell'esistenza di questi corsi.

Sono un ex docente di Fisica, ora utilizzato in biblioteca definitivamente. Sembra che con la nuova Finanziaria tutti gli utilizzati possano rimanere tali per non più di cinque anni e poi andare in pensione, oppure, come alternativa decidere di spostarsi su altri lidi della Pubblica Amministrazione. E' possibile?

Sì.

Egr. Dott. Santoro, lo scorso anno mia moglie è stata chiamata in una scuola di Firenze, come collaboratore scolastico per un contratto annuale, purtroppo dopo sei mesi circa (tra cui gli ultimi due per malattia), per motivi familiari ha dovuto dare le dimissioni. A tutt'oggi dopo otto mesi circa dalle dimissioni, mia moglie non ha ancora percepito l'indennità di buon'uscita. Vorremmo sapere se tale procedura è a carico dell'Amministrazione oppure è una cosa di cui ce ne dovremmo occupare noi.

Sua moglie ha diritto a percepire il trattamento di fine rapporto. Sin ns. sito trova la circ. 30/2002 dell'INPDAP che le saprà chiarire il problema.

Gentile prof. Santoro le scrivo per sottoporle un quesito. Sono un Assistente Tecnico di Informatica chiedo alla luce della bozza sulla riforma della scuola, sia prevedibile un ampliamento dell'organico nelle scuole elementari e medie, con l'attribuzione di una figura Tecnica nei laboratori di informatica già esistenti nelle scuele elencate. La ringrazio anticipatamente.

Ma quale aumento di organico! Ci mandano tutti a casa.

Gentile Dott. Santoro, sono stata nominata per una supplenza di francese dal 4 al 14 Dicembre in una Scuola Media Statale, con cattedra di 18 ore. Martedì prossimo la preside pretende che io vada alle udienze dei genitori: può impormelo, dato che comunque ai suddetti genitori io non saprei minimamente cosa dire e data la brevità della supplenza?

Gli impegni connessi (per esempio le quaranta ore annue di attività collegiale, tra cui rientrano anche questi incontri), nel caso di supplenza devono essere proporzionali alla sua durata.

Potrebbe inoltre gentilmente inviarmi il suo ormai leggendario "vademecum del supplente informato"?

Sì.

Egr. prof. Santoro, leggo sempre le sue risposte, ma purtroppo non mi rincuora il fatto che non si parli mai della possibilità di un concorso riservato. Sono inserita all'inizio della terza fascia nelle graduatorie d'Istituto e non ho intenzione di frequentare la SIS, visto che tra poco ci sarà la riforma universitaria e tale diploma non avrà più alcuna validità. Perché nessuno parla in favore di una regolarizzazione dei numerosi precari nella mia stessa situazione, destinati ad esserlo a vita? Un'altra cosa, mi potrebbe spedire il libretto che riguarda i supplenti? Grazie

Le mando il libretto. Del resto nulla so.

Secondo lei che fine faremo noi poveri insegnanti che abbiamo superato l'ultimo concorso ordinario? E' vero che la graduatoria dell'ordinario verrà annullata?

Starete a bagno maria, se non immettono in ruolo. La graduatoria comunque conserva validità.

Gentilissimo prof. Santoro. Festività natalizie e... tempo di regaliii !!! a quanto pare per i precari solo una sorta di disoccupazione forzata! Tanto clamore per l'art. 18, giustamente aggiungo, ...ma a questi abusi nessuno ci pensa?? ..ci sarà stato pur qualcuno che le ha approvate queste regole!! A tale proposito, sono a sottoporLe un quesito: sostituisco una collega in astensione obbligatoria nella A019 che termina il periodo durante le famose festività; il mio contratto è stato redatto con scadenza 21/12; con molta probabilità la collega chiede l'astensione facoltativa. Se così fosse, in ipotesi che quindi, di fatto, la collega non entrerebbe in classe anche per i sette giorni seguenti la sospensione natalizia, posso invocare la continuità d'impiego dal 22/12???

Sì.

...e, in caso malauguratamente negativo, considerata l'ipotesi di un re-incarico alla ripresa delle lezioni, la scuola a rigore non sarebbe obbligata a procedere a nuova individuazione tramite il rispulcio delle proprie graduatorie, a tutela degli eventuali aventi diritto??

No, visto che se non c'è stata effettiva ripresa del servizio, per continuità si affida l'incarico al supplente già in servizio.

ah... già, dimenticavo, ...scusate lo zelo..., se così dovesse essere, o anche in caso di possibile rinuncia del riconfermato, a rischiare sarebbe solo la didattica!!! ...allora la cassa è salva... be happy!!! :-? Nel ringraziarla infinitamente per il servizio senza pari offerto a supporto di minoranze purtroppo sempre più spesso minorate di diritti in altri ambiti sacrosanti e inviolabili, mi è gradito porgerLe i miei cordiali Auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo!

Ricambio di cuore.

Gentile Prof. Santoro vorrei esporle le mie perplessità riguardo al decreto di annullamento da parte del Liceo Classico di Sala C. (Sa) della propria nomina temporanea su di un'astensione per gravidanza difficile. Secondo il Liceo l'annullamento dell'incarico si è reso indispensabile in quanto il C.S.A di Salerno con proprio decreto riammetteva, per le sole graduatorie di Istituto, un docente che vi era stato depennato, fermo restando il depennamento  nelle graduatorie permenenti. Tale docente, che precedeva lo scrivente in graduatoria, era stato depennato in quanto non assumeva servizio presso la scuola dove aveva avuto la nomina annuale da parte del C.S.A..Solo successivamente faceva pervenire alla scuola succitata (8.9.2002) comunicazione di rinuncia all'incarico. Orbene, il C.S.A. appellandosi all'art. 8 del D.M. 25.05.2001 ed al fatto che "il predetto docente non ha mai assunto servizio sicché non può avere interrotto il rapporto di impiego mai perfezionato" decretava il solo diritto del'insergnante all'inclusione nelle graduatorie d'istituto. Conclusione dei fatti: la mia nomina (fino al 21.12.2002) è stata girata al resuscitato docente. Chiarissimo Professore ma perché il C.S.A. dice e poi si contraddice? E' lecito tutto questo? Questa vicenda ha creato tanta confusione. Chi pagherà sarà soltanto il sottoscritto, in quanto per accettare questa nomina ne ha dovute rifiutare altrettante! Potrei avere una gentile risposta sulla validità del Decreto.

La rinuncia alla nomina non comporta nessun tipo di penalizzazione, per cui l'operato del CSA è corretto, sebbene in ritardo.

Buongiorno!! Sono un insegnante precario di una scuola superiore, nell'A.S. 2001/2002 ho prestato servizio in due scuole diverse:
Scuola 1: dal 24/10/2001 al 30/06/2002 per 8 ore settimanali.
Scuola 2: dal 29/10/2001 al 13/09/2002 per 14 ore settimanali.
Pertanto, sperando in una vostra risposta, VI CHIEDO per la corresponsione del TFR , sono tenute entrambe le scuole a inoltrare domande distinte, ognuna per le proprie competenze, oppure dovrà essere la "scuola 2" deve farsi carico dell'onere della presentazione, visto che è quella con cui il contratto si è protratto più a lungo nel tempo. Ringraziandovi anticipatamente vi porgo distinti saluti.

Trovi sul ns. sito la circ. INPDAP 1/8/ 2002, n. 30, che scioglie qualsiasi dubbio a riguardo.

Spett.le Redazione,
1. si chiede di sapere se al Collaboratore Vicario, che sostituisce il Dirigente Scolastico per un periodo superiore a 15 (quindici) giorni, spetta il compenso di Indennità di funzioni superiori anche in periodi non continuativi; difatti, l'art. 69 del C.C.N.L 95 recita ...superiore a 15 giorni (devoso essere intesi continuativi oppure cumulabili?)

Secondo me devono essere continuativi per dare diritto al compenso.

2. Si chiede, inoltre, di sapere se l'Indennità di direzione spetta ancora al Collaboratore Vicario del Dirigente Scolastico.

Sì.

Sono laureata in Lingue e Letterature straniere Moderne, Lingua e Letteratura Tedesca, vorrei sapere se oltre all'inclusione in 3 fascia questo mio titolo di studio mi permette altri escamotages per insegnare, se esiste un elenco di tutte le SSIS con relativi insegnamenti attivati, e se dopo le sentenze del TAR relative ai ricorsi contro i 30 punti i suddetti 30 punti vengono ancora riconosciuti.

I TAR non hanno messo in discussione il riconoscimento del punteggio aggiuntivo, che io sappia. Non possiedo l'elenco delle SSIS, purtroppo.

Frequento l'Accademia di belle arti e a giugno conseguirò il diploma (o laurea?) in pittura. Insegnare le discipline pittoriche nelle scuole superiori sarebbe il mio obiettivo, ma vorrei sapere se l'unica possibilità per poter essere abilitati è quella di frequentare le SILSIS. Esisteranno ancora i concorsi per chi come me non se la sente (e non puo' permettersi) di affrontare ancora due anni, dato che ai tempi,quando scelsi di iscrivermi all'Accademia pensai che una volta finito il ciclo quadriennale di studi avrei potuto insegnare, previa concorso, come era scritto nele guide all'Universita' e nei vari opuscoli informativi. Esiste l'alternativa?

No.

Se cosi' non fosse, perchè cambiare le carte in tavola a chi ha scelto un percorso accettando delle condizioni? Grazie per il servizio che ci offre e per la chiarezza (cosa rara)

Guardi che la fase transitoria è stata presa in considerazione nel passaggio tra vecchio e nuovo sistema. Il problema è che lei ricade nelle nuove regole, diplomandosi a giugno di quest'anno.

Mi presento sono uno studente di Scienze Politiche dell'università di Bologna attualmente impiegato in un sindacato confederale... Sto svolgendo uno studio (per tesi di laurea) sul fenomeno del precariato dell'insegnamento. La mia richiesta parte dalla necessità di avere quanto più materiale possibile, a livello empirico, mi riferisco ad indagini e statistiche che in qualche modo mi diano una mappatura del suddetto fenomeno. Ho trovato fino ad ora un solo studio effettuato su commissione del ministero, naturalmente, incompleto ed incentratro soprattutto sulle commistioni tra precariato e necessità di "mobilità e trasferimento". Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto che mi darete sono sicuro che farete il possibile.

Purtroppo non sono in grado di aiutarti.

Caro Pino Santoro, se si possiede già una laurea titolo di accesso all'insegnamento e si è in possesso anche di una laurea breve (nel caso specifico si tratta del Magistero in Scienze Religiose, titolo riconosciuto, appunto, come laurea breve dallo Stato italiano), nel caso in cui ci si voglia inserire nelle graduatorie d'istituto per le supplenze (classi di concorso A043, 50, 51, 52), come verrà valutata questa seconda laurea? Qual è il criterio normativo di riferimento? Grazie.

Secondo me non verrà valutata.

Gentile dottor Santoro, ho 38 anni e sono laureata in lingua e letteratura inglese. Purtroppo a causa di varie vicissitudini non ho mai lavorato nella scuola statale. Non ho conseguito l'abilitazione all'insegnamento. Ora vorrei sapere se posso diventare maestra elementare, conseguendo la laurea in scienze dell'educazione, studiando a casa, integrando insomma i miei esami con quelli previsti per scienze dell'educazione.

Sì, secondo me è possibile, però per saperne di più devi contattare direttamente l'università.

Egregio prof. Santoro, ho 24 anni e l'anno scorso ho conseguito il Diploma Universitario in Ingegneria dell'Ambiente e delle Risorse. Avrei due domande da porle. La prima è che vorrei sapere se posso insegnare delle materie inerenti il mio corso di studi e, se ciò fosse previsto, quali ed in che scuole.

La laurea breve non è titolo d'accesso all'insegnamento.

La seconda domanda riguarda la mia intenzione di conseguire alla fine di questo anno scolastico il diploma di operatore chimico presso l'Istituto Professionale Industria e Artigianato. Quando mi sono recata presso la segreteria dell'istituto per presentare la domanda di ammissione all'esame di maturità come privatista, mi è stato detto che non posso accedere al detto esame poichè non lavoro già da almeno due anni in un'azienda che opera nel settore chimico. Se Lei potesse darmi dei chiarimenti in merito sarebbe Le sarei davvero grata, in quanto la cosa mi risulta alquanto strana, inoltre non mi hanno saputo dire nemmeno qual è la legge che mi impedisce di accedere all'esame. 

Sul ns. sito trovi l'ordinanza annuale sugli scrutini ed esami. Dacci un'occhiata. Non sono competente su questi argomenti, per cui non saprei dirti molto di più.

Non riesco a capire o meglio non riesco a sapere quale università ha aderito all'aggiunta di nuovi corsi ssis, decreto ministeriale del 26 novembre. Vorrei tanto non perdere questo treno. GRAZIE

Non ti so aiutare.

Ill.mo prof. Pino Santoro, sono un docente di chimica titolare a Messina e in assegnazione provvisoria all'IPSIA Crotone. Sono abilitato anche in:
- A60 scienze nei licei
- A59 scienze nelle scuole medie
- A57 Scienze degli alimenti
All'IPSIA operano 150 docenti di ruolo e con incarico annuale. Chiedo gentilmente:
1) Vorrei sapere a quanto ammonterebbe il rimborso per autoaggiornamento nel caso in cui mi abbono annualmente a partire da questo mese di Dicembre alla rivista specializzata "Alimenti e bevande" costo annuo 80 euro?

Non più di 70 euro.

2) Potrebbe il Dirigente "farmi delle storie" per via del titolo in cui non è presente esplicitamente la chimica?

No.

3) Potrei chiedere anche il rimborso per un abbonamento annuale sottoscritto nel novembre 2001 rivista "Industrie Agrarie"?

Sì.

Tenga conto che fino ad ora non è stata avanzata nessuna domanda di rimborso dagli altri colleghi.

Beato lei!

Gentile Santoro, a proposito del DM del 26 novembre 2002. Premetto che insegno da tre anni in una scuola paritaria Italiano e Storia e non sono abilitato ma quest'anno ho vinto il concorso SISSI che non è ancora iniziato. Vorrei sapere, secondo il decreto citato, se è possibile abilitarmi iscrivendomi al secondo anno (in questo senso il decreto non mi è chiaro). E se posso come devo fare? Rinunciare al concorso che ho vinto e chiedere il risarcimento oppure richiedere un normale passaggio? Grazie e scusi della fretta. 

Secondo me lei non è interessato da questo decreto.

Buongiono, ho un problema, non so se etichettarlo di mobilita' o meno. Spero che tu mi possa dare una mano comunque, magari re-indirizzandomi verso qualcun altro. Il punto e' questo: sono entrata in ruolo (classe di concorso Informatica-A042) con decorrenza giuridica il 1 settembre 2000 ed economica l'anno successivo. Recentemente ho partecipato ad un concorso per ricercatore universitario e sono risultata vincitrice. Dovrei entrare in servizio prima della fine dell'anno. Vorrei non dimettermi dalla scuola, ma prendere un anno di aspettativa come anno sabbatico per motivi di ricerca, in modo da salvaguardare il posto per un po', eventualmente decidessi che la vita universitaria non e' per me. Puo' sembrare un discorso opportunistico, ma il ruolo mi e' costato molto e rinunciarci cosi' mi crea una certa ansia. Ho chiesto al sindacato ma non sa darmi una rispostachiara, mentre all'ex-provveditorato hanno detto di no che non si puo', ma con molte incertezze. Riesci a dirmi qualcosa?

Che non è possibile essere collocati in aspettativa, nel tuo caso.

Gent. Sig Pino, sono laureata in scienze dell'educazione indirizzo educatori prof. extrascol. Vorrei sapere se è vero che non posso insegnare nelle scuole materne statali e nemmeno in quelle private parificate.

E' vero.

Inoltre mi chiedo: se è vero, come mai allora posso accedere ai concorsi comunali per la stessa professione?

Non è la stessa, mi creda.

Caro Pino, (permettimi questo tono confidenziale) ti scrivo per segnalarti questa tua risposta nella faq 470: "Sono un'insegnante di italiano e avrei bisogno di chiarimenti riguardo la normativa che regola il monte ore degli insegnanti di ruolo e non. Attualmente insegno alle medie ed ho un contratto a tempo determinato (18 ore, nomina del Provveditore). Ho la possibiltà di insegnare anche italiano alle superiori presso una scuola paritaria. Ho chiesto al CSA e mi è stato detto che solo i docenti di ruolo possono arrivare a 24 ore. Un consulte scolastico sostiene che si possono rischiare sanzioni e persino depennamenti, mentre alcuni sindacati dicono il contrario e consigliano di accettare. Sono molto confusa e gradirei un Vs. parere. In attesa, ringrazio e saluto cordialmente.
Dove è scritto che solo gli insegnanti di ruolo possono arrivare alle 24 ore settimanli di insegnamento. Non hanno anche i supplenti lo stesso contratto di lavoro degli insegnanti di ruolo? Accetti, e lasci perdere gli imbecilli".
Ti faccio notare che la sig.ra insegna alle medie e vorrebbe arrivare a 24 ore con una supplenza alle superiori, cosa non possibile (come tu insegni!). Ho visto che molti ti chiedono lumi sul problema della prassi delle scuole di licenziare prima di qualche periodo di sospensione (es. vacanze pasquali) e riassumere dopo. Questo può succedere ovviamente solo se non c'e' soluzione di continuità (es. 2 periodi con 2 certificati medici). C'e' una OM che regola questo problema (se non ce ne sono altre, ovviamente): Om n. 3 del 7.1.97

Conosco il contenuto di questa ordinanza. Quanto al cumulo, hai ragione tu. Nel rispondere ho fermato la mia attenzione sulla questione delle 24 ore, mentre ho trascurato il problema dei gradi di istruzione, che impediscono che il servizio possa essere svolto in contemporaneità.

Gentile Professore, vorrei avere un'informazione. Ho lavorato diversi anni in modo continuativo in una scuola legalmente riconosciuta e sono due anni che sono di ruolo. Siccome ora la scuola dove lavoravo è diventata paritaria, vorrei sapere se è possibile che mi valgano come preruolo gli anni che ho lavorato lì.

No.

Con riferimento all'oggetto si richiede chiarimenti  in ordine ai seguenti punti:
1. se risulta normativamente possibile e legittimo sospendere i contratti a tempo determinato nei periodi di festività ovvero di pause didattiche forzate (tipo neve, manifestazioni di sciopero, festività natalizie, infrasettimanali etc.);

No.

2. il periodo minimo di durata di un contratto a tempo determinato se la vacanza di posto  temporanea è nota a priori di un periodo di 3 mesi.

Non ho capito la domanda.

Gentilissimo Dott. Santoro, l'art.11 comma 5 del C.C.N.L. Comparto Scuola relativo al Biennio Economico 2000-2001, prevede che in caso di astensione facoltativa per esigenza di famiglia (congedo parentale) i primi 30 giorni del periodo di astensione vengano retribuiti per intero. Si chiede se tale diritto spetta anche alla lavoratrice con un figlio di età superiore ai 3 anni (ma inferiore agli 8), e che chiede per la prima volta di avvalersi dei benefici della Legge 53/2000, senza aver mai usufruito in passato di altri periodi di congedo parentale ai sensi della già citata Legge 53/2000. Nel ringraziarLa per l'attenzione riservata alla presente si inviano cordiali auguri di buon lavoro.

Le mando un libercolo.

Vorrei gentilmente una chiarificazione in merito alla mia situazione. Sono una docente di matematica e ho avuto un contratto su una supplenza breve dal 29/10/2002 al 4/12/2002. Il docente che sostituisco a preso ulteriori 10 giorni, però la scuola dal 3/12/2002 è occupata dagli alunni. La cosa che vorrei sapere se ho diritto alla proroga e se eventualmente si può far un ricorso per danneggiamenti professionali dal momento che l'occupazione della scuola non è un atto legale. Aspetto sue notizie ringraziandola sempre per la disponibilità.

Le supplenze brevi vengono decise per il tempo strettamente necessario e sulla base di una valutazione di necessità del dirigente scolastico.

Gentile redazione ho un quesito importante da porle: il 20 dicembre 2000 vengo immesso in ruolo per la classe di conc. A035 in pr. di Sassari, prendo servizio e presento tutta la documentazione di rito. Il 01 settembre 2001 vengo immesso in ruolo per la classe di comc. A034 in pr. di Cagliari ove risiedo. Prendo servizio nella nuova scuola espleto tutte le formalità ma non presento la documentazione di rito in quanto gìà presentata a suo tempo a Sassari. Qualche giorno fa la ragioneria prov. di Cagliari comunica alla mia scuola che la mia pratica è non corretta perchè manca appunto la documentazione di rito. Chi ha ragione? Devo rifare tutti i documenti o valgono quelli presentati a Sassari. Nella ruolo di appartenenza non c'è stata discontinuità in quanto ho solo cambiato provincia e classe di concorso (tra l'altro affine Elettrotecnica e Elettronica)

Ha ragione lei, naturalmente.

E' possibile completare le ore in due ordini e gradi diversi di scuola tipo delle ore come insegnante elementare e delle ore come insegnante di scuola secondaria superiore.

No.

Ho un diploma universitario di tre anni in ingegneria meccanica, vorrei sapere se posso insegnare alle scuole superiori.

No.

Vi sarei grato se mi indicaste le Leggi, i decreti, le circolari ministeriali e quant'altro dia indicazioni in merito.

Le trova sul ns. sito, nell'archivio di legislazione scolastica.

La nostra Istitizione scolastica comprende due Istituti (un Liceo classico con 14 classi ed in altra sede un Istituto d'Arte con 10 classi.) Il quesito è il seguente: vista la normativa che riduce progressivamente il numero delle classi che da il diritto al semiesonero in dipendenza delle difficoltà di gestione dell'Istituzione scolastica e nello specifico quindi: due sedi coordinate di cui una è un Istituto d'Arte, si chiede conferma se in base alle caratteristiche della nostra istituzione scolastica si può autorizzare un semiesonero con 24 classi.

Nell'ambito delle risorse di organico attribuite alla scuola, senz'altro sì.

VORREI AVERE NOTIZIE PER EVENTUALE DOMANDE ATA.

Anch'io.

Egregio Pino, innanzitutto la ringrazio per le sue risposte e le rinnovo ancora i complimenti per il sito. Riguardo i quesiti da me posti gradirei sapere, se possibile, le varie normative di riferimento, soprattutto per quella che concerne il rifiuto di una supplenza di 1 giorno per una di più giorni. Di recente è capitato che mia moglie è stata nominata presso una scuola per tutta la settimana, ma su due supplenze, ovvero il lunedÏ per 1 giorno in sostituzione di Tizio e dal martedÏ al venerdÏ per 4 giorni su Caio. In base a questa nomina continuativa nello stesso istituto hanno conteggiato a mia moglie anche il sabato. Io ipotizzo che ci sia stato un errore perché, malgrado la supplenza sia stata fatta nello stesso istituto, ritengo che mia moglie non abbia diritto al sabato, visto che ha sostituito due titolari differenti, a meno che nei 4 giorni produca almeno 20 ore. Tra l'altro il sabato era arrivata una nomina di 15 giorni e mia moglie giustamente ha rifiutato essendo sotto contratto. Ma se un domani la scuola rettificasse il contratto perché ritengono che ci sia stato uno sbaglio a chi mi dovrei appellare?

Secondo me la scuola ha agito correttamente, anche se i contratti sono stati due e non uno solo.

La porto a conoscenza che alle scuole con cui avevo avuto delle controversie (depennamento dalle graduatorie d'istituto e mancata retribuzione del sabato e la domenica su di una supplenza continuativa) ho inviato due lettere dove chiedo quale disposto normativo hanno applicato per queste loro decisioni. Inoltre mi sono tolto una soddisfazione immensa, quando sono andato al sindacato dove è iscritta mia moglie, e, con molta umiltà, hanno ammesso le loro colpe. La cosa che più mi ha sorpreso è stata quella che si sono annotati le date dei decreti ministeriali da me esibiti (dm 201/2000 e 103/2001).

Non mi dica che sua moglie è ancora iscritta!

Infine le volevo chiedere come ci si deve comportare quando si riceve un telegramma spedito la sera prima (18,40 del giovedÏ) della convocazione (11,00 del venerdÏ) per una nomina per più di trenta giorni. In questi casi, essendo una convocazione di più persone, il telegramma non deve essere spedito almeno 3 giorni prima?

Non è previsto.

P.S. Se fosse possibile gradirei ricevere una mail contenente tutte le normative a cui posso riferirmi per eventuali chiarimenti sulle molteplici soluzioni utilizzabili per risolvere eventuali controversie future. Grazie ancora

Ha libero accesso al ns. archivio di normativa scolastica. Cosa vuole di più?

Dopo le mancate assunzioni in ruolo, sono previste nomine giuridiche per l'anno scolastico 2002-03?

Non lo so.

E' possibile cumulare il servizio in due diversi ordini e gradi di scuola ad esempio facendo delle ore come educatore  e delle ore come insegnante di scuola superiorre.

Non in contemporanea.

Sono precaria con incarico annuale su spezzone e lavoro solo il lunedi ed il sabato. A gennaio vorrei assentarmi (usufruendo dell'astensione facoltativa) un lunedi ed un sabato della stessa settimana. Il periodo di congedo verrebbe esteso anche agli altri gg. della settimana? E quindi per due gg. ne "perderei" altri quattro?

No.

Gent.mo Prof. Santoro sono di nuovo qui a disturbarLa perchè una Sua faq mi fa sorgere un dubbio : mia moglie ha cumulato circa 400 giorni di supplenza di cui solo 350 entro i termini previsti dall'ultimo corso abilitante; i rimanenti 50, dopo tale termine ma comunque prima del relativo corso ed esame, sostenuto con esito positivo(è pendente un ricorso al TAR). Resta sempre non scioglibile la riserva o cambia qualcosa il fatto che i requisiti, mancanti seppur di poco a termine di decreto sono stati conseguiti oltre un anno prima del corso? La saluto.

Secondo me non cambia nulla. La riserva non può essere sciolta.

Salve, sono una supplente statale esordiente, alle prese con la più totale disinformazione in segreteria circa permessi, ferie, malattie e quant'altro per i precari. Credo che il suo famigerato e ormai gettonatissimo libercolo possa fare al caso mio, giacchè devo capire come poter giostrare le mie assenze a scuola; sarebbe così gentile da inviarlo anche a me? Grazie davvero.

OK.

Gentile signor Santoro, sono un'insegnante precaria al quarto anno di servizio su nomina del Provveditore. Recentemente ho subito un intervento chirurgico: la permanenza in ospedale è durata 6 giorni, la convalescenza assegnatami dall'ospedale è di 20 giorni. Tuttavia all'inizio dell'anno scolastico ho già usufruito di altri giorni 7 di malattia. Così supero i trenta giorni di malattia corrisposta al 100%, o il periodo di permanenza ospedaliera può non essere calcolato nei giorni 30? La ringrazio per la sempre cortese attenzione.

Mando il libercolo anche a lei.

Sono iscritta in 3° fascia delle graduatorie a.t.a. (assistente amministrativo) ed insegno ai corsi per operatore video terminale in un istituto tecnico commerciale paritario autorizzato dalla Regione Lazio (ho l'attestato do operatore video terminale). Nello stesso Istituto insegno educazione fisica (ho il diploma I.S.E.F. e la Laurea in Scienze Motorie e dello Sport). Quest'ultimo punteggio mi vale come aggiuntivo a quello che accumulo come insegnante ai corsi d'informatica, ai fini a.t.a.? Se si a quanto ammonta il solo punteggio dell'insegnamento di E.F. a fini a.t.a.? Grazie.

La invito a prendere visione della tabella di valutazione dei titoli allegata al decreto ministeriale sulla predisposizione delle graduatorie.

Ho conseguito il Diploma Universitario in Informatica nel 2001 presso l'Universita' degli Studi di Perugia. Le scrivo, rubandole solo pochi minuti, a proposito della situazione dei diplomati universitari in Italia. Nonostante una trasmissione radiofonica sull'argomento ed alcuni articoli sui giornali, la questione è passata sotto silenzio e tutto è ancora incerto. Non troverà in questa lettera un approccio formale o una descrizione squisitamente giuridica, ma piuttosto il malcontento, la delusione, la sfiducia di quasi un'intera generazione di cittadini italiani. Mi sono iscritto ad un corso di Diploma Universitario perché incoraggiato da chi (mi riferisco agli atenei sovvenzionati dall'Unione europea) sosteneva l'assoluto valore accademico e la spendibilità lavorativa di un tale titolo. Ho conseguito il titolo di Diploma Universitario in Informatica (la cosiddetta "laurea breve" in Informatica) nell'aprile 2001, ma ho dovuto fare presto i conti con la realtà: il titolo non era affatto spendibile nel settore pubblico, poco in quello privato. Con l'attuale riforma universitaria poi ha perso ogni valenza. Le motivazioni che hanno spinto tanti studenti negli ultimi anni a questa scelta non sono state, come pensa qualcuno, l'incapacità e la prospettiva di uno sforzo minore, anche perché così non è stato, ma piuttosto la ferma convinzione di conseguire una preparazione più pratica, volta ad un più facile inserimento nel mondo del lavoro, e l'adeguamento al sistema scolastico europeo che, sicuramente, raccoglieva più successi e mieteva meno vittime, ma soprattutto evitava "parcheggi" negli atenei. Il lavoro e gli sforzi li abbiamo fatti, abbiamo contribuito a finanziare le università, esattamente al pari di tutti. Nessuno sconto, nessuna facilitazione: frequenza obbligatoria dei corsi, e di conseguenza nessuna possibilità di svolgere una qualsivoglia attività lavorativa, sbarramenti nel prosieguo degli studi, stage finale presso aziende e tesi, in alcuni atenei penalizzazioni sul punteggio finale a causa di eventuali ritardi nel conseguimento del titolo. Mi pare che molti di questi aspetti sono parte integrante della attuale riforma universitaria: è evidente che siamo stati delle "cavie". Ciò che più ci caratterizza è la delusione, la sfiducia nel sistema scolastico e legislativo italiano. Mi pare di aver capito che negli altri paesi dell'unione europea il nostro titolo è pienamente riconosciuto (come Bachelor) e l'accesso ai master ed ai dottorati è consentito senza alcuno sbarramento, né debito. In Italia invece ancora sento commenti sulla inutilità e l'assoluta mancanza di valore del titolo di Diploma Universitario, specialmente da parte di chi, nelle aziende, si occupa della ricerca del personale. Ciò che le università ci richiedono per il conseguimento del titolo di laureato triennale, che a mia opinione ci spetterebbe di diritto, è un'altra iscrizione, con altre tasse (più alte perché trattasi di secondo titolo accademico: oltre al danno la beffa), altra tesi, in certi Atenei altri esami, e frequenza obbligatoria. Insomma un altro anno: 4 anni per conseguire un titolo triennale. Non le nascondo che aspiro all'equipollenza del titolo anche se mi pare di capire che l'autonomia (l'anarchia?) universitaria non lo consente. Sinceramente non ne capisco le motivazioni. Gli esami sostenuti sono in linea con quelli richiesti attualmente; i "crediti" sufficienti; lo stage finale e la tesi svolte secondo tutti le attuali indicazioni. Mi domando e Le domando perche' i due titoli di studio non sono equipollenti e mi chiedo perché se 4 (anni di alcuni vecchi corsi di laurea, come Fisica) è uguale a 5 (anni dei suddetti corsi di laurea nel nuovo ordinamento), 3 (anni del Diploma Universitario) non è uguale a 3 (anni della laurea di primo livello)? Inoltre mi e' parso di capire che le equipollenze vengono riconosciute solo ad alcune classi (ISEF, Diplomati sanitari, settore artistico). Un diritto riconosciuto solo ad alcuni e non esteso a tutti è una discriminazione e di per sé costituzionalmente illegale. Aggiungo che questi mesi, che per molti sono di vacanza, per me e per chi come me è in questa situazione sono cruciali: iscriversi con tutto l'onere che ciò comporta o attendere ancora sperando nel miracolo dell'equipollenza? Se dovessi decidere per l'iscrizione correrei il rischio di sprecare soldi, tempo, risorse nel caso in cui il miracolo di veder riconosciuti quelli che per me sono diritti dovesse avverarsi; se decidessi al contrario di aspettare il miracolo, correrei il rischio di sprecare un altro anno. Spero che lei sapra' darmi informazioni piu' dettagliate su questo "strano caso" e sono certo che Lei converra' con me che dietro le decisioni politiche ci sono fortissime ripercussioni sulle persone e sulle vite di queste e che in alcuni casi queste decisioni sono a dir poco incoerenti. La Ringrazio per l'attenzione e rimango il attesa di una sua sollecita risposta.

Purtroppo non ho competenza su questa materia, per cui non so cosa consigliarle. Mi occupo di scuola da uomo di scuola. L'università, per fortuna, l'ho lasciata tanti anni fa.

Egr. dott. Santoro, ho una domanda urgente da farle. Sono stata nominata dal dirigente scolastico come supplente annuale fino al termine delle attività didattiche, intanto in questi giorni ho vinto il dottorato di ricerca all'università. La domanda è: posso mettermi in aspettativa?

Sì.

Conservo il servizio?

Sì.

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