Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione
Prot. n. 2256
Roma, 14 aprile 1999
AllOn.le Ministro
S E D E
Oggetto: Parere su "Schema di D.M. attuativo della legge sullelevamento dellobbligo scolastico"
Adunanza del 13 aprile 1999
IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Vista la nota prot. n. 36776/BL del 17 marzo 1999 con la quale il Ministro della P.I. ha chiesto il parere del C.N.P.I. in merito allargomento in oggetto;
Visti gli artt. 24 e 25 del D. L.vo n. 297 del 16.4.1994;
Vista la relazione della Commissione consiliare, appositamente costituita per lesame istruttorio, ed incaricata di riferire al Consiglio in ordine allargomento in oggetto specificato;
dopo ampio ed approfondito dibattito;
E S P R I M E
il proprio parere nei seguenti termini:
Il CNPI, nel prendere atto della richiesta di parere inoltrata dallOnorevole Ministro (Gabinetto prot.n.36776/BL del 17 marzo 1999) sullo schema di decreto previsto dallart.1, comma 7 della legge20.1.99, n. 9, relativamente allelevamento dellobbligo scolastico, richiama e conferma i giudizi sostanzialmente positivi contenuti nelle pronunzie di propria iniziativa del 30 settembre 1998 e del 18 febbraio 1999.
Ribadisce, comunque, che lelevamento dellobbligo non può ridursi solamente allestensione di un vincolo giuridico per una quota non rilevante di studenti, ma implica una riflessione profonda sui contenuti e sugli assetti ordinamentali della scuola secondaria.
Lobbligo scolastico, infatti, deve tradursi in un efficace esercizio del diritto/dovere di istruzione e nella predisposizione di tutte le iniziative atte a garantire il successo formativo in modo che tutti i giovani siano messi in condizione di possedere le conoscenze e le capacità critiche e creative necessarie per compiere scelte consapevoli ed esercitare pienamente i diritti di cittadinanza.
I destinatari degli interventi conseguenti lelevamento dellobbligo non sono soltanto coloro che non si sarebbero iscritti alla scuola secondaria superiore, ma tutti quelli che, tra i 13 e i 16 anni, evidenziano difficoltà e demotivazioni tali da determinare bocciature e abbandoni.
Lelevamento dellobbligo scolastico e le norme, che il Parlamento si accinge ad approvare sullobbligo formativo, rafforzano lesigenza di una riforma complessiva degli ordinamenti scolastici che affronti organicamente le ragioni strutturali degli alti tassi di dispersione che caratterizzano la nostra scuola.
In questa prospettiva la scuola, titolare dellobbligo e della relativa certificazione , può nella sua autonomia , realizzare percorsi integrati e sollecitare apporti esterni utili a risolvere alcuni dei problemi posti dallinnalzamento dellobbligo.
Vanno, pertanto, previsti ed organizzati percorsi di rimotivazione e di orientamento, che prevedano, tra laltro, loperatività come condizione per riscontri concreti e motivanti delle conoscenze acquisite e come strumento per sollecitare lacquisizione di nuove competenze e percorsi diversi di apprendimento oltre che un corretto rapporto tra istruzione e formazione professionale.
Altro è il ruolo che la formazione professionale può e deve svolgere dopo lobbligo scolastico. I ragazzi che dopo i 15 anni non intendono proseguire gli studi non possono essere lasciati in balia di se stessi o delle suggestioni effimere di un lavoro immediato. Lobbligo formativo tra i 15 e i 18 anni dovrà:
- permettere lacquisizione di una qualifica professionale;
- sviluppare la capacità di apprendere anche dalle esperienze concrete;
- porre le premesse per una formazione continua, condizione indispensabile in una società in cui le conoscenze e le tecnologie mutano con una rapidità sconosciuta alle generazioni precedenti.
La portata strategica delle questioni sollevate dallelevamento dellobbligo scolastico, la prospettiva dellintroduzione dellobbligo formativo e la parzialità degli interventi con cui la materia è stata affrontata, impongono esigenze, diverse e complementari.
Il personale della scuola, e i docenti in primo luogo, debbono essere resi partecipi e protagonisti non solo degli interventi parziali approvati, ma dellintero progetto di riforma. E difficile, infatti, che la fase transitoria prevista dalla legge possa dare i frutti sperati, se coloro che dovranno concretamente operare per tradurre in atti concreti le indicazioni e le intenzioni del legislatore, non saranno messi in condizione di conoscerle e di condividerle. Cè anzi il rischio che le scelte dettate dalla situazione contingente possano inficiare il disegno di riforma del sistema scolastico. E necessario, pertanto, che il decreto attuativo individui con chiarezza le situazioni transitorie ed eccezionali, e le collochi in una prospettiva coerente con la riforma complessiva.
Il CNPI ritiene che si debba riprendere, al più presto, liter per lapprovazione della riforma degli ordinamenti in modo che ogni iniziativa relativa allanno scolastico 1999/2000 si possa collocare allinterno di unottica riformatrice.
Il CNPI ribadisce, comunque, che lo sforzo da compiere debba essere finalizzato a favorire una crescita costante delle potenzialità e delle capacità delle singole unità scolastiche.
Per rimotivare gli operatori scolastici e, in particolare, i docenti, è necessario ridare centralità alla scuola che dovrà programmare e realizzare lattività formativa con una progettazione che sappia coniugare gli obiettivi nazionali con le istanze e le risorse territoriali.
In una società in cui la cultura rappresenta unesigenza prioritaria ed insopprimibile della persona, vanno previsti interventi in grado di garantire sia la serietà e la dignità degli studi, sia la rivalutazione sociale, economica e giuridica delle funzioni esercitate nella scuola anche alla luce dei nuovi e più onerosi compiti affidati allunità scolastica per effetto dellautonomia (legge 59/97).
Nella prospettiva della piena attuazione dellautonomia è, ancor più necessario, valorizzare le competenze professionali e la capacità di ricerca e innovazione delle singole istituzioni scolastiche al fine di dare risposte formative adeguate alle esigenze specifiche della comunità con cui la scuola interagisce.
Il CNPI esaminato il testo del D.M. per lattuazione dellart.1 della Legge 20 gennaio 1999, n.9, contenente disposizioni urgenti per lelevamento dellobbligo di istruzione, coerentemente con la premessa fin qui sviluppata, propone i seguenti emendamenti allarticolato:
Articolo 1 comma 1
Alla fine del comma, dopo "...lobbligo di istruzione è elevato a nove anni.", aggiungere "in prima applicazione (articolo 1 comma 1 Legge n.9/99)".
Articolo 1 comma 4
Al terzo rigo, dopo " ..prosciolto dallobbligo", togliere " se".
Dopo "..al compimento del quindicesimo anno di età", sostituire la virgola con il punto e depennare la restante frase.
Articolo 2 comma 2
Riscrivere il testo nella seguente formulazione:
"Per favorire lintegrazione degli alunni in situazione di handicap, anche nella scuola secondaria superiore, si applicano, con i necessari adattamenti, le disposizioni già vigenti in materia nella scuola dellobbligo, comprese quelle relative alla formazione delle classi. La domanda di iscrizione è corredata dalla presentazione del piano educativo individualizzato svolto e della sua ultima verifica."
Articolo 2 comma 4
Al quarto rigo, sostituire la locuzione "...finalizzati a:", con "finalizzati a motivare, guidare e sostenere, in un contesto integrato, percorsi educativi individualizzati".
La restante parte del comma va depennata in quanto lelencazione ivi riportata rientra nei compiti propri della scuola a favore di tutti gli alunni.
Articolo 3 comma 1
Dopo "La scuola media contribuisce", inserire la precisazione ",nel quadro delle sue finalità istituzionali,".
Articolo 3 comma 2
Al quartultimo rigo sostituire "...dal Consiglio di Classe, sono introdotti moduli", con "il Consiglio di Classe programma e realizza interventi..."
Articolo 3 comma 4
Sostituire linizio fino a "lazione di sostegno", on "Il Consiglio di Classe promuove iniziative di informazione sulle prospettive occupazionali presenti nel territorio, il sostegno..."
Articolo 4 comma 3
Al primo capoverso, sostituire "diagnosi" con "analisi".
Articolo 4 comma 4
Al secondo rigo sostituire "comunque" con "inoltre" e dopo "...al passaggio ad altro indirizzo" inserire ",a conclusione dellobbligo scolastico,".
Articolo 5 comma 1
Sopprimere " - nel corso del primo e/o del secondo anno della scuola secondaria superiore - ".
Alla fine del comma aggiungere "Tali attività possono essere programmate e realizzate nellarco dellintero biennio".
Articolo 5 comma 2 - punto C
Dopo "...scrutinio finale a cui partecipano", inserire ",limitatamente agli allievi coinvolti,".
Articolo 5 comma 3
Allultimo rigo sostituire "gli esami integrativi previsti", con "le prove integrative previste".
Articolo 6
Il CNPI ritiene che i rapporti tra istruzione e formazione professionale previsti dallart.6 vadano regolamentati in coerenza con lindicazione della Legge 9/99 e con le norme sullautonomia scolastica.
Pertanto, il comma 2 deve essere riportato come comma 1 - come di seguito riscritto -, in modo che sia chiaro che la titolarità dellassolvimento dellobbligo e della sua certificazione è di pertinenza delle istituzioni scolastiche. Esse possono progettare, anche dintesa con i centri di formazione professionale, percorsi formativi che prevedano eventuali moduli finalizzati a favorire primi contatti con esperienze operative concrete e con il mondo del lavoro. In tale modo, si potranno offrire allo studente occasioni di riscontro operativo delle conoscenze acquisite e di orientamento tra le diverse opportunità formative a cui accedere dopo lobbligo scolastico. Qualora, in deroga alla normativa di carattere generale, lAmministrazione intendesse prendere in considerazione la situazione eccezionale relativa al primo anno di applicazione della legge - pubblicata quando erano già state avviate le procedure di iscrizione con le conseguenti determinazioni dei corsi di formazione professionale e degli impieghi del personale -, è necessario precisare che le deroghe previste dal comma 1 dellarticolo 6 debbano avere carattere transitorio, e non sperimentale, e debbano valere solo per la.s. 1999/2000.
I commi 1 e 2 vanno, pertanto, soppressi e sostituiti dal seguente comma 1:
"Le istituzioni scolastiche, titolari dellassolvimento dellobbligo e della sua certificazione - anche al fine di potenziare le capacità di scelta dello studente e di consentire, a conclusione dellobbligo, eventuali passaggi degli studenti dal sistema di istruzione a quello della formazione professionale - progettano e realizzano, nel corso del primo anno di istruzione secondaria superiore, interventi formativi da svolgersi anche in convenzione con i centri di formazione professionale riconosciuti. Tali interventi, nel rispetto delle norme attuative dellautonomia, possono essere progettati, non oltre il primo quadrimestre, dai consigli di classe interessati, dintesa con gli operatori degli Enti coinvolti e costituiscono parte integrante del curricolo del primo anno e della valutazione conclusiva ai fini delladempimento dellobbligo e della certificazione prevista dallarticolo 8.".
Il comma 3 diventa comma 2
Il comma 4 va soppresso
Articolo 7
Sostituire lintitolazione con "(Flessibilità organizzativa e curricolare nella fase di transizione al riconoscimento dellautonomia)"
Articolo 7 Comma 2
Sopprimere, al secondo rigo, " - fatti salvi gli specifici piani orari individuati dalle convenzioni di cui al presente decreto -".
Articolo 9 comma 1
Al quarto rigo sostituire " ,valorizzando le potenzialità individuali degli studenti" con ",realizzando le condizioni affinchè ogni studente possa raggiungere livelli formativi adeguati alle proprie potenzialità ed attese e allimpegno profuso".
Al sesto rigo, dopo "...con i finanziamenti della Legge 440/97", aggiungere "e della Legge 9/99".
Al settimo rigo, depennare "...realizzate nellambito del piano dellofferta formativa,".
Allultimo rigo, sostituire "...al fine anche della individuazione di esperienze di eccellenza da mettere a disposizione delle scuole", con "al fine anche della individuazione di positive esperienze sviluppate a livello nazionale e internazionale per la riduzione dei fenomeni di dispersione e linnalzamento dei livelli di apprendimento, da portare a conoscenza di tutte le scuole in modo da potenziare lautonoma azione di ogni singola istituzione e dellintero sistema scolastico."
Articolo 9 comma 2
Al secondo rigo, depennare "...indicati al comma 4 dellarticolo 2".
Articolo 11
Al terzo rigo, sostituire "...per i corsi di recupero e con quelli previsti dalla legge 440/97 per lampliamento dellofferta formativa.", con "a norma della Legge 9/99.".
Il CNPI raccomandando laccoglimento degli emendamenti proposti, esprime parere favorevole.