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Didattica@edscuola.com
a cura di Umberto Tenuta


 

FAQ/9
Domande e Risposte su Metodologia e Didattica


 

VIGILANZA ALUNNI

Si parla in questi giorni di una sentenza del Consiglio di Stato sulla vigilanza sugli alunni specialmente all'uscita dalla scuola. Dove posso trovare tale documento?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Può fare delle ricerche in Internet, magari utilizzando le indicazioni date in questa nota.

GRIGLIE LABORATORIO DI SCIENZE

C'è qualcuno che mi può fornire alcune griglie di osservazione sul modo di operare degli studenti nell'attività di laboratorio di scienze nella scuola media di primo grado?
Mi sarebbero utili comunque anche delle griglie con indicatori per la valutazione di tali attività.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Le consiglio di effettuare delle ricerche in Internet, magari seguendo le indicazioni di questa nota.

COMPETIZIONE A SCUOLA

Cerco un consiglio
Ho un figlio di 7 anni che frequenta la seconda elementare, in una piccola scuola monosezione di provincia.
Classe difficile, a detta delle insegnanti gia' dalla classe I°, perché su 18 bambini ce n'erano alcuni di altre nazionalità, un bambino con problemi non certificato dai genitori (ora però è stato certicicato e ha la maestra di sostegno).
Quindi le insegnanti hanno instaurato un clima di forte competitività in modo che i migliori emergessero e gli altri li prendessero ad esempio.
Tutto questo non so quanto sia giusto in un discorso generale sulla classe, ma su mio figlio (dal carattere sensibile e responsabile) è stato un disarstro.
Le reazioni di mio figlio sono state dalla disperazione di non essere bravo come i migliori della classe, di non essere accettato da un' insegnante in particolare (che utilizza in maniera più incisiva questo sistema), rinuncia a migliorare perché il gap con i "migliori" è insostenibile.
E tutto questo a 7 anni.
Sono subito andata a segnalare il problema alle insegnanti, chiedendo di adottare un rapporto più di fiducia col bambino in maniera da avereun rapporto più armonico.
Dialogo inesistente con le insegnanti chiuse a riccio e sempre sulla difensiva.
Ho tentato in diversi modi (visto che i problemi del bambino erano già presenti in I° elementare) non so proprio cosa fare.
Ma c'é qualcosa che noi genitori possiamo fare ?
Non possiamo stare qui a guardare, impotenti mentre insegnanti di scuola elementare minano l'autostima di nostro figlio.
Spero con tutto il cuore che ci sia qualcuno in grado di darmi una risposta.
Quando un insegnante sbaglia si può dirglielo ???? 
O gli insegnanti sono "intoccabili" ai quali noi diamo fiducia affidandogli parte dell'educazione dei nostri figli ma che non possiamo permetterci di giudicare anche davanti a fatti così tristi.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

La nostra è una società competitiva!
Purtroppo sin dalla scuola elementare.
Gli orientamenti pedagogici più avanzati privilegiano la cooperazione: oggi si parla di cooperative learning.
Che fare?
Certamente i genitori hanno il diritto di fare presenti le loro perplessità ai docenti ed al dirigente scolastico.
Ma il successo di una tale iniziativa passa attraverso l'intesa tra la maggioranza dei genitori: se sono pochi a lamentarsi, non se ne fa nulla.
Comunque, provi a parlare col dirigente scolastico e semmai a rappresentare anche per iscritto le sue giuste lamentele.
Mi faccia sapere!

ORARIO ATTIVITA' AGGIUNTIVE

Insegno in una scuola situata in zona ' a rischio'.Per il terzo anno scolastico vi si attua un progetto di supporto che impegna gli insegnanti e i bambini in orario extracurricolare, dalle 16 alle 18, una volta per settimana. Vorrei sapere se questa scelta oraria è corretta o se sarebbe preferibile svolgere le 'attività aggiuntive ' secondo altre modalità.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Il collegio dei docenti valuta quale è il migliore orario. Non ci sono criteri astratti. Le valutazioni vanno effettuate in situazione, tenendo presenti le esigenze degli alunni.

ALUNNO DI GENITORE DOCENTE

Sono una insegnante, e svolgo la mia attività presso una scuola elementare in un paese in provincia di Nuoro. 
Vorrei esporVi un problema che spero possiate aiutarmi a risolvere, il problema è il seguente: come già accennato insegno in una scuola elementare, presso la quale fra i tanti alunni c'è anche mia figlia. 
Questo condiziona sia il mio lavoro, sia i normali rapporti con mia figlia a scuola e a casa per tutta una serie di problemi che sarebbe difficile spiegare, ma di facile intuizione
Appare piuttosto logico che non è ne semplice, ne giusto, essere allo stesso tempo insegnante e mamma sia per mia figlia che per me. 
Sono venuta a conoscenza dell'esistenza di una non meglio precisata legge (forse del 1955) la quale mi permetterebbe di fare richiesta in forma scritta, all'Istituto Comprensivo M.E.M. al fine di evitare (come in questo caso) che mia figlia frequenti la stessa classe nella quale io insegno. 
Peraltro vorrei precisare che già in sede di "Collegio dei Docenti" il problema è stato rappresentato ma evidentemente non è stato preso in considerazione, anche qui per motivi di non facile spiegazione. 
La mia richiesta in merito a quanto rappresentato è la seguente: esiste veramente una norma che tuteli la mia posizione in modo chiaro e sopratutto legale? 
E se esiste sareste così cortesi da mandarmela o farmi avere un riferimento per procurarmela? 

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Mi sembra ci sia stata una raccomandazione in tal senso, ma non ci può essere un divieto assoluto perchè limiterebbe le possibilità di frequenza delle scuole.
Comunque, mi sembra che il problema potrebbe essere risolto con il buon senso, spostando la figlia o la madre in un'altra classe se esiste nel plesso o in un altro plesso, non più vantaggioso per la madre.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE

Ho un figlio di 7 anni che frequenta la seconda elementare. Non sono d'accordo sulle valutazioni espresse dalle insegnanti sulla scheda del I° semestre.
Vista l'impossibilità di dialogo con le insegnanti, tenuto da me all'inizio della scuola visto che i problemi del bambino erano già presenti in I° elementare.
Ho bisogno di un consiglio urgente. Posso rifiutare di firmare la scheda di valutazione? Poi cosa succede? Posso far valutare l'apprendimento di mio figlio da altri insegnanti? Se sulla scheda divalutazione il giudizio sintetico è: Ottimo, Distinto, Buono, Sufficiente, Non sufficiente le insegnanti utilizzano sui quaderni ogni giorno valori come: Bravo, Molto bravo, Bene, Si e poi ci ritroviamo in "Pagella" solo dei Sufficienti e Non Sufficienti.
Sia io che mio marito siamo molto disorientati, ma non per questo intendiamo accettare senza capire.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Deve firmare. Non può far valutare da altri insegnanti.
Le conviene parlare prima con le insegnati e poi, se non è soddisfatta, con il Dirigente scolastico.

RICONOSCIMENTO HANDICAP

Sono una mamma consigliere di un istituto comprensivo formato da una scuola media, una scuola elementare e una scuola materna, rappresento i genitori sia nel consiglio d'istituto che nel consiglio di interclasse, a capo del quale e' il preside della vecchia scuola media.
Mio figlio e' entrato nella prima elementare e ci siamo trovati tutti, genitori bambini e insegnanti ad affrontare vari problemi, il primo dei quali è il modulo quattro insegnanti su 3 classi di 20 bambini circa cadauna, il quale risulta davvero faticoso da gestire soprattutto considerando che in una classe in particolare c'è un bambino con seri problemi di comportamento e di apprendimento.Le mie domande sono queste :
Innanzitutto vorrei sapere se il preside può nominare un assistente di sostegno alla classe in quanto i genitori del bambino in questione non acconsentono al sostegno, pur avendo la psicologa della scuola piu' volte indicato che per il bene soprattutto del bambino c'è n'era bisogno. Le insegnanti hanno fatto anche una lettera dove spiegavano tutta la situazione e fatta protocollare dalla segreteria, ma il preside sostiene , con molto menefreghismo, che in base alle leggi vigenti lui non può fare nulla se non ha il consenso.
Io volevo sapere se effettivamente questo è vero e eventualmente come posso intervenire( premettendo che ci sono stati già dei casi in cui alcuni bambini sono tornati a casa con ferite provocate da questo bambino)per tutelare tutti gli scolari che frequentano questa classe e, prima che succeda veramente qualcosa di grave tentare di fare ciò che è possibile anche e soprattutto per il recupero del bambino.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Le cose stanno come dice il dirigente scolastico.Senza l'assenso dei genitori non è possibile la certificazione di un alunno come portatore di handicap.
Se si verificano situazioni di pericolo, il dirigente scolastico può sottoporre il problema all'ASL.

LOCALI PER ASSEMBLEA

Sono uno dei rappresentanti d'istituto nel mio Liceo.
Volevo porvi una domanda molto semplice, su una questione sollevata dal Preside del mio istituto. L'assemblea d'istituto del mese di Febbraio doveva essere il liceo show, e si doveva svolgere in un teatro privato esterno alla scuola. Il caro Preside purtroppo se ne è uscito con una normativa che dice che le assemblee d'istituto si possono svolgere solo nei locali della scuola, di altre scuole o in locali dipendenti da comune o regione. E' vero tutto ciò? Sono giorni che navigo in internet alla ricerca di una normativa più recente di quella mostrata dal Preside(che risale al '79), ma persino il Testo unico non è chiaro su tale argomento...

RISPONDE NINO MARTINO

Il Testo unico non si esprime sul luogo dello svolgimento delle assemblee e delle riunioni degli organi collegiali.
Ma la legge prescrive quando vuole statuire e tace quando non vuole stabilire.
Io consiglio di presentare una richiesta, per iscritto, al “caro Preside” in cui si fanno presenti le motivazioni per cui si sceglie un altro spazio adeguato e più funzionale fuori dall’edificio scolastico.
Il Preside, a questo punto, deve solo valutare se le motivazioni presentate per la scelta del nuovo luogo dello svolgimento dell’”assemblea d'istituto del mese di Febbraio” siano validi, deve pure vagliare l’idoneità e la funzionalità del luogo prescelto e dare o non dare il suo consenso.
Sono curioso di saper a quale norma del ’79 si riferisce il Preside

VALUTAZIONE DOCENTI

Sono una laureanda di scienze della comunicazione e la mia tesi tratta la valutazione degli insegnanti.
Mi dareste qualche dritta per rimettere insieme le vicende legati all'articolo 29 ed il relativo "concorsone"?
Dovrei esporre fatti e commenti.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Trova del materiale in questa rubrica ed in tutta la rivista
Tantissimo altro materiale trova in Internet, sotto le voci concorsone valutazione docenti, utilizzando un motore di ricerca

ISCRIZIONE

Salve volevo avere un chiarimento sulle iscrizioni dei ragazzi alla scuola superiore:
è possibile entro il 20/1/02 iscrivere il ragazzo in due istituti diversi ad es. liceo classico e liceo scientifico?
se no, come si può fare per quei ragazzi che alla data del 10 o 20 gennaio ancora sono indecisi su quale dei due licei frequentare?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Non è possibile!

SCUOLA MATERNA ALUNNI

Sono un insegnante di scuola dell'infanzia .
Desidererei ricevere informazioni riguardanti il numero minimo di scolari che la normativa prevede per sezione. Inoltre il totale di iscrizioni previste affinchè non venga soppressa una sezione ;tengo a precisare che la scuola dove insegno è composta da tre sezioni per un totale di 53 bambini.

RISPONDE NINO MARTINO

Per la risposta al quesito si legga l’articolo 14 - Disposizioni relative alla scuola materna - del decreto 24 luglio 1998, n. 331 - Disposizioni concernenti la riorganizzazione della rete scolastica, la formazione delle classi e la determinazione degli organici del personale della scuola (https://www.edscuola.it/archivio/norme/dm331_98.html).
Nel citato articolo si afferma, fra l’altro, “che il numero massimo di bambini per sezione di scuola materna sono costituite, di norma, con un numero massimo di 25 bambini e minimo di 15 salvo il disposto dell’art. 10”. (Questo articolo riguarda l’inserimento nella scuola di bambini portatori di handicap).
Continuando lo stesso articolo 10 statuisce che “ove non sia possibile redistribuire i bambini tra scuole viciniori, eventuali iscrizioni in eccedenza sono ripartite tra le diverse sezioni della stessa scuola senza superare, comunque, le 28 unità per sezione, escludendo dalla redistribuzione le sezioni che accolgono alunni in situazione di handicap”.

CLASSI DIFFERENZIALI !!!

Nel nostro Istituto, comprensivo di materna, elementare e media, il dirigente scolastico ha da tempo istituito una classe riservata ad un gruppo di alunni disagiati della media, convogliandoli in altro plesso e affidandoli ad un gruppo di docenti. 
Poichè però tale progetto non è stato deliberato dal C.D. ci chiediamo come sia possibile che adesso i giudizi di fine quadrimestre debbano essere formulati dai docenti ufficiali e non da quelli a cui gli alunni in parola sono stati affidati sin dal mese di ottobre?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Le classi differenziali non sono più previste!
Gli alunni restano affidati sempre alla responsabilità dei docenti delle classi cui sono iscritti, anche se possono beneficiare di interventi specifici in gruppi temporanei.
Diversamente si crea la situazione rappresentata!

ATTIVITA' DI RECUPERO

Gradirei ricevere il Vs. parere su tutta la questione dei corsi di recupero, che nella mia scuola sono diventati un vero tormentone dal punto di vista didattico ed anche economico. Mi interesse conoscere anche le esperienze (e le soluzioni) di altre scuole.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

L'attività di recupero è parte costitutiva dell'attività di insegnamento (lezione o ricerca): il docente fa lezione, poi verifica e se gli alunni non hanno appreso, il docente attua iniziative di recupero, mentre gli alunni non interessati svolgono attività di approfondimento o arricchimento.
E' incongruo attivare iniziative di recupero a latere della normale attività didattica.
Solo in casi eccezionali si dovrebbe ricorre a tali iniziative, in orario aggiuntivo.
Cosa diversa sono le attività compensative per gli alunni svantaggiati.
Le questioni sono trattate esaurientemente, assieme alle soluzioni, nel mio libro
UMBERTO TENUTA, Individualizzazione – Autonomia e flessibilità dell’azione educativa e didattica, La Scuola, Brescia, 1998.

LINGUA INGLESE

Siamo un gruppo di genitori i cui figli stanno frequentando la classe quinta elementare dell'I.C. di Francavilla di Sicilia (ME) e che abbiamo regolarmente iscritto alla prima media dello stesso Istituto. Ora il problema è che i nostri figli hanno studiato per tre anni l'Inglese mentre nella Scuola Media è previsto solo il Francese. Noi vorremmo che continuassero a studiare l'Inglese. E' possibile? Come dobbiamo fare per chiedere l'istituzione di un corso di Inglese curriculare? Qual'è la procedura? A quali norme (oltre all'Autonomia) possiamo fare riferimento per sostenere il diritto alla continuità didattica?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

L'IC dovrebbe assicurare la continuità con il progetto Lingue 2000

INSEGNAMENTO LINGUE STRANIERE

Sono una studentessa della facoltà di lingue e letterature straniere (inglese e tedesco) e dovrei laurearmi, se tutto va bene, ad aprile 2002. Sono in possesso del diploma di perito aziendale e corrispondente in lingue estere. Mi chiedevo se, una volta laureata potrei insegnare la lingua inglese alle elementari, anche se devo ammettere che non ho nozioni di didattica relativamente all'insegnamento della lingua inglese.
Le chiedo:
- cosa mi consiglia di fare dopo la laurea? corsi...esperienza in classe assistendo alle lezioni...,
- a chi devo rivolgermi?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Non può insegnare nelle elementari, ove si richiede il Diploma di abilitazione magistrale e nel futuro la specifica laurea. Ma occorre aspettare le riforme: della scuola e della formazione. Per ora si laurei, poi si vedrà. Auguri!!!

FORMAZIONE CLASSI

Vorrei conoscere i parametri per la formazione delle classi nelle scuole elementari e medie, possibilmente con l'indicazione della normativa a cui far riferimento.

RISPONDE NINO MARTINO

La normativa a cui fare riferimento per l’organico magistrale (parametri per la formazione delle classi) è il DM 331/98 - Disposizioni concernenti la riorganizzazione della rete scolastica, la formazione delle classi e la determinazione degli organici del personale della scuola che riordinò tutto il settore.
Recentemente nuove disposizioni sono state emanate. I primi tre commi dell’articolo 22 della legge 28 dicembre 2001, n. 448 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 2002) dispongono e promettono nuove regole per la determinazione dell’organico magistrale.
Ma fino ad oggi (il riferimento e al comma 2 del sopra citato articolo 22) il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca non ha ancora definito i parametri per l’attuazione di quanto previsto nel comma 1 e provvede alla determinazione della consistenza complessiva degli organici del personale docente ed alla sua ripartizione su base regionale.

CINQUE-SEI ANNI

Non sono un addetto ai lavori ma un semplice padre di famiglia che sta seguendo tutto il gran "bailamme" della riforma scolastica. In principal modo sono colpito dalla ricerca della determinazione dell'età in cui un bimbo deve fare il suo INGRESSO IN UN'AULA SCOLASTICA per iniziare la SCUOLA DELL'OBBLIGO: 5 ANNI E 6 MESI (Ministro Moratti); 5 ANNI E 7 MESI (esperimento per anno 2002-2003); 5 ANNI 10 MESI (CCD-CDU).
E' questa proposta del CCD-CDU che mi lascia perplesso: I BIMBI NON E' GIA' DA UN PO' DI TEMPO A QUESTA PARTE CHE VENGONO OBBLIGATI AD ANDARE A SCUOLA ALL'ETA' DI 5 ANNI E 9 MESI?
Infatti se è vero come è vero che, in media, l'anno scolastico ha inizio il 15 di settembre e se è vero che DEVONO ESSERE ISCRITTI tutti i bimbi che compiono i 6 anni entro il 31 dicembre dell'anno scolastico a riferimento, un bimbo nato, diciamo, il 20 dicembre del 1996, il giorno in cui quest'anno SARA' OBBLIGATO AD ENTRARE a scuola, diciamo il 15-20 settembre 2002, non avrà, a quel tempo, 5 ANNI E 9 MESI?
Non a caso ho sottolineato "SARA' OBBLIGATO". Infatti, nella legislazione scolastica vigente non sono riuscito a trovare l'indicazione dell'OBBLIGATORIETA' di iscrizione alla 1^ elementare dei bimbi che compiono i sei anni entro il 31 di agosto dell'anno scolastico a riferimento e della POSSIBILITA' di iscrizione dei bimbi che i sei anni li compiono entro il 31 dicembre dell'anno scolastico a riferimento. Solo Circ. Min. o di ex Provveditorati stabiliscono IL DOVERE dell'iscrizione di tutti i bimbi che compiono 6 anni entro il 31 dicembre dell'anno scolastico a riferimento.
I termini OBBLIGATORIETA' e POSSIBILITA' li ho letti per la prima volta in una ultima proposta di legge governativa: obbligatorietà per coloro che compiono 6 anni entro il 31 di agosto dell'anno scolastico a riferimento, possibilità per coloro che compiono 6 anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico a riferimento.
Se così fosse, nessuno obbligherebbe un genitore ad iscrivere a scuola il proprio figlio se non compie i 6 anni entro il 31 di agosto. Cosa diversa
da oggi che un genitore è obbligato ad iscrivere il figlio che compie i 6 anni entro il 31 dicembre facendolo, per obbligo, entrare a scuola all'età di 5 anni e 9 mesi.
Sarei oltremodo grato a Codesta Redazione se potesse ragguagliarmi su eventuali mie sviste sulla normativa della legislazione vigente.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Ha proprio ragione!
Già adesso si va a scuola a 5 anni e 8 mesi!

MOTIVAZIONE

Sto preparando una tesina per l'esame di psicologia dell'apprendimento dal titolo "Dalla motivazione all'orientamento motivazionale: motivazioni intrinseche e concetto di sé; obiettivi, aspettative, attribuzioni e valori" e ho cercato invano in rete del materiale. Le chiedo perciò un piacere: conosce dei siti o ha a disposizione testi che abbiano qualche attinenza con l'argomento.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Ecco solo alcune indicazioni bibliografiche, ma se fa una ricerca su Internet trova tantissimo altro materiale bibliografico e tantissimi articoli e saggi
BIBLIOGRAFIA MOTIVAZIONE: 
- ANCONA L., La motivazione, in ANCONA L. (a cura di), Questioni di psicologia, La Scuola, Brescia, 1962, pp.397-43
- Bandura Albert "Il senso di autoefficacia" Trento, Erickson, 1996, pp. 415
- Colpo Giovanni "La motivazione scolastica" Firenze, Giunti-Barbera, 1978, pp.150
- Gatti Rita "Saper sapere" , Roma, Nuova Italia Scientifica, 1992, pp. 96
- Gullotta Guglielmo "Orecchie d'asino e bacio accademico" , Milano, Giuffrè, 1991, pp.92
- Marini Franco "Successo e insuccesso nello studio" , Milano, Franco Angeli, 1990, pp.109
- Marini Franco - Milia Daniela "Avere successo a scuola" , Milano, Franco Angeli, 1993, pp. 181
- Petter Guido "La valigetta delle sorprese" , Firenze, La Nuova Italia, 1994, pp. 224
- Petracchi Giovacchino "Motivazione e insegnamento" , Brescia, La Scuola, 1990, pp.203
- Stipek Deborah "La motivazione nell'apprendimento scolastico", Torino, S.E.I., 1996, pp. 233
- Mc Combs Barbara - Pope James "Come motivare gli alunni difficili", Trento, Erickson, 1996, pp.129
- Cornoldi Cesare - De Beni Rossana -Gruppo M.T. "Imparare a studiare",Trento, Erickson, 1993, pp.366
- De Beni Rossana - Zamperlin Claudia - Benvenuti Martina - Vocetti Chiara "Imparare a studiare la geografia", Trento, Erickson, 1995, pp. 293
- De Beni Rossana-Zamperlin Claudia "Guida allo studio del testo di storia",Trento, Erickson,1993, pp.207
- Cornoldi Cesare - Lucangeli Daniela "Matematica e metacognizione", Trento, Erickson, 1995, pp.309 
- Nuttin J. (1980), Teoria della motivazione umana. Dal bisogno alla progettazione, Armando, Roma, 1996.
- PELLEREY M., Motivazione e volizione nell’apprendimento scolastico. Fondamentali teorici e orientamenti operativi, SEI, Torino, 1996.
- PETRACCHI G., Motivazione e insegnamento, La Scuola, Brescia, 1990;
Rheinberg F., Psicologia della motivazione, Il Mulino, Bologna, 1988.
- STROLOGO E., La motivazione: prospettiva teorica, in ANCONA L.(a cura di), Nuove questioni di psicologia, La Scuola, Brescia, 1972, vol.I, pp.187-233.

SCUOLA FAMILIARE

Vorrei sapere la normativa che regola la possibilità di insegnare a mio figlio con l'aiuto di un tutor o genitore a casa senza frequentare la scuola elementare!

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Vedi art. 111, comma 1, T.U. 297/1994; per gli esami veda il successivo art. 147.

INDIRIZZO SCELTA

Se io ho fatto domanda di frequentare un liceo a indirizzo informatico e la classe è troppo numerosa puo la scuola,tramite sorteggio,inserirmi in una classe di liceo a indirizzo linguistico?
Vorrei aggiungere che la scuola non è privata.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

No, Lei ha la facoltà di non accettare e di iscriversi presso un altro istituto.

ORARIO CONVOCAZIONE ORGANI COLLEGIALI

Scrivo per chiedervi un'informazione riguardo l'orario di lavoro del personale docente: vorrei sapere se esiste una normativa che contempli la possibilità di convocare un consiglio di classe ordinario (per lo scrutinio del primo quadrimestre) a partire dalle ore 20.00.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Siamo in regime di autonomia. Non mi risulta che esistano norme del genere. Tutto va concordato in sede, secondo il buon senso e le opportunità, in uno spirito di massima collaborazione tra dirigente scolastico e docenti.

UNITA' DIDATTICHE

Dovrei preparare un'unità didattica su una short story di Hanif Kureishi: "My son the fanatic" destinata ad un triennio di una scuola professionale o istituto tecnico.
Sto cercando spunti ed idee per iniziare.
Avreste qualche indicazione da darmi o qualche libro da consigliarmi?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Le conviene fare una ricerca su INTERNET. Veda i nostri suggerimenti al riguardo

LINGUA INGLESE INSEGNAMENTO RIVISTE SCOLASTICHE

Desidero conoscere i titoli di alcune riviste scolastiche specifiche per l'insegnamento della lingua inglese nella scuola elementare.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

La didattica della Lingua inglese è trattata sulle maggiori riviste scolastiche, quali:
SCUOLA ITALIANA MODERNA VIA L. CADORNA, 11 25186 BRESCIA
EDUCATORE, VIA MECENATE, 91 20138 MILANO
LA VITA SCOLASTICA VIA BOLOGNESE 165 50139 FIRENZE

PROGRAMMAZIONE MENSILE

Mi occorre con urgenza una programmazione mensile o bimestrale del programma di 5 elementare di lingua italiana.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

La programmazione non è il programma già dato, ma la costruzione di un curricolo in riferimento alle specifiche situazioni degli alunni della classe ed al a tutto il contesto del lavoro già svolto ecc ecc. Non disponendo di tali elementi e non conoscendo a che dovrebbe servire, anche volendo, no si può elaborare una programmazione. Comunque, la programmazione la deve elaborare il docente della classe.

STRUMENTO MUSICALE

Nella mia scuola media funziona la sperimentazione in oggetto. Vorrei sapere se è contemplato che i docenti di tale disciplina siano impegnati sempre e solo di pomeriggio; se possono avere gruppi di alunni con 3-4 elementi; per quante ore settimanali debbono prestare la loro opera in ogni gruppo-classe. Grazie!

RISPONDE ANNA MARRA

Con la legge del 3 maggio 1999 n.124, sono stati ricondotti ad ordinamento i corsi di scuola media ad indirizzo musicale funzionanti in via sperimentale ai sensi dei DD.MM. 3 agosto 1979 e 13 febbraio 1996. Le norme attuative della predetta legge sono state dettate dal D.M. n.201 del 6/8/99, (formazione delle classi, ripartizione delle classi in gruppi, scelta delle specialità strumentali da insegnare tra quelle indicate nell'Allegato A del predetto Decreto, numero delle cattedre per corso e articolazione delle classi,destinazione delle ore di insegnamento ed altro).
All'art.3 del predetto decreto, ai sensi della Legge n.59/97, che sancisce l'autonomia delle istituzioni scolastiche, si puntualizza inoltre che "nell'ambito dell'autonomia organizzativa e didattica gli organi collegiali della scuola possono adeguare il modello organizzativo di cui al predetto D.M.201/99" (e relativo Regolamento (Allegato A) " alle situazioni particolari di funzionamento dei corsi, al fine di realizzare l'impiego ottimale delle risorse, anche prevedendo attività di approfondimento, potenziamento e recupero".

LEZIONI INTEGRATIVE

Gli alunni delle classi quinte degli istituti superiori possono beneficiare di lezioni integrative volte al recupero di segmenti culturali?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Le scuole possono programmarle

TEMPO PIENO

Credo di avere bisogno di aiuto...
In breve: abito a Sarteano (SIENA) e come ben sapete è questo il momento dell' anno nel quale si iscrivono i figli alle scuole elementari. Ebbene in una classe di 26 piccoli da iscrivere alla prima classe elementare 12 famiglie non vorrebbero aderire alla forma didattica del tempo pieno, convinti che il tempo normale si migliore per il rapporto genitori/figli. 
Nonostante che ci dovrebbero essere altri nuovi iscritti tra i non residenti, che dovrebbero portare il numero dei bambini nella classe al di sopra dei fatidici 27 alunni, la direttrice e tutto il corpo insegnanti della elementare di Sarteano, non ci concedono nè la possibilità di dividere in due la classe nè tantomeno , se la classe venisse ipoteticamente divisa in due, la possibilità di ottenere che una classe sia gestita secondo il tempo pieno e l' altra secondo il tempo normale. 
Questo avviene perchè (testuali parole) "noi genitori non possiamo scombinare i piani di un gruppo di esperti".
Abbiamo chiesto il confronto tra noi 12 e la direttrice, confronto che è sfociato in una riunione stile polit-bùro
, con gli esponenti più convinti del corpo insegnanti in formazione alle spalle della direttrice ; alla quale oltre ai genitori della futura prima elementare vi erano anche altri genitori che negli anni precedenti hanno iscritto i loro figli al tempo pieno. Vi lascio immaginare cosa ne è venuto fuori, chi ha parlato e per dire cosa...
Quello che mi chiedo è: Cosa posso fare? Ho sicuramente bisogno di una mano, credo che la negazione della libertà di scelta sia evidente, ma veramente no sò cosa fare. Anche perchè ad oggi sembra che le alternative possibili per noi siano solo tre: 
1) Rinunciare ad avere a casa i figli il pomeriggio, quindi delegare una parte formativa per noi importante, e cedere al ricatto della direttrice: " non vorrete mica mettervi contro tutto il corpo insegnanti?".
2) Limitare la libertà di quei genitori che credono nella scuola a tempo pieno, quindi appelarci alla norma che prevede che basta un solo genitore contrario alla scuoa a tempo pieno, per far sì che la classe da formare debba svolgersi secondo il tempo normale. ma non mi sembra giusto nei confronti di queste famiglie.
3) Decidere di portare mio figlio a scuola in un altro paese, tra la gioia di quei genitori che alla riunione ieri lo sollecitavano, degli insegnanti che avrebbero una classe di 20 piccoli, della direttrice che non vede l' ora di avere la "sua scuola" a sua totale immagine e somiglianza, senza genitori con "pensieri pericolosi" da gestire...
Per favore fatemi sapere se esistono altre vie e come mi posso comportare.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

La frequenza del tempo pieno è facoltativa. Lei ha diritto ad avere il tempo normale, per ragioni sue, pienamente condivisibili come quelle di chi vuole il tempo pieno.
Per chi vuole una maggiore permanenza a scuola c'è anche la possibilità del tempo lungo.

CONVIVENZA DEMOCRATICA

Chi vi scrive è un'insegnante della Scuola dell'Infanzia. Il progetto di Circolo della scuola dove opero è incentrato sulla tematica della convivenza democratica, della solidarietà, del rispetto e della pace. Vorrei un aiuto da parte vostra nel reperimento del suddetto materiale didattico mirato per la Scuola dell'infanzia.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Se fa una ricerca su Internet trova tantissimo materiale. Veda le indicazioni date per altri quesiti.

PRIMINA: UN ATTO DI GIUSTIZIA

Ho letto in questi giorni di tutto e di più sulla proposta di anticipare l'inizio della frequenza alle elementari, compreso l'articolo del signor Tenuta.
Avrei trovato più onesto che qualcuno avesse detto che si vuole risparmiare sull'istruzione penalizzando, come al solito, chi è socialmente e culturalmente meno attrezzato.
Senza scomodare l'Europa con i suoi miraggi di lavoro (che si troverebbero solo uscendo un anno prima da scuola) e tutto l'apparato peda-dida-ricerca, degli ultimi tempi e non solo, a sostegno delle precoci genialità di cui solo la scuola pare non accorgersi.
Di solito, quando un prodotto è buono, il mercato lo accoglie a braccia aperte senza bisogno di troppi sostegni (bollini, promozioni e gadget allegati).
Almeno l'onestà di non cercare di vendere un prodotto "avariato" spacciandolo per "primizia".
O non sarà che nel grande progetto di "educazione permanente" prima o poi li riacchiapperemo?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Tutti sappiamo che gran parte dei bambini non frequenta più la classe prima e che quelli che la frequentano appartengono soprattutto alle classi sociali
più svantaggiate!
Sappiamo a quante pressioni debbono resistere i Dirigenti scolastici per non ammettere come uditori gli alunni di 5 anni nella classi prime! 
Sappiamo quanti bambini di due anni e mezzo vanno ormai alla scuola dell'infanzia, evidentemente privata, perchè quella statale non li può
accogliere!
E' solo vanità dei genitori o in effetti siamo in presenza di una più precoce maturazione che giustifica l'inizio della scuola elementare a cinque
anni e mezzo?
D'altra parte, stante la continuità didattica tra scuola dell'infanzia e scuola elementare, quale differenza esiste tra la frequenza della prima e la
frequenza della seconda?
E poi, lasciamo ai genitori, magari d'intesi con i docenti, di decidere: tanto i più provveduti decidono già oggi.
Ed i sacrificati sono sempre i più svantaggiati!

ORARIO PROLUNGATO

Sono un genitore attento sulla vita scolastica di mio figlio.
Lui ha 12 anni e frequenta la seconda media in un paesino della Calabria. Sono stato eletto nel Consiglio d'Istituto e nel Consiglio di classe, dall'anno scorso insieme ad altri genitori abbiamo costituito il Comitato Genitori. Per il nostro Preside tutto ciò non è gradito (o almeno fa di tutto per farcelo capire). Arrivo alla mia domanda:
Da anni la Scuola Media esercita 36 ore (+ 3 ore di mensa) senza nessun laboratorio. Se noi genitori, dalla data della domanda, abbiamo espressamente richiesto un orario normale e non prolungato, può il Preside arrogarsi il diritto di scegliere il contrario?
Chiarisco che non siamo contrari ai rientri, siamo però contrari al fatto che i nostri figli nelle ore pomeridiane continuino a fare orari tipo Italiano, Matematica e non Laboratori tipo Informatica, ecc.

RISPONDE ANNA MARRA

Attualmente, nonostante che alle scuole sia stata riconosciuta giuridicamente l'autonomia, la normativa riguardante l'istituzione di classi a tempo prolungato, è ancora vigente.
Gli strumenti normativi istitutivi di classi a tempo prolungato sono:
-D.M.del 22 luglio 1983
-O.M. del 22 luglio 1983
Le condizioni necessarie per l'istituzione di classi a tempo prolungato sono le seguenti:
-Strutture edilizie adeguate e attrezzature idonee
-Richiesta delle famiglie (con specifica domanda, perchè comunque deve essere assicurato il tempo normale a chi lo richiede)
-Rispetto dei limiti numerici degli organici del personale docente (art.12 della legge 270/82 sul piano provinciale).
Una volta fatta la domanda per il tempo prolungato, e assegnato su di esso il personale docente necessario, essa non può essere ritirata, in quanto le cattedre in organico per il personale docente assegnato sul tempo prolungato sono diverse da quelle relative al tempo normale.
Per quanto riguarda la programmazione delle attività del tempo prolungato, che vengono esplicitate formalmente nel Piano dell'offerta formativa,
che è un piano aperto, dinamico e flessibile, gli organi istituzionali competenti sono, ciascuno per la propria parte, il Consiglio di Istituto e il Collegio dei docenti. Quest'ultimo, tra le sue competenze ha anche il compito di valutare periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica e, su proposta dei consigli di classe e tenendo presenti le richieste dei genitori, può proporre misure per il miglioramento dell'attività scolastica, apportando le opportune modifiche al piano di programmazione per renderlo più rispondente alle esigenze sia degli alunni che delle famiglie.Tutto questo è possibile realizzarlo in una scuola alla quale è stata riconosciuta l'autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo (art.li 4.5-6 del D.P.R.275/99- Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche).

SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Desidero sapere se in una classe di prima media a tempo normale in cui viene inserito lo studio di una seconda lingua comunitaria nell'orario curricolare sfruttando i recuperi degli insegnanti e quindi con spazi orari uguali a quelli della prima lingua(con rientri pomeridiani per gli alunni) è possibile attestare sulla scheda di valutazione il livello di apprendimento raggiunto nello stesso modo di una sperimentazione art.3/DPR419.

RISPONDE ANNA MARRA

Per i corsi facoltativi autonomamente organizzati dalla scuola per l'insegnamento di una seconda lingua straniera, trovano applicazione le disposizioni di cui alla C.M. 335 del 28/5/97.In detta circolare, che ha per oggetto l'accertamento del livello finale di preparazione dei corsi integrativi di lingua straniera, si dispone che "gli alunni che hanno seguito un insegnamento di seconda lingua straniera non inserita in via sperimentale nel curricolo (ossia con D.M.) ma impartito in corsi facoltativi autonomamente organizzati dalla scuola previa delibera degli organi collegiali, possono richiedere di sostenere una prova di esame finalizzata ad accertare il livello di preparazione raggiunto al termine del triennio di corso. La prova di esame viene sostenuta durante il periodo degli esami di licenza media dinanzi ad un docente della disciplina, che sia componente della commissione degli esami di licenza.
La scuola attesta il livello di preparazione raggiunto dagli alunni con giudizi corrispondenti a quelli previsti dal sistema vigente di valutazione".
Per analogia, si potrebbe usare la stessa procedura per attestare il livello di apprendimento raggiunto dagli alunni al termine del primo e secondo anno di corso, senza usare la scheda di valutazione.

LOCALI SCOLASTICI

Il nuovo regolamento dell'autonomia permette di dare in locazione locali della scuola ( Auditorium, laboratori, aule)?
E' possibile dare un auditorium in concessione ad un privato gestore di cinema se tutta la normativa relativa alla 626 è rispettata? La concessione deve avvenire tramite convenzione o , per evitare l'accusa di favorire un privato che avrebbe in uso esclusivo un locale pubblico, tramite licitazione?In questo caso deve essere redatto e registrato un contratto di locazione ? In questo caso si deve aprire una partita Iva, rilasciare fatture e dichiarare gli introiti al Fisco?

RISPONDE NINO MARTINO

Con la legge n. 517/’77, all’articolo 12, venne regolata la materia riguardante gli edifici scolastici e le attrezzature scolastiche per la prima volta. Ora tutto si può leggere tutto agli articoli 83/98 del Testo Unico decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.
Bisogna, comunque, tener presente che i locali, gli ambienti di un istituto devono stare a disposizione, in primo luogo, delle attività che si svolgono nella scuola per i propri alunni.
Il regime dell’autonomia permette, quindi, nel rispetto delle leggi, che il singolo istituto scolastico operi come un soggetto privato.
C’è da precisare che l’“Attività negoziale” delle istituzioni scolastiche è stata regolata, dettagliatamente, dal Regolamento concernente le “Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche” decreto interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44, agli articoli 31/35.

PROGRAMMAZIONE MODULARE MATEMATICA E SCIENZE

Sono un insegnante alle prime armi, sono stato assunto a settembre, insegno scienze mat. .
Avrei bisogno di vedere una programmazione modulare di scienze matematiche, voglio imparare ad essere un ottimo insegnante, potrebbe indicarmi qualche sito dove trovare programmazioni di questo tipo?

RISPONDE ANNA MARRA

Nella scuola media il docente che insegna matematica è titolare della cattedra di Scienze matematiche, fisiche, chimiche e naturali, per cui vale la pena di consultare testi e siti Web sia per la matematica che per le Scienze sperimentali.
I testi che le potrebbero risultare utili in ordine a quanto richiesto sono:
-G.Domenici-Manuale dell'orientamento e della didattica modulare-Editori Laterza
-Emma Castelnuovo-La matematica/I numeri e La matematica/La geometria-La Nuova Italia Editrice
-A.Marra Barone-Formazione scientifica e scuola di base-Editrice La scuola
-Irma Giannantonio-Se faccio capisco-Tecnodid
I siti Web sono i seguenti:
Per la matematica:
http://www.dm.unibo.it//umi
http://utenti.tripod.it/turold
Per le scienze:
http://www.sarete.it/olivetocitra/ic 
http://www.provveditorato.starnet.it (Progetto SeT)
Può inoltre attraverso il sito http://www.google.it ricercare direttamente le voci che le interessano (per es. programmazione modulare o moduli didattici di matematica ecc.,cliccando su "Ricerca avanzata" e digitando negli appositi spazi le parole specifiche che guideranno la ricerca).
 

EDUCAZIONE MUSICALE E FISICA

Mi è stato detto che materie come Educazione musicale ed Educazione fisica nella scuola media dovrebbero, con la riforma Moratti, diventare facoltative e a pagamento (!) Ho capito bene?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Ancora non è stato deciso niente.

BACINI DI UTENZA

Desidero far sostenere a fine anno l'esame di ammissione in seconda elementare a mia figlia. Purtroppo la direttrice della scuola dove la bambina dovrebbe il prossimo anno frequentare la seconda, sostiene di poterne rifiutare l'iscrizione anche a esame superato se la classe dove dovrebbe essere inserita ha già raggiunto i 25 alunni.
Non è obbligata ad accogliere la bambina, essendo quella la scuola di zona?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Sua figlia ha diritto all'iscrizione in I Classe, non in II, se manca la capienza.

IDONEITA' ALLA CLASSE SECONDA ELEMENTARE

Ho una nipotina che si sta preparando per sostenere l'esame di idoneità alla 2° elementare e la mamma (mia cognata) non sa quale adempimenti deve assolvere.
Potreste indicarmi la normativa che regolamenta l'esame di idoneità alla 2° elementare (primina)

RISPONDE UMBERTO TENUTA

I genitori o gli esercenti la patria potestà debbono farne domanda alla Scuola, allegando il programma svolto, a norma dell'art. 147 del T.U. 297 del 16. 4.1994 che può trovare nel nostro sito.

PSICOLOGIA-SOCIOLOGIA DELLA MUSICA

Dove posso raccogliere informazioni sulla didattica di psicologia/sociologia della musica (biennio e triennio) per un liceo musicale ?

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Perchè non fa delle ricerche su Internet, seguendo anche i consigli dati in DIDATTICA@EDSCUOLA.COM?

ISCRIZIONE I MEDIA

Abbiamo un figlio che frequenta la V classe elememtare.Pochi giorni fa la scuola ci ha inviato tramite nostro figlio il modulo d'iscrizione alla I media,preciso che si tratta di un istituto comprensivo, senza che ci fossero forniti chiarimenti in merito. Ci si chiedeva di scegliere il tempo(normale o prolungato) e le lingue, pur sapendo che nel nostro istituto i ragazzi vengono sorteggiati per formare una classe di francese poichè non esiste il bilinguismo se non come potenziamento in alcune classi del tempo prolungato.Non dovrebbe la scuola dirci con chiarezza quale è l'offerta formativa che si propone ai nostri figli, quante classi saranno a tempo normale e quante a tempo prolungato e soprattutto fra quali ci sarà la classe di francese? Il Presidente del Consiglio voleva introdurre le famose tre "I" nelle scuole italiane, noi non riusciamo ad avere nemmeno la I di Inglese,come possiamo agire per risolvere l'annoso problema della lingua che comporta l'umiliante sorteggio dei nostri figli come numeri del bingo? Possiamo rifiutarci di presentare il modulo d'iscrizione poichè impossibilitati a dare tutte le risposte richiesteci? Vi ringraziamo fin d'ora per l'aiuto che vorrete darci poichè finora nessuno ha saputo darci concrete risposte. 
P.S.cortesemente vi preghiamo di risponderci con urgenza poichè stiamo sollecitando un incontro con il dirigente scolastico.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Le cose dovrebbero andare come giustamente dicono loro, ma vanno diversamente... 
Debbono fare l'iscrizione, anche se la possono fare ad un'altra scuola.

LAUREA DIDATTICA DELLA ORALITA'

Sono una studentessa di lettere moderne presso la facoltà di lettere di Bologna.sto preparando la tesi intitolata:'la didattica dell'oralità nella scuola dell'obbligo'.Vorrei informazioni, dei consigli o materiale su come svolgerla.

RISPONDE UMBERTO TENUTA

Il riferimento di base può essere l'importanza del linguaggio orale: lo affrontano tutti i testi di didattica della lingua italiana (v. cataloghi LA SCUOLA BRESCIA, FABBRI, LA NUOVA ITALIA, SEI TORINO, ECC.)
Vedere i Programmi del 1985 in questa Rivista.
Uno schema appena abbozzato:
Il linguaggio orale e cultura orale: 
Ong W.J., Oralità e scrittura, Il Mulino, Bologna, 1986.
Linguaggio e intelligenza 
VygotskY L.S., Pensiero e linguaggio, Giunti-Barbèra, Firenze, 1967
Linguaggio orale e linguaggio scritto
(V. Rappresentazione attiva, iconica e simbolica accompagnate sempre dal linguaggio orale)
ecc ecc


 

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