FAQ/2
Domande e Risposte sulla
RSU
Caro
Santoro, sono un dirigente scolastico di Padova, La leggo da poco ma
la trovo competente e divertente (spesso chi è competente
diventa invece palloso). Le pongo un problema per cosi' dire
preliminare: il direttore regionale scolastico del Veneto Enzo
Martinelli, noto morattiano più della Moratti, da quest'anno
ha informato tutte le 750 Scuole della Regione, che i fondi per le
ore eccedenti di attività sportiva (preparazione ai Campionati
Studenteschi e simili) in quanto fanno parte del POF vengono
finanziate solo con i soldi POF, il che in concreto ha significato
uno scippo a danno delle scuole di 3/4 mila Euro per ciascuna di
esse: fino a settembre 2002, invece, quei soldi venivano trasferiti
alle scuole su tabelle predisposte dalle Scuole stesse, con il noto
limite di un max di sei settimanali per docente. Ne è derivato
un taglio ulteriore alle risorse finanziarie già falcidiate da
Letizia, con in più l'assunzione a carico dei bilanci degli
oneri previdenziali.... A me pare una cosa veneta, non mi risulta che
sia stato abrogato l'art. 32 del CCNI, ma, nonostante vivaci
rimostranze individuali e collettive di decine di Dirigenti
Scolastici, i soldi li stiamo tirando fuori noi. Il suo parere e
consiglio al proposito? Grazie dal preside ITC Gramsci (finchè
non ci cambiano nome) di Padova.
La gestione
Martinelli non ha mai brillato (lo ricordo provveditore di Milano),
però a Padova avete la fortuna di avere un'ottima dirigente di
CSA, a cui dovreste sottoporre la questione. Le cose naturalmente non
stanno come dice Martinelli: sul fondo dell'istituzione scolastica
grava eventualmente soltanto l'integrazione del 10% rispetto all'1/78
previsto dall'art. 70 del CCNL 4.8.95, così come recita l'art.
32 del CCNI. Per altro, dopo il 15 marzo 2001, la misura del compenso
per le attività di avviamento alla pratica sportiva deve
essere decisa dalla contrattazione integrativa di istituto, come
stabilisce l'art. 3 del CCNL secondo biennio economico. Sul fondo
continua a gravare l'integrazione del compenso, ma non l'ora
eccedente, che viene finanziata da risorse apposite, che con il fondo
dell'istituzione scolastica non hanno niente a che vedere. Io lo dico
a lei, ma vallo tu a spiegare a Martinelli, il cui essere morattiano
non è l'unico difetto, ahimè!
Caro Prof. Santoro,
1) un
Dirigente scolastico affermache il docente di sostegno ha una
flessibilità oraria che gli permette di recuperare eventuali
ore di assenza o addirittura di anticiparle in maniera abbastanza
libera, rispetto al suo orario di servizio che ha presentato alla
scuola. In paricolare mi é stato riferito che l'insegnante
può anticipare le ore della settimana successiva addirittura
fino a 12, in totale quindi 30 ore in una sett. e 6 nella successiva.
E' vero tutto questo? O é possibile solo grazie all'autonomia
di ogni singola scuola? Esiste una normativa rispetto alla
flessibilità oraria dell'insegnante di
sostegno?
La flessibilità organizzativa e didattica
è possibile, in ragione anche dell'autonomia (la rinvio alla
lettura dell'art. 4 del DPR 275/99), ma deve essere inserita in una
progetto specifico approvato dal collegio dei docenti. Questo non
significa certamente che uno va a scuola quando vuole,
ancorché insegnante di sostegno.
2) Se un docente di sostegno chiede un permesso
di due ore su quattro in una giornata, le deve recuperare quando
vuole la scuola o può organizzarsi autonomamente? Ci sono dei
termini nei quali vanno recuperate?
Le mando un libello a riguardo.
3) Sia nell'uno o nell'altro caso, le ore di
permesso vanno recuperate sull'allievo o con supplenze in altre
classi?
Con l'allievo, io dico con l'allievo, stante la
flessibilità con cui è possibile programmare
l'intervento didattico.
Grazie per la sua infinita
pazienza
Prego.
Gentile
sig. Santoro, vorrei sottoporLe la mia situazione riguardo
all'avanzamento dello scaglione di anzianità. Sono assistente
tecnico di ruolo (17/9/1997 decorrenza economica - 1/9/1997
decorrenza giuridica). Sono passato alla suddetta qualifica con un
concorso interno in quanto in precedenza ero già di ruolo come
collaboratore scolastico (10/10/1995 decorrenza economica - 1/9/1995
decorrenza giuridica con un pre-ruolo di 2 anni e 6 mesi). Secondo
una comunicazione individuale presentata alla DPT in data 13/1/1999
entrerò nella fascia stipendiale 9-14 anni a maggio 2004.
Dalla ricostruzione di carriera fattami in occasione del passaggio in
ruolo come A.T. (1997) si evince che in tale fascia stipendiale sarei
dovuta entrare già dal gennaio 2002. L´istituto in cui
presto attualmente servizio ha presentato nel 2001 un decreto
provvisorio ma non è stato preso in esame in quanto la DPT
accetta ora solo i decreti definitivi. Ho interpellato personalmente
il CSA competente e mi è stato risposto che non si può
procedere alla mia ricostruzione in quanto manca la registrazione da
parte della Ragioneria. Nessuno ha saputo ipotizzare i tempi
necessari per tutte le operazioni. A me, attualmente, non interessa
tanto che mi venga fatta la ricostruzione di carriera (cosa comunque
auspicabile), quanto poter sanare la grave situazione economica
causata dal fatto che nel ´99 è stata inoltrata una
ricostruzione a me decisamente più sfavorevole rispetto alla
precedente (1997) e purtroppo a tutt´oggi mi stanno retribuendo
sulla base di questa. Dal momento che, come dicevo prima, la DPT non
accetta decreti provvisori, è possibile chiedere a codesta
amministrazione di sanare la situazione in attesa che il CSA provveda
ad effettuare la ricostruzione di carriera con tutte le verifiche del
caso? C'è qualche norma a cui potrei appellarmi? Grazie
infinitamente per la sua pazienza.
Solleciti la
ricostruzione di carriera, che deve avvenire in tempi stabiliti da un
regolamento attuativo della legge sulla trasparenza degli atti
amministrativi (L. 241/90).
Gentili
esperti, gradirei sapere se esiste una normativa che disciplina per
il personale docente il carico orario giornaliero e se si può
superare, sia pure di poco, tale carico.
Grazie.
Non c'è. Se ne
può far carico, eventualmente, il contratto integrativo di
istituto relativo all'utilizzazione del personale riguardo al
POF.
Egregio sign. Santoro, sono padre di una
bimba di 40 gg. Lart. 11 comma 6 del CCNL mi consente di
usufruire fino a 30 gg. di assenza retribuita lanno, fino ai 3
anni. Avrei bisogno di alcuni chiarimenti: a) questi giorni, si
sommano ai 30 gg. di astensione facoltativa
retribuita?
No.
b) sino al compimento del 3° anno di
vita del bambino si intende per capirci, entro i primi due
anni?
No. I primi tre anni.
c) poiché la madre è casalinga, il
padre può usufruirne, anche da subito, e non successivamente
al periodo di astensione obbligatoria, come recita invece il comma 6
citato, che penso si riferisce alla madre
lavoratrice?
Secondo me no.
La ringrazio anticipatamente e le chiedo
anchio linvio del famoso libretto.
Ok.
Gent.
prof. Santoro, probabilmente questa non è la rubrica adatta
per porgerLe questa domanda, ma purtroppo desiderando un suo parere
non ho trovato migliore posizionamento. Sono stato nominato con
decreto del Prefetto di Lecce componente effettivo della Commissione
Provinciale di Vigilanza sul Pubblico Spettacolo (Testo Unico
Pubblica Sicurezza); ogniqualvolta la Commissione viene convocata dal
Prefetto la Scuola è obbligata a darmi il permesso retribuito?
(come per esempio testimonianza in Tribunale); cosa ne
pensa? La ringrazio reverenzialmente.
Non penso che le
spetti nessun permesso retribuito particolare, al di là di
quelli previsti dal CCNL.
Gentile
Professor Santoro, le scrivo per un'insegnante statale in
maternità che si trova temporaneamente all'estero, nel paese
di residenza del marito, e che deve rinnovare il passaporto, in
previsione del suo ritorno definitivo in Italia tra pochi mesi.
All'Ufficio consolare al quale si è rivolta, le hanno detto
che deve iscriversi obbligatoriamente all'AIRE (associazione italiani
residenti all'estero) per ottenere tale rinnovo. Il problema è
che per fare ciò dovrebbe trasferire la propria residenza
dall'Italia nel Paese straniero (Stati Uniti). Può
un'insegnante di ruolo in una scuola italiana trasferire la residenza
all'estero senza subire conseguenze da parte dell'amministrazione nel
proprio contratto a tempo indeterminato? La ringrazio
anticipatamente, cordiali saluti.
Non esiste più
da un pezzo l'obbligo per i docenti di risiedere nel comune presso
cui si presta servizio.
Nella determinazione degli organici, la
norma prevista dalla finanziaria che obbliga a portare l'orario di
cattedra a 18 ore "nei limiti in cui non determini situazioni di
soprannumerarietà", come va interpretata? La
soprannumerarietà in questione si calcola a livello del
singolo istituto scolastico o a livello
provinciale?
A livello di singolo istituto
scolastico.
Gentile professore, sono un dirigente scolastico
di un Istituto Comprensivo. Quest'anno vorremmo effettuare un viaggio
di istruzione in Francia. Abbiamo seguìto l'iter burocratico
necessario (delibera consiglio di Istituto, collegio docenti,
consigli di classe con i genitori). Siccome mi sono state rivolte
delle obiezioni di carattere giuridico (si può stare fuori 6
gg? Ci vuole un n. minimo di partecipanti per classe e di
accompagnatori?), secondo Lei, vi sono limiti o restrizioni di
sorta?
Quelle indicate nell'ordinanza sui viaggi di
istruzione.
Gent. Sig. Pino Santoro, lavoro presso l'
Istituto Tec.Nautico di La Maddalena (SS) con la qualifica di
collaboratore scolastico. Desidererei sapere se il personale assunto
a tempo determinato può ricoprire la carica di R.S.U., se
esiste una normativa ben precisa in merito e dove si può
reperire.
Le norme sono contenute nel CCNQ 7/8/98, che trova
anche sul ns. sito.
Faccio parte del consiglio d'istituto nella mia
scuola, ultimamente è stato proposto di poter recuperare due
festività: 1. il giorno dell'Immacolata caduto di domenica 2.
il giorno del Santo patrono pure caduto di domenica. Secondo te in
base alla legislazione vigente è leggittimo recuperare i
giorni sopra descritti?
No, anche se è vero che la scuola può
gestire liberamente il calendario scolastico, una volta assicurati i
200 giorni minimi di lezione.
Sono un tecnico di laboratorio in formatica con
contratto a T.I. . Nella graduatoria d'istituto per la funzione
aggiuntiva sono stato superato dal punteggio del collega di
laboratorio di fisica per gli anni di anzianità. Il mio dubbio
sta nel fatto che la scuola essendo un Liceo il personale era
provinciale e pertanto la sua qualifica era di aiutante di
laboratorio. Ora passando l'istituzione da provinciale a statale, in
automatico, dicono in segreteria che, gli anni provinciali devono
essere pure conteggiati come assistente tecnico. Io dico se si parla
che questo personale dovrebbe sostenere un concorso interno,
quando il CSA lo bandisce, per avere la qualifica di ass.te tecnico,
perchè deve essere valutato? Ringrazio anticipatamente, e
cordialmente la saluto.
Ha diritto alla valutazione, così come
prevede un accordo di interpretazione autentica dell'allegato 7 del
CIN '99.
Sono una docente di scuola media superiore che
accompagnerà una sua classe in una visita di istruzione di
più giorni. Può partecipare a tale visita anche mio
figlio minore? Per favore mi indichi la mormativa che supporta il suo
parere. Grazie
Suo figlio non può essere ammesso alla
visita, a meno che non faccia parte delle classi coinvolte
nell'iniziativa.
La nostra Dirigente Scolastica dice di avere
già comunicato lorganico di diritto per lanno
scolastico 2003/2004, relativamente alla scuola materna, dichiarando
due posti in meno rispetto allattuale organico. Oggi trovo sul
vostro sito la Bozza relativa agli organici per lanno
scolastico 2003/2004, e nella quale si legge: Per quel che
concerne la scuola materna, al fine di corrispondere alle esigenze
delle famiglie e di ridurre il fenomeno delle liste di attesa,
è stato confermato, in ciascun ambito regionale, il numero di
posti istituiti per lanno scolastico 2002/2003, nella fase di
adeguamento dellorganico alle situazioni di fatto. Mi
chiedo: è stata precipitosa la mia Dirigente a comunicare
lorganico ancora prima di essere pubblicata la circolare?
Cè in qualche modo rimedio
allirreparabile?
No, non c'è rimedio.
Salve, qualcuno può dirmi se, superate le
40 ore tra riunioni con i genitori e consigli di classe, si
può essere esonerati da tali riunioni? Quale normativa esiste
a tal proposito
e che modello di domanda si deve fare al D.S.?
Grazie
Il riferimento è il contratto nazionale di
lavoro. Fate presente al dirigente che non sarete più presenti
ad altre riunioni, avendo superato il limite
contrattuale.
Caro Direttore, sono un insegnante che ha avuto
una supplenza con nomina del Provveditore fino al 31 agosto 2003 di
spagnolo. Faccio 19 ore (orario cattedra) ed ho 9 classi. All'inizio
avevo 10 classi, ma dopo un mese il Preside mi ha tolto una classe e
me ne ha lasciate 9. Prima avevo contemporaneamente una quarta
turistica (5 alunni), una terza turistica (due alunni) ed una
terza aziendale (sette alunni) da solo; avevo contemporaneamente una
prima (27 alunni) ed una seconda (16 alunni) da solo; avevo
contemporaneamente una prima (29 alunni) ed una seconda (5 alunni) da
solo. Dopo un mese, il Preside mi ha tolto la seconda (16 alunni) e
nelle altre classi articolate verticalmente mi ha affiancato
un'esperta di madrelingua che collabora con me fino al termine
dell'attività didattica. Voglio chiederLe se la legge prevede
tutto questo e cosa posso fare per tutelare i miei diritti. La
ringrazio, La saluto cordialmente.
Non capisco in cosa i suoi diritti siano stati lesi,
dal momento che l'assegnazione degli insegnanti alle classi spetta al
dirigente scolastico, sulla base delle proposte del collegio dei
docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di
istituto.
Sono un docente di ruolo di Fisica. Ho vinto il
dottorato di ricerca e, in base alla finanziaria 2001, ho rifiutato
la borsa volendo mantenere lo stipendio. Ho dovuto pertanto pagare la
quota annuale di iscrizione al corso di dottorato e ho chiesto il
rimborso alla mia scuola di servizio di tale tassa di iscrizione. Ai
sensi della direttiva n°70 del 17/06/2002, tale rimborso doveva
essere eseguito entro 2 mesi dalla data della domanda di rimborso. Ma
dopo 4 mesi ancora non mi è stato rimborsato un bel
nulla! Ho telefonato al personale di segreteria della scuola e mi
è stato risposto che il finanziamento è stato bloccato
dal ministero e che molto probabilmente potrò dire addio al
rimborso. Come devo comportarmi? Le cose stanno veramente in
questi termini? Come posso documentarmi in
materia?
Le cose stanno veramente in questi termini. Se ha voglia
e tempo, attivi il contenzioso per recuperare il
maltolto.
Nel caso di assenza per malattia del DSGA
(assenza di oltre un mese), può l'assistente
amministrativo funzione aggiuntiva (vicario)
sostituirlo?
Sì.
Se si, possiamo nominare in sostituzione
dell'assistente amministrativo un supplente?
Io dico di sì.
Insegno in un Istituto Tecnico per Geometri ad
Arezzo. Ho accompagnato i ragazzi in settimana bianca dalla mattina
della domenica fino alla sera del sabato successivo. Ho pranzato la
domenica ed ho cenato il sabato successivo a mie
spese, poichè il pacchetto dell'agenzia partiva
con la cena della domenica e si concludeva con il pranzo del
sabato. Al ritorno, io e i miei colleghi abbiamo chiesto il rimborso
dei suddetti pasti ma ci è stato negato facendo riferimento
alla nota del Ministero del Tesoro n°205876 del 14/5/99, di cui
tra l'altro ho chiesto con insistenza una copia ma finora non mi
è stata fornita. Chiedo gentilmente chiarimenti in merito,
poichè secondo il buon senso non trovo giusto tutto
ciò.
Non conosco che cosa dice questa
nota.
La circolare 291 del 14/10/1991 non chiarisce
bene chi ha la competenza specifica di nominare gli accompagnatori
alle visite d'istruzione....fatto salvo il fatto che materialmente il
dirigente firma la nomina. C'è qualche altro documento che
specifichi meglio i criteri per la nomina dei suddetti
docenti?
Dovrebbe essere contenuto nel regolamento di
istituto. Gliene mando uno, tanto per farmi
capire.
Sono un insegnante di scuola media che nell'anno
scolastico in corso ha ottenuto il passaggio dalla scuola elementare
alla scuola media, ancora però il mio cedolino non è
stato aggiornato, a chi devo rivolgermi affinchè tutto si
possa regolarizzare?
Alla segreteria della sua scuola.
Spett. Educazione & Scuola, sono un docente
di Educazione Musicale di ruolo da 26 anni e vi scrivo per avere
alcune informazioni: è possibile durante un Collegio Docenti
astenersi dalla votazione di una delibera?
Sì.
Può essere approvato un progetto di
utilizzo del Fondo d'Istituto con una votazione che prevede 26 voti a
favore, 20 contrari e 20 astenuti, non superando la quota dei
favorevoli la metà più uno dei
presenti?
No. Le deliberazioni vengono assunte a maggioranza
assoluta dei voti validamente espressi (art. 37, comma 3 del d. l.vo
297/94).
E' legale pagare i docenti che fanno parte della
Commissione Sicurezza (legge 626) per le ore di aggiornamento e di
preparazione a tale compito?
L'aggiornamento 626 si deve svolgere in orario di
servizio, per cui non può essere previsto alcun
compenso.
Un ringraziamento per il vostro sempre valido
servizio che vi rende unici nel mondo scolastico
italiano
Troppo buono.
Gentilissimi, avrei bisogno di un'informazione
molto importante per me. E' possibile che la segreteria della mia
scuola (un istituto Tecnico di Napoli) abbia deciso, ormai da 2
anni, di essere aperta al pubblico solo due giorni la settimana,
ed esattamente il martedi' ed il giovedi' ?!? Per me questo comporta
molti disagi in quanto il personale docente e' chiaramente
incluso nel... pubblico, e cosi' io che insegno Scienze e che
per giunta mi ritrovo ad avere il martedi' come giorno libero ed il
giovedi' entro invece alle ore 11.00 potrei accedere solo un giorno
alla settimana ed in particolare dalle ore 10 alle ore 11 del
giovedi', oppure in alternativa lasciare la classe scoperta con tutte
le conseguenze che questo comporta. Questo significa che circa due
settimane fa dovevo richiedere i dati relativi al numero degli
alunni per poter compilare il frontespizio di un modello di P.O.N.
sull'ECDL che sarebbe scaduto dopo appena 2 giorni ed avevo bisogno
di richiedere questi dati alla segreteria, INCREDIBILE...mi hanno
rozzamente chiesto che giorno fosse .. ho risposto e' mercoledi' e mi
hanno detto che il mercoledi' non potevano fornirmi questi dati
invitandomi anche poco elegantemente a tornare il giorno dopo. Oggi
purtroppo e' ancora mercoledi' e pensando di fare il mio dovere
di insegnante, dopo aver consultato il Vicepreside ho pensato di far
protocollare una lettera destinata ai genitori di alcuni alunni
in cui li avvertivo urgentemente di venire a scuola per importanti
comunicazioni circa l'andamento didattico dei loro
figli relativo ai corsi di recupero. Ebbene? !? al
protocollo l'applicato di segreteria neanche tanto silenziosamente ha
chiesto al suo collega che giorno fosse. Io scusandomi ho detto che
la comunicazione era indirizzata ai genitori e non avevo chiesto di
portare al protocollo il mio certificato medico per un
permesso di due giorni che pure aspetto di consegnare a scuola
perche' posso farlo di giovedi'. Il numero di protocollo sulla
lettera ai genitori degli alunni, oggi l'ho avuto ma soltanto
con l'intercessione del Vicepreside. LA DOMANDA E' QUESTA : E'
POSSIBILE CHE IL PROTOCOLLO DI UNA SCUOLA SIA ACCESSIBILE
SOLTANTO 2 GIORNI ALLA SETTIMANA PER IL PERSONALE DOCENTE?????? Vi
sarei veramente grata di ricevere una vostra sollecita risposta,
Ringraziandovi immensamente.
Ma esiste una Carta dei servizi nella vs. scuola? Lo
sa che la stesura di tale documento, per altro obbligatorio in tutte
le pubbliche amministrazioni, deve essere approvato dal consiglio
d'istituto? Verifichi che cosa esattamente c'è scritto in
questo documento. Poi, eventualmente ne
riparliamo.
Il giorno 6 giugno 2002 le ho
posto il seguente quesito: Io ed altri due colleghi lanno
scorso nel mese di febbraio, abbiamo rassegnato le dimissione dalle
rispettive funzioni obiettivo (la formalizzazione da parte del
collegio dei docenti è avvenuta nel mese di Aprile, data fino
a cui abbiamo lavorato) perché abbiamo ritenuto che il nostro
lavoro non riscuotesse interesse da parte dellistituzione
scolastica nel suo complesso malgrado limpegno profuso
nellorganizzare la consegna avuta ad inizio di anno scolastico.
Ci siamo visti accreditare lemolumento spettante a tale
funzione avendo ritenuto il Preside che, pur essendoci dimessi in
anticipo rispetto alla fine del mandato, avevamo comunque svolto il
compito assegnato. Il quesito che ponevo era. Possiamo
legittimamente accettare questo pagamento? La risposta inviata
era lapidariamente: Si. Poichè un collega mi
ha denunciato per peculato e appropriazione indebita di fondi
gradirei che la risposta del dott. Santoro potesse essere motivata ed
argomentata magari facendo riferimento a normative ministeriali per
potere io sostenere presso gli organi inquirenti la
legittimità del mio operato. Vorrei chiederle cortesemente di
dare tempestiva risposta alla mia richiesta visti i tempi stretti di
cui dispongo per approntare delle memorie difensive. In particolare
vorrei che mi chiarisse se il lavoro della funzione obiettivo viene
liquidato, come nel mio caso, per avere programmato le
attività specifiche della mia funzione che ho messo a
disposizione della fruizione dei colleghi anche se ho rassegnato le
dimissioni prima della conclusione dellanno scolastico. Faccio
presente che dalle informazione in mio possesso non poteva essere
liquidato il corrispettivo in dodicesimi. E vero? La ringrazio
anticipatamente della risposta sperando di essere stato chiaro ed
esauriente nellesporre il mio quesito.
Mi sembra paradossale e grottesca la situazione. Il
Preside ha provveduto alla liquidazione dei compensi, per cui spetta
a lui giustificare il suo operato, anche alla luce di una denuncia
che non ha fondamento alcuno, per quel poco che ne capisco. Comunque,
siccome non sono un avvocato e la materia è stata trasferita
alla competenza dei legulei, a loro affidi la sua
difesa.
Insegno in una scuola professionale dove la
preside chiederà una forte riduzione del numero di
classi. A fronte di un calo delle iscrizioni, vi sono
però buone ragioni per chiedere il mantenimento di almeno
alcune classi: alta percentuale di portatori di handicap, pochi
istituti nella zona per un'area densamente popolata, disagio sociale
del quartiere, etc. Quali motivazioni possono spingere un
preside a chiedere già prioritariamente una tale drastica
riduzione? Inoltre so che un tempo non si accorpavano classi
terminali come il terzo professionale. Ciò non vale
più adesso? Quale è la normativa che regola il
procedimento di formazione delle classi? Ringraziando per la risposta
che mi vorrete inviare e in generale per il sito sempre molto
interessante
La invito a leggere la c.m. 27 del 7.3.03, che
può scaricare anche dal ns. sito. Troverà risposta a
tutti i suoi quesiti.
Caro Pino, insegno in un centro EDA e da alcuni
giorni sono in contrasto con il mio dirigente in merito a due
questioni che ti sottopongo:
1) Il numero minimo
dei corsisti per formare una classe di licenza media serale;
2) l'eventuale
impiego dei docenti in servizio presso il centro EDA per
"tappare" i buchi del mattino con supplenze;
Relativamente al
primo punto nessuna legge, che io conosca, stabilisce il numero
minimo di alunni per formare una classe, anzi le norme sull'EDA
parlano di insegnamento
"individualizzato".
La materia è in evoluzione, dal momento che
la Moratti è intenzionata a far sparire l'educazione degli
adulti. Li vuole infatti tutti scemi, perché è solo in
questo modo che potrebbero continuare a votarla. Comunque ti
consiglio di leggere la CM 27/2003, che trovi anche sul ns. sito, per
saperne di più.
In merito al secondo punto, noi docenti del
serale possia o essere utilizzati come supplenti il
mattino?
Assolutamente no.
GRAZIE PER L'EVENTUALE
RISPOSTA
Prego.
Sono un docente di un istituto professionale,
gira voce che il Dirigente scolastico sia intenzionato ad installare
lapparecchiatura per la rilevazione magnetica della presenza a
scuola. Alcuni colleghi sostengono linapplicabilità di
tale procedura per i docenti ed aggiungono che qualche tempo fa
e' stato pubblicato un articolo sulla questione. Gradirei
conoscere leventuale normativa di
riferimento.
Che i docenti non debbano essere sottoposti ad un controllo
automatico della loro presenza a scuola mi sembra una
vera stupidaggine.
GENT.MO DOTTORE, LE FACCIO NOTARE CHE LE NOTE
MINISTERIALI E VIA DISCORRENDO, NON FANNO TESTO DA UN PUNTO DI VISTA
NORMATIVO, IN QUANTO SONO SEMPLICI INTERPRETAZIONI. CIO' CHE VALE,
NEL CASO DELLA CONSIP, E' IN QUESTO CASO LA FINANZIARIA CHE PARLA
ABBASTANZA CHIARAMENTE, E CHE OBBLIGA LE ISTITUZIONI PUBBLICHE, TRA
CUI LE SCUOLE, ALL'OBBLIGO CONSIP.
Non ho bisogno delle sue dotte osservazioni per
sapere come stanno le cose, in ordine alla gerarchia delle fonti. Ma
lei scusi, perché rompe le balle a me?
Salve, sono docente di Scienza della materia in
un ITC di Caserta. Desidero conoscere le competenze del direttore del
Laboratorio di disciplina (che, penso, possa essere equiparato a
quello di Chimica e/o di Fisica) e quelle dell'assistente tecnico del
laboratorio in questione. Per esempio con altri colleghi di
disciplina ho redatto un elenco di circa 30 esperienze per le
esercitazioni degli allievi e le 2 figure si palleggiano la
responsabilità su chi deve preparare le soluzioni adatte o
deve controllare se quanto è previsto nei vari menù
è presente nel corredo della Scuola o deve essere ordinato.
Aspetto un cortese riscontro.
Faccia presente al dirigente scolastico che il
personale assistente tecnico vien meno ai propri obblighi di
servizio, indicati nel CCNL del comparto scuola.
Nel caso in cui un docente sia, all'ultimo
momento, impossibilitato a partecipare al viaggio di istruzione per
il quale si era reso disponibile e non essendoci altri docenti della
classe disponibili, può il DS nominare personale ATA (in
particolare un assistente tecnico)?
I collaboratori scolastici, da mansionario, sono
tenuti a svolgere compiti di vigilanza anche durante visite o viaggi
d'istruzione.
Qual è la normativa di
riferimento?
Il CCNL della scuola.
Caro edscuola sono uninsegnante di ruolo
dal 2001 che attualmente insegna in assegnazione provvisoria presso
la dir. did. di Amelia (Terni). Ho dato ladesione e mi sono
iscritta al corso b. del piano di formazione compet. informatiche. Il
problema è che io desidero partecipare ardentemente alla
formazione, ma il dirigente scolastico, molto cortesemente, mi ha
fatto sapere che per me che non ci sono più posti e quindi mi
è stata negata la partecipazione. Il dirigente scolastico mi
ha detto che ha dovuto dare la precedenza ad una sola insegnante che
è di ruolo nel proprio circolo: quindi per me che, sono
assegnataria (la mia sede di titolarità è nel circolo 3
di Spoleto) non è possibile la partecipazione per
carenza di posti. Affranta non so che fare. Mi è stato detto
che lunica possibilità è quella di vedere se, una
volta incominciato il corso, qualcuno rinuncia. Vi prego volermi dare
una risposta
la formazione e la conoscenza per me, sono un
sacre.
Non ti so aiutare, ahimè!
Sono un'insegnante elementare in ruolo in congedo
facoltativo per maternità da novembre. Durante il periodo
natalizio la mia direzione didattica mi aveva concesso le ferie; ora,
a distanza di tre mesi, mi hanno detto di aver sbagliato, in quanto
per potermi concedere quei giorni di ferie, avrei dovuto riprendere
servizio per almeno un giorno. Così ora mi ritrovo ad aver
persoben 16 giorni di astensione facoltativa, che avrei potuto
benissimo recuperare con quelle ferie. Infatti, se me lo avessero
detto, avrei ripreso un giorno di lavoro, pur di rimanere di
più con la mia bimba. Non mi sembra giusto nei miei confronti
questo comportamento! Cosa posso fare? Rassegnarmi a dover pagare un
loro errore, o ci sono altre possibilità?
Non ci sono altre
possibilità.
Sono un docente di Educazione Fisica. Il
Dirigente Scolastico, con una circolare, ci prescrive l'accompagno
degli allievi (scuola superiore) dalla palestra alle aule e
viceversa; non c'è nessun addetto ausiliario destinato alla
materia ed alla palestra (gli iscritti e frequentanti sono oltre 800
allievi). Richiedo cortesemente, normativa (e manzonario) che regola
i compiti di accompagno e sorveglianza degli alunni (scuola media
superiore) dalle aule alla palestra e viceversa, anche e sopratutto,
quando il plesso sportivo sia collocato fuori dall'edificio
principale, nonchè il numero dei Collaboratori (relazionato
una volta al numero degli alunni), assegnati alla Palestra ed alla
materia Educazione Fisica, (con relativo manzionario). Andare su e
giù ogni ora diventa veramente disagevole e provoca confusione
e perdita di tempo! Qui si chiede sempre di più, ma non si
risponde mai alle nostre richieste funzionali alla didattica e ad un
miglior servizio per l'utenza; attrezzature fatiscenti, nessuna
sicurezza, molte pretese...! Mi posso opporre? se si, vi prego di
inviarmi normative. Una volta il Ministro Misasi precisava che
l'accompagno era una mansione del personale ausiliario; ora come
è legittimo comportarsi? Ringraziando anticipatamente, resto
in attesa di quanto richiesto.
Dell'"accompagno" qualcuno se ne deve far
carico: spetta alla scuola adottare le misure organizzative
più idonee per garantire la vigilanza degli allievi durante il
tragitto fino alla palestra.
CARO PINO, CHIEDO SE POSSO PARTECIPARE ALLE
ATTIVITA' DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO LUNEDI' POMERIGGIO, ESSENDO LA
SOTTOSCRITTA IN MALATTIA FINO A MARTEDI' PROSSIMO PER 5 GIORNI
CONFERMATI DALLA VISITA FISCALE. IN CASO DI RISPOSTA AFFERMATIVA COME
SI GIUSTIFICA LA PRESENZA? BISOGNEREBBE POI RIENTRARE IL GIORNO
SUCCESSIVO?
Se sei malata per insegnare, lo sei a maggior
ragione per presenziare alla riunione del
consiglio.
Sono un'assistente amministrativo in servizio a
t.i. presso un istituo tecnico. Sono abilitata per la classe di
concorso A019. Vorrei prestare attività di insegnamento presso
scuole private (ore pomeridiane). Ottenuta l'autorizzazione del
dirigente scolastico, ciò è possibile o vi sono
incompatibilità? C'è una normativa di riferimento?
I gestori delle scuole mi hanno proposto contratti di
collaborazione, ma qualcuno mi ha parlato di un eventuale limite di
40 ore settimanali ai fini di copertura INPS. Questo punto, a dire il
vero, non mi è chiaro! Potrebbe essermi d'aiuto? La ringrazio
anticipatamente e le invio cordiali saluti.
Il personale ATA non ha la possibilità di
svolgere la libera professione. Per altro può ricevere
incarichi, anche da privati, sulla base di quanto previsto dell'art.
53 del d. l.vo 165/2001.
Preg.mo Prof. Santoro, le pongo il seguente
quesito: nel relazionare al Collegio Docenti di fine anno
l'attività svolta dal docente in qualità di Funzione
Obiettivo è necessaria la sua presenza o è sufficiente
presentare la relazione scritta?
Lo decida il collegio. Mi sembrano questioni di
dettaglio assolutamente insignificanti.
Nel computo delle 10 ore pro capite per anno
scolastico, previste dall'art. 13 del CCNL/95 per la
partecipazione ad assemblee sindacali, è da considerare anche
il tempo necessario per raggiungere la sede dove si tiene
l'assemblea?
Sì, anche se questo dovrebbe risultare da una
specifica intesa di istituto che riconosca questa possibilità
al personale.
La prego di darmi il suo parere sulla seguente
questione. Sono una docente di ruolo di un liceo scientifico statale
e dopo aver usufruito dell'astensione obligatoria per
maternità ho richiesto periodi di astensione facoltativa e per
malattia del bambino nato il 18/10/2002. Vorrei tornare in servizio
dopo il 30 aprile in modo da essere utilizzata e non dover rientrare
in classe e partecipare agli esami di stato. La questione è
sorta sull'interpretazione da dare a assenza del docente "senza
soluzione di continuità". Io ritengo che i giorni festivi
(in particolare le vacanze di Pasqua) non costituiscono soluzione di
continuità e non devono essere conteggiati come periodo di
astensione facoltativa. La prego di darmi un suo parere in quanto ho
avuto pareri differenti da diversi presidi interpellati. La ringrazio
per la sua attenzione
Quello che conta è l'assenza senza soluzione
di continuità, secondo me, e non le ragioni
dell'assenza.
Esiste una norma che prevede la visita
ambulatoriale da parte della Istituzione scolastica nei confronti di
un proprio dipendente. Qual'è la norma? Quali sono i requisiti
per ottenere la visita ambulatoriale
Non ho capito la domanda.
Si parla tanto della professionalità dei
docenti, del voler incentivare chi dedica il proprio tempo alle
attività della scuola e al bene dei ragazzi. Conoscendo quanto
i fondi d'istituto siano irrisori per remunerare le innumerevoli
attività dei docenti, non sarebbe il caso di incentivarli con
punteggi aggiuntivi (crediti formativi) per ogni attività
svolta?
Crediti da far valere come e dove? Non di solo pane
vive l'uomo, però...
Sto cercando disperatamente informazioni sui
nuovi criteri di formazione delle classi nella scuola elementare.
Sono solo a conoscenza di una nota ministeriale di febbraio 2003 con
la quale si stabilisce che il numero dei bambini per classe deve
essere di 25. Ma se cosi fosse, ciò varrebbe a partire dalle
classi prime oppure anche per le altri classi già
formate?
Ti consiglio di leggere la CM 27/2003 che trovi
anche sul ns. sito per saperne di più.
A chi spetta la decisione per la scelta dell'area
per quanto riguarda il sostegno nelle scuole superiori? E quali sono
le procedure e i criteri da adottare per tale
scelta?
Spetta a chi ha il compito di determinare il profilo
dinamico funzionale dell'alunno, e cioè alla
scuola.
Desidereremmo informazioni circa la normativa
inerente la possibilità di attuare sostituzioni di insegnanti
allinterno dei Consigli di Classe assenti per motivi famigliari
e/o di malattia.
La sostituzione è necessaria soltanto in caso
di scrutini.
Spettabile redazione, sono un docente a tempo
indeterminato dilettere in una Scuola media di ForlÏ.
Nell'ottobre 2000, su mia richiesta, sono stato dichiarato inidoneo
all'insegnamento ma idoneo alle altre funzioni. Da tale data sono
stato utilizzato come catalogatore informatico nelle biblioteche
scolastiche. Nel novembre dello scorso anno ho presentato domanda per
essere nominato tutor nei corsi FORTIC - percorso A in tutte le
scuole di ForlÏ dove era prevista l'attivazione. Nel curriculum
vitae, allegato alla domanda, indicavo come titoli professionali i
seguenti: a) possesso della patente europea di livello core; b)
esperienza pluriennale di webmaster di alcuni siti; d)
attività di catalogatore informatico. In una delle scuole
suddette, su tre corsi da attivare, sono risultato, dopo un docente
interno, il secondo candidato tutor, perciò, appena in tale
scuola è stato confermato dall'Invalsi un secondo corso, mi
aspettavo di essere nominato tutor; invece, dopo diverse richieste al
dirigente, ho scoperto su Internet che la mia candidatura era stata
sostituita con quella di un assistente tecnico, supplente annuale. Mi
sono rivolto allo SNALS e, su consiglio di detta O.S., ho fatto
ricorso al giudice del lavoro ai sensi dell'art. 700 del c.p.c.. In
tribunale il Dirigente scolastico ha dichiarato di non avermi potuto
nominare perché esisteva una incompatibilità tra il mio
status giuridico di docente permanentemente inidoneo all'insegnamento
e la funzione di tutor nei corsi FORTIC. Tutto ciò, premesso
chiedo quanto segue:
1) una tale
incompatibilità esiste davvero nella normativa vigente?
2) ci sono stati, a
livello nazionale, altri docenti con uno status giuridico simile al
mio che, invece, sono stati nominati tutor?
Benché collocato fuori ruolo, non hai perduto
la funzione docente, che invece non è riconosciuta
all'assistente tecnico. Basterebbe questa breve considerazione per
far cadere l'obiezione del dirigente.
Cortese staff edscuola, premetto che sono un
insegnante che riveste anche il ruolo di Presidente del Consiglio
d'Istituto, in un Comprensivo della provincia di Messina. Chiedo
cortesemente, a chi di competenza all'interno della vostra
redazione, se è possibile ricevere chiarimenti sui
seguenti quesiti, in merito al tema dell'adattamento del calendario
scolastico ed in particolare sui seguenti quesiti:
a) fermo restando che
si devono garantire 200 giorni di lezione, a chi spetta proporre le
date di sospensione delle attività didattiche e a chi
deliberare?
Al Consiglio di circolo o
istituto.
b) in tali giorni di sospensione, si può
disporre la chiusura degli uffici di segreteria senza la richiesta e
la conseguente delibera da parte del Consiglio d'Istituto o altro
organo preposto?
E' possibile la chiusura nelle giornate prefestive,
visto che altre sospensioni potrebbero configurare l'interruzione di
pubblico servizio. Per altro è sempre il Consiglio di circolo
o istituto l'organo preposto a deliberare tali
sospensioni.
Contestualmente è possibile chiedere
(imporre) al personale ATA il recupero dell'orario non svolto o,
in alternativa, la richiesta di ferie? Eventualmente da chi e
come?
Questi aspetti vanno disciplinati dalla
contrattazione integrativa di istituto sulle modalità di
utilizzazione del personale ATA. In assenza di tale contrattazione
spetta al DSGA stabilire le modalità con cui gestire la
chiusura della scuola durante le giornate prefestive. E' chiaro che a
nessuno possono essere imposte le ferie.
c) i giorni di chiusura per causa di forza maggiore
(neve, altre calamità naturali, ecc) vanno presi in
considerazione per un eventuale ricalcolo dei 200 giorni di
lezione?
Io dico di sì.
d) come si devono computare le date di utilizzo
dei locali scolastici per lo svolgimento di elezioni amministrative,
nel caso in cui fosse interessata solo una parte dell'Istituto,
operante su più sedi e locali?
Come giornate non utili ai fini del raggiungimento
dei 200 giorni di lezione.
e) se in sede di Consiglio d'Istituto (o di
altro organo deliberante) ci si rende conto che il calendario
adottato in precedenza non consente più il rispetto dei 200
giorni di lezione fino al termine di chiusura del corrente anno
scolastico, come ci si può (o deve) comportare? Una eventuale
rimodulazione può interessare solo una delle più sedi
dell'Istituto?
Certo.