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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/2
Domande e Risposte sulla RSU

Caro Santoro, sono un dirigente scolastico di Padova, La leggo da poco ma la trovo competente e divertente (spesso chi è competente diventa invece palloso). Le pongo un problema per cosi' dire preliminare: il direttore regionale scolastico del Veneto Enzo Martinelli, noto morattiano più della Moratti, da quest'anno ha informato tutte le 750 Scuole della Regione, che i fondi per le ore eccedenti di attività sportiva (preparazione ai Campionati Studenteschi e simili) in quanto fanno parte del POF vengono finanziate solo con i soldi POF, il che in concreto ha significato uno scippo a danno delle scuole di 3/4 mila Euro per ciascuna di esse: fino a settembre 2002, invece, quei soldi venivano trasferiti alle scuole su tabelle predisposte dalle Scuole stesse, con il noto limite di un max di sei settimanali per docente. Ne è derivato un taglio ulteriore alle risorse finanziarie già falcidiate da Letizia, con in più l'assunzione a carico dei bilanci degli oneri previdenziali.... A me pare una cosa veneta, non mi risulta che sia stato abrogato l'art. 32 del CCNI, ma, nonostante vivaci rimostranze individuali e collettive di decine di Dirigenti Scolastici, i soldi li stiamo tirando fuori noi. Il suo parere e consiglio al proposito? Grazie dal preside ITC Gramsci (finchè non ci cambiano nome) di Padova.

La gestione Martinelli non ha mai brillato (lo ricordo provveditore di Milano), però a Padova avete la fortuna di avere un'ottima dirigente di CSA, a cui dovreste sottoporre la questione. Le cose naturalmente non stanno come dice Martinelli: sul fondo dell'istituzione scolastica grava eventualmente soltanto l'integrazione del 10% rispetto all'1/78 previsto dall'art. 70 del CCNL 4.8.95, così come recita l'art. 32 del CCNI. Per altro, dopo il 15 marzo 2001, la misura del compenso per le attività di avviamento alla pratica sportiva deve essere decisa dalla contrattazione integrativa di istituto, come stabilisce l'art. 3 del CCNL secondo biennio economico. Sul fondo continua a gravare l'integrazione del compenso, ma non l'ora eccedente, che viene finanziata da risorse apposite, che con il fondo dell'istituzione scolastica non hanno niente a che vedere. Io lo dico a lei, ma vallo tu a spiegare a Martinelli, il cui essere morattiano non è l'unico difetto, ahimè!

Caro Prof. Santoro,
1) un Dirigente scolastico affermache il docente di sostegno ha una flessibilità oraria che gli permette di recuperare eventuali ore di assenza o addirittura di anticiparle in maniera abbastanza libera, rispetto al suo orario di servizio che ha presentato alla scuola. In paricolare mi é stato riferito che l'insegnante può anticipare le ore della settimana successiva addirittura fino a 12, in totale quindi 30 ore in una sett. e 6 nella successiva. E' vero tutto questo? O é possibile solo grazie all'autonomia di ogni singola scuola? Esiste una normativa rispetto alla flessibilità oraria dell'insegnante di sostegno?

La flessibilità organizzativa e didattica è possibile, in ragione anche dell'autonomia (la rinvio alla lettura dell'art. 4 del DPR 275/99), ma deve essere inserita in una progetto specifico approvato dal collegio dei docenti. Questo non significa certamente che uno va a scuola quando vuole, ancorché insegnante di sostegno.

2) Se un docente di sostegno chiede un permesso di due ore su quattro in una giornata, le deve recuperare quando vuole la scuola o può organizzarsi autonomamente? Ci sono dei termini nei quali vanno recuperate?

Le mando un libello a riguardo.

3) Sia nell'uno o nell'altro caso, le ore di permesso vanno recuperate sull'allievo o con supplenze in altre classi?

Con l'allievo, io dico con l'allievo, stante la flessibilità con cui è possibile programmare l'intervento didattico.

Grazie per la sua infinita pazienza

Prego.

Gentile sig. Santoro, vorrei sottoporLe la mia situazione riguardo all'avanzamento dello scaglione di anzianità. Sono assistente tecnico di ruolo (17/9/1997 decorrenza economica - 1/9/1997 decorrenza giuridica). Sono passato alla suddetta qualifica con un concorso interno in quanto in precedenza ero già di ruolo come collaboratore scolastico (10/10/1995 decorrenza economica - 1/9/1995 decorrenza giuridica con un pre-ruolo di 2 anni e 6 mesi). Secondo una comunicazione individuale presentata alla DPT in data 13/1/1999 entrerò nella fascia stipendiale 9-14 anni a maggio 2004. Dalla ricostruzione di carriera fattami in occasione del passaggio in ruolo come A.T. (1997) si evince che in tale fascia stipendiale sarei dovuta entrare già dal gennaio 2002. L´istituto in cui presto attualmente servizio ha presentato nel 2001 un decreto provvisorio ma non è stato preso in esame in quanto la DPT accetta ora solo i decreti definitivi. Ho interpellato personalmente il CSA competente e mi è stato risposto che non si può procedere alla mia ricostruzione in quanto manca la registrazione da parte della Ragioneria. Nessuno ha saputo ipotizzare i tempi necessari per tutte le operazioni. A me, attualmente, non interessa tanto che mi venga fatta la ricostruzione di carriera (cosa comunque auspicabile), quanto poter sanare la grave situazione economica causata dal fatto che nel ´99 è stata inoltrata una ricostruzione a me decisamente più sfavorevole rispetto alla precedente (1997) e purtroppo a tutt´oggi mi stanno retribuendo sulla base di questa. Dal momento che, come dicevo prima, la DPT non accetta decreti provvisori, è possibile chiedere a codesta amministrazione di sanare la situazione in attesa che il CSA provveda ad effettuare la ricostruzione di carriera con tutte le verifiche del caso? C'è qualche norma a cui potrei appellarmi? Grazie infinitamente per la sua pazienza.

Solleciti la ricostruzione di carriera, che deve avvenire in tempi stabiliti da un regolamento attuativo della legge sulla trasparenza degli atti amministrativi (L. 241/90).

Gentili esperti, gradirei sapere se esiste una normativa che disciplina per il personale docente il carico orario giornaliero e se si può superare, sia pure di poco, tale carico. Grazie.

Non c'è. Se ne può far carico, eventualmente, il contratto integrativo di istituto relativo all'utilizzazione del personale riguardo al POF.

Egregio sign. Santoro, sono padre di una bimba di 40 gg. L’art. 11 comma 6 del CCNL mi consente di usufruire fino a 30 gg. di assenza retribuita l’anno, fino ai 3 anni. Avrei bisogno di alcuni chiarimenti: a) questi giorni, si sommano ai 30 gg. di astensione facoltativa retribuita?

No.

b) ”sino al compimento del 3° anno di vita del bambino” si intende per capirci, entro i primi due anni?

No. I primi tre anni.

c) poiché la madre è casalinga, il padre può usufruirne, anche da subito, e non successivamente al periodo di astensione obbligatoria, come recita invece il comma 6 citato, che penso si riferisce alla madre lavoratrice?

Secondo me no.

La ringrazio anticipatamente e le chiedo anch’io l’invio del famoso libretto.

Ok.

Gent. prof. Santoro, probabilmente questa non è la rubrica adatta per porgerLe questa domanda, ma purtroppo desiderando un suo parere non ho trovato migliore posizionamento. Sono stato nominato con decreto del Prefetto di Lecce componente effettivo della Commissione Provinciale di Vigilanza sul Pubblico Spettacolo (Testo Unico Pubblica Sicurezza); ogniqualvolta la Commissione viene convocata dal Prefetto la Scuola è obbligata a darmi il permesso retribuito? (come per esempio testimonianza in Tribunale); cosa ne pensa? La ringrazio reverenzialmente.

Non penso che le spetti nessun permesso retribuito particolare, al di là di quelli previsti dal CCNL.

Gentile Professor Santoro, le scrivo per un'insegnante statale in maternità che si trova temporaneamente all'estero, nel paese di residenza del marito, e che deve rinnovare il passaporto, in previsione del suo ritorno definitivo in Italia tra pochi mesi. All'Ufficio consolare al quale si è rivolta, le hanno detto che deve iscriversi obbligatoriamente all'AIRE (associazione italiani residenti all'estero) per ottenere tale rinnovo. Il problema è che per fare ciò dovrebbe trasferire la propria residenza dall'Italia nel Paese straniero (Stati Uniti). Può un'insegnante di ruolo in una scuola italiana trasferire la residenza all'estero senza subire conseguenze da parte dell'amministrazione nel proprio contratto a tempo indeterminato? La ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.

Non esiste più da un pezzo l'obbligo per i docenti di risiedere nel comune presso cui si presta servizio.

Nella determinazione degli organici, la norma prevista dalla finanziaria che obbliga a portare l'orario di cattedra a 18 ore "nei limiti in cui non determini situazioni di soprannumerarietà", come va interpretata? La soprannumerarietà in questione si calcola a livello del singolo istituto scolastico o a livello provinciale?

A livello di singolo istituto scolastico.

Gentile professore, sono un dirigente scolastico di un Istituto Comprensivo. Quest'anno vorremmo effettuare un viaggio di istruzione in Francia. Abbiamo seguìto l'iter burocratico necessario (delibera consiglio di Istituto, collegio docenti, consigli di classe con i genitori). Siccome mi sono state rivolte delle obiezioni di carattere giuridico (si può stare fuori 6 gg? Ci vuole un n. minimo di partecipanti per classe e di accompagnatori?), secondo Lei, vi sono limiti o restrizioni di sorta?

Quelle indicate nell'ordinanza sui viaggi di istruzione.

Gent. Sig. Pino Santoro, lavoro presso l' Istituto Tec.Nautico di La Maddalena (SS) con la qualifica di collaboratore scolastico. Desidererei sapere se il personale assunto a tempo determinato può ricoprire la carica di R.S.U., se esiste una normativa ben precisa in merito e dove si può reperire.

Le norme sono contenute nel CCNQ 7/8/98, che trova anche sul ns. sito.

Faccio parte del consiglio d'istituto nella mia scuola, ultimamente è stato proposto di poter recuperare due festività: 1. il giorno dell'Immacolata caduto di domenica 2. il giorno del Santo patrono pure caduto di domenica. Secondo te in base alla legislazione vigente è leggittimo recuperare i giorni sopra descritti?

No, anche se è vero che la scuola può gestire liberamente il calendario scolastico, una volta assicurati i 200 giorni minimi di lezione.

Sono un tecnico di laboratorio in formatica con contratto a T.I. . Nella graduatoria d'istituto per la funzione aggiuntiva sono stato superato dal punteggio del collega di laboratorio di fisica per gli anni di anzianità. Il mio dubbio sta nel fatto che la scuola essendo un Liceo il personale era provinciale e pertanto la sua qualifica era di aiutante di laboratorio. Ora passando l'istituzione da provinciale a statale, in automatico, dicono in segreteria che, gli anni provinciali devono essere pure conteggiati come assistente tecnico. Io dico se si parla che questo personale dovrebbe sostenere un concorso interno, quando il CSA lo bandisce, per avere la qualifica di ass.te tecnico, perchè deve essere valutato? Ringrazio anticipatamente, e cordialmente la saluto.

Ha diritto alla valutazione, così come prevede un accordo di interpretazione autentica dell'allegato 7 del CIN '99.

Sono una docente di scuola media superiore che accompagnerà una sua classe in una visita di istruzione di più giorni. Può partecipare a tale visita anche mio figlio minore? Per favore mi indichi la mormativa che supporta il suo parere. Grazie

Suo figlio non può essere ammesso alla visita, a meno che non faccia parte delle classi coinvolte nell'iniziativa.

La nostra Dirigente Scolastica dice di avere già comunicato l’organico di diritto per l’anno scolastico 2003/2004, relativamente alla scuola materna, dichiarando due posti in meno rispetto all’attuale organico. Oggi trovo sul vostro sito la Bozza relativa agli organici per l’anno scolastico 2003/2004, e nella quale si legge: “Per quel che concerne la scuola materna, al fine di corrispondere alle esigenze delle famiglie e di ridurre il fenomeno delle liste di attesa, è stato confermato, in ciascun ambito regionale, il numero di posti istituiti per l’anno scolastico 2002/2003, nella fase di adeguamento dell’organico alle situazioni di fatto”. Mi chiedo: è stata precipitosa la mia Dirigente a comunicare l’organico ancora prima di essere pubblicata la circolare? C’è in qualche modo rimedio all’irreparabile?

No, non c'è rimedio.

Salve, qualcuno può dirmi se, superate le 40 ore tra riunioni con i genitori e consigli di classe, si può essere esonerati da tali riunioni? Quale normativa esiste a tal proposito…e che modello di domanda si deve fare al D.S.? Grazie

Il riferimento è il contratto nazionale di lavoro. Fate presente al dirigente che non sarete più presenti ad altre riunioni, avendo superato il limite contrattuale.

Caro Direttore, sono un insegnante che ha avuto una supplenza con nomina del Provveditore fino al 31 agosto 2003 di spagnolo. Faccio 19 ore (orario cattedra) ed ho 9 classi. All'inizio avevo 10 classi, ma dopo un mese il Preside mi ha tolto una classe e me ne ha lasciate 9. Prima avevo contemporaneamente una quarta turistica (5 alunni), una terza turistica (due alunni) ed una terza aziendale (sette alunni) da solo; avevo contemporaneamente una prima (27 alunni) ed una seconda (16 alunni) da solo; avevo contemporaneamente una prima (29 alunni) ed una seconda (5 alunni) da solo. Dopo un mese, il Preside mi ha tolto la seconda (16 alunni) e nelle altre classi articolate verticalmente mi ha affiancato un'esperta di madrelingua che collabora con me fino al termine dell'attività didattica. Voglio chiederLe se la legge prevede tutto questo e cosa posso fare per tutelare i miei diritti. La ringrazio, La saluto cordialmente.

Non capisco in cosa i suoi diritti siano stati lesi, dal momento che l'assegnazione degli insegnanti alle classi spetta al dirigente scolastico, sulla base delle proposte del collegio dei docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di istituto.

Sono un docente di ruolo di Fisica. Ho vinto il dottorato di ricerca e, in base alla finanziaria 2001, ho rifiutato la borsa volendo mantenere lo stipendio. Ho dovuto pertanto pagare la quota annuale di iscrizione al corso di dottorato e ho chiesto il rimborso alla mia scuola di servizio di tale tassa di iscrizione. Ai sensi della direttiva n°70 del 17/06/2002, tale rimborso doveva essere eseguito entro 2 mesi dalla data della domanda di rimborso. Ma dopo 4 mesi ancora non mi è stato rimborsato un bel nulla! Ho telefonato al personale di segreteria della scuola e mi è stato risposto che il finanziamento è stato bloccato dal ministero e che molto probabilmente potrò dire addio al rimborso. Come devo comportarmi? Le cose stanno veramente in questi termini? Come posso documentarmi in materia?

Le cose stanno veramente in questi termini. Se ha voglia e tempo, attivi il contenzioso per recuperare il maltolto.

Nel caso di assenza per malattia del DSGA (assenza di oltre un mese), può l'assistente amministrativo funzione aggiuntiva (vicario) sostituirlo?

Sì.

Se si, possiamo nominare in sostituzione dell'assistente amministrativo un supplente?

Io dico di sì.

Insegno in un Istituto Tecnico per Geometri ad Arezzo. Ho accompagnato i ragazzi in settimana bianca dalla mattina della domenica fino alla sera del sabato successivo. Ho pranzato la domenica ed ho cenato il sabato successivo a mie spese, poichè il pacchetto dell'agenzia partiva con la cena della domenica e si concludeva con il pranzo del sabato. Al ritorno, io e i miei colleghi abbiamo chiesto il rimborso dei suddetti pasti ma ci è stato negato facendo riferimento alla nota del Ministero del Tesoro n°205876 del 14/5/99, di cui tra l'altro ho chiesto con insistenza una copia ma finora non mi è stata fornita. Chiedo gentilmente chiarimenti in merito, poichè secondo il buon senso non trovo giusto tutto ciò.

Non conosco che cosa dice questa nota.

La circolare 291 del 14/10/1991 non chiarisce bene chi ha la competenza specifica di nominare gli accompagnatori alle visite d'istruzione....fatto salvo il fatto che materialmente il dirigente firma la nomina. C'è qualche altro documento che specifichi meglio i criteri per la nomina dei suddetti docenti?

Dovrebbe essere contenuto nel regolamento di istituto. Gliene mando uno, tanto per farmi capire.

Sono un insegnante di scuola media che nell'anno scolastico in corso ha ottenuto il passaggio dalla scuola elementare alla scuola media, ancora però il mio cedolino non è stato aggiornato, a chi devo rivolgermi affinchè tutto si possa regolarizzare?

Alla segreteria della sua scuola.

Spett. Educazione & Scuola, sono un docente di Educazione Musicale di ruolo da 26 anni e vi scrivo per avere alcune informazioni: è possibile durante un Collegio Docenti astenersi dalla votazione di una delibera?

Sì.

Può essere approvato un progetto di utilizzo del Fondo d'Istituto con una votazione che prevede 26 voti a favore, 20 contrari e 20 astenuti, non superando la quota dei favorevoli la metà più uno dei presenti?

No. Le deliberazioni vengono assunte a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi (art. 37, comma 3 del d. l.vo 297/94).

E' legale pagare i docenti che fanno parte della Commissione Sicurezza (legge 626) per le ore di aggiornamento e di preparazione a tale compito?

L'aggiornamento 626 si deve svolgere in orario di servizio, per cui non può essere previsto alcun compenso.

Un ringraziamento per il vostro sempre valido servizio che vi rende unici nel mondo scolastico italiano

Troppo buono.

Gentilissimi, avrei bisogno di un'informazione molto importante per me. E' possibile che la segreteria della mia scuola (un istituto Tecnico di Napoli) abbia  deciso, ormai da 2 anni, di essere aperta al pubblico solo due giorni la settimana, ed esattamente il martedi' ed il giovedi' ?!? Per me questo comporta molti disagi in quanto il personale docente e' chiaramente incluso  nel... pubblico, e cosi' io che insegno Scienze e che per giunta mi ritrovo ad avere il martedi' come giorno libero ed il giovedi' entro invece alle ore 11.00 potrei accedere solo un giorno alla settimana ed in particolare dalle ore 10 alle ore 11 del giovedi', oppure in alternativa lasciare la classe scoperta con tutte le conseguenze che questo comporta. Questo significa che circa due settimane fa dovevo richiedere i dati relativi al numero degli alunni per poter compilare il frontespizio di un modello di P.O.N. sull'ECDL che sarebbe scaduto dopo appena 2 giorni ed avevo bisogno di richiedere questi dati alla segreteria, INCREDIBILE...mi hanno rozzamente chiesto che giorno fosse .. ho risposto e' mercoledi' e mi hanno detto che il mercoledi' non potevano fornirmi questi dati invitandomi anche poco elegantemente a tornare il giorno dopo. Oggi purtroppo e' ancora mercoledi' e pensando di fare il mio dovere  di insegnante, dopo aver consultato il Vicepreside ho pensato di far protocollare una lettera destinata ai genitori di alcuni alunni  in cui li avvertivo urgentemente di venire a scuola per importanti comunicazioni circa l'andamento didattico dei loro figli relativo ai corsi di recupero. Ebbene? !? al protocollo l'applicato di segreteria neanche tanto silenziosamente ha chiesto al suo collega che giorno fosse. Io scusandomi ho detto che la comunicazione era indirizzata ai genitori e non avevo chiesto di portare al protocollo il mio certificato medico  per un permesso di due giorni che pure aspetto di consegnare a scuola perche' posso farlo di giovedi'. Il numero di protocollo sulla lettera ai genitori degli alunni, oggi l'ho avuto ma soltanto con l'intercessione del Vicepreside. LA DOMANDA E' QUESTA : E' POSSIBILE CHE IL PROTOCOLLO DI UNA SCUOLA SIA  ACCESSIBILE SOLTANTO 2 GIORNI ALLA SETTIMANA PER IL PERSONALE DOCENTE?????? Vi sarei veramente grata di ricevere una vostra sollecita risposta, Ringraziandovi immensamente.

Ma esiste una Carta dei servizi nella vs. scuola? Lo sa che la stesura di tale documento, per altro obbligatorio in tutte le pubbliche amministrazioni, deve essere approvato dal consiglio d'istituto? Verifichi che cosa esattamente c'è scritto in questo documento. Poi, eventualmente ne riparliamo.

Il giorno 6 giugno 2002 le ho posto il seguente quesito: “Io ed altri due colleghi l’anno scorso nel mese di febbraio, abbiamo rassegnato le dimissione dalle rispettive funzioni obiettivo (la formalizzazione da parte del collegio dei docenti è avvenuta nel mese di Aprile, data fino a cui abbiamo lavorato) perché abbiamo ritenuto che il nostro lavoro non riscuotesse interesse da parte dell’istituzione scolastica nel suo complesso malgrado l’impegno profuso nell’organizzare la consegna avuta ad inizio di anno scolastico. Ci siamo visti accreditare l’emolumento spettante a tale funzione avendo ritenuto il Preside che, pur essendoci dimessi in anticipo rispetto alla fine del mandato, avevamo comunque svolto il compito assegnato. Il quesito che ponevo era. “Possiamo legittimamente accettare questo pagamento?” La risposta inviata era lapidariamente: Si. Poichè un collega mi ha denunciato per peculato e appropriazione indebita di fondi gradirei che la risposta del dott. Santoro potesse essere motivata ed argomentata magari facendo riferimento a normative ministeriali per potere io sostenere presso gli organi inquirenti la legittimità del mio operato. Vorrei chiederle cortesemente di dare tempestiva risposta alla mia richiesta visti i tempi stretti di cui dispongo per approntare delle memorie difensive. In particolare vorrei che mi chiarisse se il lavoro della funzione obiettivo viene liquidato, come nel mio caso, per avere programmato le attività specifiche della mia funzione che ho messo a disposizione della fruizione dei colleghi anche se ho rassegnato le dimissioni prima della conclusione dell’anno scolastico. Faccio presente che dalle informazione in mio possesso non poteva essere liquidato il corrispettivo in dodicesimi. E’ vero? La ringrazio anticipatamente della risposta sperando di essere stato chiaro ed esauriente nell’esporre il mio quesito.

Mi sembra paradossale e grottesca la situazione. Il Preside ha provveduto alla liquidazione dei compensi, per cui spetta a lui giustificare il suo operato, anche alla luce di una denuncia che non ha fondamento alcuno, per quel poco che ne capisco. Comunque, siccome non sono un avvocato e la materia è stata trasferita alla competenza dei legulei, a loro affidi la sua difesa.

Insegno in una scuola professionale dove la preside chiederà una forte riduzione del numero di classi. A fronte di un calo delle iscrizioni, vi sono però buone ragioni per chiedere il mantenimento di almeno alcune classi: alta percentuale di portatori di handicap, pochi istituti nella zona per un'area densamente popolata, disagio sociale del quartiere, etc. Quali motivazioni possono spingere un preside a chiedere già prioritariamente una tale drastica riduzione? Inoltre so che un tempo non si accorpavano classi terminali come il terzo professionale. Ciò non vale più adesso? Quale è la normativa che regola il procedimento di formazione delle classi? Ringraziando per la risposta che mi vorrete inviare e in generale per il sito sempre molto interessante

La invito a leggere la c.m. 27 del 7.3.03, che può scaricare anche dal ns. sito. Troverà risposta a tutti i suoi quesiti.

Caro Pino, insegno in un centro EDA e da alcuni giorni sono in contrasto con il mio dirigente in merito a due questioni che ti sottopongo:
1) Il numero minimo dei corsisti per formare una classe di licenza media serale;
2) l'eventuale impiego dei docenti in servizio presso il centro EDA per "tappare" i buchi del mattino con supplenze;
Relativamente al primo punto nessuna legge, che io conosca, stabilisce il numero minimo di alunni per formare una classe, anzi le norme sull'EDA parlano di insegnamento "individualizzato".

La materia è in evoluzione, dal momento che la Moratti è intenzionata a far sparire l'educazione degli adulti. Li vuole infatti tutti scemi, perché è solo in questo modo che potrebbero continuare a votarla. Comunque ti consiglio di leggere la CM 27/2003, che trovi anche sul ns. sito, per saperne di più.

In merito al secondo punto, noi docenti del serale possia o essere utilizzati come supplenti il mattino?

Assolutamente no.

GRAZIE PER L'EVENTUALE RISPOSTA

Prego.

Sono un docente di un istituto professionale, gira voce che il Dirigente scolastico sia intenzionato ad installare l’apparecchiatura per la rilevazione magnetica della presenza a scuola. Alcuni colleghi sostengono l’inapplicabilità di tale procedura per i docenti ed aggiungono che qualche tempo fa e' stato pubblicato un articolo sulla questione. Gradirei conoscere l’eventuale normativa di riferimento.

Che i docenti non debbano essere sottoposti ad un controllo automatico della loro presenza a scuola mi sembra una vera stupidaggine.

GENT.MO DOTTORE, LE FACCIO NOTARE CHE LE NOTE MINISTERIALI E VIA DISCORRENDO, NON FANNO TESTO DA UN PUNTO DI VISTA NORMATIVO, IN QUANTO SONO SEMPLICI INTERPRETAZIONI. CIO' CHE VALE, NEL CASO DELLA CONSIP, E' IN QUESTO CASO LA FINANZIARIA CHE PARLA ABBASTANZA CHIARAMENTE, E CHE OBBLIGA LE ISTITUZIONI PUBBLICHE, TRA CUI LE SCUOLE, ALL'OBBLIGO CONSIP.

Non ho bisogno delle sue dotte osservazioni per sapere come stanno le cose, in ordine alla gerarchia delle fonti. Ma lei scusi, perché rompe le balle a me?

Salve, sono docente di Scienza della materia in un ITC di Caserta. Desidero conoscere le competenze del direttore del Laboratorio di disciplina (che, penso, possa essere equiparato a quello di Chimica e/o di Fisica) e quelle dell'assistente tecnico del laboratorio in questione. Per esempio con altri colleghi di disciplina ho redatto un elenco di circa 30 esperienze per le esercitazioni degli allievi e le 2 figure si palleggiano la responsabilità su chi deve preparare le soluzioni adatte o deve controllare se quanto è previsto nei vari menù è presente nel corredo della Scuola o deve essere ordinato. Aspetto un cortese riscontro.

Faccia presente al dirigente scolastico che il personale assistente tecnico vien meno ai propri obblighi di servizio, indicati nel CCNL del comparto scuola.

Nel caso in cui un docente sia, all'ultimo momento, impossibilitato a partecipare al viaggio di istruzione per il quale si era reso disponibile e non essendoci altri docenti della classe disponibili, può il DS nominare personale ATA (in particolare un assistente tecnico)?

I collaboratori scolastici, da mansionario, sono tenuti a svolgere compiti di vigilanza anche durante visite o viaggi d'istruzione.

Qual è la normativa di riferimento?

Il CCNL della scuola.

Caro edscuola sono un’insegnante di ruolo dal 2001 che attualmente insegna in assegnazione provvisoria presso la dir. did. di Amelia (Terni). Ho dato l’adesione e mi sono iscritta al corso b. del piano di formazione compet. informatiche. Il problema è che io desidero partecipare ardentemente alla formazione, ma il dirigente scolastico, molto cortesemente, mi ha fatto sapere che per me che non ci sono più posti e quindi mi è stata negata la partecipazione. Il dirigente scolastico mi ha detto che ha dovuto dare la precedenza ad una sola insegnante che è di ruolo nel proprio circolo: quindi per me che, sono assegnataria (la mia sede di titolarità è nel circolo 3 di Spoleto) non  è possibile la partecipazione per carenza di posti. Affranta non so che fare. Mi è stato detto che l’unica possibilità è quella di vedere se, una volta incominciato il corso, qualcuno rinuncia. Vi prego volermi dare una risposta…la formazione e la conoscenza per me, sono un sacre.

Non ti so aiutare, ahimè!

Sono un'insegnante elementare in ruolo in congedo facoltativo per maternità da novembre. Durante il periodo natalizio la mia direzione didattica mi aveva concesso le ferie; ora, a distanza di tre mesi, mi hanno detto di aver sbagliato, in quanto per potermi concedere quei giorni di ferie, avrei dovuto riprendere servizio per almeno un giorno. Così ora mi ritrovo ad aver persoben 16 giorni di astensione facoltativa, che avrei potuto benissimo recuperare con quelle ferie. Infatti, se me lo avessero detto, avrei ripreso un giorno di lavoro, pur di rimanere di più con la mia bimba. Non mi sembra giusto nei miei confronti questo comportamento! Cosa posso fare? Rassegnarmi a dover pagare un loro errore, o ci sono altre possibilità?

Non ci sono altre possibilità.

Sono un docente di Educazione Fisica. Il Dirigente Scolastico, con una circolare, ci prescrive l'accompagno degli allievi (scuola superiore) dalla palestra alle aule e viceversa; non c'è nessun addetto ausiliario destinato alla materia ed alla palestra (gli iscritti e frequentanti sono oltre 800 allievi). Richiedo cortesemente, normativa (e manzonario) che regola i compiti di accompagno e sorveglianza degli alunni (scuola media superiore) dalle aule alla palestra e viceversa, anche e sopratutto, quando il plesso sportivo sia collocato fuori dall'edificio principale, nonchè il numero dei Collaboratori (relazionato una volta al numero degli alunni), assegnati alla Palestra ed alla materia Educazione Fisica, (con relativo manzionario). Andare su e giù ogni ora diventa veramente disagevole e provoca confusione e perdita di tempo! Qui si chiede sempre di più, ma non si risponde mai alle nostre richieste funzionali alla didattica e ad un miglior servizio per l'utenza; attrezzature fatiscenti, nessuna sicurezza, molte pretese...! Mi posso opporre? se si, vi prego di inviarmi normative. Una volta il Ministro Misasi precisava che l'accompagno era una mansione del personale ausiliario; ora come è legittimo comportarsi? Ringraziando anticipatamente, resto in attesa di quanto richiesto.

Dell'"accompagno" qualcuno se ne deve far carico: spetta alla scuola adottare le misure organizzative più idonee per garantire la vigilanza degli allievi durante il tragitto fino alla palestra.

CARO PINO, CHIEDO SE POSSO PARTECIPARE ALLE ATTIVITA' DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO LUNEDI' POMERIGGIO, ESSENDO LA SOTTOSCRITTA IN MALATTIA FINO A MARTEDI' PROSSIMO PER 5 GIORNI CONFERMATI DALLA VISITA FISCALE. IN CASO DI RISPOSTA AFFERMATIVA COME SI GIUSTIFICA LA PRESENZA? BISOGNEREBBE POI RIENTRARE IL GIORNO SUCCESSIVO?

Se sei malata per insegnare, lo sei a maggior ragione per presenziare alla riunione del consiglio.

Sono un'assistente amministrativo in servizio a t.i. presso un istituo tecnico. Sono abilitata per la classe di concorso A019. Vorrei prestare attività di insegnamento presso scuole private (ore pomeridiane). Ottenuta l'autorizzazione del dirigente scolastico, ciò è possibile o vi sono incompatibilità? C'è una normativa di riferimento? I gestori delle scuole mi hanno proposto contratti di collaborazione, ma qualcuno mi ha parlato di un eventuale limite di 40 ore settimanali ai fini di copertura INPS. Questo punto, a dire il vero, non mi è chiaro! Potrebbe essermi d'aiuto? La ringrazio anticipatamente e le invio cordiali saluti.

Il personale ATA non ha la possibilità di svolgere la libera professione. Per altro può ricevere incarichi, anche da privati, sulla base di quanto previsto dell'art. 53 del d. l.vo 165/2001.

Preg.mo Prof. Santoro, le pongo il seguente quesito: nel relazionare al Collegio Docenti di fine anno l'attività svolta dal docente in qualità di Funzione Obiettivo è necessaria la sua presenza o è sufficiente presentare la relazione scritta?

Lo decida il collegio. Mi sembrano questioni di dettaglio assolutamente insignificanti.

Nel computo delle 10 ore pro capite per anno scolastico, previste dall'art. 13 del CCNL/95  per la partecipazione ad assemblee sindacali, è da considerare anche il tempo necessario per raggiungere la sede dove si tiene l'assemblea?

Sì, anche se questo dovrebbe risultare da una specifica intesa di istituto che riconosca questa possibilità al personale.

La prego di darmi il suo parere sulla seguente questione. Sono una docente di ruolo di un liceo scientifico statale e dopo aver usufruito dell'astensione obligatoria per maternità ho richiesto periodi di astensione facoltativa e per malattia del bambino nato il 18/10/2002. Vorrei tornare in servizio dopo il 30 aprile in modo da essere utilizzata e non dover rientrare in classe e partecipare agli esami di stato. La questione è sorta sull'interpretazione da dare a assenza del docente "senza soluzione di continuità". Io ritengo che i giorni festivi (in particolare le vacanze di Pasqua) non costituiscono soluzione di continuità e non devono essere conteggiati come periodo di astensione facoltativa. La prego di darmi un suo parere in quanto ho avuto pareri differenti da diversi presidi interpellati. La ringrazio per la sua attenzione

Quello che conta è l'assenza senza soluzione di continuità, secondo me, e non le ragioni dell'assenza.

Esiste una norma che prevede la visita ambulatoriale da parte della Istituzione scolastica nei confronti di un proprio dipendente. Qual'è la norma? Quali sono i requisiti per ottenere la visita ambulatoriale

Non ho capito la domanda.

Si parla tanto della professionalità dei docenti, del voler incentivare chi dedica il proprio tempo alle attività della scuola e al bene dei ragazzi. Conoscendo quanto i fondi d'istituto siano irrisori per remunerare le innumerevoli attività dei docenti, non sarebbe il caso di incentivarli con punteggi aggiuntivi (crediti formativi) per ogni attività svolta?

Crediti da far valere come e dove? Non di solo pane vive l'uomo, però...

Sto cercando disperatamente informazioni sui nuovi criteri di formazione delle classi nella scuola elementare. Sono solo a conoscenza di una nota ministeriale di febbraio 2003 con la quale si stabilisce che il numero dei bambini per classe deve essere di 25. Ma se cosi fosse, ciò varrebbe a partire dalle classi prime oppure anche per le altri classi già formate?

Ti consiglio di leggere la CM 27/2003 che trovi anche sul ns. sito per saperne di più.

A chi spetta la decisione per la scelta dell'area per quanto riguarda il sostegno nelle scuole superiori? E quali sono le procedure e i criteri da adottare per tale scelta?

Spetta a chi ha il compito di determinare il profilo dinamico funzionale dell'alunno, e cioè alla scuola.

Desidereremmo informazioni circa la normativa inerente la possibilità di attuare sostituzioni di insegnanti all’interno dei Consigli di Classe assenti per motivi famigliari e/o di malattia.

La sostituzione è necessaria soltanto in caso di scrutini.

Spettabile redazione, sono un docente a tempo indeterminato dilettere in una Scuola media di ForlÏ. Nell'ottobre 2000, su mia richiesta, sono stato dichiarato inidoneo all'insegnamento ma idoneo alle altre funzioni. Da tale data sono stato utilizzato come catalogatore informatico nelle biblioteche scolastiche. Nel novembre dello scorso anno ho presentato domanda per essere nominato tutor nei corsi FORTIC - percorso A in tutte le scuole di ForlÏ dove era prevista l'attivazione. Nel curriculum vitae, allegato alla domanda, indicavo come titoli professionali i seguenti: a) possesso della patente europea di livello core; b) esperienza pluriennale di webmaster di alcuni siti; d) attività di catalogatore informatico. In una delle scuole suddette, su tre corsi da attivare, sono risultato, dopo un docente interno, il secondo candidato tutor, perciò, appena in tale scuola è stato confermato dall'Invalsi un secondo corso, mi aspettavo di essere nominato tutor; invece, dopo diverse richieste al dirigente, ho scoperto su Internet che la mia candidatura era stata sostituita con quella di un assistente tecnico, supplente annuale. Mi sono rivolto allo SNALS e, su consiglio di detta O.S., ho fatto ricorso al giudice del lavoro ai sensi dell'art. 700 del c.p.c.. In tribunale il Dirigente scolastico ha dichiarato di non avermi potuto nominare perché esisteva una incompatibilità tra il mio status giuridico di docente permanentemente inidoneo all'insegnamento e la funzione di tutor nei corsi FORTIC. Tutto ciò, premesso chiedo quanto segue:
1) una tale incompatibilità esiste davvero nella normativa vigente?
2) ci sono stati, a livello nazionale, altri docenti con uno status giuridico simile al mio che, invece, sono stati nominati tutor?

Benché collocato fuori ruolo, non hai perduto la funzione docente, che invece non è riconosciuta all'assistente tecnico. Basterebbe questa breve considerazione per far cadere l'obiezione del dirigente.

Cortese staff edscuola, premetto che sono un insegnante che riveste anche il ruolo di Presidente del Consiglio d'Istituto, in un Comprensivo della provincia di Messina. Chiedo cortesemente, a chi di competenza all'interno della vostra redazione, se è possibile ricevere chiarimenti sui seguenti quesiti, in merito al tema dell'adattamento del calendario scolastico ed in particolare sui seguenti quesiti:
a) fermo restando che si devono garantire 200 giorni di lezione, a chi spetta proporre le date di sospensione delle attività didattiche e a chi deliberare?

Al Consiglio di circolo o istituto.

b) in tali giorni di sospensione, si può disporre la chiusura degli uffici di segreteria senza la richiesta e la conseguente delibera da parte del Consiglio d'Istituto o altro organo preposto?

E' possibile la chiusura nelle giornate prefestive, visto che altre sospensioni potrebbero configurare l'interruzione di pubblico servizio. Per altro è sempre il Consiglio di circolo o istituto l'organo preposto a deliberare tali sospensioni.

Contestualmente è possibile chiedere (imporre) al personale ATA il recupero dell'orario non svolto o, in alternativa, la richiesta di ferie? Eventualmente da chi e come?

Questi aspetti vanno disciplinati dalla contrattazione integrativa di istituto sulle modalità di utilizzazione del personale ATA. In assenza di tale contrattazione spetta al DSGA stabilire le modalità con cui gestire la chiusura della scuola durante le giornate prefestive. E' chiaro che a nessuno possono essere imposte le ferie.

c) i giorni di chiusura per causa di forza maggiore (neve, altre calamità naturali, ecc) vanno presi in considerazione per un eventuale ricalcolo dei 200 giorni di lezione?

Io dico di sì.

d) come si devono computare le date di utilizzo dei locali scolastici per lo svolgimento di elezioni amministrative, nel caso in cui fosse interessata solo una parte dell'Istituto, operante su più sedi e locali?

Come giornate non utili ai fini del raggiungimento dei 200 giorni di lezione.

e) se in sede di Consiglio d'Istituto (o di altro organo deliberante) ci si rende conto che il calendario adottato in precedenza non consente più il rispetto dei 200 giorni di lezione fino al termine di chiusura del corrente anno scolastico, come ci si può (o deve) comportare? Una eventuale rimodulazione può interessare solo una delle più sedi dell'Istituto?

Certo.

Inviate le vostre richieste a:
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