Primo
E' indispensabile:
estendere le relazioni tra insegnanti al di là delle materie di
insegnamento, con rispetto e fiducia reciproca;
riconoscere le risorse umane che la scuola può offrire – insegnanti esperti in
più materie, o particolarmente forti nella propria, o con aspetti ed
esperienze personali rilevanti...
Secondo
Affinché gli sforzi siano produttivi e con effetti duraturi, devono
dare risultati tangibili da cui tutta la scuola trae beneficio.
Terzo
I membri devono decidere di partecipare alla collaborazione sulla
base di un'idea
diffusa che l’appartenenza ad una scuola improntata alla collaborazione
ed alla partecipazione sia migliore di quella ad una scuola orientata
verso l’individualismo e l’isolamento. Piuttosto che abbracciare il
rinnovamento in maniera non coordinata, la scuola sceglie chiaramente e
comunemente la sua filosofia e la sua mission, e canalizza le sue
energie.
La comunità scolastica provvede, così, un contesto in cui l’identità
dell’insegnante si forma e si mantiene attorno ad un nucleo comune. E’
chiaro che la dirigenza gioca un ruolo di primaria importanza; deve
credere nella scuola collaborativa e partecipata, fino al punto da
pensarla, progettarla ed organizzarla per quel fine.