FAQ/6
Domande e Risposte sulla
RSU
Gent.mo Pino, avendo una cattedra formata da 12+6
ore in due scuole diverse ed avendo diritto alla riduzione di 6 ore
per allattamento, è possibile chiedere di rinunciare alle 6
ore tutte nella stessa scuola e prestare servizio solo nell'altra?
Oppure le 6 ore devono essere tolte in modo proporzionato agli
spezzoni in entrambe, cioè 4+2
rispettivamente?
La prima che hai detto.
Sono il vicario di una Scuola media e mi
interesserebbe avere - con una certa urgenza - una consulenza
riguardo ad un problema sulla valutazione finale. Ho posto il quesito
anche ad altri ma non ho avuto ancora una risposta e si
avvicina la data dello scrutinio
Il problema: un collega di Ed.
Tecnica insiste nel presentare come non valutati, nello
scrutinio finale, alcuni alunni poichè, a suo dire, si
rifiutano di essere interrogati e non mette in atto forme di
valutazioni scritte in quanto, sempre a suo giudizio, gli insegnanti
di Ed. Tecnica non sono tenuti ad attuare forme di valutazioni
scritte ma esclusivamente orali (secondo lui sono tenuti a valutare
anche con verifiche scritte solo gli insegnanti di matematica,
italiano e lingua straniera, cioè quelli che hanno le prove
scritte agli esami di licenza). Può un insegnante non valutare
un alunno? (secondo me no.. ma mi piacerebbe trovarlo scritto in
qualche Legge, Ordinanza o Decreto..) Può affermare che non
è tenuto a forme di valutazioni scritte? Quali sono le
normative di riferimento? A quale altro Ente o Persona competente
posso eventualmente rivolgermi?
Se la materia è solo orale non c'è
alcun obbligo per l'insegnante di utilizzare le verifiche scritte
come strumento di valutazione del profitto degli allievi. Il rifiuto
da parte degli allievi di sottoporsi alle valutazioni periodiche
dovrebbe essere oggetto di discussione all'interno del consiglio di
classe. Non è infatti consentito all'insegnante di affrontare
un problema di tale gravità con tanta leggerezza e scarsa
professionalità.
Art. 86 del nuovo ccnl. Premetto di aver svolto
nel periodo dal 1.09.02 al 31.12.2002 n. 100 0re di lavoro
straordinario che mi sono state regolarmente liquidate, a carico del
Fondo d'Istituto, nel mese di Febbraio 2003. Avendone svolte altre
120 nel periodo dal 1.1.03 al 30.04.2003, chiedo di sapere se ho
diritto al pagamento di queste ulteriori ore visto il limite stabilito
in non più di 100 ore nello stesso anno scolastico dall'art.
86 c. 3 sub a del nuovo CCNL o se essendo ore svolte prima delle
nuove disposizioni abbia ugualmente diritto al pagamento delle
stesse.
La seconda che hai detto.
Nella nostra scuola, accade questo: la
contrattazione d'istituto alla data odierna non è pervenuta a
risultati concreti, poichè i numerosi incontri hanno
evidenziato prese di posizioni molto distanti fra dirigenza ed
R.S.U.. Al di là di chi sia la colpa della mancata firma del
contratto, il D.S. oggi è pronto a firmare quanto meno la
parte economica. A cosa andiamo incontro se dovessimo rimanere senza
contratto? I Docenti e gli A. T. A. potrebbero essere pagati lo
stesso per le attività aggiuntive e
forfettarie?
No.
A tutela dei nostri diritti, cosa possiamo
fare?
Invitare le parti a trovare un
accordo.
Spett.le Pino Santoro, il quesito che propongo
riguarda una diversa interpretazione rispetto a quella del mio
Dirigente Scolastico. Tra i criteri stabiliti dal contratto
decentrato a livello di Istituzione Scolastica per l'assegnazioni
delle classi ai docenti vi é quello dell'anzianità di
servizio.
Il contratto decentrato non può disciplinare
questa materia, che resta regolata dal testo
unico.
Il sottoscritto sostiene che l'anzianità
di sevizio va considerata tenendo conto soltanto degli anni di
servizio, mentre il Dirigente sostiene che essa coincide con la
graduatoria interna di Istituto. Ma per l'elaborazione della
graduatoria d'Istituto si deve tener conto non solo degli anni di
servizio ma anche di altre voci come i titoli, la situazione
familiare e la continuità di servizio all'interno
dell'Istituto. E' quindi evidente, a parere del sottoscritto, che non
può esserci uguaglianza tra anzianità di servizio e
graduatoria d'Istituto. Sicuro di un Vs. chiarimento in proposito
porgo cordiali saluti.
Dica al suo dirigente di cambiare mestiere, visto
che negozia su materie indisponibili e regolate da legge e non da
contratto.
Salve, leggevo su it.istruzione.scuola che il
registro personale del professore secondo una sentenza della
Cassazione non costituisce atto pubblico (e quindi un
insegnante potrebbe anche non riconsegnarlo a fine anno). Mi
potreste dare qualche delucidazione in merito?
Ho il massimo rispetto per quello che pensa la
Cassazione.
I docenti di conversazione nei Licei ad indirizzo
sperimentale/linguistico durante gli scrutini finali hanno:
a) diritto di voto
per promozione/non ammissione?
Sì.
b) possono partecipare a titolo
consultivo?
No, deliberativo.
Prego rispondere con gentile
urgenza
Va bene. Ma lei legga la legge
124/99.
Caro Dott. Santoro, ogni tanto mi rivolgo a lei
per qualche dubbio che lei con competenza riesce sempre a dirimere.
Dunque, intanto vorrei sapere se c'è una norma che regola la
materia degli elaborati in classe: per esempio il numero da farne in
ogni anno scolastico, l'obbligo di presentarli e depositarli a scuola
etc. Per alcune discipline (vedi Italiano, Lingue straniere e
Matematica) la materia potrebbe essere semplice ma per le altre
discipline tipo Ed. Artistica, Tecnica etc ,come ci si deve regolare?
In sintesi se i miei alunni fanno degli elaborati di Ed. Artistica
devo poi obbligatoriamente consegnarli alla scuola
o...
Se la materia è solo orale non c'è
alcun obbligo di conservare agli atti della scuola eventuali prove
scritte.
Gentilissimo dott. Santoro, Le scrivo a nome
di una collega specialista L2, che non ha il pc
che insegna inglese su 7 classi in una scuola elementare (2 ore
in una prima - progetto approvato - 2 ore in un'altra prima -
progetto approvato - 2 ore in una seconda - progetto approvato - 2
ore in un'altra seconda - progetto approvato - 2 ore in una terza - 3
ore in una terza - 3 ore in un quarta - 3 ore in un'altra quarta - 3
ore in un quinta). Attualmente è in maternità, l'anno
prossimo rientra in servizio. Durante la sua assenza le ore di
progetto in prima, per l'anno prossimo, sono state portate
,strumentalmente, ad una per settimana pur essendoci
disponibilità di danaro per il progetto. Nella classe ci sono
due insegnanti part-time che insegnano nell'area linguistica e in
quella antropologica ed una insegnante con incarico annuale su posto
vacante che insegna sulle ore restanti di entrambe le aree.
Inglese viene insegnato da una docente supplente
nominata sulla maternità. Il problema è che
un'altra collega che finisce il secondo ciclo prenderà il
posto dell'incaricata annuale sul posto vacante sulle ore eccedenti i
due part-time in una delle due prime. A quanto sostiene ha diritto di
"scalzare" la collega in maternità sul suo posto in
prima perchè specializzata, sostiene inoltre che non si
applica il principio della continuità perchè la
specialista era in maternità e quindi nella classe prima
non ha, di fatto, conosciuto gli alunni. La collega in
maternità, che mi ha chiesto di scriverle, vorrebbe sapere se
mantiene la titolarità nella sua classe e se c'è un
modo per opporsi al tentativo, passato in interclasse, di ridurre di
un'ora l'insegnamento della lingua inglese nelle due
prime.
La progettazione educativo didattico è
competenza del collegio dei docenti. Per quanto riguarda
l'assegnazione degli insegnanti alle classi ed agli ambiti la
decisione spetta al dirigente, acquisite le proposte del collegio ed
i criteri del consiglio di circolo e/o istituto.
Sono una docente per il sostegno della scuola
secondaria di II grado, quindi appartenente alla DOS (dotazione
organica di sostegno). Il C.S.A da cui dipendo ha reso noto che per
il prossimo anno scolastico i posti dellorganico di diritto per
il sostegno nella scuola secondaria di II grado sono in tutto 40, di
cui solo 18 coperti da docenti di ruolo. Alla mia area ne
sono stati assegnati 9, di cui solo 5 coperti da docenti
di ruolo, fra cui la sottoscritta. Per tutti gli altri colleghi, sia
della mia che delle altre aree, è stata garantita la
continuità nella stessa scuola con lattribuzione di una
cattedra di 18 ore per le rispettive aree. Invece per la mia area
(lalunno che seguo da 3 anni e che proseguirà anche per
il prossimo anno scolastico, diagnosticato dalla Neuropsichiatria
come medio-grave con rapporto 1/1. Tra laltro io sono
coordinatrice per il sostegno in quanto la più anziana come
servizio nella scuola in cui insegno) è stato previsto il
dimezzamento della cattedra fra la mia e unaltra scuola.
Chieste spiegazioni sui criteri di assegnazione dei posti
sullorganico di diritto al CSA, mi sono state date solo
risposte vaghe e poco chiare. Ritengo che intale situazione sia poco
rispettosa sia nei confronti dellallievo che nei mie confronti,
anche alla luce dellart. 40 comma 3 della Legge 449 del '97 e
degli artt. 39 e 40 del DL 331 del 24/07/98, che garantiscono la
continuità dei docenti per il sostegno. Vorrei sapere se tali
riferimenti sono corretti e a chi rivolgersi eventualmente per far
valere i miei diritti e quelli dellalunno da me
seguito.
L'assegnazione dell'organico alle scuole è di
competenza del direttore generale regionale. Inoltri a lui la
protesta, visto che sua è la
responsabilità.
Carissimo Pino Santoro, sono una insegnante
elementare a tempo deteminato fino al 30.06. In questi giorni ho
ricevuto la nomina di scrutatore presso il seggio del mio comune di
residenza per il referendum dei gg. domenica 15 e lunedì
16 e gentilmente vorrei sapere se devo presentare presso la direzione
didattica della scuola in cui lavoro domanda di permesso per il
giorno lunedì 16 - art. 11 L.53/90 anche se le lezioni e gli
esami di licenza elemetare saranno conclusi e non sono previsti
impegni collegiali e se occorre anche presentare alla stessa
direzione la certificazione rilasciata dal presidente del seggio che
giustifica l'assenza dal servizio.
Se non hai impegni di servizio non sei tenuto,
secondo me.
Caro Prof., questanno ho dato
la disponibilità ad effettuare i Corsi di recupero.
Allatto di percepire le spettanze, ho notato che mancava la
retribuzione relativa ad 1,5 h. Chiedendone il motivo mi è
stato comunicato che la mancanza era relativa al primo giorno del
corso, in cui non ha partecipato alcun allievo. Effettivamente il I
giorno non cera nessuno (magari gli allievi non erano stati
avvisati in tempo dalla funzione obiettivo che si occupa di corsi
IDEI) ma io ero presente e stupidamente sono rimasto a
scuola fino al termine dellorario previsto. Le pare corretta la
scelta operata dal nostro D.S.?
Assolutamente sì.
Parlando tra colleghi, inoltre, pare che tale
detrazione non è stata operata a tutti, vuoi per svista nei
controlli dei regisrti, oppure per volontà, ma non le pare che
in questo modo il D.S. possa entrare in
contenzioso?
Il metro deve essere lo stesso. In questo caso ha
ragione lei.
Nel corso serale di un istituto professionale il
collegio ha ridotto il carico orario da 36 a 25 ore eliminando
l'insegnamento di Religione cattolica di 1 ora di Ed. fisica e
prevedendo compresenze per diverse discipline. Per il prossimo anno,
modificando la precedente delibera, ha introdotto l'insegnamento di
Religione cattolica come compresenza, senza per altro specificare la
materia interessata alla compresenza. Tutto ciò è
legittimo?
Certo che no.
Il nuovo contratto scuola, da
poco sottoscritto, sana il non riconoscimento
dell'anzianità di servizio degli itp ex amministrazione
provinciale? Se sì, bene, se no,
perché?
No. Il perché, però, non lo deve
chiedere a me, che non ho siglato alcun contratto.
Egregi consulenti, insegno in una scuola
elementare di Palermo. Nella mia scuola, all'inizio dell'anno
scolastico in corso, si sono dimessi due componenti RSU (due su tre).
Si è ugualmente proceduto alla contrattazione d'istituto, con
la presenza, durante gli incontri di contrattazione, di due terminali
associativi. Purtroppo, ancora oggi, non è stata trovata
un'intesa tra le parti. In mancanza di contratto, ci dicono, è
impossibile procedere al pagamento dei compensi forfettari che
spetterebbero al personale che ha già lavorato. Cosa ci
consiglia di fare per difendere il diritto dei lavoratori ad essere
retribuiti?
Si sarebbe dovuto andare a nuove elezioni, dal
momento che è venuta a mancare la maggioranza delle RSU. Che
non lo si sia ancora fatto dimostra che siamo ancora all'anno zero,
in quanto a conoscenza delle regole che garantiscono la
funzionalità della RSU. Fatelo quanto prima. I terminali
dovrebbero studiare e leggere, invece di partecipare ad una
contrattazione finta, dal momento che mancano i presupposti di
legittimità (il dirigente è infatti privo della
controparte sindacale, nel vs. caso).
La circolare ministeriale 7 marzo 2003 n. 27
stabilisce l'istituzione di posti di sostegno in deroga al rapporto
insegnanti/alunni, di cui all'art. 40 della legge 27/12/97 n. 449,
tenendo conto dell'art. 35,comma 7, legge 27-12-02 n. 289,
assicurando le garanzie per gli alunni in situazione di handicap.
Gradirei conoscere l'esatto significato del termine
"deroga" e, trattandosi di scuola media, a quante ore di
sostegno corrisponde.
I posti in deroga verranno autorizzati non sulla
base delle reali necessità delle scuole ma di un contingente
predeterminato di posti che ogni direttore generale regionale
distribuirà. La logica dei tagli e dei risparmi sulla pelle
dei più deboli ottiene, con la finanziaria di quest'anno,
un'altra autorevole conferma. Ci governa infatti la Casa delle
libertà, che significa, spero ormai sia chiaro a tutti,
libertà di... arrangiarsi.
Gentile Santoro, sono un'insegnante in
maternità che intende riprendere servizio a dicembre. Vorrei
sapere quante ore per l'allattamento mi spettano: se sei
(una ogni giorno lavorativo) oppure cinque (in quanto
c'è il "giorno libero").
6.
In una prima superiore si possono cambiare ogni
anno i libri di testo (come sostiene il mio Dirigente Scolastico)
oppure no? Se no, dopo quanti anni scolastici è possibile fare
nuove adozioni? Grazieeeeeeeee!
Anche ogni anno, che io sappia.
QUESITO N° 1: Chiedesi di sapere se esiste
normativa che stabilisca quale atto, certificato, documento
può/deve essere firmato dal DSGA solo, dal Dirigente Sc. o da
ambedue congiuntamente. In assenza di normativa specifica, si resta
in attesa d'indicazioni in merito.
Guardi, io ai DSGA non farei firmare da soli nulla che abbia
rilevanza esterna. Ci mancherebbe altro!
QUESITO N°2: Visto che l'art.459 T.U. 297
vincola l'esonero (o semiesonero) a "docenti con funzioni
vicarie"; considerato che finora è prevalsa la più
ampia confusione e disparità di comportamenti: vicario scelto
dal D.S. fra gli eletti del C.D.; vicario scelto a discrezione del
D.S.; vicario "negoziato" tra D.S. e C.D.; considerato che
secondo alcuni recentissimi pareri (forum FAQ CGIL) "Oggi il
Preside non c'è più!!", ma c'è il D.S.
(D.lgs 165/2001) dunque "Oggi il vicario non esiste
più"; chiedesi chiarezza sull'argomento, in particolare:
1) Se il C.D. non
elegge più i collaboratori di presidenza (elezione prevista
dall'art. 7 T.U. 297, Lett. h);
2) Se, comunque,
decade il c. 5 art. 396 T.U.297 (scelta vicario tra eletti dal
C.D.);
3) Se decade la
possibilità di ESONERO/SEMIESONERO per il vicario (Art. 459
T.U. 297);
4) Se il D.S.
può conferire solo ad uno dei due collaboratori da lui scelti
ai sensi dell'art. 3 c. 2 lett. d) CCNL 2000/01 la delega a firma
d'atti ed a sostituirlo in caso di assenza o impedimento; se tale
compito è delegabile ad altri secondo criteri d'alternanza,
opportunità, disponibilità, ecc.
Ad uno dei due collaboratori, scelti sulla base di
un semplice rapporto fiduciario, potrà essere consentito
l'esonero dall'insegnamento sulla base di quanto stabilisce l'art.
459 del T.U. Questo è quello che immagino che avverrà a
settembre.
Gent.mo Prof. Santoro, nella mia scuola D.S., RSU
e OO.SS. sono infine giunti ad una faticosa ed elaborata
contrattazione....che poi sarà pubblicata all'Albo. Una delle
OO.SS. pur firmando la contrattazione ha comunicato che
allegherà una "nota" al contratto in merito ai
problemi riscontrati...all'atteggiamento D.S. etc. La mia domanda
è questa: ma che cosa è una nota al contratto? quali
conseguenze determina? Grazie mille per la sua
pazienza....!
Non determina alcuna conseguenza.
Sono un'insegnante di ruolo, di matematica e
scienze nella scuola media. Nel '91 mi hanno certificato
un'invalidità civile per ipovisione, residuo pari a 1/10 per
occhio con correzione, mi hanno dato il 90%. Nel '99 mi hanno
riconosciuto, con un altro verbale, l'art. 21 della 104/92, per cui
ho la precedenza nella scelta della sede e non sono in graduatoria
interna d'istituto. Ora sono venuta a sapere dalla Medicina Legale
dell'ASL che l'attuale percentuale rispetto al mio residuo
visivo è solo del 60%. Vorrei chiedervi se mi
richiameranno per 'aggiornare' il primo verbale del '91 e se
perderò i diritti acquisiti, dato che non avrei più
un'invalidità superiore ai 2/3.
Non te lo so dire.
Ultimo quesito: sull'ultimo bando dei concorsi
ordinari, all'art. sui requisiti specifici di ammissione, si legge
che i 'non vedenti' non possono partecipare per certe classi tra cui
la mia (A059). Ma 'non vedenti' in che senso? Non si cita nessuna
legge. Si intende ciechi assoluti o 'non vedenti' come ad
esempio sono definiti nella legge 28/3/91 n. 120, art. 3? In tal caso
sarei anch'io non vedente. Allora che fare? Grazie per
l'aiuto
Non vedenti assoluti, i suppose. Altrimenti la
commissione medica avrebbe dovuto segnalarlo alla tua
amministrazione.
Lavoro come coll. scolastico in una scuola
materna e durante le attivita scolastiche lavoro 5 giorni facendo 7
ore e 12 minuti e il sabato di recupero, ma se mi ammalo o prendo un
giorno di ferie mi considerano il giorno di malattia o quello di
ferie solo 6 ore dovedo poi recuperare 1 ora e 12 minuti per i giorni
in cui manco.
E' una cosa che non sta né in cielo né
in terra!
Con la sospensione delle lezioni lavoro 6
ore al giorno e a luglio e agosto da contratto interno dell'istituto
i sabati li prendiamo di ferie perche l'istituto è
chiuso.
E' una cosa che non sta né in cielo né
in terra!
Le chiedo gentilmente di esaminare la
mia situazione e dirmi se è giusto come mi stanno
trattando visto che seguo un ordine di servizio che mi viene dato per
iscritto ogni mese.
Chieda la radiazione da tutte le scuole del regno
del DSGA e del dirigente, per indegnità.
E' possibile che negli scrutini finali il DS
delega il vicario a presiedere tutti i consigli di
classe?
Sì.
Visto che la normativa ci dice che li presiede o
il DS o un delegato di esso, componente del consiglio. Si
potrebbe verificare nelle sedi staccate che il DS nomini il
vicario a presiedere?
Non vedo che cosa osti.
Egregio Prof. Santoro, mi sembra di aver compreso
da una Sua risposta che anche noi supplenti abbiamo diritto
all'aumento della retribuzione, anche in riferimento agli stipendi
già corrisposti (a partire dal 2002?). Non vorrei sembrarLe
troppo materialista, ma potrei chiederLe quali sono le
modalità per avere accesso a tale diritto? Devo inoltrare
richieste specifiche? A chi? Ancora non si sa nulla... La ringrazio
anticipatamente e Le porgo cordiali saluti.
Non se ne sa nulla perché il CCNL non
è stato per altro ancora sottoscritto. Sarà cura
dell'amministrazione stabilire le modalità con cui
corrispondere gli aumenti anche al personale
supplente.
Egregio Professor Santoro, questa volta non le
scrivo per la tutela dei miei diritti di insegnante, ma per quelli di
mia figlia studente. La situazione è questa. Mia figlia ha
appena frequentato la 1° elementare in una classe a modulo con
quattro insegnanti, di cui solo una di ruolo. Il modulo ha funzionato
benissimo. In particolare l'insegnante di italiano ha svolto un
ottimo lavoro e i bambini le sono molto affezionati. Sapendo
però che questa insegnante era lì come supplente
annuale, come genitori alla fine dell'anno le abbiamo chiesto se
sarebbe rimasta anche l'anno prossimo. La risposta è stata
sconcertante. Ci ha detto che lei vorrebbe tanto rimanere, che
essendo prima in graduatoria provinciale è praticamente sicura
di poter tornare nella nostra scuola ma che non può
assicurarci di venire assegnata alla stessa classe. No?!
Perchè esisterebbe una "legge" che dà diritto
alle insegnanti di ruolo che lasciano la 5° di
"scegliersi", in base all'anzianità, la classe in
cui insegnare. E se qualcuna (come pare che sia) vuole il suo posto
in 2°B non c'è niente da fare. E la continuità
didattica? I diritti degli alunni? Come genitori abbiamo chiesto un
colloquio alla direttrice. Costei si è rifiutata di riceverci
(può? io non credo). Sempre più seccati abbiamo fatto
in modo di incontrarla. La risposta istituzionale alle nostre
sacrosante preoccupazioni è stata che come genitori non
abbiamo nè il diritto nè la competenza di immischiarci
nella organizzazione della scuola (questo dopo 30 anni di decreti
delegati) e che per prima cosa la scuola deve tutelare sono i
"diritti dei lavoratori". A questo punto io chiedo l'aiuto
della Sua competenza in materia:
1° Esite davvero
una norma ufficiale che stabilisce il diritto delle insegnati di
scegliersi le classi o è solo un "malcostume"
diventato prassi?
La mobilità interna fra le sedi del circolo
avviene sulla base di criteri che vengono definiti dalla
contrattazione integrativa di istituto. L'assegnazione alle classi ed
agli ambiti viene invece decisa dal dirigente scolastico, acquisite le
proposte del collegio dei docenti ed i criteri del consiglio di
circolo.
2° Esistono per contro norme a cui possiamo
appellarci come genitori per cercare di garantire ai nostri figli il
diritto alla famosa "continuità didattica"? Inoltre
quali sono secondo Lei le azioni più efficaci che possiamo
attuare in questo senso.
Attraverso i vs. rappresentanti in consiglio di
circolo proporre dei criteri riguardo all'assegnazione degli
insegnanti alle classi che tengano conto di questo
principio.
Stipulata la graduatoria interna per le funzioni
aggiuntive. La prima in graduatoria può rinunciare alla prima
funzione per la sostituzione del DGSA e attribuirsi la seconda pur
non sostituendo al DGSA?
No.
Desidero chiedervi, cortesemente, delle
informazioni in merito al registro di classe elettronico. Insegno in
un Istituto Comprensivo Statale di Carini (PA), nell'ultimo collegio
docenti sono intervenuto (punto all'ordine del giorno: adozione
registro di classe) per chiedere allo stesso collegio di esprimersi
sulla mia decisione di adottare una versione elettronica dello stesso
registro. La risposta da parte del Dirigente Scolastico è
stata sorprendente, non solo non ha fatto votare i colleghi sul
merito ma si è detta contraria perchè:
- il formato
elettronico le impediva il controllo sul registro stesso;
- io non avevo
portato a sostegno della mia richiesta la relativa normativa.
Consapevole che la
posizione del D.S. scolastico è assolutamente in
contraddizione con l'impegno del M.P.I. per la promozione delle Nuove
Tecnologie, chiedo se esistono norme, circolari, documenti ufficiali
a tal proposito.
Non li conosco. La scuola è autonoma, sul
piano organizzativo, oppure no?
Egregio prof Santoro, sono un ITP di informatica
vorrei sapere come è definita la cattedra atipica dell'ufficio
tecnico e qual'è la relativa classe di concorso e se fosse
così gentile da indicarmi la normativa di
riferimento.
Nella determinazione degli organici del personale
ATA un posto di assistente viene attribuito all'ufficio tecnico,
sulla base della proposta della giunta esecutiva dell'istituto
tecnico o professionale.
Gentile Santoro, gradirei avere informazioni
riguardo la figura del vicepreside secondo il nuovo contratto
collettivo di lavoro. Nel nostro istituto il vicepreside, nominato
dal D.S., ha il semiesonero e viene retribuito come quarta figura
obiettivo. Sarà ancora così anche per il prossimo anno
scolastico?
No. Il vicepreside sarà una dei due
collaboratori che il dirigente può scegliersi e pagare con il
fondo dell'istituzione. La misura del compenso sarà stabilita
in sede di contrattazione integrativa di istituto.
Sono RSU in un Convitto nazionale a Milano e
dopo tre anni di missive a cui il Rettore non ha dato risposta,
d'incontri burrascosi che non si concludevano con accordi,
discrezionalità del Capo d'Istituto nell'applicazione dei
diritti dei lavoratori, incontri di conciliazione davanti al
Direttore del CSA, uno sciopero e una denuncia al Magistrato per
attività antisindacale, siamo finalmente riusciti a
firmare gli Accordi integrativi per il personale ATA, educativo, per
i diritti sindacali, per l'accesso al FdI. Oggi, cercando una
risposta ad un dubbio, ho scoperto la vostra rubrica e l'ho
trovata esauriente e interessante. Vi scrivo perché un dubbio
è ancora rimasto: il monte ore di permessi retribuiti per la
RSU. Il Rettore DS afferma che sono pari al prodotto di 30' per il
numero del personale a tempo indeterminato effettivamente in
servizio. La parte sindacale afferma che sono pari al prodotto
di 30' per il numero del personale nell'organico di diritto. Qual
è l'interpretazione giusta?
La seconda.
Spett.le redazione vorremmo un Vs esuriente
parere in merito al seguente quesito: a partire dal 3 giugno, nella
nostra scuola materna, situata in un comune che dista diversi Km da
quella dell'I.C., del quale siamo una sezione staccata, non
usufruendo più della mensa, si farà solo il turmo
antimeridiano, con la compresenza degli insegnanti. Poichè
invece, presso la sede dell'I.C., la mensa durerà sino al 14
giugno, il D.S. ha ritenuto opportuno, non volendo chiamare ins. di
supplenza, dirci, verbalmente, che nel caso si dovesse assentare un
docente, durante il turno pomeridiano, sempre della sede dell'I.C.,
che avremmo dovuto supplire noi, cioè quelli della sezione
staccata. E quindi, la mattina, arrivati a scuola, potrebbe giungere
una telefonata dalla segreteria, per dire che una di noi avrebbe
dovuto recarsi, a partire dalle ore 11,00 e sino alle ore 16,00,
presso la sede dell'I.C., per sostituire l'ins. assente. Tutto
ciò oltre ad avere dell'incredibile, ci sembra addirittura
fuori da ogni normativa del CCNL. Pertanto, oltre ad esserci attivati
per consultare i ns. referenti sindacali, ci sarebbe gradito il Vs.
autorevole parere che ci potrà, inoltre, indicare le eventuali
iniziative da intraprendere. Restiamo fiduciose in una immediata Vs.
risposta, considerata l'urgenza della situazione venutasi a creare.
Grazie anticipate ed un cordiale saluto. Un gruppo di
docenti.
I criteri di utilizzazione del personale rispetto al
POF sono materia di contrattazione integrativa di istituto. Solo se
il vs. contratto di scuola lo prevede, è possibile da parte
del dirigente operare la sostituzione dei colleghi assenti attraverso
questa modalità.
Quali sono i vari provvedimenti disciplinari che
può avviare un D.S.? E quale prassi deve seguire? Grazie!
Saluti!
Nei confronti di chi, docenti o ATA?
Abbiamo provveduto alla liquidazione delle
indennità di missione, ridotte al 30% perchè
usufruivano del trattamento di mezza pensione. Ai sensi della nota
Ministero del Tesoro del14/05/1999 n. 205876 non sono stati
corrisposti rimborsi pasto. Logicamente i docenti non sono stati
contenti. Può dirmi dove posso trovare il testo integrale di
questa nota, che è solo citata nel
Bergantini?
Non la possiedo.
Abbiamo operato nel modo
corretto?
Assolutamente no. Le norme che disciplinano
l'indennità di missione sono ancora quelle contenute nella
legge 18/12/1973, n. 836 e successive
modificazioni.
Grazie.
Prego.
Un consiglio di classe ha irrogato due giorni di
sospensione ad uno studente per comportamento scorretto nei confronti
di un compagno: la famiglia presenta ricorso, ma a chi? Un tempo,
credo fino al Decreto sull' Autonomia scolastica, al Provveditore
agli Studi: ora forse allo stesso Consiglio di Classe che il
provvedimento ha adottato? ma cosi' si crea una evidente
disparità rispetto all'opposizione ad un provvedimento diverso
dalla sospensione (che ne so, un biasimo scritto inflitto dal
Preside) che viene esaminato dall'Organismo di Garanzia degli
Studenti, organo diverso da quello che ha inflitto il provvedimento.
Quindi terzo, più garantito per il ricorrente. E comunque
permane (sempre contro la sospensione di uno studente) la
possibilità di ricorrere al Tar o al Capo dello Stato? Insomma
CHE FARE? Non sospendere nessuno, dirà Lei: ma non sempre
è possibile,talora quanno ce vo' ce vo'.
Non ho mai approfondito l'argomento, per cui non le
sono di nessun aiuto, rispetto ai quesiti in questione. Non
c'è dubbio che la competenza rimanga del TAR o del Capo dello
Stato, rispetto ad un'eventuale decisione di adire le vie legali.
Bisognerebbe rileggersi il nuovo statuto degli studenti e delle
studentesse, per sapere se altre strade sono eventualmente
possibili.
Sono una insegnante di scuola media, quest'anno
sono quindicista e la preside ha utilizzato le tre ore a disposizione
per insegnare latino in altro corso e precisamente in una terza:
Vorrei sapere se ho l'obbligo di presenziare agli esami, se no per
piacere mi citate la legge?
Sì, hai l'obbligo, sempre che tale disciplina
sia inserita nel curricolo.
Il comma 2 dell'art 5 del D.P.R. 8 marzo 1999, n.
275, stabilisce che le istituzioni scolastiche possono autonomamente
stabilire gli "adattamenti" del calendario scolastico nel
rispetto delle funzioni in materia esercitate dalla Regioni a norma
dell'art. 138, comma 1, lettera d), del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 112.
Il MIUR, se non erro, stabilisce durata e fine dell'anno scolastico
in funzione degli scrutini ed esami finali. Le Regioni, se non erro,
stabiliscono l'inizio dell'anno scolastico e i periodi di vacanza.
All'estero, il comma 2 dell'art. 5 del D.MAE 3 settembre 2003, n. ?
stabilisce che:
"gli adattamenti
del calendario scolastico sono stabiliti dalle istituzioni
scolastiche in relazione alle esigenze raccordate al calendario
scolastico locale e derivanti dal Piano dell'offerta formativa, nel
rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario
scolastico esercitate dal MAE d'intesa con il MIUR". In che
consistono gli "adattamenti" consentiti alle istituzioni
scolastiche all'estero? Possono, per esempio, decidere di allungare o
accorciare i periodi principali di vacanza - Natale e Pasqua - o
inserire altri periodi - Ognissanti e Carnevale, come in molte scuole
europee - nel rispetto della durata complessiva di 200 giorni e delle
esigenze del calendario scolastico locale?
Secondo me sì.
Quali sono le funzioni esercitate dal MAE e/o
dalla rappresentanza diplomatica cha lo rappresenta in "materia
di determinazione del calendario scolastico"?
Non mi sono mai occupato di queste questioni, per
cui non sono in grado di aiutarla.
Ho ricevuto una contestazione di addebito scritta
dal dirigente scolastico per un ritardo di 7/8 minuti sull'orario di
presa in servizio. Premesso che è la prima volta che accade,
vorrei informazioni come rispondere per iscritto al Dirigente
Scolastico, se come risposta si può chiedere un incontro per
addurre le giustificazioni del caso.
Chieda l'incontro. In ogni caso le giustificazioni
vanno presentate per iscritto.
Vorrei, se possibile, conoscere i riferimenti
normativi che istituiscono e regolano la posizione di responsabile
dell'ufficio tecnico negli ITI, in quanto vorrei capire
se sia possibile stabilire con buona sicurezza questioni
quali esonero, titolarità, classi di concorso di appartenenza,
inclusione o meno nel numero di collaboratori previsti dall'attuale
normativa, orario di servizio etc.
Spetta alla giunta avanzare la proposta, in sede di
determinazione dell'organico di diritto.
Salve. Avrei bisogno di conoscere legge, articolo
ed eventuale comma (mi pare fosse la Bassanini) che si occupa della
documentazione che la P.A. può richiedere ad un dipendente.
Più precisamente la norma che vieta all'amministrazione di
richiedere al dipendente certificati o notizie di cui già
possiede residuo cartaceo.
DPR 445/2000.
Salve! Sono un'insegnante di scuola elementare
(L2) con contratto a tempo determinato (supplenza annuale del CSA).
Il mio dirigente scolastico mi ha convocata "proponendomi"
per il prossimo anno scolastico (probabilmente, ma non sicuramente,
otterrò la stessa supplenza) quanto segue: 12 classi (una 5^:
sarebbero due, ma lei me le fa unire, due 4^, due 3^, tre 2^,
quattro 1^) per 23 ore settimanali su due plessi! Con tutta la buona
volontà del mondo, mi sembra eccessivo! Cosa risponderle? Che
rifiuto! Cosa proporle? A quale normativa o altro appellarmi? Non
erano al massimo 7 classi?
Sette classi, a meno che non parta la riforma
Moratti, cosa che ritengo assolutamente
improbabile.
Come comportarsi nel caso in cui il medico
fiscale (ASL) ritiene che i giorni di riposo e cure dati dal medico
curante siano troppi? Può il medico fiscale obbligare
l'insegnante a far immediato ritorno al lavoro?
Sì.
Si può contestare? Qual è la
procedura da seguire e la normativa da consultare?
Non conosco questa prassi. Si metta in contatto con
la ASL e se la faccia spiegare.
Insegno Religione cattolica dal 1993. Sono stato
supplente per due anni (in una scuola superiore) e per i restanti
anni ho insegnato con contratto a tempo determinato, rinnovato al 1
Settembre di ogni anno. Posso chiedere un periodo di aspettativa per
ragioni di studio, per almeno sei mesi, mantendendo la
"titolarità" del mio posto?
Lei non è titolare su posto di organico, ma
confermato ogni anno in base alle decisioni della Curia. Può
comunque fruire dell'aspettativa, durante il periodo di
nomina.
Gentile prof. Santoro vorrei porle dei
quesiti: sono insegnante presso un I.T.C., e avendo chiesto,
motivandolo, copia della contrattazione d'Istituto, ho ricevuto, in
via informale, notizia che la suddetta per quest'anno non
è stata fatta e che quindi dovrei avere copia di quella
dell'anno scorso in cui viene ribadito la validità, in
mancanza di altre, per più anni (ASSURDO). Le chiedo pertanto
come intervenire (le RSU sono praticamente assenti) e a quale
norma fare riferimento.
Contrattazione su quali materie, mi
scusi?
Le chiedo inoltre se la contrattazione ha
bisogno, obbligatoriamente, della firma dei revisori dei
conti.
Il visto di congruità in base alla relazione
tecnico-finanziaria sottoscritta dal DSGA.
Sono un insegnante di un I.T.C. e vorrei
porvi dei quesiti circa gli scrutini finali: è
possibile svolgere operazioni finali di scrutinio delle quinte classi
in orario scolastico, e quindi prima del termine
dell'a.s.?
Secondo me no.
In caso di risposta negativa, il docente
può rifiutarsi di partecipare?
No.
In caso di risposta affermativa, se il docente
facente parte lo scrutinio fosse contemporaneamente impegnato in ore
curriculari con altre classi, cosa succederebbe? Potrebbe essere
nominato un supplente per sostituirlo nelle lezioni con gli alunni
(effettivamente presenti)?
Chiaramente sì.
Avrei una richiesta di informazioni urgente:
nella nostra scuola media, il Consiglio d'Istituto ha deliberato per
l'anno prossimo l'introduzione della seconda lingua nella seduta
dello scorso marzo. L'ultimo collegiuo docenti però, si
è opposto. La preside, incontrando i genitori delle future
prime medie, ha proposto l'insegnamento della seconda lingua il
pomeriggio! Vorrei sapere, se qualcuno lo sa, se in questo caso sia
competente il consiglio d'istituto o il collegio
docenti.
Sulla programmazione educativo didattica la
competenza e del collegio dei docenti, sulla base delle linee di
indirizzo generale stabilite dal consiglio di
istituto.
Mia moglie, perdente posto nella sua scuola,
è stata trasferita dufficio in una sede più
lontana e scomoda su una cattedra composta da 17 ore in una scuola e
2 in unaltra scuola di un paese vicino, per un totale quindi di
19 ore. Può rifiutarsi di fare lora in eccesso e
chiedere di fare solo 18 ore (in questo caso 17 + 1 a
disp.)?
Io dico di sì.
Possibile che il CSA può fare quello che
vuole? Qual è la norma di riferimento?
Il CCNL, che prevede che gli insegnanti prestino 18
ore di insegnamento settimanali.
Ti ringrazio tantissimo
anticipatamente.
Prego.
Egregio sig. Santoro, questa volta vorrei
un'informazione relativa agli insegnanti di religione. In sede di
scrutinio (scuola media inferiore) hanno sempre diritto di voto? Una
preside sosteneva che se il voto è decisivo per l'ammissione o
meno alla classe successiva l'insegnante non deve votare. In altri
casi l'insegnante di rel. ha sempre votato cosa corrisponde al vero?
Deve votare sempre e in ogni caso o a discrezione del preside? Grazie
per il suo preziosissimo e competente aiuto.
Sono ahimè insegnanti a pieno titolo, per cui
votano, eccome se votano (e non solo a scuola).
Caro professor Santoro, desidererei chiedere la
trasformazione dell'orario di lavoro da full time a part time, quali
requisiti devo possedere per inoltrare la richiesta? Esiste una data
di scadenza per la presentazione di tale
richiesta?
Sì, entro marzo. Basta essere di
ruolo.
Caro Pino, sono un insegnante di scuola
elementare a tempo indeterminato, in posizione di comando presso il
Ministero degli Affari Esteri da tre anni. La questione che vorrei
sottoporti è la seguente. Mi sono candidato come coordinatore
di un programma di cooperazione allo sviluppo per un organismo
internazionale (l'UNESCO). Nel caso in cui dovessi essere
selezionato, come verrebbe regolato il mio rapporto con la scuola? Mi
chiedo se in questi casi è prevista qualche sorta di lunga
aspettativa (il programma nella fattispecie ha la durata di 2 anni).
Potrai chiedere di essere collocato in aspettativa
per motivi familiari.
Ed ancora, verrebbe a cessare il comando al
MAE?
Penso di sì.
Ti ringrazio per la disponibilità e in
attesa di riscontro ti invio i miei più cordiali
saluti.
Ciao.