L'Evoluzione del Mercato
nel nuovo Scenario Competitivo del Commercio Elettronico

di Paolo Manzelli <LRE@chim1.unifi.it>
<http://www.chim1.unifi.it/group/education>

 

Allo scadere del secondo millennio si apre un nuovo scenario competitivo per i mercati.

La nuova sfida è costituita dallo sviluppo del "Commercio Elettronico" e cioè dalla vendita di beni e servizi effettuata a livello di mercato globale tramite sistemi di informazione telematica interattiva. (Vedi: "Il Commercio Elettronico e la Globalizzazione dello sviluppo nella società Post-industriale", P. Manzelli in: http://www.edscuola.com/archivio/eckta.html)

Il cambiamento effettuato dalla "Information Technology" nel campo dei sistemi di informazione rappresenta oggi il fattore critico dello sviluppo, che ha la capacità di agire favorevolmente nel processo di espansione globale dei mercati; ciò apre una forte concorrenza nell’ambito dei mercati internazionali. La sfida è quindi aperta e data la complessità del cambiamento è necessario capire come affrontare questa sfida e con quali possibilità di successo.

Certamente se tale globalizzazione della economia fosse ostacolata da atteggiamenti di passività o di retroguardia, i paesi a sviluppo tecnologico avanzato che non sostenessero attivamente gli operatori commerciali in questa sfida, subirebbero una rapida recessione del loro sviluppo.

Infatti l'automazione della produzione priva di un mercato in espansione andrebbe facilmente in regime di sovrapproduzione e la conseguente ampia disoccupazione muterebbe in tracollo il benessere acquisito dai paesi ad alto tasso di industrializzazione.

È importante considerare che in questa fase neo-capitalistica dello sviluppo della globalizzazione dei mercati il "Commercio Elettronico" rappresenta primariamente un sistema complesso di relazioni organizzative del mercato, connesse tramite la utilizzazione delle reti telematiche a livello internazionale, tale auto-organizzazione connettiva in rete telematica interattiva, limiterà notevolmente l’idea acquisita dal capitalismo classico, con cui si sostiene che il <libero mercato>, lasciato a se stesso, rappresenta il modo ideale di organizzare l'economia e la società.

La concezione del <libero mercato< determina oggigiorno di fatto livelli di instabilità auto-distruttiva, che la genialità di Karl Marx aveva previsto insorgere a causa di un capitalismo sfrenato, indirizzato a distruggere il proprio stesso sviluppo.

Lo stesso Marx, pur non immaginandosi nulla in proposito degli sviluppo della Information Technology, aveva accennato alla possibilità che i paesi a più alto tasso di sviluppo avrebbero potuto essere i primi a determinare un superamento della rischiosa idea del <libero mercato>, espressa a fondamento della economia capitalistica.

Con il Commercio Elettronico tale nuovo scenario in cui la auto-organizzazione dei mercati va a superare la concezione ormai obsoleta del <libero mercato>, sembra dischiudersi ad una reale prospettiva ; infatti attualmente una nuova economia associata allo sviluppo del "Commercio Elettronico" (E.Com.), si sta principalmente sviluppando negli Stati Uniti.

L’economia aperta su scala globale, senza l'intervento della Information Technology applicata al commercio elettronico e cioè senza l’organizzazione di un complesso sistema di relazioni di inter-businness esteso a livello mondiale sarebbe palesemente ingovernabile e pertanto destinata a degenerare nel caos destabilizzante la economia a livello internazionale.

Conseguentemente alle precedenti riflessioni generali, possiamo capire che lo sviluppo del E.Com. non vada semplicemente considerato come una muova modalità di mercato per realizzare la "guerra dei prezzi", la dove possono solo vincere i processi di produzione standardizzata e di massa; infatti la espansione dell’E.Com. corrisponderà altresì ad esplorare nuove possibilità di sviluppo interconnettivo orientato alla qualità ed alla varietà della produzione, al fine di ottimizzare le relazioni tra domanda ed offerta aprendone il ventaglio di soluzioni interattive e personalizzando gli acquisti.

Pertanto nel divenire della società post-industriale della informazione interattiva, il consumatore viene ad assumere una nuova centralità nel mercato, e tale "focus" del'E.Com. costringerà il sistema di produzione a modificare le proprie concezioni di business basate sulla libera concorrenza. (vd.:AA.VV. Il Commercio Elettronico ISEDI-UTET-TO, 1999)

Sottolineiamo quindi che lo sviluppo dell'E.Com. è normalmente anticipato da una fase ampia ed articolata di relazioni auto-organizzate tra produttori, fornitori, venditori, dette di "Business to Business" (B-B), che precedono la cosiddetta applicazione telematica del Commercio Elettronico del tipo "Business to Consumer", direttamente rivolta al consumatore.

La organizzazione di " B-B interconnettive network organizations" comprende tutte le transazioni di negoziazione socio-economica-finanziaria, espresse in rete telematica interattiva, tra il sistema di produzione ed altre organizzazioni, siano esse partners di produzione (appalti), o commerciali (fornitori), associazioni della industria e dell'import-export, ed istituzioni di enti pubblici e privati quali: camere di commercio, sistemi bancari, università ecc.., capaci nel loro insieme di connettere a livello internazionale tramite reti di informazione interattiva i vari settori produttivi in una nuova catena del valore commerciale tale che permetta la espansione del mercato elettronico.

L'auto-organizzazione di tali insiemi costituisce un "community resources network", è resa possibile dalle interconnessioni permanenti in rete telematica interattiva del Business to Businness; il B-B costituisce quindi la premessa necessaria, anche se non sufficiente, alla evoluzione della integrazione tra il mercato tradizionale localizzato (Place Market) ed il mercato elettronico (Space Market.), che darà vitalità alla espansione del commercio Business to Consumer, (B-C); espressione quest'ultima con cui si designa l’insieme della transazioni commerciali di beni e servizi tre imprese e consumatori finali.

(vedi: "Commercio elettronico: nuova frontiera dello sviluppo creativo". P. Manzelli in: http://www.edscuola.com/archivio/eckta2.html)

Nella suddetta prospettiva di "integrazione" dello sviluppo commerciale che da uno stadio pionieristico procederà verso uno stadio maturo detto della NETWORK ECONOMY, è necessario comprendere che la sfida la quale permetterà di utilizzare dell'enorme potenziale di sviluppo dell’E.Comm. esteso a livello globale, sarà sostanzialmente la espressione di una auto-organizzazione dei sistemi internazionali di produzione e di vendita in rete telematica interattiva.

È importante pertanto capire appieno quale è il cambiamento politico-culturale che è insito in questa nuova articolazione organizzativa dello sviluppo dell’E.Comm., dove la connettività delle reti telematiche, affiancata alla espansione del commercio, presuppone come necessità preliminare una ampia negoziazione di nuove regole condivise di marketing, sulla base delle quali si ricostruisca il valore aggiunto della produzione in relazione allo sviluppo di una nuova economia non più basata su semplici criteri di "libera concorrenza"

La stessa vendita al dettaglio rivolta al consumatore finale della catena del valore tra produzione e vendita, sarà il frutto di sistemi telematici interattivi detti :"Point of Sale" (POS),ovvero punti di vendita dotati di operatività "24 ore su 24", i quali possono effettuare operazioni di pagamento in connessione con vari centri commerciali coordinati per la vendita con sistemi elettronici, i quali saranno forniti del software specifico per l’E.Comm., come il "carrello della spesa virtuale", ed un servizio automatizzato di cassa e di cambia valute, ecc.., predisposti per l'acquisto elettronico delle merci provenienti da più punti di vendita connessi in rete telematica.

Inoltre vari POS, potranno ulteriormente coordinarsi connettivamente in rete in sistemi più complessi di vendita detti "Electronic -MALL" (letteralmente in inglese "larga area") ; un Mall è infatti una forma specializzata di interconnessione tra punti di vendita (POS), che può assumere la configurazione di un centro commerciale virtuale, che coordina in rete più esercizi di vendita di varie dimensioni e di merceologie diversificate.

Per quanto suddetto è notevole sottolineare che, nella valutazione del potenziale di sviluppo del new-business e delle sue strategie di espansione, l’E.Comm. non va considerato come una minaccia al commercio tradizionale. Infatti la evoluzione del commercio nell’epoca elettronica non va intesa ed interpretata come se si trattasse di un trasferimento tra due tipologie di mercato rivali, in spietata concorrenza; in tal caso invero l’unica finalità sarebbe quella di traslocare il mercato da luoghi definiti da uno spazio concreto ad una sua delocalizzazione nello spazio virtuale informatico a solo vantaggio delle aziende telefoniche.

Un ingenuo errore di valutazione da evitare attentamente è quindi quello di evitare di considerare il Commercio Elettronico come un antagonista del commercio tradizionale,anziché apprezzarne la nuova opportunità favorevole ad un ampliamento dei mercati: pertanto quanti iniziano ad interessarsi dell’argomento è opportuno che comprendano come l’E.Com. possa essere un nuovo canale "information intensive" adatto per la espansione della commercializzazione e distribuzione di beni e servizi.

In vero sarà l’integrazione tra le due tipologie di acquisto e di marketing e di distribuzione, che determinerà l’ampliamento del mercato in una strategia definibile come "GLOCALE" ; espressione quest’ultima derivata dalla combinazione di Globale + Locale.

(Vedi: P.Manzelli "ECONOMIA del MERCATO INTERATTIVO "INTERNET ECONOMY" in: http://www.edscuola.com/archivio/interec.html)

Bisogna considerare inoltre che lo sviluppo dell'E:Comm. sarà correlato al progresso delle tecnologie informatiche (information Technology) che sono in continua evoluzione ; pertanto possiamo prevedere che in conseguenza al costante miglioramento dei parametri tecnologici che perfezioneranno maggiormente la funzionalità della informazione e delle transazioni interattive nell'ambito della Network-economy, le potenzialità di sviluppo della strategia di espansione dell'E.Comm. saranno in vero enormi.

In queste condizioni di iniziale sviluppo, per affrontare adeguatamente la sfida dischiusa nel mercato globale dall' E.Comm, risulta necessario uno spirito nuovo di imprenditorialità capace di valutare attentamente i rischi e i benefici in una prospettiva dinamica e quindi giocare creativamente sulla anticipazione di uno sviluppo della Network-economy, il cui andamento è definito ed inarrestabile, ma per la quale i tempi di maturità dipenderanno essenzialmente ed innanzitutto dalla abilità di costruire un ampia connessione organizzativa "on-line" di tutte quelle relazioni sociali, commerciali, finanziarie e normative, che nel loro insieme determinano la massa critica necessaria a connettere efficacemente in rete i sistemi di produzione, distribuzione e consumo a livello internazionale.

Oggi chi inizia si trova in una frontiera competitiva inusuale per la singola impresa ,…. come nel caso della nota storiella dei due rappresentanti di scarpe che si recano in un paese tropicale.

Dei due il primo telegrafa alla propria ditta dicendo : " Nessuno qui porta scarpe ! Mercato Inesistente: Missione impossibile, rientro domani"

Il secondo al contrario invia un email dicendo: "Qui tutti a piedi nudi! Potenziale di vendita enorme. Apro filiale."

È certo che la seconda opzione sia l'unica capace di espansione di mercato, mas essa necessita di una "filiale", e cioè di essere sostenuta da una diffusione ampia ed articolata di conoscenze necessarie per essere applicate ad un marketing innovativo.

Indubbiamente nelle condizioni iniziali non si può pensare all’E.Comm. come ad un sistema di vendita di massa. Pertanto è opportuno selezionare dal un lato le tipologie di prodotti veicolabili facilmente in rete telematiche e dall'altro ricercare le opportune combinazioni relazionali capaci di soddisfare le relazioni di B-B, connettendo gli sforzi di più soggetti in grado di trarre reciproci vantaggi dalla crescita di una infrastruttura di E.Business capace di sostenete l’E.Comm per quei determinati prodotti.

Perseguento tale metodo di promozione, la Unione Europea, sta attivando, nel quadro degli aiuti finanziari del V Programma Quadro (vedi: http://www.cordis.lu/ist/home.html), la crescita di progetti di Ricerca & Sviluppo in grado di concretizzare nuove esperienze di NEW-Business nel E.Comm., coordinate al livello europeo.

Nell’ambito di tali iniziative della Unione Europea il LRE della Università di Firenze, sede della Presidenza della Associazione Telematica EGO-CreaNET, ha iniziato una progettazione finalizzata a connettere un insieme di competenze necessarie a perfezionare lo sviluppo della integrazione tra commetcio tradizionale (CT) e commercio elettronico (EC), per dare sviluppo al "Know How" necessario per la rivitalizzazione del " Commercio al Dettaglio".

Come premessa abbiamo ricercato adesioni per creare relazioni di Business-condivisi aggregati in una "internetworking organization", orientata ad esplorare le condizioni e le sperimentazioni più favorevoli,per superare le difficoltà di integrazione del piccolo commercio con l'E.Comm.

Il suddetto progetto,  che si avvale della collaborazione dell’Osservatorio Permanente sul Commercio Elettronico del Ministero Italiano dell’Industria e dell’Artigianato, va sotto la denominazione di: "Electronic Commerce Knowledge Telematic Agency" (in sigla ECKTA) e si ripromette sostanzialmente di:

1) attivare una politica promozionale dell'E.Comm a livello europeo ed internazionale, adeguata a favorire lo sviluppo di progetti pilota, tramite ricerche di mercato e strategie di marketing orientate allo scopo di favorire il cambiamento delle economie di scala del commercio al dettaglio.

2) ridurre le barriere cognitive e fornire informazioni economico-finanziarie per agevolare l’accesso e la competitività della piccola e media impresa nel mercato globale

3) migliorare le modalità di interfacciamento tra domanda ed offerta, per assecondare un migliore ed ampio approvigionamento del piccolo commercio in funzione dello sviluppo dello shopping on line.

4) realizzare la formazione delle risorse umane in modo da realizzare "teams di ricerca e sviluppo" che posseggano le competenze interdisciplinari e la elevata professionalità per dare sviluppo al marketing "on line".

Infine considerando che il Commercio Elettronico genererà una forte e profonda innovazione del sistema socio-economico mondiale, riteniamo che lo sviluppo a livello internazionale della Agenzia telematica ECKTA, oltre a offrire un servizio di consulenza ed esplorare opportunità di ampliamento del mercato per la piccola e media impresa, possa contribuire a creare un sistema di conoscenze utili per ottimizzare lo sviluppo sociale ed umano nel prossimo futuro.



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