Reg. Tribunale Lecce
n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo
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On.Letizia Moratti
Oggetto: Sollecito per incontro urgente Questa Federazione con lettera del 9 ottobre u.s., che si allega, aveva rivolto a Lei sentiti ringraziamenti per l’emanazione della circolare n. 146 del 4 ottobre 2001con la quale si precisava che i Dirigenti scolastici avrebbero potuto nominare supplenti in deroga per le attività di sostegno. Purtroppo a tre settimane dalla sua emanazione la circolare ha avuto una scarsissima applicazione, giacché la maggioranza dei Dirigenti scolastici, come ci segnalano moltissime famiglie aderenti alle Associazioni federate, si rifiutano di procedere alle nomine. Essi sostengono che la nomina di un "supplente" presuppone l’assenza di un titolare o almeno una cattedra in organico di diritto non ricoperta da titolare. Si chiede pertanto che possa essere diramato un chiarimento urgente che precisi che in senso tecnico formale trattasi della stipula di un contratto a tempo determinato e non di una supplenza. In mancanza di un chiarimento in tal senso la C.M. n. 146/2001 risulterà disapplicata e permarrà, aggravato, lo stato di disagio e di contestazione delle famiglie che vogliono richiedere alle Camere interrogazioni parlamentari su questo e su altri aspetti che già ci eravamo permessi di sottoporre alla Sua attenzione con la nostra nota del 14 settembre u.s., che pure si allega. L’Ufficio di presidenza di questa Federazione è stato ricevuto ieri dal Capo dello Stato e sarebbe stato molto lieto di poter riferire al Presidente Ciampi di essere stato già ricevuto da Lei per i numerosi problemi urgenti concernenti il regolare inizio dell’anno scolastico. Data la persistenza sempre più incalzante di tali problemi, espressamente segnalati nella nostra lettera del 14 settembre u.s. sopra citata, ci permettiamo insistere perché Lei, o il Sottosegretario al quale Lei ha conferito la delega per l’integrazione scolastica, vogliano ricevere nel più breve tempo possibile una nostra piccola delegazione. La preghiamo di scusarci per tanta insistenza, ma noi siamo fortemente incalzati dalle famiglie che sono giunte ai limiti della sopportazione e temiamo di non riuscire più ad evitare che talune possano pervenire a gesti estremi di proteste sui mezzi di comunicazione sociale, di denuncie al Parlamento o addirittura all’autorità giudiziaria. In attesa di un cortese sollecito cenno di riscontro, porgiamo distinti saluti.
Roma, 24 ottobre 2001 Il Presidente |
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