Il progetto si propone di sperimentare le possibilità
operative dell'autonomia, di cui all'art. 21 della legge n.
59/97, in attesa dei relativi regolamenti applicativi, attraverso
il regime autorizzativo di cui all'art. 278 del T.U. M.P.I., anche
al fine di verificare la fattibilità dei processi di orientamento
e ri-orientamento nell'ambito di un biennio di indirizzo.
I criteri di riferimento della seguente proposta, tenuto conto anche dei paletti progettuali indicati dalle DD.GG., sono i seguenti:
Su questa base si propongono quattro indirizzi:
Il percorso progettuale è strutturato con un'area di
equivalenza, un'area di indirizzo e un'area dell'integrazione.
L'area di equivalenza deve assicurare, attraverso la presenza
delle stesse discipline, anche se con spessori orari differenziati
e curvature coerenti con i settori e gli indirizzi, l'omogeneità
sostanziale della preparazione di base sulla quale si innesta
l'indirizzo.
L'area di indirizzo assicura la necessaria caratterizzazione
in funzione della prosecuzione nell'ambito del triennio superiore,
ma si sostanzia di un numero ridotto di discipline comunque specifiche,
allo scopo di rendere effettiva la possibilità del ri-orientamento.
L'area di integrazione, che può sostanzialmente
considerarsi area della committenza locale, assicura l'autonomia
in riferimento alle caratteristiche della progettazione specifica
di istituto.
All'area dell'integrazione, intesa come area della committenza locale, sono riservate in ciascun indirizzo due ore che possono essere gestite come segue:
Allo stato attuale, non essendo ancora definite le procedure per l'applicazione dell'autonomia di cui all'art. 21 della L.59/97, allo scopo di sperimentare la gestione di tale area, occorrerà definire la gestione di spazi della committenza locale in sede di progettazione del curricolo specifico di istituto, in modo tale che conservi validità per il ciclo autorizzato.
Presso ciascuna istituzione scolastica dovranno essere attivati
almeno due degli indirizzi ipotizzati, allo scopo di rendere
effettivamente verificabile la fattibilità dei passaggi
orizzontali in itinere da un indirizzo all'altro.
A tal fine risulta anche opportuna la previsione nel progetto
di una divisione dell'anno scolastico in quattro bimestri.
E' prevista una quota di variabilità reciproca disciplinare,
entro i limiti del tetto massimo del 15% delle ore assegnate
a ciascuna delle discipline presenti nel quadro orario annuale
dell'area dell'equivalenza e delle aree di indirizzo. Si intende
che può essere prevista una riduzione del carico di una
o più discipline a vantaggio di altra/e presenti nel
quadro disciplinare nei limiti della percentuale indicata,
senza recuperi successivi. Per le motivazioni precedentemente
indicate, occorre definire le eventuali ipotesi di variabilità
in sede di progettazione del curricolo specifico di istituto.
Resta inteso che altre variabilità di tipo periodico, nel
senso che le ore aggiunte ad una disciplina a danno di un'altra
vengono poi recuperate, con un'inversione di orario in epoca successiva,
rientrano nella flessibilità e variabilità dell'orario
settimanale, e non hanno bisogno di essere definite in sede di
progettazione preventiva.
A titolo di esemplificazione operativa degli strumenti di flessibilità
si propone quanto segue.
Se nell'ambito della progettazione di un curricolo specifico si ritiene che la presenza annuale della matematica, quale appare nel curricolo di base del progetto, non corrisponda alle esigenze dell'utenza, potrà essere recuperato spazio a vantaggio di tale disciplina in uno dei modi seguenti:
Per quanto si riferisce all'insegnamento delle scienze, i consigli di classe delibereranno la collocazione delle due discipline, scienze della terra e biologia, nell'arco del biennio.
Per quanto attiene alle finalità specifiche delle singole
discipline, agli obiettivi di apprendimento e ai contenuti, sembra
opportuno in questo momento fare riferimento ai programmi annessi
ai "Piani di studio elaborati dalla commissione Brocca",
come in linea di tendenza culturale, lasciando, nell'ambito dell'autonomia
didattica, agli istituti l'organizzazione del progetto didattico
complessivo.
Resta inteso che in sede di programmazione gli organi competenti
tareranno gli obiettivi sullo specifico del quadro orario.
Per quel che si riferisce ai "linguaggi non verbali e multimediali",
disciplina non prevista dal "Progetto Brocca", una volta
dato il via all'operazione sperimentale, le scuole partecipanti
al progetto elaboreranno una proposta di programma, con riferimento
agli elementi di riflessione presenti nelle conclusioni dei "saggi",
agli obiettivi del Programma di sviluppo delle nuove tecnologie
e alle tematiche di informatica presenti nel programma di matematica
del "Progetto Brocca". Sulla base di tale proposta il
gruppo ispettivo elaborerà un'ipotesi di programma che
verrà monitorato in itinere.
Per quanto attiene alle 99 ore di "Storia" e alle 66
ore di "Diritto ed economia", previste nel quadro orario,
va chiarito che di esse, 66 sono gestite autonomamente dal docente
di storia, 33 sono gestite autonomamente dal docente di diritto
e 33 sono gestite in compresenza dai docenti di storia e di diritto.
Pertanto ai fini del calcolo dell'orario medio settimanale al
quale gli alunni sono tenuti vanno computate per questi due ambiti
disciplinari complessivamente soltanto 132 ore. Va anche osservato
che le 33 ore di "diritto e economia" da gestirsi autonomamente
dal docente di tale disciplina, debbono essere ricondotte alla
logica modulare, attraverso accorpamenti di almeno due ore nell'orario
medio settimanale, non essendo didatticamente opportuna la presenza
di una sola ora settimanale di lezione per nessuna disciplina.
Per quanto attiene alle ore di "Linguaggi non verbali e multimediali",
va chiarito che delle 66 ore previste nell'orario annuale, 33
sono gestite dal docente autonomamente, 33 vengono gestite in
compresenza con tutte le altre discipline, secondo la programmazione
d'istituto. Pertanto, ai fini del computo dell'orario medio settimanale
al quale gli alunni sono tenuti, vanno computate 33 ore. E' chiaro
poi che anche queste 33 ore autonome andranno gestite secondo
la logica modulare, per gli stessi motivi indicati a proposito
della storia e del diritto.
Fino alla definizione dei regolamenti applicativi dell'art. 21 della L.59/97, le deliberazioni relative a quanto previsto dal presente documento vengono assunte dagli organismi collegiali e secondo le procedure previste dalla normativa vigente.
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Lingua Straniera 2 | ||||||||
Lingua straniera 3 | ||||||||
Matematica | ||||||||
Lab. Chinica/Fisica | ||||||||