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IPOTESI DI SPERIMENTAZIONE DA ATTUARE NEI PRIMI DUE ANNI DI SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE

Direzione Generale dell'Istruzione Professionale

Premessa

L'ipotesi di sperimentazione del biennio dell'Istruzione professionale viene denominata "Progetto 2002", intende concorrere a superare l'attuale impostazione di una scuola spesso distante dal contesto sociale e dal mondo del lavoro e della produzione, poco orientativa. Essa peraltro ha realizzato, in questi ultimi anni, esperienze innovative proprio in direzione di una maggiore orientatività e flessibilità del curricolo, sia a livello strutturale (con l'inserimento dell'area di approfondimento, la modularizzazione dei programmi, le iniziative per gli adulti) sia sotto il profilo della formazione di una diffusa cultura di base favorevole all'innovazione.

Esistono dunque validi presupposti sui quali l'Istruzione professionale può avviare un'azione di ulteriore rinnovamento dell'offerta di istruzione secondaria sollecitata con forza dall'opinione pubblica e dalle forze sociali. Si tratta, in particolare, di sperimentare la possibilità di realizzare, a partire dal biennio, lo sviluppo di quell'offerta più flessibile, più personalizzata ed attenta alle dimensioni operative e pratiche - e perciò più consistente anche sotto il profilo dei rapporti con il territorio e la formazione professionale regionale - che ne potrebbe costituire la caratteristica distintiva.

Dopo il biennio sperimentale, e in coerenza con esso, la struttura del curricolo presenterà le seguenti caratteristiche :

a) una accentuata modularità dei singoli anni;

b) lo sviluppo di forme di coprogettazione e di gestione congiunta dei percorsi formativi con le Regioni, il mondo del lavoro e il territorio ;

c) il mantenimento della qualifica a conclusione del terzo anno poiché va conservato - nel quadro generale dell'offerta di percorsi di scuola secondaria - il tratto distintivo essenziale dell'Istruzione professionale che è quello di consentire un livello intermedio di qualificazione e certificazione per la fascia di utenza che chiede itinerari formativi di breve-media durata, anche se sempre aperti verso la continuazione degli studi e della formazione. Una richiesta alla quale è oggi possibile dare valide risposte anche costruendo percorsi formativi riconducibili alla prospettiva dell'educazione permanente e ricorrente.

Si sottolinea infine la notevole rilevanza che assume la riduzione dell'orario dalle 40 ore, rigidamente distribuite nel corso della settimana, alle 34 ore medie settimanali, che potranno essere distribuite in modo flessibile nel corso dell'anno sulla base del Progetto di Istituto. La complessità del progetto, che comporta attività di interazione col territorio e di cooperazione didattica, anche transdisciplinare, richiede in ogni caso la piena disponibilità di tutte le risorse umane previste per il funzionamento delle classi di ordinamento, come mostrato nelle tabelle che seguono. Il minore carico orario delle attività previste nel curricolo viene compensato, in termini di efficacia dell'azione formativa, dalla migliore qualità dell'azione didattica e dai più incisivi modelli organizzativi.

L'utilizzo flessibile delle risorse umane

Con riferimento alla presentazione generale, vengono qui sviluppate in modo più analitico le condizioni di realizzazione del Progetto 2002, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra la nuova struttura del curricolo e le modalità di utilizzazione del personale docente.

Due sono le finalità che l'Istruzione professionale intende ulteriormente perseguire attraverso la sperimentazione del Progetto 2002:

Questi obiettivi di fondo, già in parte enunciati al momento del passaggio al nuovo ordinamento dell'Istruzione Professionale (Progetto '92), possono ora essere perseguiti con maggiore linearità ed efficacia per il tramite di una riorganizzazione dei curricoli da affidare alle scuole - fermi restando gli standard nazionali di riferimento - su basi di maggiore flessibilità e programmabilità.

Si ribadisce, a questo proposito, il rilievo decisivo che assume la riduzione dell'orario dalle 40 ore, con rigida strutturazione nel corso della settimana, alle 34 ore medie settimanali (per uno standard di 33 settimane all'anno), che potranno essere distribuite in modo flessibile nel corso dell'anno sulla base del Progetto di Istituto.

Ma la complessità del progetto, che comporta attività di interazione col territorio e di cooperazione didattica, anche transdisciplinare, richiede in ogni caso la piena disponibilità di tutte le risorse umane previste per il funzionamento delle classi di ordinamento, in modo tale che al minore carico orario delle attività previste nel curricolo possa corrispondere, in termini di efficacia dell'azione formativa, una migliore qualità dell'azione didattica.

Un'azione in tale direzione, peraltro, è stata fortemente sollecitata dagli stessi Istituti, che hanno più volte sottolineato la pesantezza del quadro orario di 40 ore settimanali, e l'estrema difficoltà di sviluppare una didattica adeguatamente mirata alla soluzione dei problemi connessi al disagio socio-culturale degli allievi per la presenza di vincoli rigidi: difficoltà dei rientri pomeridiani, dovuta all'elevato tasso di pendolarismo, struttura chiusa dell'organizzazione delle classi e della didattica, impossibilità di fronteggiare i fenomeni di demotivazione con azioni di personalizzazione degli interventi, ecc.

La sperimentazione di soluzioni che superino i vincoli che hanno finora condizionato l'efficacia dell'azione formativa realizzata dall'Istruzione Professionale è oggi resa possibile dalla normativa prevista all'art. 21 della legge 15 marzo 1997 n. 59, che conferisce agli istituti "autonomia organizzativa e didattica, nel rispetto degli obiettivi nazionali di istruzione e degli standard di livello nazionale", e "il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi".

Tutto ciò premesso, si indicano nella presente nota alcuni criteri di fondo ai quali le scuole dovranno attenersi in sede di definizione dei progetti di Istituto attraverso i quali provvederanno a realizzare localmente il Progetto 2002, sulla base del pieno utilizzo delle risorse umane disponibili.

  1. Gli obblighi di servizio per attività didattiche (18 ore settimanali medie, per un monte ore annuo di 594) potranno essere assolti in una delle seguenti modalità:
  2. Tutte le attività e gli impegni individuali dei docenti dovranno essere opportunamente documentati.


SVILUPPO DEL POTENZIALE DI RISORSE UMANE PROGRAMMABILI NELLA SPERIMENTAZIONE:

Il fabbisogno di risorse umane derivante dall'attuale assetto curricolare (Progetto '92) è il seguente:

In tale assetto le risorse disponibili per le lezioni coprono interamente l'orario curricolare e le ore di compresenza eventualmente previste, mentre l'area di approfondimento può disporre di ore di completamento cattedra pari a 2 ore e mezza per settimana: 2 di Lettere + 0.5 di Matematica (tutti gli altri docenti hanno cattedre di 18 ore).

Nell'ipotesi standard di riferimento prospettata nel Progetto 2002, ed illustrata nei modelli di riferimento seguenti, alle risorse costituite dalle 82.5 ore annue di completamento cattedra si aggiungono le disponibilità qui di seguito indicate:

A: AREA DI EQUIVALENZA

B: AREA DI INDIRIZZO




FABBISOGNI AGGIUNTIVI



RIEPILOGO QUANTITATIVO DELLE RISORSE DISPONIBILI PER ATTIVITA' PROGRAMMABILI IN ATTUAZIONE DELL'AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E DIDATTICA

Monte ore annuo già disponibile nel Progetto '92 (derivante dal completamento di Lettere e Matematica; 2.5 x 33 settimane) = 82.5

Monte ore annuo reso disponibile dal Progetto 2002 (in aggiunta al precedente e considerata la nuova disciplina TIC: 5 x 33 settimane) = 165

TOTALE ORE DISPONIBILI: 247.5

ORE ANNUALI UTILIZZABILI PER ATTIVITA' COMPLEMENTARI (punto 1.2): 66 max.

MONTE ORE ANNUO DI DOCENZE DA UTILIZZARE PER L'AZIONE DIDATTICA IN CIASCUNA CLASSE SPERIMENTALE, SECONDO I PROGETTI DI ISTITUTO: 181.5 (da distribuire per attività di docenza in compresenza nei limiti delle bande di oscillazione previste nel modello generale: 20-23 ore settimanali per l'area di equivalenza; 7-10 ore settimanali per l'area di indirizzo; o in attività di docenza e tutoraggio nelle 4 ore settimanali per attività di approfondimento e interazione col territorio previste nell'area dell'integrazione).

Con riferimento alle citate 4 ore i progetti di Istituto potranno inoltre prevedere, qualora ricorrano le condizioni previste nella C.M. 16 settembre 1992 n. 285, la suddivisione della classe in non oltre due gruppi. La medesima C.M. e il D.M. 15 febbraio 1993 disciplinano le modalità di utilizzazione del personale.


TOTALE ore annuali 1122
media 34 ore settimanali
MIN
MAX
MIN
MAX
MIN
MAX
20
23
7
10
4
4
standard di riferimento 21 ore
standard 9 ore



AREA

DI

EQUIVALENZA



AREA

DI

INDIRIZZO

AREA

DELLA

INTEGRAZIONE

Flessibilità curricolare

E' costituita dalla quota di variabilità tra l'area di equivalenza e l'area di indirizzo pari ad un monte ore massimo di 3 ore settimanali e dalle 4 ore medie settimanali dell'area dell'integrazione a disposizione degli Organi Collegiali per realizzare autonomi progetti d'istituto al fine di specificare e finalizzare il curricolo in direzione di una maggiore efficacia dell'offerta formativa.

Può esprimersi con riferimento a valori medi settimanali:

  1. nella variazione quantitativa - fino a 3 ore - del peso delle diverse discipline (senza scendere al di sotto delle 2 ore settimanali per ogni disciplina) all'interno:
  2. nella gestione dell'area dell'integrazione - 4 ore - attraverso:

AREA DI EQUIVALENZA



L'area della formazione generale, pur prevedendo in alcuni casi discipline parzialmente differenziate dagli altri ordini di scuola superiore, è configurata in modo tale da raggiungere, alla fine del biennio, una formazione equivalente rispetto agli obiettivi generali del biennio stesso dei diversi ordini della scuola secondaria di secondo grado.

Il numero delle ore per disciplina (e relative classi di concorso) è riferita alla settimana, ma il riferimento per la programmazione delle attività educative è dato dal monte ore annuo di ogni disciplina per 33 settimane, per anno scolastico.

Il monte ore standard di riferimento dell'area di equivalenza è pari a 693 ore. Tale monte ore è stato determinato ipotizzando uno standard medio di 21 ore settimanali. Modifiche ed integrazioni possono essere effettuate dagli OO.CC. d'istituto utilizzando le 3 ore di flessibilità per l'esercizio dell'autonomia curricolare proposta più avanti.

La nuova disciplina "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione" è costituita da 99 ore annue di cui 33 in compresenza tra tutte le altre discipline in quanto - specialmente in una prima attuazione del "Programma di sviluppo della multimedialità nella scuola" - il clima cooperativo con un collega esperto favorisce "l'apertura" alle nuove tecnologie e permette il sorgere di una sensibilità e cultura della multimedialità negli insegnanti rendendoli capaci di captare le nuove opportunità nella attività didattica quotidiana.


AREA

DI

EQUIVALENZA

CONFIGURAZIONE STANDARD DI RIFERIMENTO
PRIMO ANNO
SECONDO ANNO


DISCIPLINE


ORE

FRONTALI
ORE

IN

COMPRE-

SENZA


ORE

FRONTALI
ORE

IN

COMPRE-

SENZA
annue
annue
annue
annue

Lingua italiana

Storia

Lingua straniera

Tecnologie dell'informazione e della comunicazione

132

66

99

66









33

132

66

99

66









33

Scienze della terra e biologia

Matematica

66

99

66

99

Diritto ed economia

66

66


Educazione fisica

IRC o attività alternativa


66

33


66

33


693


693

AREA

DI

EQUIVALENZA

CONFIGURAZIONE STANDARD DI RIFERIMENTO

SETTORE

PRIMARIO

agricoltura

ambiente
SETTORE

SECONDARIO

INDUSTRIA

E

ARTIGIANATO

moda

meccanico

chimico biologico

elettrico elettronico
SETTORE

TERZIARIO

SERVIZI

aziendali turistici

alberghieri ristorativi

sociali

pubblicità

discipline e tecnologie di indirizzo

(compresenza in laboratorio e nelle attività scolastiche e di integrazione)

297

ore

annue

discipline e tecnologie di indirizzo

(compresenza in laboratorio e nelle attività scolastiche e di integrazione)

297

ore

annue

discipline e tecnologie di indirizzo

(compresenza in laboratorio e nelle attività scolastiche e di integrazione)

297

ore

annue

AREA DI INDIRIZZO

QUADRI ORARI STANDARD DI RIFERIMENTO

DEL BIENNIO DI QUALIFICA
PRIMO

ANNO
SECONDO ANNO


INDIRIZZI


DISCIPLINE


ORE

FRONTALI
ORE

IN

COMPRESENZA


ORE

FRONTALI
ORE

IN

COMPRESENZA
1
agricoltura e ambiente
297
297
CHIMICA E PEDOLOGIA
99
99
ECOLOGIA AGRARIA E

TUTELA DELL'AMBIENTE
99
99
PRINCIPI DI AGRICOLTURA E TECNICHE DELLE PRODUZIONI
99
99
ESERCITAZIONI PRATICHE
297
297
2
moda
297
297
DISEGNO
132
132
STORIA DELLA MODA E DEL COSTUME
99
99
TECNOLOGIA DEI MATERIALI
66
66
LABORATORIO MODELLISTICA
99
99
LABORATORIO CONFEZIONE
99
99
3
meccanico
297
297
FISICA E LABORATORIO
99
(66)
99
(66)
DISCIPLINE TECNOLOGICHE
132
(132)
132
(132)
ESERCITAZIONI PRATICHE
66
132
66
132
LABORATORIO DI FISICA
66
66
4
chimico biologico
297
297
FISICA E LABORATORIO
66
(66)
66
(66)
CHIMICA E LABORATORIO
165
(132)
132
(99)
BIOLOGIA E LABORATORIO
66
99
(66)
LABORATORIO DI FISICA
66
66
LABORATORIO DI CHIMICA E MICROBIOLOGIA
132
165
5
elettrico-elettronico
297
297
FISICA E LABORATORIO
99
(66)
99
(66)
TECNICA PROFESSIONALE
132
(132)
132
(132)
ESERCITAZIONI PRATICHE
66
132
66
132
LABORATORIO DI FISICA
66
66
6
aziendali-turistici
297
297
LINGUA INGLESE
99
(33)
99
(33)
ECONOMIA AZIENDALE
165
(66)
165
(66)
LABORATORIO TRATTAMENTO TESTI, CONTABILITA' ELETTRONICA E APPLICAZIONI GESTIONALI



33






33



99
7
alberghiero e ristorativo
297
297
LINGUA STRANIERA
66
66
PRINCIPI DI ALIMENTAZIONE
66
66
LABORATORIO SERVIZI RISTORAZIONE CUCINA
99
99
RICEVIMENTO
66
LABORATORIO SERVIZI E VENDITA
66
8
sociali
297
297
PSICOLOGIA E SCIENZA DELL'EDUCAZIONE
132
(66)
132
(66)
DIRITTO, LEGISLAZIONE SOCIALE ED ECONOMICA
66
(33)
DISEGNO
66
(33)
EDUCAZIONE MUSICALE
66
(33)
33
(33)
METODOLOGIE OPERATIVE
33
132
66
132
9
pubblicità
297
297
DISEGNO PROFESSIONALE
99
99
DISEGNO GRAFICO
132
132
STORIA DELLE ARTI VISIVE
66
66


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